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Autore: galvanix    20/06/2015    3 recensioni
Un'oscura presenza rischierà di mettere in serio pericolo la vita della piccola Bra, soltanto per vendicarsi del Principe dei Saiyan.
Riuscirà Vegeta a proteggere sua figlia?
A volte l'angoscia e la paura possono essere cattive consigliere...
“Ti conviene tornare a casa in fretta Vegeta, altrimenti tua figlia rimarrà davvero male del tuo comportamento, soprattutto nel giorno del suo compleanno” concluse il saiyan voltando le spalle all’amico per andarsene.
Goku riuscì a fare soltanto due passi bloccandosi alla rivelazione dell’altro:
“Ho una strana sensazione Kakaroth, riguardo Bra e non mi piace per niente” disse Vegeta con tono angosciato.
“Di cosa stai parlando, Vegeta?” chiese seriamente Goku.
“Ho come l’impressione che qualcosa stia per accadere…”
Genere: Drammatico, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bra, Bulma, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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                              CAPITOLO QUARTO
                              Il Passato che Ritorna

       



Vegeta fissò la donna davanti a sé per diversi minuti non credendo ancora a ciò che vedeva.
Era attraversato da molteplici emozioni come la rabbia,  lo stupore, la malinconia, il disprezzo e… il rimorso.
Il saiyan ricordava nitidamente il suo passato con la donna che aveva di fronte e sicuramente non avrebbe potuto dimenticarlo nel bene e nel male.
Non avevano avuto un piacevole trascorso, anzi il loro rapporto era stato particolarmente turbolento all’epoca, sin dal primo incontro ed ora, che si ritrovavano uno di fronte all’altro, la situazione non era mutata.
Si scambiavano sguardi carichi di disprezzo ed odio per colpa di un passato davvero molto ostile.
Il saiyan non poteva davvero credere ai suoi occhi, ma soprattutto non poteva immaginare che fosse ancora in vita.
La donna, percependo l’incredulità di Vegeta, ruppe il lungo silenzio creatosi tra di loro e disse con tono compiaciuto liberando il gattino che portava tra le braccia:

