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Autore: 365feelings    17/06/2015    1 recensioni
01. Percy/Annabeth; prompt 56. Sono un poliziotto e tu un giornalista invadente e non dovrei proprio darti nessuna informazione sul nuovo omicidio!au
02. Jason/Piper; prompt 71. Sei una cheerleader e io un punk e viviamo in due mondi diversi!au
03. Jason/Piper; prompt 25. Ci siamo scambiati per sbaglio i cellulari!au
04. Jason/Piper; prompt 37. Sono depresso e decido di chiamare una hotline!au
05. Chris/Clarisse; prompt 72. Ero uno zombie e sono stato “ri-animato” ma tu mi tratti come se fossi ancora un mostro!au
Un tempo, pensa, ci sarebbe stato Luke ad aspettarlo – non è vero. Un tempo ci sarebbe stata Clarisse.
Prende la sua sacca e si incammina.

Multiship canon | #100au (challenge indetta dal campmezzosangue), #PJShipWeeksItalia
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Jason Grace, Percy Jackson, Piper McLean
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Autrice: kuma_cla
Titolo: Intese speciali e iniziazioni
Pairing: Jason/Piper
Rating: verde
Genere: generale, commedia
Avvertimenti: au, college au, confraternite au, one shot (1930w), meno OOC del solito credo
Prompt: 37. Sono depresso e decido di chiamare una hotline!au, «Odio questa storia delle confraternite. Odio Drew Tanaka!»
Note: sono un po’ in fissa con le jasiper, scusatemi
  • Se Omega Chi Delta e Zeta Beta Zeta vi dicono qualcosa (e spero lo facciano) è perché sono due delle confraternite più importanti di Greek la confraternita. Se non sapete di cosa sto parlando shame on you. Le Chi Delta Alfa, invece, le ho inventate.
  • Qua e là ci sono come al solito riferimenti al canon verse che non ho voglia di elencarvi; confido nel fatto che li troverete da soli, non c’è nulla di troppo sottile.
  • Secondo me Luke e Jason non sarebbero andati d’accordo e Talia non c’entra nulla, parlo di caratteri.
  • Il primo prompt è uno di quelli della 100au, il secondo invece proviene da un’altra challenge del campmezzosangue (che potete trovare sulla community lj oppure qui sul forum di efp).
 
 

 
4. Intese speciali e iniziazioni
 

Percy gli ha detto di non preoccuparsi, che prima di quanto ora possa pensare ci riderà lui stesso sopra, ma Jason non riesce a fare meno di rivivere quel poco che ricorda della sua iniziazione ed è avvilente.
È svenuto.
Si passa una mano sul volto, stando però attento a non far cadere il ghiaccio che ha sulla tempia. Quindi guarda il cordless che Luke, il capo della Omega Chi Delta, gli ha messo in mano.
«Noi e le Zeta Beta Zeta abbiamo un’intesa speciale» gli ha spiegato «Abbiamo il numero della loro hotline e la possibilità di chiamarle liberamente quando vogliamo. Approfittane, te lo sei meritato».
Jason dubita che se lo sia veramente meritato e soprattutto che razza di confraternita è la Zeta Beta Zeta? Una hotline? E il college lo permette? Tuttavia alla fine decide di chiamare il numero salvato in rubrica.
 
Chiusa nella stanza che condivide con Lacey e con un cordless (rosa come qualsiasi altra cosa in quella casa) che suona tra le sue mani, Piper vorrebbe morire. Da quando ha messo piede nella sede della Zeta Beta Zeta non ha mai desiderato così tanto lasciare quel covo di pazze.
Una hotline. Che razza di confraternita è una che ha una hotline?
Drew però è stata categorica: deve rispondere, fa parte della sua stupidissima iniziazione.
Esita per un altro istante. Potrebbe calarsi dalla finestra e scappare; è un’immagine così bella e liberatoria che ci pensa un altro po’, ma poi ricorda che dovrebbe fuggire dalla furia di sua madre e all’improvviso l’idea non la attrae più così tanto e alla fine risponde.
«Pronto?»
«Pronto?» si sente rispondere. Dal tono sembra che nemmeno lui sappia cosa sta facendo e questo inizialmente la conforta. Il silenzio che segue però è imbarazzato e dannazione, se solo uno dei due avesse esperienza!
I secondi iniziano ad accumularsi e Piper, prendendo un respiro profondo, decide di improvvisare – una cosa che le riesce abbastanza bene.
«Ciao, cosa posso fare per te?» gli chiede, cercando di usare la voce più suadente che ha in repertorio. Non è sicura del risultato, ma poi sente l’altro deglutire.
«Ecco, io –» boccheggia il ragazzo e Piper cambia nuovamente idea.
«No, senti, tutto questo è ridicolo» lo interrompe seguendo l’impulso del momento; non ha intenzione di abbassarsi a certi livelli solo per far parte di una stupida confraternita.
«Rispondere al telefono della hotline fa parte della mia iniziazione, ma mi rifiuto di fare una cosa simile. Mi dispiace» continua e poi borbotta tra sé e sé ora sono morta, passandosi una mano tra i capelli.
Il ragazzo allora fa una cosa che lei non si aspettava: cerca di tranquillizzarla.
«Non importa» la dice con voce gentile «Facciamo così, diciamo entrambi che è andata bene e –»
«Non è così facile, temo mi stiano ascoltando da dietro la porta» lo interrompe un’altra volta, abbassando il tono di voce.
«Oh» replica lui, ma poi aggiunge «Beh basta creare un diversivo, puoi mettere della musica a tema?»
Piper si chiede come abbia fatto a non pensarci subito.
«Penso… Penso di sì. Ecco fatto. E ora?»
«E ora parliamo…»
«Piper».
«Piacere, io sono Jason» si presenta e sembra un ragazzo a posto «E ora parliamo per non lo so, quanto dura una chiamata del genere?»
«Non ne ho la più pallida idea».
 
