Salve!
Scusate
il ritardo… E poi non potevo non aggiornare il giorno dell’inizio della seconda
stagione del programma grazie a cui è nata questa fic!
Credo
che leggendo questo cap sarete contente per una cosa in particolare, alias una
persona che se ne va… ;-D
Grazie
mille a:
kirya:
Grazie, quanti complimenti! Hai proprio ragione, ma comunque ti invito a
riflettere su certi comportamenti di quei due baldi giovani, forse, chissà,
qualcuno di loro ci tiene davvero a Deb…
Giulls:
Carissima, non vedo l’ora di leggere il fatidico capitolo cinque! Comunque sono
d‘accordo con te, sembra quasi che Niko se ne sia pentito… Ma dico quasi, eh! xD Sono curiosa di vedere
come la penserai circa Andrea alla fine del cap, visto che… Oops, scusa, lascio
a te la sorpresa! ;-D
giunigiu95:
Eh si, povera Deb! E chi è che la bacia, beh, a fine pagina ti attende la
risposta!
95_angy_95:
Ecco, ho aggiornato! So che stai morendo d’impazienza circa il bacio, mi dispiace
per il ritardo… Secondo te chi è?
vero15star:
Carissima, so che ormai mi odi, anche perché a volte mi odio da sola visto che
adoro Deb e Andrea insieme! Ti dico solo che Andrea sa di essere fatto per Deb,
e nel prossimo cap scopriremo la ragione della sua scelta circa Rossella… Puoi
perdonarmi? ^^ Tranquilla, per ora niente Niko/Deb!
Angel
Texas Ranger: Infatti, Deb deve assolutamente farsi valere! Riguardo Samanta,
beh, anche io l’avrei già uccisa capitoli fa! :-D
_New_Moon_:
Mi dispiace, so che tutti questi intrecci confondono le idee circa le coppie,
gli atteggiamenti etc… Ma sappi che alla fine ne varrà la pena! ^^ Mi fa
davvero piacere che stasera guarderai X Factor, spero che ti piacerà altrimenti
mi porterò dietro questa “responsabilità”, ma sappi che più che altro del
programma mi ha colpito il fatto che la musica viene presa con sentimento,
passione… Senza parlare del fatto che adoravo alcuni protagonisti del programma,
quelli che mi hanno ispirato per Niko, Max e i Gold Boyz e che adoro tutt’ora!
Credo
che aggiornerò sabato,
la
vostra milly92.
Capitolo 33
Il Premio Strega Dell’Anno E’ Mio
La
settimana proseguì abbastanza movimentata per i miei gusti: il martedì seguente
ci sarebbe stata la semifinale e tutti erano intenzionati a rimanere in gara
per accedere alla finale. Inoltre c’erano visite frequenti al CPM per le prove
circa gli inediti, così per fortuna ebbi ben poco tempo per stressarmi e
deprimermi per la questione della nuova coppietta. Se mi era dispiaciuto quando
si erano lasciati, ora rosicavo di
gelosia per il fatto che si fossero ricongiunti.
Ma
almeno ebbi qualche occasione per distrarmi: il giovedì Giovanni mi portò un
pacco, contenente i libri di spagnolo, chimica, italiano e storia con tanto di
quaderni di appunti e bigliettino che mi informava che il 6 giugno avrei dovuto
sostenere test ed interrogazioni su queste materie. Ero anche preoccupata, ma
non c’era niente di meglio che chiudersi in camera e studiare nel tempo libero
quando tutti erano impegnati e il pericolo di incrociare la coppietta in giro
era molto elevato.
Questa
volta non vi tedierò con l’intero resoconto della settimana, dato che non c’è
niente in particolare da narrare tranne studio, sbaciucchiamenti vari e
attacchi di gelosia, ma partirò dalla domenica, quando Gold Boyz stavano controllando per l’ultima volta
le parole del loro inedito, “Tradire”. Diceva cose verissime,sembrava scritta
apposta per la situazione che stavo vivendo, parlava di una storia finita per
un tradimento. L’unica differenza era che tra me ed Andrea non c’era stata
nessuna relazione.