“Devo averti sorpreso davvero tanto, Principe dei Saiyan
Non è nel tuo stile rimanere senza parole, non è forse vero?”
Vegeta, dopo averla scrutata a lungo e ripresosi dallo stupore iniziale, replicò con fermezza:
“E’ vero, non mi aspettavo di rivederti dopo tutto questo tempo, ma ti assicuro che ci vuole ben altro per farmi rimanere senza parole, te lo sei forse dimenticato?”
“Io mi ricordo tutto di te, Principe…come posso cancellare quello che tu e il tuo popolo avete fatto al mio pianeta,  specialmente alla mia gente.
Ho stampato nella mia memoria ogni singola immagine della vostra strage .
Le vostre sadiche risa sono ancora impresse nella mia mente così come la violenza usata per sterminare l’intero pianeta.
Voi…tu non hai avuto nessuna pietà ed ora io non l’avrò con te. Sono qui per compiere una missione e ti giuro che la porterò a termine dovessi far saltare anche l’intero universo” concluse lei con tono infuriato e puntando una mano verso la casa del saiyan.
Vegeta, intuendo le intenzioni della donna, le si avvicinò all’istante e le bloccò un braccio con forza per poi aggiungere duramente:
“Non ti azzardare a provarci, strega. Dovrei farti fuori soltanto per averlo pensato”.
“Credi davvero che tu possa proteggerli da me, saiyan…beh ti sbagli di grosso. Io, per colpa tua, ho perso la mia famiglia e ciò che avevo di più caro. Ora sarai tu a pagare per colpa dei tuoi stessi errori” rispose lei con astio.
“E’ vero, all’epoca ho commesso crimini su crimini.
Mi ricordo di ogni singola persona che ho ucciso, le loro suppliche e urla di disperazione.
Sto pagando per tutte le mie malefatte…le loro anime mi perseguitano ogni notte che chiudo gli occhi e così sarà per il resto della mia vita.
Tuttavia, sai bene che non sono stato io ad assassinare i tuoi cari e tu di questo ne sei a conoscenza perché eri presente… ricordi?” aggiunse lui con tono serissimo.
“Come posso scordare ciò che il tuo fedele compagno Nappa ha fatto. Ha ucciso la mia intera famiglia senza pietà, privandomi dell’affetto più grande e ora, siccome non posso prendermela con lui visto che ci hai già pensato tu a farlo passare a miglior vita, sarai tu a pagare da parte sua anche per questo” terminò con rabbia la donna.
“Come fai a sapere che sono stato io ad uccidere Nappa?” chiese sorpreso.
“Grazie ai miei poteri ho potuto dare un’occhiata alle tue azioni passate. Te l’ho detto, io conosco tutto di te”.
“Comunque, sei sicura di volerlo fare?” chiese determinato il saiyan.
“Assolutamente”.
“Va bene, se vuoi scontrarti con me non c’è problema, ma tu azzardati soltanto a mirare questa casa e ti giuro che ciò che ha fatto Nappa alla tua famiglia non sarà niente in confronto a cosa posso scatenare io” espose lui sin troppo seriamente.
“Però così non c’è gusto. Credi davvero che questo mi possa soddisfare?” domandò lei ghignando.
“Fattelo bastare, strega”.
“Non chiamarmi in quel modo”.
“Ma è ciò che sei”.
“E’ il tuo tono arrogante che non mi piace…sei sempre il solito presuntuoso” continuò la donna.
“Sono sempre stato così, anche se alcune cose sono cambiate ora” disse serio il saiyan.
“Ma davvero? E per caso, centra la tua nuova famigliola?”
“Non ti si può nascondere niente” intervenne lui con tono autorevole.
“Lo hai detto persino te che sono una strega ed, un tempo, ti sono fin troppo piaciuta, lo devi ammettere” disse la donna ammiccando.
“E’ vero, ci siamo anche divertiti prima che cominciasse la distruzione del tuo pianeta, ma quei tempi sono finiti e poi non sei venuta qui per vendicarti? Oppure ti sei già pentita…” domandò lui con un sorriso di scherno.
Arcadia* si avvicinò maggiormente al saiyan e gli sussurrò:
“Ti piacerebbe, non è vero Principe Vegeta? Comunque non preoccuparti perché la voglia di farti a pezzi è sempre la stessa, però nello stesso tempo mi diverte punzecchiarti.
Tu forse non lo sai, ma hai un fascino indiscutibile e non passi di certo inosservato”.
“Dove vuoi arrivare?”
 La strega appoggiò una mano sulla spalla del saiyan e gli sussurrò ad un orecchio:
“Io posso avere qualunque cosa Principe, potrei usarti finché lo desidero e tu non potresti fare niente per ribellarti.
I miei poteri sono cresciuti vertiginosamente dall’ultimo nostro incontro e questa volta la tua immensa forza non salverà né te né la tua famiglia”.
“Credi davvero che ti lascerò fare quello che vuoi senza che intervenga? Tu sei completamente pazza” rispose lui duramente scostandosi malamente da lei.

Arcadia stette per replicare, ma la loro discussione fu interrotta dall’arrivo della piccola Bra inseguita a ruota da Bulma.
La piccola non si curò neanche di Arcadia perché era stata attirata dal gattino nero che si trovava disteso sul prato.
L’animaletto, vedendo avanzare la bambina, si alzò e iniziò a correre per non farsi “catturare”, ma la sua corsa durò pochi minuti perché si ritrovò stretto tra le braccia stritolanti della piccola.
Nel frattempo le due donne si guardarono per un interminabile istante squadrandosi e studiandosi a vicenda rimanendo in totale silenzio.
Non ci fu bisogno di aggiungere nessuna sillaba per scoprire che già non si sopportavano ed entrambe avevano ottimi motivi.
La scienziata non si fidava minimamente della nuova arrivata, non solo per una sua personale impressione, ma anche per la sua evidente bellezza.
La strega, invece, non sopportava l’idea che una semplice terrestre fosse riuscita ad avere tutto per sé un uomo come Vegeta ed ammansire un carattere terribilmente incontrollabile come quello del saiyan.
Per lei era una cosa inconcepibile, come lo era il fatto che Vegeta fosse addirittura riuscito a costruirsi una famiglia dopo tutto il terrore seminato nella sua esistenza.
Non trovava giusto che il Principe dei Saiyan avesse avuto una seconda possibilità, dopo il mare di distruzione e vittime che si portava dietro.
Lui doveva pagare e capire cosa si provava a perdere i propri cari senza poter fare niente per aiutarli.
Doveva soffrire soltanto per comprendere le sue ragioni e lei aveva già in mente quale piano attuare…
Intanto decise di stuzzicare la sua compagna per metterla alla prova e domandò, con aria sarcastica, al saiyan:

