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Autore: SilVerphoenix    18/06/2015    3 recensioni
Ad un recalcitrante Draco Malfoy viene imposta una decisione che non gli sta bene per niente, ma per salvare la pelle, si costringe ad accettare ciò che il padre e il Signore Oscuro hanno deciso per lui: un fidanzamento con una persona che lui detesta, o almeno crede di detestare. Sarà davvero così?
[Ho scritto questa storia nel 2005, prima dell'uscita del sesto libro. L'ho revisionata integralmente, cercando di renderla il più possibile coincidente con il canone. Si presenta come un settimo anno alternativo. ps. No Mary Sue, promesso!!!]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Lucius Malfoy, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Capitolo sei:

La rivelazione.

 

Aileen non riuscì più a chiudere occhio quella notte, rimuginando sulle alternative che le si ponevano davanti. Alla fine, ebbe un’idea, e non appena l’infermiera entrò nella sua stanza, chiese di essere dimessa.
Riuscì a seguire le indicazioni che le aveva dato Madama Chips per tornare alla Torre di Grifondoro, e dopo una doccia veloce, indossò una divisa pulita e corse alla porta della stanza di Hermione. Mentre bussava, sperò che la ragazza non fosse già andata a fare colazione, ma ebbe fortuna.
Hermione le aprì con la borsa già in spalla. “Oh, Aileen! Ti sei ripresa, vedo. Ne sono felice.”
“Grazie. Hai un minuto?”
“Certo, di che si tratta?” annuì la Caposcuola, pensando che magari la compagna desiderava gli appunti delle lezioni che si era persa.
“Posso parlarti in privato, al riparo da occhi e orecchie indiscreti?”
Hermione sollevò entrambe le sopracciglia, poi si scostò. “Certo, entra pure.”
Aileen sembrava parecchio agitata, fece qualche passo con gli occhi persi nel vuoto, probabilmente seguendo un filo di pensieri. Si tormentava le mani, facendo scrocchiare le dita, e alla Caposcuola servì incitarla, perché si decidesse a parlare. “C’è qualcosa che non va?”
“No! Cioè, un pochino. Sì.” Aileen sospirò. “Posso applicare un incantesimo per insonorizzare la stanza?”
Hermione si appoggiò alla porta, leggermente inquieta, senza sapere cosa rispondere. Trovarsi da sola, in una camera insonorizzata, con la figlia di un pericoloso Mangiamorte, non le sembrava la migliore mossa che potesse fare. L’altra ben interpretò la sua riluttanza, e scosse il capo.
“Ti capisco, hai ragione. Va bene, lascia perdere il Muffliato, cercherò di darmi una calmata e dirti tutto. Tu sei un membro dell’Ordine della Fenice?”
La Granger esitò di nuovo. Quella conversazione stava prendendo una piega sempre più pericolosa. “Aileen, so che tuo padre è un Mangiamorte. Capirai che non sono a mio agio a parlare dell’Ordine con te.” disse sinceramente.
“Certo, lo so, hai ancora ragione. Davvero, ti capisco, ma ti prego, ho bisogno di aiuto. Devo parlare con qualcuno dell’Ordine. Io non sono come mio padre, non voglio il Marchio, non voglio diventare come loro e certamente non…” a quel punto, la ragazza non riuscì a continuare, la gola troppo stretta per parlare.
Aggrottando le sopracciglia, la Caposcuola prese posto sul letto vicino a lei. “Come mai sei venuta a dirmi queste cose? Perché adesso? Come posso fidarmi di te?”
Aileen si prese il viso tra le mani. “Non lo so. Io non lo farei, se fossi al tuo posto. Avevo bisogno di parlare con qualcuno, qualcuno che non mi avrebbe potuto tradire.”
“E Malfoy? Immagino non sia al corrente di questa tua situazione, o ti avrebbe di certo già messo nei guai. Ho saputo che sei ufficialmente la sua fidanzata.”
“E’ questo il punto.” confessò Aileen. “Ero certa che mi avrebbe consegnata come una traditrice, se avesse scoperto che ho accettato di sposarlo solo per venire ad Hogwarts e avere modo di passare dalla parte giusta. Non che dopotutto, io abbia avuto molta voce in capitolo.”
“Sposarlo? Vi hanno combinato il matrimonio, di già?” esalò sorpresa l’altra.
“Le nostre famiglie. Hanno firmato centinaia di carte, e sono tutti contenti. Pare sia stata una direttiva del Signore Oscuro. Ero convinta che la mia vita fosse finita… Ma stanotte è cambiato tutto. Stanotte ho scoperto che lui è un membro dell’Ordine.”
Hermione quasi cadde dal letto. “Malfoy… cosa?!”
“E’ stato una spia per conto di Silente. Poi l’anno scorso, da quel che ho capito, è stato abbandonato a se stesso, e per non rischiare la vita ha fatto quello che volevano da lui.”
La Caposcuola si alzò e cominciò a percorrere a grandi passi la stanza. “Non può essere. Non può essere. Non Malfoy, davvero, no. Magari tu stai dicendo la verità, cosa di cui non posso essere certa, ma lui ti avrà preso in giro. Ti stanno manovrando, Aileen.”
Aileen si alzò e le si parò davanti. Quando sfoderò la bacchetta, Hermione fece il gesto di prendere la propria, ma l’altra ragazza gliela porse. “Sai usare l’ Imperius?”
“Cosa? Sei impazzita?”
“No. Usa l’ Imperius su di me. Obbligami a dirti la verità. Ti prego, ho bisogno che qualcuno si fidi di me.”
 