“E’
perfetto, Luke, va bene, vero ragazzi?” chiese Giuseppe entusiasta, mentre si
alzava i voluminosi capelli per il caldo.
“Ti
serve un elastico?” chiesi premurosamente, notando che stava davvero morendo di
caldo.
“Magari”
rispose, e afferrò l’elastico fuxia che gli stavo porgendo.
“Wow,
sei proprio chic ora” sghignazzò Francesco indicandolo.
“Si,
si potrebbe anche intonare con la maglietta nera, dai” aggiunse Dante, battendo
il cinque con Francesco.
“Ragazzi,
zitti, questo passa il convento” li zittii, prima di scoppiare a ridere a mia
volta. Cacciai la macchina fotografica che mi avevano mandato i miei e gli feci
una foto a tradimento, lui se ne accorse e iniziò a inseguirmi per la stanza
per prendere la macchina e cancellarla.
“Gold
Girl and Boyz, cos’è quest’allegria primaverile?” domandò Luke, bevendo il suo
solito succo d’arancia.
“Ma
niente, Luke, tranquilli, siamo sempre noi, ci conosci” risposi, contenta del
fatto che mi stessi distraendo e che quasi non notavo Andrea seduto su una
delle poltrone intento a rileggere il testo della canzone, apatico alle nostre
buffonerie.
Ma
mi bastò che alzasse lo sguardo ed incrociasse il mio per farmi ritornare in
mente quella situazione. Mi mancava, e di brutto. Mi mancava parlarci, vederlo
ridere...
“Lo
spirito dei Gold Boyz ti ha colta, e di brutto” commentò Kevin ridendo,
aggiungendosi alla conversazione. Sobbalzai, ritornando alla realtà, e mi
imposi di tornare a fare la scema.
“Comunque
credo che questa… riunione…. possa essere sciolta, ci vediamo stasera alle
prove nello studio!” dichiarò Luke,
prendendo i suoi occhiali da sole e la sua cartellina dalla scrivania.
Indossava
una maglia gialla con un’ape davvero sfiziosa.
“Ehi,
Luke, qualche volta me la devi prestare quella maglia!” dissi sghignazzando
mentre ci salutavamo, fotografandola, e lui fece un cenno cordiale in risposta.
“Allora,
prima di pranzo dovrei convocare un’altra riunione, molto breve, tranquilli”
disse Dante, fermando me e Francesco che stavamo già andando in cucina.
Lo
guardammo sconcertati, prima che un acuto: “Amoreeee!” ci costrinse a voltarci:
Rossella, con indosso dei mini pantaloncini e un top, stava correndo incontro
ad Andrea, che la abbracciò calorosamente e la alzò lievemente da terra per
l’entusiasmo.
“Mi
sa che dovremmo fare a meno di lui, fa niente, tanto ormai è presente poco e
niente” sbuffò Dante, mentre i due parlottavano.
“Ma
perché non glielo dici?” chiesi mentre ci avviavamo nella loro stanza.
“Insomma, lui è qui con voi per tentare di vincere un contratto discografico,
non per pomiciare con la ragazza!”.
“Vaglielo
a spiegare” fu la sua risposta sconfortata.
Purtroppo
il suo comportamento proseguì, e la cosa non fece altro che sconfortarmi,
l’armonia dei Gold Boyz in un certo senso era cambiata, lo stesso Andrea non
era più lo stesso, passava il tempo libero a rincretinirsi dietro a Rossella,
ed ogni notte qualcuno di noi li trovava appartati in qualche posto.
Alla
fine,Lara, la sua compagna di stanza, venne a dormire nella mia la domenica
notte perché Rossella si era eclissata nella loro stanza con Andrea, mangiando
uva e cioccolato.
In
poche parole, il loro atteggiamento turbava tutti noi coinquilini.
Il
martedì della semifinale mi sentii uno straccio, mi mancavano le visite
pre-prime time di Andrea, ora lui aveva trovato chi gli avrebbe allacciato la
cravatta (e slacciato a fine serata…). Nemmeno il cofanetto nuovo di trucchi
che Samanta mi aveva comprato per ripagarmi “L’incidente” era servito a tirarmi
su il morale.