“Allora sarebbe lei la tua salvatrice? La donna che ti ha cambiato la vita? Potevi almeno sceglierla più giovane, non ti pare?”
Bulma andò immediatamente su tutte le furie e subito rispose con tono minaccioso:
“Ei tu, chi ti credi di essere? Ti intrufoli a casa mia e poi ti concedi anche il diritto di insultarmi. Come ti permetti? E poi chi sei tu?”.
“Perché non lo chiedi al tuo dolce maritino? Lui saprà spiegarti tutto perfettamente” suggerì, con un ghigno, la strega.
Bulma si voltò per guardarlo e un momento dopo gli domandò scettica:
“Tu conosci questa donna?”
Il saiyan prese tempo per rispondere, ma alla fine cedette e disse con tono serio:
“Si, ci siamo conosciuti quando ero ancora sotto la tirannia di Freezer. Ha spedito me e Nappa su quel pianeta, chiamato Arlia**, per saccheggiarlo e poi distruggerlo.
È successo pochi mesi prima del mio arrivo sulla Terra.
È stato in quell’occasione che ho incontrato lei” concluse il saiyan indicando Arcadia.
“E’ tutto vero, ma hai omesso qualcosa mi sembra Principe
gli suggerì malignamente la nuova arrivata.
“E’ tutto ciò che ho da dire… Si, una cosa devi saperla Bulma, lei è una strega. Ecco, ora ho finito” aggiunse con tono autoritario il saiyan.
“E va bene, se non vuoi dirlo tu lo farò io da parte tua…” s’intromise la strega.
“Io conosco perfettamente il passato di Vegeta, non ho bisogno dei tuoi chiarimenti” aggiunse seccata la scienziata.
“Va bene, allora sei già a conoscenza che il tuo caro compagno non solo si divertiva ad uccidere senza pietà, ma trovava particolarmente piacevole trascorrere il suo tempo
con tutte le donne che gli capitavano sotto mano” proferì Arcadia in modo alquanto malizioso.
“Basta, questo è troppo. Smettila di dire fesserie. Questo genere di cose le faceva Nappa, non io” disse furioso il saiyan parandosi davanti alla sua compagna diventata alquanto pensierosa.
“Ma con me non ti sei tirato indietro, o sbaglio?”
“Ora basta, hai davvero superato ogni limite” disse furibondo il saiyan aumentando la propria aura e svegliando, nel contempo, anche Trunks che ancora dormiva.
Il giovane, sentendo il cambiamento del padre, scese immediatamente al piano inferiore e si recò nel giardino dove trovò sin troppe persone.
In primo luogo vide suo padre dialogare animatamente con una donna, sua madre sin troppo silenziosa e sua sorella tormentare un povero gattino nero.
Decise di avvicinarsi a sua madre e con tono dolce le domandò:
 
“Mamma, tutto bene?”
“Trunks, sei sveglio…pensavo dormissi ancora” sussurrò la scienziata con tono cupo.
“In effetti stavo dormendo, ma ho sentito l’aura del papà aumentare vertiginosamente e così sono venuto a controllare. Ma tu stai bene? Non hai una bella cera” proferì preoccupato il figlio.
“Si, non preoccuparti” rispose lei confusamente.
“Mamma, chi è la donna con cui papà sta parlando? E’ lei che lo sta facendo innervosire così tanto?”
“A quanto pare…” sussurrò la madre tornando pensierosa.

