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Autore: Leostory    20/06/2015    2 recensioni
Valeria, una ragazzina di 15 anni vive la sua vita normalmente, ma un giorno durante un temporale estivo qualcosa cambierà per sempre la sua vita trasportandola in un altro mondo...
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Ciao Valeria ci si vede!” mi saluta la mia amica Joey appena esco dalla porta di casa sua dopo la serata pazza tra amiche, con telefilm, chiacchierate e soprattutto pizza sono stremata e ricambio il saluto mentre mi incammino verso casa.
Da come avrai intuito il mio nome è Valeria, sono una normalissima adolescente che adora disegnare, guardare cartoni animati fino allo sfinimento e che si ingozza di pizza quando può.
Non ho tantissimi amici, ma quelli che ho sono molto cari e nonostante la mia migliore amica abiti lontano da dove vivo io, sono ancora in contatto con lei, è una persona fantastica si chiama Julia ed è una copia esatta di Taylor Swift, cioè tu guardi Taylor e poi guardi Julia e non capisci chi sia chi…insomma è una ragazza bellissima tutto il mio contrario.
Se devo dirla tutta odio il mio io, insomma con questo naso lungo e a patata e con queste labbra enormi mi sento un mostro, ma dopotutto durante l’adolescenza questi difetti ci sembrano la fine del mondo.
Sono molto timida e anche insicura di me stessa, ma cerco di fare il mio meglio per diventare più sicura e farmi avanti in qualsiasi situazione e poi io non sono una persona che ha molte paure (ma cosa sto dicendo? Se mi basta vedere una zanzara e incomincio a gridare come se mi ritrovassi difronte un leone, quanta pazienza ci vuole con me!)
Un tuono ferma i miei pensieri, sento due gocce che si frantumano sulle mie braccia, man mano che cammino la pioggia si fa sempre più forte e non ho nessun ombrello con me, mi tiro su il cappuccio senza fermarmi.
Sento le gocce che cadono sulla strada, sui tetti, sui marciapiedi e sulle piante, ogni goccia quando si frantuma forma una melodia diversa e dolce, ma i lampi e i tuoni sono aumentati uno dopo l’altro, dopotutto d’estate i temporali sono imprevedibili e anche molto forti quando lo vogliono.
Credo di essermi persa, non so come o perché, eppure la so la strada per tornare a casa la ho fatta miliardi di volte! Come è possibile?
Mi sto infradiciando tutta e dovunque mi trovi non vedo nessun edificio con una tettoia, ma sarà possibile? Io continuo a camminare con la pioggia che mi bagna il viso e tutti i vestiti.
Intravedo una casa con una tettoia e senza pensarci due volte corro verso di essa, ma scivolo a causa della strada bagnata e così mi infradicio ancora di più.
Arrivata sotto la tettoia prendo il mio cellulare e cerco di chiamare casa mia per farmi venire a prendere dai miei genitori, digito il numero ma…ho finito il credito! Più sfiga di così non esiste!
Sono in preda al panico, non so più cosa fare allora tento di suonare al campanello della casa, ma temo che nessuno mi apra a mezzanotte e mezza quando di fuori piove al massimo mi cacceranno via dalla tettoia pensando che io sia una barbona…
“Chi è?” una dolce vocina anziana mi chiede.
Senza alcuna esitazione rispondo: “Ehm…salve, purtroppo mi sono persa mi servirebbero delle indicazioni.”
La porta di fronte a me si spalanca e mi ritrovo davanti una dolce nonnina con una tazza di…di camomilla riesco a sentirne l’odore.
“Oh ma signorina, non avrà mica intenzione di rimanere lì fuori con quel terribile temporale e con quei vestiti tutti zuppi! Entra pure cara.”
Non so se è la cosa giusta da fare, insomma entrare in casa di una persona completamente estranea mentre i tuoi genitori ti aspettano con ansia non sarebbe proprio il massimo, ma credo di non avere altra scelta.
Sorrido alla nonnina ed educatamente entro in casa sua, mi tolgo la felpa con il cappuccio ormai diventata un lago e la tengo in mano per non bagnare l’attaccapanni della signora.
“Tranquilla appoggiala pure qui sul tavolino vicino al camino” mi dice lei portandomi in una sala accogliente, con quel buonissimo odore di legna che si consuma con il fuoco del camino.
Faccio come mi dice la nonna (chiamiamola così, infondo è così dolce e gentile con me da farmi sentire a mio agio è come se…avessi già incontrato la nonna da qualche parte, ma non so bene dove).
“Vieni togliti le scarpe, ora ti porto delle ciabatte e dei vestiti caldi e asciutti, aspetta solo un attimo cara.” mi dice indicandomi un angolino dove vedo una fila di scarpe e ciabatte femminili.
“Ok, la ringrazio tantissimo signora” le rispondo sorridendo mentre appoggio le mie scarpe affianco a tutte le altre.
La nonna mi sorride e poi sale le scale per salire al piano di sopra.
Sento il rumore delle gocce che si sfracellano violentemente sulle finestre della casa, di fuori c’è una bella bufera.
Mi guardo intorno, è tutto così accogliente e piacevole ed il calore del camino è invitante, mi avvicino ad esso leggermente ed avvicino le mani che sono leggermente fredde, poi mi allontano incomincia a fare caldo, infatti siamo in estate.
“Eccomi qua! Tieni queste sono le tue ciabatte e questi sono i tuoi vestiti vai a cambiarti in bagno ti accompagno” ritorna la nonna dandomi in mano tutto quanto.
Saliamo le scale ed entro in bagno, “La gradiresti una tazza di camomilla?” mi chiede lei.
“Oh sì la ringrazio, mi piacerebbe” le rispondo mentre mi cambio la maglietta e i pantaloni.
Sento i suoi passi che scendono le scale, io ne approfitto per guardarmi un po’ allo specchio canticchiando a bassa voce la canzone “El mismo sol”, per non farmi sentire dalla nonnina, perché altrimenti nel mio bagno canto a squarciagola.
Appena mi infilo le ciabatte sento bussare alla porta, “La camomilla è pronta.”
“Arrivo nonna…uh ehm…signora!” le rispondo imbarazzata, a forza di farci l’abitudine di chiamarla nonna eh beh…
Lei si mette a ridere e poi mi dice: “Tranquilla cara, puoi chiamarmi nonna…tu come ti chiami?”
“Mi chiamo Valeria” le dico sorridendo.
Quando dico il mio nome i suoi occhi hanno un attimo di scintillio e poi mi dice “Valeria è un nome stupendo, io mi chiamo Es…Esmeralda” non mi è sembrata molto convinta quando ha detto il suo nome, sembra che voglia nascondere qualcosa, ma non importa non ci do tanto peso e le dico: “Esmeralda è bellissimo!” poi ci sediamo a tavola e incominciamo sorseggiare camomilla.
 
 
Angolo del lettore
Ciao a tutti!
Allora come molti di voi sapranno ho voluto incominciare un’altra storia perché quella precedente non mi sembrava abbastanza emozionante e così la ho “abbandonata”, ma non volevo lasciare per sempre Efp e così ho deciso di cambiare completamente la storia, ovvero di come Valeria incontra le tartarughe e come tutti gli altri avvenimenti avranno inizio.
Non preoccupatevi i personaggi saranno sempre gli stessi, mentre qualche coppia cambierà, ma non vi spoilero nulla vi dico soltanto che il tutto sarà più avvincente, romantico e anche triste.
Questa nonna che cosa centra con le tartarughe e Valeria è a conoscenza della loro “esistenza”?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo che aggiornerò molto presto, un bacio la vostra Leostory!
   
 
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