Serie TV > Braccialetti rossi
Segui la storia  |       
Autore: kuwari    17/06/2015    2 recensioni
Sai, sono gli errori e gli sbagli che ci fanno crescere… Ci temprano e ci fortificano. E’ dai nostri errori che capiamo il vero valore della nostra esistenza e capiamo gli insegnamenti. La vita è fatta anche di questo, da errori ed imperfezioni. C’è chi evita di sbagliare ma è solo da questi nostri errori che possiamo migliorarci e crescere…
...Le persone davvero forti e coraggiose sono quelle che non scappano davanti ad un problema, ma con coraggio l’aspettano e l’affrontano. Il vero coraggio non è non cadere mai, ma rialzarsi dopo ogni caduta. Il coraggio è saper scorgere la luce laddove c’è il buio… Solo chi ha sofferto davvero è davvero forte perché ha conosciuto il dolore e sa come affrontarlo...
...La paura è parte di ciò che siamo, l’unica cosa che posso dirti è di non farti sopraffare da lei. A tutti capita di avere paura, di dover affrontare qualcosa che ci terrorizza o che temiamo. La cosa più sbagliata sarebbe quella di scappare, questo però non risolve nulla. Tutto quello che ci troviamo davanti va affrontato e combattuto se necessario, anche se pensiamo di non averne la forza. Se scappiamo abbiamo già perso in partenza…
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 9

 

Davide: -Quindi dovete operarmi?-

Alfredi: -Si... Purtroppo è necessario...-

Era stato proprio lui a parlare, tra i presenti era sicuramente il più adatto. Lilia e il marito erano troppo sconvolti, anche se l'agitazione veniva ben mascherata, per parlare, la Lisandri era per certi versi dura nel dare certe notizie, per non parlare di De Grandis che avrebbe sicuramente spaventato ancora di più Davide.

Davide: -Quando?-

Alfredi: -Presto... Stiamo già disponendo il tuo trasferimento-

Davide: -Ma io non capisco... Perché non potete operarmi qui??-

Lisandri: -Perché non siamo attrezzati-

Lilia: -Ma anche gli altri medici sono preparati!-

Papà di Davide: -Lilia ha ragione! E poi noi verremo con te!-

I genitori di Davide gli erano a fianco, durante il resoconto dei dottori non lo avevano mollato un attimo. Sapevano che sarebbe stata dura per lui.

Alfredi: -Anche noi verremo con te!-

Davide: -E lui?-

Il Bello chiese chi fosse quell'altro medico, non lo aveva mai visto e gli incuteva un po' di timore, anche se mai poi mai lo avrebbe fatto vedere.

De Grandis: -Ciao Davide... Sono il dottor Ivo De Grandis. In questi ultimi giorni ti ho seguito. Anche io sarò presente all'operazione-

Davide: -Accidenti! Tre dottori solo per me! Allora è proprio una cosa seria...-

Papà di Davide: -Devi stare tranquillo campione! Andrà tutto bene!-

Lilia: -Papà ha ragione!-

Davide non lo diede a vedere ma era terrorizzato! Stava letteralmente morendo di paura per quello che l'attendeva... Ma sapeva che doveva mostrarsi forte.

Lisandri: -Ora noi andiamo. Per qualsiasi cosa noi siamo di là. Signori Di Salvo vi prego di seguirmi per completare alcune formalità-

E così la dottoressa, il medico De Grandis e i genitori di Davide uscirono, lasciando il ragazzo solo. Stava per andarsene anche Alfredi ma venne trattenuto da Davide. Il ragazzo sapeva e sentiva in cuor suo di potersi fidare di lui. Era diverso dagli altri, emanava un senso di protezione e di sicurezza.

Davide: -Dottore...-

Alfredi: -Che c'è Davide?-

Davide: -Quante probabilità ho? Voglio la verità-

Alfredi: -Sicuro di volerlo sapere?-

Davide: -Si!-

Il medico era molto titubante all’idea di confessare al giovane la probabilità di sopravvivenza, non era certo che rivelare a Davide quella cosa sarebbe stata una “buona cosa”. Era già stato difficile parlargli di quello che lo attendeva e dirgli anche quella percentuale lo avrebbe spaventato ed agitato ulteriormente.

Alfredi: -E' solo un numero-

Davide: -Non mi importa!-

Alfredi vide una determinazione e fermezza che faticò a credere che si trattasse solo di un ragazzino di 14 anni. Voleva essere sincero con lui. Voleva che si fidasse di lui e, quindi, decise di dirgli la verità.

