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Autore: Spensieratezza    17/06/2015    5 recensioni
“Mi hai trovato!” gli disse commosso.
“Io ti troverò sempre. Dovunque andrai, io ti troverò sempre.” Gli disse Jared commosso a sua volta.
Genere: Romantico, Science-fiction, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jared Padalecki, Jensen Ackles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Soulmates - un sogno d'amore'
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Jared non aveva voluto tornare a casa di Ellen e Jo. Si vergognava troppo e non voleva farsi vedere in quello stato. Non avrebbe sopportato gli sguardi misti a preoccupazione e paura di Ellen e Jo, quindi Jensen pensò a una soluzione. Avrebbero soggiornato per quella notte in un motel. Qualsiasi cosa purchè il suo dolce Jared stesse tranquillo.

Castiel non era andato con loro. A dire la verità, aveva chiesto a Jensen se era il caso che venisse anche lui, ma Jensen gli disse di restare da Ellen e Jo per tranquillizzarle. Loro li avrebbero raggiunti l’indomani.

Si addormentarono abbracciati, mentre Jensen gli accarezzava i capelli.

Non si accorse nemmeno che Sam uscì dal suo corpo per tornare da Jo.
 
 
*

“Jo…” la chiamava con voce bassa Sam.

Jo fece un urlo strozzato a sentirsi toccare la spalla nel buio e quando vide Sam, fu ancora più spaventata.

“No, non gridare. Non voglio farti del male. Voglio solo parlarti.” Chiese Sam.

“Che cosa vuoi dirmi?” chiese intimorita Jo.

Sam scosse la testa. “Non è così che voglio parlare con te. Sei troppo spaventata. Ho bisogno di parlare con la tua anima.”

“No. Cosa vuoi fare? Ti prego, và via.” Disse Jo, sempre più spaventata.

“Schhh. Non voglio farti alcun male. Fidati di me.” disse Sam, mettendogli i palmi delle mani sulle guance.

Jo chiuse gli occhi e si sentì d’un tratto più leggera.

“Lasci che parli con il tuo cuore.” Gli disse Sam.


Piano piano, lentamente, Sam potè vedere letteralmente l’anima di Jo uscire dal suo corpo. Sentì le lacrime affiorargli agli occhi nel vedere quella scena. Si chiese distrattamente se anche lui faceva così quando usciva dal suo corpo.

L’anima di Jo lo guardava. Meno spaventata di prima, ma non meno in soggezione.

“Sai chi sono?”gli chiese dolcemente Sam.

“Sei mio fratello.” Rispose lei.

“Come fai a saperlo?”

“Non è da molto che vivo una doppia vita, quindi è più facile per me ricordare.” Rispose semplicemente Jo. “Ti ho già visto in compagnia di Castiel. Da qualche parte nella mia memoria, qualcosa mi dice che sei mio fratello. È vero?”

“Sì. Io…sono qui per scusarmi. Non avrei dovuto dirti la notte scorsa che eri una bugiarda. Ho esagerato. Mi dispiace tanto. Non voglio che noi due ci odiamo."

Jo gli sorrise e semplicemente lo abbracciò.

“Sei uno stupido. La mia me stessa ha passato tutta la giornata a piangere e anche tutta la notte, dopo che sei andato via. “

“Oddio, mi dispiace tanto.”

“Schhh. Non dispiacerti. Lei ti vuole bene.”

“E tu?”

“Anche di più.” sorrise Jo. L’anima di Jo era se possibile ancora più dolce della Jo versione carne e ossa.

“E come…come fai a sapere che hai pianto? Ricordi?”

“No, però posso sentire gli occhi cerchiati e segnati, quindi immagino di aver pianto molto.”

Sam ora sentì i sensi di colpa bruciare più dolorosamente.

“Ehi, non voglio farti sentire in colpa. Se tu dici che sono stata bugiarda, si vede che me lo meritavo. Avrei dovuto dirti subito che ero la tua sorellastra e non temporeggiare! Comunque come potrei avercela con te? Mi hai portato a casa Castiel. È vero che è la mia anima gemella? Ti ringrazio. Lui non me l’avrebbe mai detto!” disse Jo.

A quanto pare la vispa Jo era molto più furba e sveglia di quanto si poteva immaginare. Sam gli fece un sorriso.

“Lui ha paura di vincolarti a lui. Non vuole che ti innamori di lui solo perché è la tua anima gemella.”

