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Autore: Christi    18/06/2015    2 recensioni
Tre ragazze e cinque ragazzi nella soleggiata Los Angeles.
Un'estate appena iniziata, che aspetta solo di essere vissuta.
Genere: Comico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlos, James, Kendall, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L.A. baby!
Chapter One
I don't like that smile



Era in ritardo. Di nuovo. Ma non era pienamente colpa sua. Era stato svegliato, alle undici del mattino, da un messaggio del suo migliore amico, che lo invitava a casa sua. James si controllò un'ultima volta allo specchio, prima di uscire di corsa. Odiava fare ritardo, ma era inevitabile. Non che lui fosse un ritardatario cronico, o forse lo era pur non ammettendolo, ma si ritrovava spesso ad essere l'ultimo ad arrivare. L'unica che forse gli faceva concorrenza era Chris, sorella di uno dei suoi migliori amici. Prese a camminare verso casa Schmidt, posando gli occhiali da sole sugli occhi tra il verde ed il marrone, guardandosi intorno. James era sempre stato un ragazzo estremamente solare e simpatico, con la voglia di stare sempre in compagnia. Aveva imparato ad avere il giusto rispetto per se e per la sua vita, ma anche per le persone che lo circondavano. La sua famiglia gli aveva insegnato a coltivare tutte le buone qualità, trasformandolo in un ragazzo d'oro, con mille passioni. Era un sognatore, non poteva negarlo, ma sapeva mantenersi con la testa sulle spalle. 
-Sei in ritardo- fu la prima cosa che si sentì dire, non appena mise piede nel salotto dell'amico. 
-Buongiorno anche a te Kendall- sorrise il moro, ignorando completamente il biondino, che seduto sul divano lo guardava divertito. 
-Ciao Carlitos- salutò poi James, rivolto al latino, che ricambiò con un gesto del capo.
-Io sono pronto, possiamo andare- esclamò Kendall, afferrando le chiavi di casa, per poi avvicinarsi alla porta. 
James si voltò verso di lui. -Andare dove?- domandò, fissando il biondo. -In spiaggia- rispose Carlos al suo posto, alzandosi ed avvicinandosi a Kendall. -Ci stanno aspettando tutti là- 
James sospirò. -Perché non me lo hai scritto nel messaggio?- domandò contrariato. Kendall lo guardò sorpreso. -Mi sembrava ovvio- rispose tranquillo, aprendo la porta. -Sei assurdo, Kendall, sei assurdo- rise James, alzandosi, raggiungendo lui e Carlos. Kendall mimò un inchino, per poi scoppiare a ridere, trascinando anche Carlos e James. Raggiunsero in pochi minuti le scalette che avrebbe permesso loro di scendere il spiaggia e poco prima di scendere controllarono che fossero arrivati tutti. 
-Tua sorella, Alex, Joe, Logan e Noah, sì, ci sono tutti- esclamò James, rivolto a Kendall, prima di iniziare a scendere le scale di legno. Carlos lo seguì a ruota, scendendo le povere scale correndo, mentre Kendall iniziò a scendere con calma, godendosi la vista del mare e controllando sua sorella, comodamente seduta sulla sua tavola da surf, mentre parlava con le sue migliori amiche. Era tanto che non riusciva a vederle. Le aveva conosciute la prima volta qualche mese prima, ma proprio non riusciva a ricordare che aspetto avessero. Aumentò il passo, rendendosi conto di essere rimasto l'ultimo sulle scale. 