«Un mattone?» gli chiede, lo sguardo che oscilla tra il preoccupato e il divertito «Come diamine… un mattone? Non è pericoloso?»
«E sono svenuto» termina il suo breve racconto «Ecco, questa è stata la mia iniziazione».
Rimangono seri per qualche secondo, poi scoppiano entrambi a ridere – e la risata di Piper è bellissima. Alla fine, aveva ragione Percy.
«Tu invece come sei finita nelle Zeta Beta Zeta? Non sei esattamente il loro tipo».
Il college è iniziato solo da due settimane e non conosce le sue consorelle, ma ha ben chiaro che persona è Drew e quali sono i requisiti per entrare nella sua confraternita – non che dubiti che Piper li abbia, è convinto anzi che possa fare ed essere qualsiasi cosa lei voglia. Non sembra però essere interessata ai vestiti, alle riviste di gossip o a qualsiasi altra cosa possa entusiasmare una Zeta Beta Zeta.
«Sono un lascito» risponde lei con un sospiro «Mia madre è stata una sorta di istituzione per la sorellanza, non potevano rifiutarmi» e poi aggiunge «E io non potevo dire di no».
«Avevi in mente altre confraternite?»
«Non proprio, tu?»
«Sono dove volevo essere, anche se le cose non sono esattamente come mi aspettavo che fossero. Inoltre ho scoperto che il nostro presedente aveva una storia con mia sorella ed è strano saperlo».
Non è mai stato un fratello geloso e non intende diventarlo ora, inoltre Talia sa cavarsela benissimo da sola, tuttavia da quando ha saputo di loro non riesce fare a meno di guardare Luke e chiedersi cosa sia accaduto. In realtà non è certo di volerlo veramente sapere, ma sospetta che la decisione di sua sorella di unirsi ad una confraternita sia in qualche modo legata al ragazzo.
«Anche lei è al college?» gli chiede e beve l’ultimo sorso dello smoothie che le ha offerto.
«Sì, questo è il suo ultimo anno ed è da poco diventata la nuova presidentessa delle Chi Delta Alfa».
«Allora credo di averla già incontrata. Il primo giorno mi ha proposto di unirmi alla sua confraternita».
Le Chi Delta Alfa sono famose per le loro regole restrittive in quanto frequentazioni maschili e non sa ancora bene perché, ma Jason è lieto che Piper non abbia accettato.
 
«Cosa ci fai in camera mia?»
La voce di Jason la coglie di sorpresa e con le mani nel cassetto della sua biancheria. Si conoscono da un mese e ha già avuto modo di mettersi in imbarazzo davanti a lui anche senza l’aiuto delle sue consorelle, questa volta però le supera tutte.
«Non è come pensi, posso spiegare» si affretta a dire.
Si volta piano e tiene le mani in avanti. Il ragazzo per fortuna non sembra arrabbiato, solo perplesso e un po’ divertito. Sicuramente non è una scena che capita tutti i giorni. Le fa cenno di procedere.
«Drew» e questa di solito è la risposta a tutti i suoi problemi da quando ha a che fare con le Zeta Beta Zeta – Drew e quella dannata iniziazione che sembra non finire mai.
«Questa è la penultima prova, devo recuperare un paio di mutande di uno dei confratelli della Omega Chi Delta senza farmi scoprire» spiega con una smorfia. È anche in ritardo rispetto le altre matricole, Lacey ha già portato a termine la sfida diversi giorni prima.
«E tra tutti hai pensato proprio a me?»
«Percy è il ragazzo di Annabeth e sarebbe stato troppo strano. In più sapevo che a quest’ora saresti stato fuori a correre. A proposito, perché sei tornato prima? Non puoi aver fatto neanche cento metri».
«Mi sono dimenticato il conta passi in camera».
«Eccolo, tienilo» risponde, porgendoglielo dopo averlo individuato sulla scrivania perfettamente in ordine «Buona corsa, tu non hai visto niente».
Ha nuovamente infilato le mani nel cassetto, intenzionata a portare a termine quella prova il prima possibile, quando Jason si blocca e si volta verso di lei – è tutto sempre più imbarazzante.
«E adesso cosa c’è?»
«Mi chiedevo come fossi entrata. In salotto ci sono…»
«La finestra».
«La finestra giusto» replica prima di lasciarla sola – mentre esce lo sente ridere e dire qualcosa come Piper sei incredibile.
 