Alfredi: -50 e 50-

A Davide quasi venne un colpo! Praticamente non solo doveva subire una delicatissima operazione al cuore senza la quale sarebbe sicuramente morto ma che aveva una probabilità del 50% di morire!

Alfredi: -Sono solo numeri Davide... Non pensare al 50, concentrati solo sull'operazione. Andrà tutto bene... E' difficile ma tu puoi farcela! Sei un ragazzo forte e determinato…-

Davide ascoltava con un misto di attenzione e di disattenzione quello che l’uomo gli stava dicendo… La sua mente pensava ad altro, pensava alla sua vita, a quello che aveva fatto e visto e a quello che avrebbe voluto fare e vedere, ai posti che avrebbe voluto visitare e alle persone che avrebbe voluto conoscere o diventare. Il suo sogno era sempre stato quello di mettere su un gruppo rock e, come disse a Leo quella volta in ascensore, avrebbe voluto starsene lì dalla mattina alla sera. Ma ora quel sogno gli sembrava così lontano ed irrealizzabile... Gli sembrava di non aver combinato nulla, di aver “perso tempo” a fare cose inutili, quando invece avrebbe dovuto e potuto fare dell’altro… Si sentì uno scemo per come si era comportato, per il suo pessimo carattere e per il modo con cui trattava gli altri. Avrebbe voluto tornare indietro, ricominciare daccapo… Essere diverso…

Alfredi osservava Davide, capì le sue paure ed incertezze. Ciò che lo attendeva era pericoloso e rischioso…

Davide: -Accidenti… Ci sono tante cose che avrei voluto fare…-

Alfredi: -E le farai Davide! Diventerai grande e farai tutto quello che vorrai!-Davide: -Ma se lo ha detto lei stesso che ho il 50% di morire!-

Alfredi: -E’ vero, l’ho detto ma come ti ho anche detto concentrati sull’altro 50%. Devi pensare di farcela!-

Davide: -Ho fatto una sacco di cavolate! Ho trattato male tutti dicendo delle cattiverie e prendendo in giro gli amici…-

Alfredi: -Sai, sono gli errori e gli sbagli che ci fanno crescere… Ci temprano e ci fortificano. E’ dai nostri errori che capiamo il vero valore della nostra esistenza e capiamo gli insegnamenti. La vita è fatta anche di questo, da errori ed imperfezioni. C’è chi evita di sbagliare ma è solo da questi nostri errori che possiamo migliorarci e crescere… Capisci quello che voglio dire Davide?-

Davide: -Credo di si… Vorrei essere coraggioso come lei dottore o come mio padre e non avere paura…-

Alfredi: -Essere coraggiosi non significa non avere paura... Una persona coraggiosa è colui che ne ha ma va avanti comunque... Non credere che io o tuo padre non ne abbiamo… Ma è il mettersi costantemente in gioco, nonostante gli ostacoli, che ci libera dalla paura. Il vero coraggio non è non cadere mai, ma rialzarsi dopo ogni caduta. Il coraggio è saper scorgere la luce laddove c’è il buio… Solo chi ha sofferto davvero è davvero forte perché ha conosciuto il dolore e sa come affrontarlo-

Davide: -Ma come si fa a non avere paura?-

Alfredi: -Non puoi… La paura è parte di ciò che siamo, l’unica cosa che posso dirti è di non farti sopraffare da lei. A tutti capita di avere paura, di dover affrontare qualcosa che ci terrorizza o che temiamo. La cosa peggiore sarebbe quella di scappare, questo però non risolve nulla. Tutto quello che ci troviamo davanti va affrontato e combattuto se necessario, anche se pensiamo di non averne la forza. Se scappiamo abbiamo già perso in partenza…-

Davide capì, o meglio pensava di aver capito, il discorso del medico. Si sentiva un po’ più sicuro e pronto per quello che lo aspettava.

Alfredi: -E poi ricordati che non sei solo. Ci sono i tuoi genitori, ci siamo io e la Lisandri e i tuoi amici… Ora però basta, devi riposare. I prossimi giorni saranno molto impegnativi-

Detto questo il medico si alzò, stava per uscire quando la vocina di Davide lo fermò.

Davide: -Dottore... Dice che la “sfango”?-

Alfredi per un attimo, solo per un millesimo di secondo, esitò ma poi rispose a quella “semplice” domanda. Semplice per modo di dire, visto che racchiudeva e nascondeva ben altro…

Alfredi: -Per me si! Per me la “sfanghi”-

 

Angolo mio: Sono tantissimi mesi che non scrivo e per questo vi chiedo scusa!!!!!!!!!! Cercherò di pubblicare più assiduamente!!

 

Criss

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Braccialetti rossi / Vai alla pagina dell'autore: kuwari