-Sono mesi che non vediamo tuo fratello- commentò Joe, non appena notò la figura di un biondo sulle scale. Alex si limitò ad annuire, scrutando il ragazzo che scendeva velocemente e goffamente le scale. 
Christina, intenta a guardare le onde si voltò di scatto, cercando con lo sguardo suo fratello. -E' vero, tra una cosa e l'altra non siete più riuscite a vederlo- concordò la castana. -Buongiorno bella gente!- esclamò allegro Carlos, salutando Logan e Noah, per poi avvicinarsi alle ragazze e salutare anche loro. -Ehi Carlitos, ti vedo bene- le sorrise Joe, ricevendo un sorriso grato da parte dell'interessato. -Posso dire lo stesso di te- rispose il latino. -Nessuno che si accorge di me?- 
Quella frase fece voltare tutto il gruppetto, intento a parlare con Carlos. James era rimasto a pochi metri di distanza, le braccia incrociate ed un espressione da cucciolo bastonato sul volto. 
-Oh Jamie, certo che ci accorgiamo di te- rispose Chris, stando al gioco. Ci fu un secondo di silenzio, poi scoppiarono tutti a ridere. -James sei un idiota- rise Noah, battendo il pugno a quest ultimo, che stava salutando tutti. Alexandra dopo aver salutato James, aveva nuovamente spostato lo sguardo su quello che doveva essere Kendall, troppo presa ad osservarlo. -Ehilà- sorrise il biondo, non appena fu abbastanza vicino al gruppetto. Furono tutti pronti a salutarlo, tranne Alex. Era letteralmente senza parole. L'ultima volta che l'aveva visto, Kendall non era un granché, mentre adesso, sembrava tutt'altra persona. Alex sentì il cuore accelerare improvvisamente quando gli occhi verdi del ragazzo si scontrarono contro i suoi. Passarono alcuni secondi ed Alex ebbe il tempo di realizzare che quegli occhi non gli avrebbe scordati facilmente. 
-Kindle, tutto okay?- Kendall spostò lo sguardo immediatamente, annuendo a sua sorella, lanciando subito dopo uno sguardo ad Alex, che abbassò immediatamente il suo. 
-Che facciamo?- domandò Logan, alzandosi dal telo. Christina e Kendall conoscevano Logan da anni, come il resto del gruppo d'altronde. Logan non riusciva mai a star fermo. Era un tipo molto allegro e sportivo, sempre con la tavola da surf a portata di mano. Ed anche lui, come gli altri, era un amico speciale. -Surf- disse serio Noah, alzandosi ed aiutando Joe a fare lo stesso. Erano migliori amici da una vita, quei due. Erano praticamente cresciuti insieme e i loro caratteri si fondevano perfettamente. Noah era uno dei pochi ragazzi che sapeva prendere Joe per il verso giusto e sapeva addolcirla. Era il suo punto debole. Per quanto Noah poteva sembrare a primo impatto un ragazzo pazzo, era al contrario molto intelligente. Era pazzo semplicemente perché voleva sfruttare la sua vita al massimo, provando ogni tipo di avventura, ma si dimostrava intelligente perché non esagerava mai ed era molto sensibile nei confronti della vita e delle questioni importanti. In più era il "cucciolo della situazione", soprannome con cui Joe lo chiamava in continuo. -Andiamo- sussurrò Christina, prima di afferrare la sua tavola e correre verso la spiaggia. Inutile dire, che dopo una sana risata tutto il gruppo la imitò, buttandosi con le proprie tavole nell'oceano. 