“Potrei innamorarmi anche se fosse la mia anima diversa! Voglio dire…hai visto che occhi? E il sorriso…e il modo in cui parla e scioglie così la lingua…” disse Jo, sospirando adorante.

“Non saprei, no. Sono totalmente perso di Jensen e non guardo neanche gli altri ragazzi.” Rise Sam.

“Grazie per avermelo portato, fratellino!!”

“Oh, sorellina, questo è il più bel regalo che potevo avere! Il mio migliore amico con la mia sorellina. Vi auguro di essere molto felici insieme!!” gli rispose Sam, prendendole le mani e poi abbracciandola felice.
 
 
 
 
*

L’indomani mattina, il telefonino di Jensen squillò, mentre ancora abbracciato a Jared, gli stava facendo le coccole e Jared ancora mezzo dormiente, ma allo stesso tempo, contento delle coccole, accettava le sue carezze.

“Mpf. Cas, spero sia importante.” Mugugnò al telefono, smettendo di accarezzare Jared sotto la maglietta.

“Momento hard?” chiese Castiel.

“No. Non ancora, perlomeno.” Sbuffò Jensen, mentre Jared con espressione divertita gli baciava il collo e la guancia.

“Mi dispiace interrompere le vostre coccole, piccioncini. “disse Castiel in un modo divertito che lasciava a intendere che non gli dispiaceva per niente. “Ma volevo informarti che Sam ieri notte mi ha fatto visita. Ci teneva a dirmi che ha parlato con Jo o meglio con l’anima di Jo e hanno fatto pace, ora vanno d’amore e d’accordo, quindi potete tornare qui.”

“Cosa???” mormorò Jensen, basito.
 
 
 
*

Quando tornarono a casa di Ellen e Jo, Jo si precipitò ad abbracciare Jared, che rimase un po’ sorpreso, ma poi ne fu felice.

Non riparlarono subito di quella faccenda. Non subito. Jared voleva aspettare a leggere la lettera e poi era anche un po’ colpa di Jensen, che, sembrava amare molto tenerlo a letto, ultimamente!!!
 

“E così, sei andato a salutare Jo, a salutare Cas e a me niente, eh. Adesso paghi la penitenza, brutto monello!!!” gli diceva provocatoriamente Jensen, mordendogli giocosamente il naso.

“Pietà! Non posso pagare pegno per qualcosa che non ricordo e poi tu eri già tra le mie braccia, quindi…” diceva Jared cercando di sfuggire a quella dolce tortura.

“Niente scuse. Sei un bambino molto cattivo. Sgusci via dal mio letto per andare a trovare Jo. Sono molto, molto arrabbiato con te.” Disse Jensen, lasciandogli una scia di baci sul petto nudo.

“Non sembra.” Ridacchiò Jared, poi gli prese il volto, assumendo d’un tratto un volto serio. “Jensen, ascolta…so di essere un po’…ingestibile, quando non sono…completamente me stesso. quando sono solo Sam, intendo. Volevo dirti che mi dispiace…mi dispiace di far tribulare quando sono così.”

Jensen gli prese il mento e lo guardò. “Non chiedere scusa, soprattutto per una cosa come questo. Io ti amo e amo anche la parte più pura di te. Sono profondamente innamorato di te Jared, ma anche di te Sam. Non vorrei mai che fossi diverso.”

Jared sorrise. “Pensi che Sam lo sappia? Cioè, voglio dire, io lo so quando sono Sam?”

“Mm?”

“Voglio dire, sono fortunato a sentirti dire questo. Mi piacerebbe che anche la mia anima potesse saperlo.” Disse Jared accarezzandogli il torace con le dita.

“Lo sa. Gliel’ho detto milioni e milioni di volte, ma se vuoi glielo ripeto. Ti amo, Sam.” gli sussurrò all’orecchio Jensen.

Jared ebbe un tremito che non riuscì a controllare e lo abbracciò dolcemente, così dolcemente, che a Jensen gli ricordò tanto come era solito abbracciarlo Sam.

Non ebbe dubbi. Sam l’aveva sentito.
 
 
 














Note dell'autrice: 

Ormai sembra che ho una predilezione per far bloccare Jared a letto da Jensen ahhah lo ammetto!!

E anche per la bromance. Lo so, Dean e Sam mi hanno traviato!!

Speravo di concludere subito la questione del vero padre John, ma non ce l'ho fatta. Spero di riuscirci nel prossimo capitolo perchè ci sono altre cose da mandare avanti!!!
   
 
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