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Autore: Zaker    18/06/2015    1 recensioni
Alex Smith è un semplice ragazzo che vivrà un'avventura emozionante e pericolosa. Arrivato per caso su un'isola perduta, dovrà affrontare mille ostacoli, in cerca del cristallo di Zork. Si ritrova costretto a servire colui che diventerà il suo peggior nemico, per riuscire a tornare a casa. Inizia così un lungo viaggio in compagnia di Peter, Leslie e Oscar, all'interno dell'isola del terrore: Kreep Island.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mentre mi dirigevo nella camera di Peter, pensai a quanto fosse sfortunato, insieme a Leslie. Insomma, solo perché hai trovato un ragazzo che dorme su un materassino ti ritrovi coinvolto in un'impresa assurda. E la causa di quella sfortuna ero io. Mi sentii in colpa per quello, e mi rimase in mente la difficoltà con cui Leslie e Peter avevano dovuto raccontare tutto ai poveri genitori.

Dopo quell'attimo di riflessione, arrivai nella stanza di Peter. Guardandola, mi resi conto che era cambiata da come era prima: i vestiti e le matite per terra erano scomparse, anche se il calzino sul lampadario era sempre lì. Sorrisi. Mentre mi ero cambiato in bagno, Peter aveva messo in ordine la stanza per me.

Come era possibile che dopo che gli avevo costretti a partire in cerca di un cristallo perduto, i Redford ancora non mi detestavano? E si preoccupavano anche per me. Sospettai di essere un peso per loro.

Mi cambiai con il pigiama di Peter e finalmente mi sdraiai sul morbido materasso. Decisamente più morbido del materassino gonfiabile.

Restai qualche attimo a fissare il soffitto nel buio, pensando in quale follia mi ero cacciato. Poi chiusi gli occhi.

Ovviamente sognai un incubo. E di quelli brutti.

 

Mi trovavo in un lungo corridoio dove c'erano due figure misteriose: uno più basso e robusto, l'altro più alto e magro. La loro tensione sembrava salire sempre di più. Sembravano non vedermi, o ignoravano la mia presenza.

Dall'immensa porta in fondo al corridoio provenivano respiri pesanti e impazienti.

I loro passi erano perfettamente uguali: lo stesso ritmo, la stessa incertezza.

Finito il corridoio arrivarano nella sala del trono. Lì dentro li aspettava Lord Morder.

<<Quindi?>> domandò Morder con aria sospettosa. Non vedendo arrivare la loro risposta la sua rabbia cominciò a salire <<Phobos! Demos! Esigo una risposta! Avete trovato il ragazzo? È qui sull'isola?>>

Non sapevo perché, ma avevo la strana sensazione che si riferisse a me.

<<Lo abbiamo trovato signore... ma non siamo riusciti a portarlo qui.>> rispose l'uomo più basso con lo sguardo mortificato.

Morder sembrò esplodere.

<<Incompetenti! Incapaci! Lui è uno dei pochi potenziali cercatori per il cristallo di Zork! Ora dovrò recarmi a Londra... troverò un modo per farlo venire qui con la magia! Ora andatevene! Tutti e due!>> urlò infuriato.

Un secondo dopo Phobos e Demos erano scomparsi.

Lord Morder rimase nella sala del trono, a pensare ad alta voce.

<<Una volta raggiunto il ragazzo dovrò farlo venire qui con lo scettro... ma in che modo?>> si chiese.

Rimase qualche secondo a pensarci.

<<Ma certo. Posso farlo “addormentare” sul materassino e lo manovrerò fino a qui! Una volta fatto ciò lo obbligherò a trovare il cristallo in cambio del ritorno a casa!>> detto questo scoppiò in una lunga risata malvagia.

<<Ma... non dovrà sapere che sono stato io a farlo addormentare e a progettare tutto. Quando arriverà qui mi fingerò sorpreso e chiederò ad Urasca di “consigliarmi” il piano del cristallo.

E ora... mi dirigo a Londra. Preparati a dormire Smith.>> prese uno scettro nero dalla tasca e lo agitò. Dopodiché apparve un vortice misterioso che lo avvolse e subito dopo sparì.

Mi svegliai spaventato.

 

Guardai l'orologio. Era l'alba. Quel sogno era stato molto importante. Avevo capito molte cose. Era una scena avvenuta prima della mia dormita sul materassino.

Era stato Morder a farmi addormentare, perché ero uno dei pochi che poteva trovare il cristallo.

<<Alex!>> mi chiamò Leslie da fuori la stanza.

Mi alzai dal letto e mi preparai per la partenza.

   
 
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