Scesi
dal camerino prima del solito, indossando una gonna bianca, un top bianco e
beige con degli stivali abbinati. I miei capelli erano lisci, proprio come le
prime puntate, ed il trucco in stile acqua e sapone. Mi sentivo più a mio agio
del solito ad essere sincera, e subito mi avvicinai a Max.
“Deb,
scusa ma devo andare a salutare Beatrice” si congedò tre secondi dopo che mi
ero avvicinata.
Così
mi sedetti su una delle solite panchine, sentendo un particolare vuoto dentro
di me: ero circondata da coppie felici….
“Anche
tu da sola?”.
Alzai
lo sguardo, ritrovandomi di fronte Niko, vestiti tutto di azzurro. Si, poteva sembrare un vero principe azzurro,
anche gli occhi erano azzurri!
“Si,
principe azzurro” dissi. “Per il vestito,eh, non fraintendere” mi affrettai ad
aggiungere, visto che aveva fatto un sorriso radioso.
“Si,
avevo capito, cavallerizza” fece, alludendo ai miei stivali.
“Allora
visto che sono una cavallerizza mi aspetto un invito sul tuo cavallo bianco”.
“Certo,
a fine serata, sempre se ne esco vivo” disse preoccupato. “Sai, ho avuto
problemi con la voce, sono raffreddato e oggi ho avuto anche la febbre a 38.
Sarebbe un sogno arrivare in finale”, spiegò, alludendo al fatto che il
pomeriggio il medico era venuto a visitarlo.
“Dai,
sono convinta che ce la farai”.
“Ma
se stasera esce Rossella ti do il premio “Strega dell’anno”!” annunciò
abbassando la voce e guardandosi intorno con circospezione.
“Perché?!”
chiesi senza capire.
“Ricordi
cosa mi dicesti mercoledì? Quella frase tipo: “Si, però che peccato se lei esce
la settimana prossima….” Ricordi?!”.
Feci
mente locale. “Ah, si, ma l’ho detto senza malizia” feci, anche se non era la
pura verità e sapete perchè…
“Deb,
vieni?”.
Giuseppe
mi stava chiamando, elegante nel suo completo bronzo.
“Si,
subito” risposi, mentre mi avvicinavo e salutavo Niko con un cenno.
“Comunque
stai benissimo versione cavallerizza, life coach!”dichiarò lui mentre mi
allontanavo.
Che
strana creatura era quel Niko! Non lo capivo proprio…
Raggiunsi
gli altri, dopo aver salutato gli altri, e quasi non mi venne un colpo quando,
mentre mi stavo avvicinando al tabellone dei gruppi vocali, sentii Andrea abbracciarmi
da dietro e dirmi nell’orecchio: “Amore, dove vai?”.
Mi
voltai di scatto, e notai una strana espressione sul suo volto.
“Ma
ti sei letteralmente scimunito? Non sono Rossella!” protestai, mentre lui si
parava le mani davanti.
“Oddio,
scusami! Ma ti sei lisciata i capelli e poi siete vestite simili, entrambe con
la gonna bianca e gli stivali!” si scusò ridendo, mentre la vera Rossella
passava e lui le raccontava l’accaduto.
In
effetti aveva ragione, i nostri vestiti si differenziavano per il semplice
fatto che i suoi stivali erano marroni e che invece di un top indossava una
maglia a mezze maniche abbastanza larga.
“Amore,
ora mi offendo, come mi hai potuta confondere con Debora?”.
“Lo
so, ha visto dieci chili in meno e dieci centimetri in più, ma cosa vuoi farci,
tu lo hai fatto completamente impazzire!” ribattei irritata, allontanandomi.
Appena
arrivai vicina agli altri raccontai l’accaduto a Francesco, che fece una faccia
scioccata. “Quei due sono impazziti” sintetizzò.
“Si,
ma mi sono sentita offesa….”.
“Lo
so, ma non ci pensare, dai” mi rassicurò abbracciandomi. Ricambiai la stretta,
sentendomi improvvisamente più tranquilla.
“I
tuoi abbracci sono terapeutici, Fra” lo informai, accennando un sorriso.
“Eh,
lo so” ripeté, alzando il pollice.
Ci
unimmo alla conversazione di Giuseppe e Dante, che stava dicendo: “… Giuro che
se stasera usciamo per colpa sua lo
ammazzo…”.