Intanto anche Bra si era accorta del cambiamento d’umore del padre e così decise di avvicinarsi a lui lasciando libero il gatto per la sua immensa gioia.
Tuttavia, la bambina non riuscì nel suo obiettivo perché un fascio di luce la costrinse ad accasciarsi al suolo e  socchiudere gli occhi.
Infatti Vegeta, innervosito dalle affermazioni della strega, cedette e le scagliò contro un suo attacco che però non andò a buon fine perché lei riuscì ad intercettarlo in tempo e a deviarlo.
Arcadia, per proteggersi dall’attacco, si ritrovò accanto alla bambina e approfittando del momento propizio, mise in atto il suo piano.
La donna prese per un braccio Bra, ancora confusa per via del raggio sferrato dal padre, ed attivò una barriera protettiva per difendersi dai possibili attacchi del saiyan.
Accadde tutto in un attimo perché Vegeta potesse accorgersi del gesto estremo della strega.
Bulma urlò il nome della figlia, mentre Trunks cercò di abbattere la barriera, ma purtroppo senza successo.
Arcadia chiamò telepaticamente il suo fedele compagno e quest’ultimo apparì davanti ai presenti trasportato dalla loro navicella.
Prima che la donna potesse entrare nl suo mezzo, la bimba scalciò con tutta la sua forza per liberarsi dalla stretta e disse alla strega:

“Lasciami! Io voglio andare dal mio papà, capito?”
“Sta buona mocciosa, altrimenti te ne faccio pentire” replicò duramente la donna prendendo malamente la piccola e facendola entrare nella navicella.
“Braaaa! Dove vuoi portare la mia bambina?” urlò disperata Bulma.
“La condurrò nel mio pianeta d’origine”
“Cosa?” chiese stupito Trunks.
“Ebbene si. Grazie ai miei immensi poteri sono riuscita a ricostruire Arlia, pezzo dopo pezzo.
E’ stato un lungo procedimento e ci ho impiegato diverso tempo, ma alla fine ho portato a termine il mio progetto.
Sono stata brava, eh?”
Nessuno rispose alla domanda della strega, ma Vegeta intervenne in modo singolare.
Si avvicinò alla barriera quel poco che bastò per comunicare con la donna.
Il saiyan sapeva di non poter competere con la magia, ma senza nessun timore disse con finta calma alla strega senza neanche farsi udire dalla compagna e dal figlio:
“Arcadia, ascoltami attentamente perché te lo ripeterò soltanto una volta. Appena te ne andrai con il tuo mezzo io ti inseguirò e ti starò alle costole finché non ti avrò raggiunta.
Fino ad allora, se solo torcerai un capello a mia figlia o se le procurerai anche un solo un misero graffio io te la farò pagare molto cara e ti assicuro che non ci sarà posto al mondo dove potrai nasconderti.
Sono stato chiaro?”

Per un momento la donna fu percorsa da un brivido di paura perché lesse negli occhi di Vegeta la pura verità.
Sapeva di cosa poteva essere capace il saiyan quando si arrabbiava e vedere in lui tutta questa determinazione la spaventava.
Tuttavia Arcadia ritornò in sé soprattutto nell’istante in cui le riapparve nitido nella mente il suo crudele ed ingiusto passato.
A quel punto lei riprese ad avere la sua solita espressione fredda, autoritaria e con tono di sfida sussurrò al saiyan:

