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Autore: bessielizzie    21/06/2015    3 recensioni
Questa storia è ambientata poco prima della trasformazione in vampiro di Edward. Isabella ed Edward si incontrano quando stano per andare ad arruolarsi lui per la guerra mentre lei come crocerossina di campo. Entrambi stanno per partire per il fronte, ma il destino cambierà le carte in tavola.
Spero di avervi incuriosito
P.S.: Per la maggior parte di questa storia il titolo era 1918, ma oggi ho aggiunto una piccola parte che porta verso il finale
Genere: Fantasy, Storico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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una seconda possibilità

                                                                                        

                                                                                                 

Una seconda possibilità

Isabella.

 

All’improvviso sembrò che tutto il dolore che mi aveva tormentata per gli ultimi anni fosse cessato così come un battito di ali. L’istante prima non riuscivo a ricordare come trovare i polmoni per respirare e ora mi sentivo come una giovincella in pieno delle forze.

Non riuscivo a capire perché non vedevo i miei figli. Mi trovavo in un posto luminoso e cercai di capire cosa mi ricordavo e stranamente ci riuscivo.

L’ultimo ricordo era che una delle mie mani ricoperta da tubicini per delle flebo era bagnata dalle lacrime di Marie e il piccolo Charlie , anche se piccolo non lo era più ma un tenero adolescente  che cercava di consolare la sua mamma…

Quindi se riuscivo a ricordare, se il dolore era sparito l’inevitabile era arrivato? Non poteva essere, non volevo lasciarli soli, ma se era successo quello che pensavo forse lo avrei rivisto…

Edward provai a chiamare, ma non mi rispose ero ancora sola in quel luogo luminoso….

Forse mi avrebbe accolto Charlie, mio marito. Forse Edward era arrabbiato perché mi avevo rifatto una vita, ma anche quest’opzione mi sembrava inconcludente.

Ero immersa in questi pensieri, in queste domande che non mi accorsi che accanto a me si era materializzato qualcuno, ma non era Edward e nemmeno Charlie.

Lei era più splendida di come l’avevo vista l’ultima volta, ma del resto stava morendo quando la vidi per l’ultima volta. Ero con il dottor Cullen quando disse le sue ultime parole.

“Salvalo, fa tutto quello che è possibile per salvare la vita del mio Edward! Ti prego fai anche quello che per gli altri è impossibile!” le ultime parole le aveva dette con un filo di voce che mi stupisco che ora riesco a ricordarle.

All’epoca quella richiesta mi sembrò la supplica che qualsiasi madre avrebbe fatto sapendo che il figlio era anche lui in punto di morte, ma il dottor Cullen era umano e non avrebbe potuto soddisfare l’ultima richiesta di Elisabeth Masen, colei che sarebbe potuta diventare mia suocera se l’influenza spagnola non mi avrebbe portato via suo figlio.

Buongiorno cara e ben arrivata, non è come pensa!” mi rispose ad un pensiero inespresso.

Non riuscivo a capire cosa stava succedendo, ma se vedevo la signora Masen che era stata vittima della spagnola molti anni prima era che l’unica cosa certa era la mia dipartita ma perché non mi aveva accolta sua figlio? Perché lei mi leggeva nel pensiero?

“Edward, non è qui! Lui è sopravvissuto…”

“Aspetti, lei ha appena detto che suo figlio è sopravvissuto alla spagnola?”

“Signorina Isabella, sento le sue domande e vorrei risponderle a tutte ma ad alcune non posso farlo ma la pregherei di non interrompermi”

“Mi dispiace”

“Tranquilla, non sono arrabbiata con lei. Edward per sopravvivere è dovuto cambiare che qui non è visto di buon occhio, ma tutto ciò lo ha reso una persona più nobile e dall’animo più candido. Da qui posso vedere come procede l’esistenza del mio piccolo ed è diventato una creatura della notte per vincere il male, ma nel corso della sua esistenza ha sofferto molto per vincere la sua parte oscura. Lui è sempre stato una persona pronta a sacrificarsi per il bene, lui voleva partire per il fronte per salvare il destino della sua nazione e anche dopo la trasformazione ha sacrificato la sua felicità per salvare la sua anima. Sono qui per proporle qualcosa e so che lei può salvare mio figlio e ciò lo pensai anche quando la incontrai per la prima volta.”

Mentre Elisabeth mi stava raccontando quello che era successo ad Edward diventavo sempre più confusa. Quindi Edward per sopravvivere era dovuto cambiare e ora era una creatura della notte, ma questo cosa significava? Che era un vampiro, uno zombie, ma suvvia tutto ciò era impossibile!

“Isabella, il mondo non è come crede!”

Non era possibile che esistessero le creature leggendarie, ma se ero in quel luogo mi stavo sbagliando. Perché Edward non era venuto a trovarmi mentre ero ancora in vita? Solo per timore di uccidermi? Io lo avrei accettato e lui avrebbe potuto darmi la possibilità, avrei fatto di tutto pur di stargli accanto.

“Lo sapevo che lei avrebbe fatto di tutto per quel testardo di mio figlio. Lui è venuto a trovarti un paio di volte, ma avvicinarti era troppo difficile e avrebbe fatto qualsiasi cosa per non ucciderti. Mi è data la possibilità di darvi una seconda possibilità. Lei è d’accordo?”

Quando la signora Masen disse quelle parole ebbi la conferma a quelle strane sensazioni che avevo avuto qualche volta quando andavo sulla sua falsa tomba, o quando rincasai da quel teatro tutta sola e con il timore d’essere inseguita e osservata o ancora il giorno del matrimonio sentivo la sua presenza, ma perché non mi aveva fermata? Io lo avrei seguito ovunque, io sarei diventata come lui ma era tipico di Edward a rinunciare a qualcuno per salvarlo. Ora ero sicura che non mi sarei lasciata sfuggire la seconda possibilità che ci era stata offerta.

“Si, ma in cosa consiste la seconda possibilità?”

“Tu avrai la possibilità di rinascere umana e avrai la possibilità d’incontralo.”

“Se lui ancora una volta dovesse decidere al mio posto? Se fosse tentato di uccidermi? Come lo farò riconoscere?”

“Ognuno è artefice del proprio destino, ma ora Edward nonostante essendo immutabile è maturato e quindi è più cosciente delle sue abilità”

“Vale la pena di provarci e questa volta non mi fuggirà! Dove devo andare per ritornare da lui?” dissi incamminandomi.

“Aspetta!”

L’unica cosa che ricordai fu una puntura di spillo.

Spazio personale: Salve, sono ritornata se c'è qualcosa che non funziona potete dirmelo. In questo capitolo mi sono ispirata ad un film che ho visto, ma non ricordo il nome. Avrebbe dovuto esserci anche un nuovo punto di vista, ma non lo ho inserito perchè preferisco approfondire il personaggio e poi sarebbe più utile a collegare con quello del protagonista. Nel prossimo capitolo non ci sarà solo Edward a parlare, ma anche un'altra persona, indovinate chi è?

   
 
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