“Si,
speriamo non si distragga…!” concordò Giuseppe. “Non ce la faccio più, rivoglio
indietro il nostro Andrea!”.
“A
chi lo dici” mi lasciai scappare, prima di tapparmi la bocca ed arrossire.
“Ti
comprendiamo, tranquilla” mi rassicurarono loro.
Andrea
si fece vivo cinque minuti prima della diretta, con un piccolo sorriso stampato
in faccia.
“Andrea,
vieni, dobbiamo fare il nostro saluto portafortuna!” lo chiamarono, e lui a
stento si avvicinò, non prima di aver fatto l’occhiolino a Rossella che se ne
stava con Niko, Maria e i life coaches dietro il tabellone laterale.
Feci
una smorfia, la stessa con cui iniziai a seguire le esibizioni. Belle, sentite,
perfette, dietro ognuno di loro si celava il duro lavoro di una settimana.
L’unica che non mi piacque fu quella di Lara, ma era un fatto personale: a me
la sua voce infastidiva particolarmente, era troppo da funerale.
Dato
che era la semifinale fu permesso a noi life coaches di stare sul palco con i
vari talent al momento del verdetto circa la prima manche.
L’ansia
era palpabile, e ciò non faceva altro che rendermi ancora più nervosa.
“Bene,
allora, iniziamo subito…” fece Ivan, leggendo la busta. Fece una faccia strana,
e mi sentii svenire: poteva fare una faccia del genere solo leggendo qualcosa
di anomalo, e i Gold Boyz non erano mai andati in nomination!
“Passa
il turno…” iniziò, mentre mi guardavo intorno preoccupata e mi sentivo
stringere sia da Francesco sia da Giuseppe che stavano ai miei lati. “… Rossella!”
esclamò, mentre lei saltellava gioiosamente, abbracciava Maria, Niko ed
ovviamente Andrea.
Dopo
i vari applausi Ivan continuò. “Passa il turno…”.
Sentii
i due stringermi ancora di più, e con la coda dell’occhio vidi Luke sillabare:
“Cavoli, se non passiamo siamo fritti, siete l’ultimo gruppo rimasto!”
“…
I Gold Boyz!”.
Pensierosa
com’ero a stento ascoltai, e mi resi conto della cosa mentre vidi i ragazzi
gioire ed abbracciarsi.
“Oh!”
esclamai incredula: mancava un solo muro da scavalcare per poter accedere alla
finale.
Non
ci capii molto in quegli istanti, ma mi resi conto della cosa quando Kevin accorse
sul palco e i ragazzi mi presero in braccio, Andrea compreso.
“Ehi,
ehi, mollatemi…” sussurrai, ma ero felice, anche perchè vedevo che Andrea stava
esultando anche con gli altri.
Alla
fine, dopo questa “esibizione”, mi lasciarono stare e ritornammo dietro le
quinte, dove subito mi piantai davanti la piccola tv per vedere Lara salvarsi.
Erano rimasti solo Niko e Max…
“Mi
dispiace, ma uno di voi andrà in ballottaggio… E passa il turno… Massimo!”.
Vidi
Massimo gioire, prima di avvicinarsi a Niko e stringerlo a sé con un braccio.
Ero
contenta per lui, ma mi dispiaceva per Niko, poverino, stava anche male e
nonostante tutto aveva cantato bene. Ricordai la prima volta che era andato in
ballottaggio, così appena ritornò vicino a noi, con l’aria tesisissima, la
prima cosa che mi sentii fare fu dire: “Mi dispiace, vedi che ce la farai anche
questa volta!”.
Lui
scrollò le spalle prima di abbracciarmi. Restai un po’ sconcertata, ma
ricambiai comunque la stretta.
La
seconda manche fu davvero combattuta, il mio gruppo fu davvero bravissimo.
Questa
volta oltre a Lara non mi piacque Rossella.
Così,
dopo aver passato tutta la seconda manche in compagnia di Daniele e Niko, che
era davvero preoccupato, ritornai sul palco per il verdetto.
E
fu di nuovo una serie di parole e discorsi da parte di Ivan, che alla fine si
decise ad annunciare il verdetto.