*
 
Draco lanciò uno sguardo nervoso da sopra il giornale che gli aveva portato il suo superbo gufo nero. Di Aileen ancora nessuna traccia, al tavolo dei Grifondoro. Madama Chips gli aveva detto di averla dimessa quella mattina molto presto, ma che diavolo di fine aveva fatto?
“Amico, il giornale si legge a pagine. Dovresti provare a cambiarla, dopo dieci minuti.” lo prese in giro Blaise, fregandogli una delle ciambelle ancora intatte nel piatto.
Stava per mugugnare una risposta, quando finalmente vide quella dannata ragazza varcare la soglia della Sala Grande, insieme alla Granger… e alla McGranitt. Il suo cuore perse un colpo. Perché diamine erano entrate insieme alla Preside?
“Pansy, mi sa che ci sono guai in arrivo per te!” gracchiò poco distante Millicent, indicando con il capo la Preside. “Secondo me, quella nuova è andata a frignare con la Mc. La Granger deve averle insegnato come fare.”
Draco cercò di calmarsi, probabilmente Millicent aveva ragione, probabilmente Aileen voleva solo lamentarsi di quanto successo il giorno prima. Magari era con la Granger perché… il filo dei suoi pensieri si interruppe. Una volta preso posto al tavolo rosso-oro, Aileen aveva cercato il suo sguardo e lo aveva salutato sorridendo.
…Eh?
Il Caposcuola si alzò e le andò incontro. “Buongiorno.”
“Ciao! Vuoi un po’ di succo di zucca? Hai già fatto colazione?” gli sorrise affabile.
“Ho un tavolo e un posto, dall’altra parte della sala, per mangiare e bere quello che mi pare.” Draco lanciò uno sguardo nervoso ai presenti, alcuni dei quali lo fissavano con curiosità. “Che avete da guardare, pettegoli? Non c’è abbastanza pathos nelle vostre vite, da dover spiare le mie conversazioni private?”
“Non sono tanto private, Malfoy, se vieni qui a chiacchierare con la tua fidanzata davanti a tutti.” lo rimbrottò la Granger.
“Oh, buon Merlino, chiudi quella fogna, Sanguesporco.” ribatté piccato il ragazzo, convinto di farla infuriare. Lei però si strinse nelle spalle e a fatica trattenne un sorriso, prima di tornare ad imburrare la propria fetta di pane.
“Dammi un istante che bevo un caffè, e poi sono pronta.” disse Aileen. “Così non dovremo parlare davanti a tutti.”
Quella situazione sembrava quasi surreale, pensò il ragazzo. C’era palesemente qualcosa che gli sfuggiva, ma non riusciva a capire cosa.
Aileen afferrò la borsa e gli porse la mano. “Abbiamo ancora qualche minuto prima delle lezioni?”
Sempre più turbato, ma non potendo permettersi di mostrarlo in pubblico, il Serpeverde le prese la mano e si avviò verso un corridoio del piano terra che a quell’ora doveva essere meno trafficato degli altri.
Aspettò che un gruppetto di Tassorosso li superasse e scomparisse dietro un angolo, prima di lasciarle la mano come fosse una palla avvelenata. “Mi vuoi spiegare che diavolo ti prende? Quella pozione aveva effetti che non ricordo?”
“Sì.” Aileen sorrise, e con suo incredibile stupore, gli prese il viso fra le mani e lo baciò. Un bacio diverso dal primo che si erano scambiati, violento e aggressivo. Questo era invece leggero, quasi timido, a fior di labbra. Draco era talmente paralizzato dalla sorpresa che non riuscì a reagire. “Avevi ragione.” disse un istante dopo, staccandosi, la ragazza. “Adesso so che potrei davvero innamorarmi di te.”
Il ragazzo la guardava, confuso, cercando di capire cosa diavolo fosse cambiato nelle ultime ore, senza riuscire a darsi una spiegazione o poter proferire parola. Lei gli venne in aiuto.
“Stanotte hai usato l’Illumina su di me, non è vero?”
“Come fai a saperlo?”
“Ero sveglia.” mentì lei. Prima che lui potesse ribattere, aggiunse “Rifallo.”
“Cosa?”
“Rifallo. Non sono incosciente, quindi l’Illumina non basterebbe. Dovrai usare la Legilimanzia, ma suppongo tu ne sia in grado. Ci sono delle cose di me che devi sapere. ”
Draco aggrottò le sopracciglia. C’era forse un tranello, in cui lui stava cadendo come un pesce lesso? Cosa voleva ottenere, la ragazza?
La tentazione di leggere nella sua mente era ancora più forte della sera prima. “Legilimens”, sussurrò, la bacchetta alla mano, prima che lei cambiasse idea.
E il suo mondo fu stravolto completamente da quello che vide.
 