«Tutto bene?» le chiede cercando di farsi sentire al di sopra della musica – e di non soffermarsi troppo sulla scollatura del vestito bianco che indossa.
Da un paio di giorni Piper è strana (quella sera ancora di più) e, nonostante Leo gli abbia detto che le ragazze sono sempre strane, sospetta che dietro ci sia la storia dell’iniziazione.
«C’entra Drew?»
Dallo sguardo della ragazza, Jason intuisce di averci azzeccato; non che sia stato poi così difficile. Da quando il college è iniziato, la Tanaka non ha fatto altro che perseguitarla e crede anche di aver compreso il motivo: si sente minacciata. Perché Piper è bella e spontanea, ha genitori importanti di cui non si è mai vantata e una buona media. Perché piace a tutti e non si impegna nemmeno, non cerca attenzioni.
«Ti va di parlarne?» domanda allora e nonostante lei non ne sia entusiasta lo segue. Si allontanano dalla piscina e si spostano nel giardino anteriore, dove la musica giunge attutita e ci sono meno persone.
Un tale di nome Dylan sta attraversando il vialetto proprio in quel momento con i suoi amici e non appena vede la ragazza si esibisce in un assai poco galante fischio che la infastidisce. Senza pensarci si pone tra lei e il ragazzo e si chiede nuovamente perché Luke abbia voluto invitarli alla festa.
«Non ce n’era bisogno, so cavarmela da sola» gli dice Piper, visibilmente di cattivo umore, incrociando le braccia al petto in rumore di braccialetti che cozzano tra loro.
«Scusami» aggiunge subito dopo, senza dargli il tempo di replicare «Non volevo. È che sono stressata. Odio questa storia delle confraternite. Odio Drew Tanaka!».
Jason intuisce che non serve fare domande e che parlerà lei, infatti dopo una pausa gli spiega in cosa consiste l’ultima prova – baciare un ragazzo e poi spezzargli il cuore.
«Possiamo fare come le altre volte» propone anche se qualcosa gli suggerisce che questa non è per niente come le altre volte e non si tratta solo del fatto che dovrebbero baciarsi.
«No» si oppone lei «Non intendo farlo. Non che non voglia baciarti, anzi, ma non voglio che tra noi sia così. E non voglio essere condizionata in tutto quello che faccio dalle Zeta Beta Zeta».
Piper sta tremando e non capisce se è perché ha freddo o perché è arrabbiata o sta per piangere (probabilmente tutto questo insieme) ma non ha il tempo dirle nulla perché se ne va in uno svolazzo di plissé bianchi.
 
Quando ha iniziato a studiare i regolamenti degli anni passati e a confrontarli tra loro, non credeva sarebbe arrivata dove è ora – a capo delle Zeta Beta Zeta. Né aspirava al ruolo di Drew. Voleva solo che la confraternita in cui avrebbe dovuto trascorrere i successivi anni fosse libera dalla tirannia della Tanaka. Niente più regole stupide o punizioni (Lacey ha ancora gli incubi per colpa delle scarpe bianche ortopediche) o iniziazioni che durano mesi e umiliano le matricole.
Non ha alcuna esperienza su come si gestisce una casa piena di giovani donne esperte in manicure e creme per il viso – in generale non ha idea di come si gestisce una casa e quella non è una casa qualunque, è la sede storica delle famose Zeta Beta Zeta.
Sarebbe una sciocca se non avesse almeno un briciolo di paura e lei ne ha moltissima, ma sono state le sue stesse consorelle ad eleggerla e sua madre l’ha chiamata non per disconoscerla bensì per complimentarsi. In qualche modo ce la farà.
Ora però ha un’altra cosa da portare a termine prima di dedicarsi alle Zeta Beta Zeta: una cosa che tutte le ragazze lì approvano e che avrebbe voluto fare già da molto tempo.
Con passo deciso raggiunge Jason che in quel momento è sul portico della Omega Chi Delta. Non gli dà il tempo di dire nulla, soprattutto per non perdere il coraggio, e lo bacia senza curarsi dei suoi confratelli che si affacciano dalla porta o delle sua consorelle pressate contro i vetri dall’altra parte della strada.
Neanche lui sembra curarsene perché posa le mani sui suoi fianchi e ricambia il bacio.
   
 
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