“Allora,
passa il turno…”.
Questa
me ne stavo vicino a Luke, che mi sorrideva incoraggiante.
“…
I Gold Boyz!”.
“Sii!”
urlai, aggiungendomi all’abbraccio collettivo, e ritornai dietro alle quinte
con un pensiero in meno: sarebbe stato bruttissimo vedere il ballottaggio Niko-
Gold Boyz.
“Dai,
Niko, per me vai con Lara…” disse Andrea.
Lo
guardai di sbieco prima di dire: “Sarebbe una catastrofe per te andare con Rossella”.
Ma
Andrea non fece una faccia strana all’idea, si limitò a guardare la tv
sovrappensiero.
E
fu lì che portai sfiga: Massimo si salvò, ed ad andare in nomination tra Lara e
Rossella fu proprio quest’ultima.
“No,
cazzo” sentii Niko dire, e mi lanciò uno sguardo come a dire “E’ colpa tua”.
“Ehi
Niko, se questo malaugurio ha funzionato terminerà di funzionare, no?” lo
rassicurai, mentre lui si alzava per ritornare sul palco, con l’abito cambiato:
ora indossava dei jeans ed una giacca nera.
“Speriamo,
ma mi dispiacerebbe….”.
“Pensa
a te, per una volta” gli imposi, anche se lui a sé stesso ci aveva pensato
molte altre volte, ed io lo sapevo bene. Gli diedi un lieve bacio sulla guancia
e sorrisi, mentre lui si avviava verso il “Patibolo”.
“Vai
Niko,vai, metticela tutta…” stava dicendo Andrea.
“Ma
sei impazzito?” gli chiesi sconvolta. Fino a prova contraria stava incoraggiando
colui che era in sfida con la su ragazza.
Lui
si voltò, coprendosi la bocca con una mano.
“No,
è che… Ti spiego dopo, non parliamo da secoli….”.
“Di
certo non per colpa mia” replicai seccata, prima di far cenno agli altri Gold
Boyz di avvicinarsi.
Seguimmo
la sfida, in cui Niko cantò “Bella stronza” nonostante i problemi di voce e
Rossella “Hot” di Avril Lavigne.
“Wow,
non ha mai cantato così bene, Rossella” commentò Max.
Non
capivo, lei aveva messo più zizzanie in giro e alla fine tutti sembravano
tenere per lei…
Noi
ce ne stavamo vicino la tv immobili, con le dita incrociate…
Il
cameraman passò, e disse che qualcuno di noi doveva dire qualcosa che il giorno
dopo sarebbe andato in onda nel day time.
“E’
una sfida alla pari, ma onestamente spero che Maria salvi Niko… Lo dico da ex
life coach” dissi, facendomi avanti per prima.
“Su
giudici, tocca a voi ora. Inizia tu, Silvia” fece Ivan, tenendo le braccia
sulla spalla di Niko e su quella di Rossella a sinistra.
“Beh,
Rossella sa che l’ho salvata nella scorsa puntata, ma tra lei e Niko preferisco
Niko, per cui elimino Rossella”.
Grande
Silvia! Mi dissi di doverla ringraziare a fine puntata.
“Tocca
a te, Luke”.
“Beh,
penso che Rossella sia un’artista più completa, per cui elimino Niko”.
Me
l’aspettavo,certo, quella bravissima ragazza
aveva ammaliato anche lui…
“Maria,
tocca a te”.
E
qui era dura, lei avrebbe dovuto scegliere tra i due pupilli che aveva portato
con sé fino alla semifinale.
Lei
e Rossella erano commosse, la ragazza piangeva…
“Beh,
entrambi sapete che vi stimo molto come artisti altrimenti non vi avrei
scelto…” Scambiò uno sguardo con Rossella. “Rossella ha già capito… Mi
dispiace… Elimino Rossella” terminò con la voce commossa, prima che Niko abbracciasse
Rossella e Maria si precipitasse ad abbracciare l’eliminata.
Ivan
terminò la puntata con grandi parole, e tutti fummo invitati a salire sul palco
per salutarla.