Christina apparecchiava il tavolo in giardino per sette persone, mentre canticchiava una canzone, aspettando gli ospiti. Sarebbero venuti tutti, tranne Logan, impegnato quella sera. 
-Penso che dovremmo comprare delle pizze- 
La giovane si voltò, notando suo fratello appoggiato alla porta finestra. 
-Perché?- domandò, incerta sul voler sentire la risposta. -Ho bruciato l'arrosto, il dolce fa schifo e il frigo è vuoto- 
Christina scoppiò in una fragorosa risata, sotto lo sguardo sconsolato del fratello. -Vado a chiamare per le pizze- borbottò imbronciato il biondino, rientrando in casa. Christina scosse la testa divertita, poco prima di sentire il campanello suonare. Si precipitò al cancello, aprendolo immediatamente. -Oh mio Dio, James David Maslow in orario, domani su Los Angeles si scatenerà il temporale più forte della storia- scherzò la giovane, non appena il ragazzo chiuse il cancello alle sue spalle. James scosse la testa, scoppiando a ridere. 
-Non ho la più pallida idea di come ci sia riuscito- ammise il moro, aprendo le braccia. Christina sorrise, prima di abbracciarlo. Aveva un rapporto particolare con James, lo considerava forse il suo secondo fratello, ma non riusciva veramente a capire cosa fosse in realtà per lei. -Che ha preparato per cena Kendall?- domandò il ragazzo, sedendosi sul prato. Christina scoppiò a ridere. -Beh- iniziò fra una risata e l'altra. -Aveva inizialmente preparato l'arrosto ed un dolce, ma stasera ceneremo con pizza- concluse, sedendo accanto a lui. -Credo di aver capito- sorrise il moro, iniziando a staccare fili d'erba per poi giocarci. -Chris ho un'idea che mi frulla per la testa- iniziò dopo qualche attimo di silenzio James, alzando gli occhi sulla ragazza. -Spara- Christina e James erano noti per essere le pesti del gruppo, oltre a Kendall ovviamente, ed almeno una volta alla settimana dovevano combinare qualcosa. -Noah e Joe, sono migliori amici, no?- domandò il ragazzo, sotto lo sguardo curioso di Chris. -Sì e quindi?- 
James sorrise malizioso. -Non mi piace quel sorriso- sussurrò preoccupata la ragazza. -Quindi dobbiamo far capire ad entrambi che si piacciono- concluse James soddisfatto. Christina lo sguardo di sbiego, non pienamente convinta di quel ragionamento. -Non è una buona idea, Jamie- iniziò a spiegare la castana. -Primo, non siamo bravi a fare i Cupido, ci abbiamo già provato e non fa per noi- spiegò la ragazza, riferendosi alla volta in cui avevano provato a far fidanzare Carlos, con risultati pessimi. -Secondo, se sono migliori amici c'è un motivo. Insomma, starebbero già insieme se provassero qualcosa l'uno per l'altra- 
-E' qua che sbagli!- esclamò James, interrompendo la ragazza che lo guardò sorpresa. 
-Forse uno dei due prova qualcosa per l'altro, ma ha troppa paura di poter rovinare l'amicizia, magari se il sentimento non viene ricambiato, capisci che intendo?- 
Christina annuì, effettivamente le parole del moro potevano essere in qualche modo giuste. 
-Cerchiamo solo e ripeto, solo di far capire loro quello che provano l'uno per l'altra, niente di più niente di meno, chiaro?- 
James annuì contento. Christina scosse la testa. -Finirò in prigione per colpa tua- sussurrò scoraggiata, facendo scoppiare a ridere James. 
-Ehi Jamie- 