 
 
[cinque anni dopo]
 
“E’ stato un ricevimento incredibile! Sensazionale!”
“Calmati Ron, o con tutto quello che hai mangiato, ti ribalterai sulla sedia.” rise Hermione.
Ginny, al suo fianco, si adagiò sullo schienale e contemplò la coppia che, poco distante, posava per Colin Canon, ormai celebre fotografo dei giornali scandalistici del mondo magico. “Sono carini, Aileen e Draco, no?”
“Sapete qual è la cosa che mi rende più soddisfatto?” sghignazzò Harry, sorseggiando il suo vino. “Che era stato Lucius ad organizzare il loro matrimonio combinato, e l’unica cosa che ha ottenuto è stato unire due spie che ci hanno passato tutte le informazioni per trovare gli Horcrux di Voldemort! Non ho mai visto un matrimonio combinato tanto male!”
“Beh, su una cosa però il buon vecchio Lucius ci aveva visto lungo!” sospirò Ginny, attirando lo sguardo sorpreso dei ragazzi.
“Il matrimonio ideato da Lucius sarà anche stato combinato male per loro interessi,” spiegò Hermione, “ma per quei due piccioncini, a me sembra che lo abbia combinato proprio bene.”
 
 
 
 
  
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* cantuccio di Silverphoenix: ciao a tutti, e scusate per il grande ritardo. Sono stata a lungo indecisa se postare questo capitolo o se continuare la storia provando a 'salvare il salvabile'. La verità è che in questa trama non ci ho mai creduto davvero, quindi vi prego di perdonarmi se il finale vi sembra così scontato e 'brutale'. Con Virus in corso, quasi tutte le mie energie sono confluite su di lei, e questa non è mai stata nella mia 'top' di fanfiction preferite da scrivere... nonostante tutto, non ci sarei mai riuscita se non mi aveste appoggiata, quindi grazie mille a tutti, che avete commentato e mi avete supportata!
Ringrazio in particolar modo Justsay, Medea95, Trislot, Kurama No Yoko.
Se voi che siete arrivati qui avete voglia di leggere qualcosa in cui sto mettendo molto più impegno e passione, vi suggerisco di passare da Virus, mi farebbe molto piacere!
A presto e grazie a tutti!
Silverphoenix

 
  
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