Così
dovetti fingermi commossa dalle telecamere, e mentre tutti facevano quasi a
lotta per abbracciarla, Niko mi si avvicinò.
“Il
premio “Strega dell’anno” è tuo” mi sussurrò all’orecchio, con la voce rauca.
“Dai
che ci hai guadagnato anche tu” gli risposi con un’aria misteriosa.
Il
ritorno al loft fu disastroso, e mi dissi che un po’ Rossella mi sarebbe
mancata: pianse per tutto il tempo, finché non ci riunimmo in cucina per
brindare il suo addio.
Quasi
tutti la aiutarono a fare i bagagli, e la cosa mi fece un po’ tenerezza:
dopotutto aveva lasciato il segno, altrimenti non le avrebbero dato quell’addio così commosso.
“Beh,
ragazzi, vedete come sto e penso valga molto più di mille parole… E poi, beh,
vi annuncio che per questo io ed Andrea ci siamo lasciati, è stato bello vivere
questi giorni con te…” terminò con le lacrime agli occhi prima di andarsene. “Deb,
Lara, Samanta, siete le uniche donne rimaste, fatevi onore!”.
La
vedemmo andare via, e lanciai numerose occhiate ad Andrea, che al momento stava
dicendo: “We’re in final! We’re in final!”. Ero davvero sconcertata: non era la
sua ragazza fino a pochi secondi prima ad aver varcato la porta di casa?
Dante,
Giuseppe e Francesco si aggiunsero ai suoi festeggiamenti, felici del fatto che
stesse per ritornare l’Andrea di una settimana prima.
Niko
li guardava contento, ma notai che si tratteneva la gola e se la massaggiava.
Mentre gli altri cambiavano stanza per prendere altro champagne, mi ci
avvicinai.
“Qualcosa
non va?”.
“Si...
la gola…”.
“Ma
dobbiamo chiamare un medico allora!” dissi premurosamente. “Vado subito, aveva
lasciato il numero nell’ingresso se non sbaglio…”.
“Ok,
grazie…” mi rispose, mentre controllavo se aveva la febbre. In effetti scottava
anche un pò.
“E
di che, dopotutto rimaniamo sempre una squadra” gli sorrisi, prima di fare per
alzarmi. Era meglio essere brava in un momento del genere, mi dissi.
Ma
lui mi trattenne per un braccio, costringendomi a restare seduta e a voltarmi
verso di lui.
“Cosa
c’è?” chiesi, apprensiva.
“Niente,
ancora grazie…” rispose scrollando le spalle, prima di avvicinarsi e baciarmi
lievemente, trattenendo il mio viso tra le sue mani. Fu un bacio dolce e breve,
non come i due precedenti, e quando si staccò mi guardò negli occhi dicendo:
“E’ sentito, non ci sono né impegni, né provini, né telecamere dietro questo gesto”.
“Oh,
oh, va bene, io… vado a chiamare il medico!” esclamai, senza capirci nulla in
verità, alzandomi e notando che, da dietro la porta, Andrea aveva assistito
alla scena.
Qualche Anticipazione:
“Sei
gelosa” affermò tranquillo. “Semplicemente gelosa”.
__________
“Max,
allora, cosa dice?” chiesi, tanto per parlare, e quando non ebbi alcuna
risposta mi voltai: si era addormentato sul divanetto della stanza.
__________
“Siediti,
faccio io” si offrì il ragazzo, mentre spostava una sedia per farmi sedere e
raggiungeva il lavello per prendere bicchieri e caffettiere. “Ho una settimana
da farmi perdonare”.
__________
Mi
abbracciò, prima di darmi un lieve bacio sul collo. Sentii sfiorare i nostri
nasi quando, come nel solito film ricorrente, questa volta suonò il campanello.
“E
ti pareva” sbuffò lui.
__________
“Andrea,
per favore, basta, se…” presi coraggio. “Se mi vuoi baciare… beh… Fallo in un
modo più decente e romantico, senza trovare scuse cretine” terminai, prima di posare
la tazza nel lavandino. Il sonno mi dava decisamente alla testa, ovvio.
___________
“Comunque
ho controllato e ho visto che sta meglio, siete uniche! “E.R.: Medici in prima
linea” non vi fa un baffo!” esclamò.