Il moro si voltò, notando Kendall, appena entrato in giardino. -Ehi Kindle- sorrise lui, battendo il pugno al biondo. -Spero che ti vada la pizza- disse Kendall sedendo accanto a sua sorella, che scoppiò a ridere. 
-Oh sì, tranquillo- rise anche James. 
Arrivarono via via tutti quanti e la cena andò ovviamente bene. 
-Io continuo a dire che è meglio quello giallo- disse Joe, stesa sul prato. Alexandra, sdraiata accanto a lei, scosse la testa contrariata -Meglio azzurro, fidati- 
-Per me è più bello verde- disse invece Chris.
-Grazie ragazze, siete di grande aiuto, se prima avevo le idee confuse, adesso sono proprio in alta marea- rise Noah. Aveva bisogno di un nuovo zaino, e aveva chiesto consigli sul colore, ma a quanto pare, nessuno nel gruppo sembrava trovare un accordo. Mancava solo il parere di Carlos, andato via qualche minuto prima, dopo aver ringraziato per la cena. 
-Fannuloni, avete intenzione di alzarvi ed andare a fare una passeggiata o stare tutto il tempo qua a poltrire?- domandò Kendall, avviandosi verso il cancello, completamente preparato. -Noi non stiamo poltrendo- disse imbronciata Joe, alzando la testa verso Kendall. -Stiamo guardando le stelle- concluse convinta, facendo ridere tutti quanti. -E' discutendo sul fatto che il colore migliore per lo zaino di Noah è l'azzurro- continuò Alexandra, rivolta a Kendall. 
Durante la cena, avevano ripreso un po' a parlare, nonostante, almeno per lei, fosse difficile parlare con quegli occhi verdi incastrati nei suoi ed avevano ripreso l'amicizia che in quei mesi un po' si era persa. 
Noah scosse la testa, alzandosi. -Andiamo, mi va il frappè- disse infatti, avvicinandosi a James e Kendall. 
-Ciccione- lo stuzzicò Joe, alzandosi, prima di fargli una linguaccia, che il moro ricambiò. 
James e Christina si scambiarono uno sguardo complice, che non sfuggì ad Alexandra. Dopo essersi alzata, infatti, tirò per un braccio l'amica, affiancandola a lei. -Che progettate tu e James?- domandò sotto voce, iniziando a camminare a seguito del gruppetto. Christina la guardò con sospetto. -Nulla perché?-
-Ho visto lo sguardo che vi siete lanciati, state per combinare qualcosa- spiegò Alex, spostando lo sguardo tra lei e James, poco distante. -Alex, tranquilla, a Jamie è venuta un'idea, ma nulla di eclatante- la tranquillizzò Chris, sorridendole. Alexandra, la guardò un'ultima volta con fare sospetto, per poi sorriderle. 
-Alex tu vuoi qualcosa?- 
La voce di Kendall la riportò alla realtà. -Oh sì un frappè alla mora, grazie- sorrise al biondo, che le sorrise di rimando. 
-Mi sorprende il fatto che ancora tu non abbia notato gli sguardi che lancia tuo fratello ad Alex- 
Christina sobbalzò, voltandosi di scatto. -Jamie, non farlo mai più- parlò la castana, portandosi una mano al cuore. -Cosa?- domandò divertito James. -Apparirmi così alle spalle, mi hai fatto prendere un colpo- continuò la ragazza, sorridendo. Il ragazzo scosse la testa. -Scusa- 
-Tranquillo, e comunque non iniziare. Mio fratello lo lasci stare, non lancia nessuno sguardo ad Alex, guarda- si bloccò, indicando la coppia. -Si stanno prendendo in giro come due normalissimi amici- 
James la guardò stupito. -Okay, okay, scusa- 
Christina sbuffò ridendo. Non poteva negare però di aver notato qualche sguardo di troppo fra i due. 
Lasciò però che il suo pensiero svanisse, non appena vide davanti a lei, suo fratello che le porgeva un frappè. 