“Allora stammi dietro Principe perché non sarà facile prendermi”.
Dopo quest’ultima frase, la strega sparì dietro al portellone dell’astronave chiudendosi infine alle sue spalle e sparendo alta nel cielo.
La famiglia Brief rimase, per un secondo, come confusa, ma Bulma ripresasi dal momento di shock si precipitò furiosa dal marito e le urlò:
“Vegeta, perché non l’hai fermata? Si è presa nostra figlia e non hai fatto assolutamente niente, se non bisbigliare con lei, perché?”
Il saiyan rimase, per un istante, come in contemplazione ed infine esclamò con tono determinato:
Bulma, prepara subito la navicella che hai progettato tempo fa. Tra poco io e Trunks partiamo”.
“Cosa?” chiese stupita la scienziata.
“Arcadia sta portando Bra al suo pianeta. L’astronave ci serve”.
Bulma fissò angosciata il compagno, ma riuscì infine ad aggiungere:
“Vegeta, quella navicella ha bisogno di essere perfezionata e poi non è ancora pronta per affrontare un viaggio nello spazio”.
“Se vuoi che vada a riprendere Bra deve funzionare, quindi cerca di farla partire”.
“Va bene, ma ad una condizione. Verrò anch’io con voi, in fondo sono l’unica a sapere come funziona il modello che ho creato e poi non ho nessuna intenzione di aspettare qui” terminò lei con tono che non ammetteva repliche.
Il saiyan, conoscendo il carattere della compagna e sapendo che non avrebbe cambiato idea, rispose:
“E sia, ma se ti metterai nei guai…” Vegeta non riuscì a terminare la frase perché la donna lo fece al suo posto:
“Mi salverai, come sempre” concluse la scienziata abbozzando un sorriso.
Persino il saiyan non riuscì a trattenere un ghigno, poi si voltò verso il figlio e gli suggerì:
“Trunks, avverti anche Kaaroth e i suoi mocciosi. Odio ammetterlo, ma potrebbero esserci utili su Arlia.
Non sappiamo cosa ci aspetta una volta arrivati lì”.
“Ok papà li informo immediatamente” rispose il giovane rientrando in casa seguita a ruota dalla madre, ma quest’ultima fu fermata dal compagno che l’abbracciò da dietro e le sussurrò:
“La riporteremo a casa Bulma, te lo prometto”.
Pochi istanti dopo la donna si voltò verso il suo uomo, ma sfuggì al suo controllo una lacrima che prontamente lui le asciugò con il pollice della mano.
A quel punto la scienziata accarezzò la guancia del saiyan e disse con tono amorevole:
“Vegeta, io mi fido di te e so anche che faresti di tutto per proteggere nostra figlia. Su questo non ho dubbi…”
“Ma?” chiese lui perplesso.
La donna rimase in silenzio, così fu il compagno a continuare per lei:
“Tu sei rimasta turbata dai racconti che Arcadia ha fatto su me e Nappa, non è vero?”
“Non è propriamente così, comunque preferirei parlarne una volta in viaggio, con calma…sei d’accordo?” domandò lei con tono dolce.

Il saiyan fece un cenno affermativo con il capo e strinse più a sé la sua donna facendole comprendere il suo stato d’animo.
La scienziata si fece abbracciare chiudendo, per un momento, gli occhi ed infine, abbandonando quella piacevole posizione, si recarono entrambi in casa per iniziare velocemente i preparativi della partenza.
Tuttavia, mentre caricavano le cose da portare per il viaggio, Vegeta si fermò nel corridoio dell’abitazione e rimase come ipnotizzato da una foto incorniciata appesa al muro.
Prese il quadretto tra le mani, prelevò la fotografia e guardandola sussurrò:
“Sto arrivando piccola mia, non temere”.

                                                                                                                        
                                                                                                                                            CONTINUA…

 

 

 

 

 

 

 

 

 


*Arcadia: città della Grecia che nella letteratura viene descritta come mondo idilliaco dove la Natura, alquanto generosa, provvedeva al sostentamento dell’uomo senza che quest’ultimo lavorasse.
Ho deciso di dare proprio questo nome alla strega perché, da sola, è riuscita a far rifiorire il suo pianeta senza l’aiuto materiale dell’uomo.

**Pianeta Arlia: distrutto da Vegeta e Nappa prima del loro arrivo sulla Terra.
   Qualche scena è inserita anche in “Dragon ball Z”

 

 

 


ANGOLO DELL’AUTRICE

Ciao a tutti, sono tornata con un nuovo capitolo sperando possa soddisfarvi.
Da come avrete letto la piccola Bra è stata appena rapita e la famiglia si è già messa all’opera per andare a riprenderla.
Chissà cosa combinerà la piccola saiyan durante il viaggio con la strega?
Presto lo scoprirete…
GRAZIE come sempre a tutti voi che mi seguite. 
Un forte Abbraccio.

GALVANIX

  
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