Alexandra non era mai stata innamorata. Sì, forse a quindici anni, ma quello poteva essere considerato vero amore? Effettivamente non sapeva nemmeno adesso cosa provare. Si era ripetuta mille volte di mantenersi con la testa sulle spalle, di non prendere per amore un battito più veloce del solito. Ma in quel momento si sentiva veramente in crisi. Erano le sette di mattina e fissava il suo soffitto da almeno mezz'ora. Ed era colpa sua oltre tutto. Come poteva innamorarsi di una persona in meno di una settimana? Credeva che non sarebbe stato possibile. Eppure quella settimana era stata diversa. Lo aveva incontrato lunedì e i suoi occhi verdi, proprio le erano rimasti in mente. Ci aveva giocato e scherzato quel lunedì notte, insieme alle sue migliore amiche, e avevano iniziato a stuzzicarsi come se fossero stati amici da una vita. Martedì era stata con lui tutto il giorno, ed era grata alla sua migliore amica per averla invitata a dormire da lei. Mercoledì non l'aveva visto, ma era riuscita a capire quale piano avessero in mente Chris e James, e sperava vivamente che avessero fatto lo stesso con lei. Forse qualcuno si era accorto degli sguardi che si lanciavano quei due. A lei, non erano affatto sfuggiti. Giovedì era uscita con Noah e Joe, ed in qualche strano modo si erano ritrovati a parlare di lui e parlando si era resa conto di quanto amasse il carattere di quel ragazzo. Ed ora, nel suo primo venerdì libero, si ritrovava sdraiata a pensare a lui. Non riusciva a non pensare alla prima volta che l'aveva visto di nuovo, gli occhi verdi e veri puntati nei suoi, i capelli biondi spettinati e quelle fossette deliziose da far schifo. E pensava a quanto si era divertita lunedì notte, parlando con lui, Chris e Joe di ragazzi, cosa altamente improbabile, dato la presenza di un ragazzo nel gruppo. -Anche io voglio spettegolare- aveva detto infatti il biondo, sedendosi accanto a sua sorella, e Alex era scoppiata a ridere. 
Forse era innamorata. Ma non c'erano speranze. Kendall era troppo impegnato a voler bene alle persone per potersi innamorare. E questo valeva anche per lei. E ne era certa. Martedì mattina avevano parlato un bel po'. -Io voglio viaggiare per il mondo e far conoscere chi sono, Alex, voglio diventare qualcuno- le aveva detto Kendall, lo sguardo sognante che guardava fuori dalla finestra. Ed una persona con queste pretese non aveva decisamente tempo per una relazione. 
Alex si accorse solo dopo qualche secondo del telefono che le squillava sul comodino. Controllò sullo schermo, leggendo il nome della persona al di là della cornetta. -Chris, tutto okay?- domandò non appena accettò la chiamata. -Alex, ehi, sì tutto bene, scusa se ti chiamo a quest'ora- 
-Non, non preoccuparti, sono già sveglia da un po'-
-Tutto okay? Come mai così presto?- domandò Christina preoccupata dall'altro capo del telefono. 
-Dovrei dire lo stesso di te- scherzò Alexandra. Sentì la risata di Christina dall'altro capo del telefono e sorrise. -Ti ho chiamato perché è successa una cosa strana e ho bisogno di raccontarlo a qualcuno- spiegò Chris. -Racconta avanti- la invitò Alex. -James mi ha chiesto di uscire e fino a qua niente di strano, siamo amici è, normale credo, ma la cosa che mi ha insospettito è, che, diciamo sembrava- la ragazza si bloccò un attimo, cercando le parole -Sembrava imbarazzato, ecco. E sai bene che James non è mai imbarazzato- concluse. 
Alexandra ci pesò su un secondo, prima di parlare. -Da a me, appena puoi. Porta i biscotti.- ordinò, chiudendo la chiamata. 
Almeno pensare agli altri la avrebbe aiutata a non pensare a Kendall. 
Anche se sapeva, sarebbe stato difficile. 



 
Chris' corner
Ma salveeeee, eccomi con il primo capitolo. Lo so, può sembrare ancora un po' noiosetta come storia, ma prometto che si farà avvincente già dal prossimo capitolo. Effettivamente, questo è un capitolo di passaggio, che serve a spiegare un po' meglio le situazioni che iniziano a schiarirsi lentamente. Spero quindi che vi sia piaciuto e che come la dolce Artemide BlueMoon che ringrazio infinitamente per la recensione nello scorso capitolo, mi lasciate un commentino. Ci vediamo al prossimo capitolo, splendori, grazie per aver letto!
Chris

Christina:



Alexandra:



Joe:




Kendall, James, Carlos & Logan (amo questa gif, oddio)


Noah:
   
 
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