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Autore: emily_sama    21/06/2015    2 recensioni
Dopo la nascita di Renesmee succede una cosa o due.
E se i Volturi arrivassero qualche mese prima?
E se ''questa seconda cosa'' li interessasse?
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Aro, Edward Cullen, Isabella Swan, Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Breaking Dawn
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~~La storia di una persona parte ,sicuramente, da quando sta nella pancia della madre, proseguendo per tante tante tappe, infinite se sei un vampiro. Arriva anche il momento in cui la tua mamma ti racconta di quando le tiravi i calcetti da dentro il ventre, o di quando sputacchiavi la pappa o di quando ti metteva i cerotti alle bue. Ma Aro mi ha insegnato che tutti noi siamo diversi li uni dagli altri, e stanno persone in un certo determinato modo e altre speciali, come me. Mi ha detto che le persone si distinguono per spetto, sta la gente bionda così come sta quella castana, mora, rossiccia e blu, fucsia, verde, ha detto che anche il comportamento varia, sta quello sempre contento e quello che se la prende sempre, sta quello buono e sta quello cattivo sta quello perfettino e sta quello mestruato… insomma ciò che cercava di farmi capire è che essere diversi è bello e a volte meglio, per esempio…ti trovi in sulla spiaggia e, vicino ad un’scoglio, vedi tante piccole tartarughe, ti soffermi su una in particolare, è l’unica bianca in mezzo a tante tartarughine tradizionali, in quel momento la tua preferita diventa quella bianca, quella diversa. E poi magari decidi di darle anche un nome e non saprai scegliere tra ‘milka’ e ‘milk’ non sapendo se è femmina o maschio.
Questa discussione strana è avvenuta quando Aro, sia benedetto, mi ha raccontato la mia patetica e strana storiella. Ha aggiunto anche che le persone non essendo tutte uguali, non hanno lo stesso prototipo di storia. Storia che sta per essere divulgata, di nuovo.
Ancora con le bracci al petto e schiena contro quel muro in pietra grigia e vecchia, sta Sasuke con un’espressione scettica e, di fronte a lui, molto distanziato, sta Aro. Tutta l’altra gente sta in disparte, a fissare e cercare di parlare con gli occhi...se non sbaglio Alec, con gli occhi, sta cercando di dire :’’ voglio leccare la scarpa Sasuke e poi scappare in Antartide!??’’ non ci siamo amico…devi imparare a usare una cosa prima di metterla in pratica.
-Tutto cominciò qualche anno fa.- la voce è lenta e neutra, come dei fiocchi di neve che svolazzano in aria e tu gli guardi con ammirazione, finché non ti finiscono in un occhio e partono le bestemmia. Ecco io sono sulla difensiva perché aspetto l’impatto con le parole di Aro, e sono leggermente stressata perché so che dovrò mantenere il mio disappunto sui fatti.
-Una guardia era venuta da me con qualcosa in mano, sembrava una normalissima copertina, finché non scoprì il contenuto. Era un feto a che stava prendendo la forma di un bambino…- è normale sentirsi a disagio…credo che, continuando a usare questi termini, che mi sembrano volgari e schifosi, Aro scatenerà una bufera di neve. Specie se la smorfia di quel demente appoggiato al muro non sparisce.
-Mi avevano detto che avevano visto una donna lasciare quella coperta al nostro portone e poi andarsene. Ho fatto costruire dei macchinari in grado avere le stesse caratteristiche dei utero materno e abbiamo depositato il feto lì. Lo nutrivamo adeguatamente attraverso molteplici  flebo, ma mancava ancora qualcosa…sangue.- mentre continua a far svolazzare fiocchi di neve sotto forma di parole, io fisso un punto indeterminato e mi immagino Aro con un feto minuscolo e schifoso in una sola mano. Improvvisamente  sento ancora un paio di occhi su di me, sono sicura sia Sasuke, ma lo ignoro ,così come ignoro Marcus e Alec che, misteriosamente, hanno dei fotutti sorrisini in faccia.
-Non volevo coinvolgere più persone del dovuto in questo…salvataggio, quindi l’unico disponibile e con sangue, era Itachi.- sento dei brividi improvvisi al suono di quel nome che risveglia tanti bei momenti passati con quella persona così speciale. E sento ancora più brividi quando Sasuke spalanca gli occhi, segno che lo conosce.
-Mio…fratello.- ecco lo conosce e non solo! Ora sono io quella schioccata. Aro annuisce.
-Quel  salvataggio andò a buon fine e ‘nacque’ Liz, che ha lo sharingan grazie al sangue di tuo fratello, un Uchiha, proprio come te.- quante parole lavorate prima di farle uscire dalla sua bocca. Come disse quello che si impose come padre a me, tutti hanno una differente storia, la mia è andata così e ha avuto molti effetti collaterali. Tipo l’odio verso quella che doveva essere mia madre e che invece mi ha abbandonata quando non ero nemmeno nata, se ero un feto vuol dire che si è liberata di me poco dopo che ha scoperto di essere incinta, spero solo che ha imparato la lezione: sempre il profilattico.
-Lizzy, carissima, per questa volta passi, ma che non accada mai più, nessuno deve sapere questo…potere, altrimenti, sai cosa è successo l’ultima volta.- mi fa la ramanzina serio mentre io annuisco convinta, perché sinceramente non voglio sperimentare l’altrimenti. Sasuke alza un sopracciglio.
-Sasuke, deve rimanere tra di noi, chiaro?- fa anche a lui, solo con più calma.
-Certo.- e mentre pronuncia questa corta parola porta il suo sguardo arrabbiato su di me.
Mi da un ultimo sguardo prima di andarsene.
In quella stanza in pietra e sottoterra, cala il silenzio e nessuno di noi due ha intenzione di andarsene per primo. In quel momento mi metto a pensare al perché Itachi non mi avesse mai parlato del suo adorabile cazzuto fratellino. E in quel momento mi metto a pensare anche alla faccia di Sakura e a cosa stanno facendo le altre ragazze.
-Perché non mi hai chiamata?- e per quante cose diverse posso pensare…questo fatto mi spinge a parlare.
-Sembrava che tu e Jake eravate troppo presi l’una dall’altra per venire a fare una stupida partita con stupidissime scommesse.-  e incredibile come sia riuscito a mantenere la stessa posa per così tanto tempo. Ed è anche incredibile come sia riuscito a far sembrare il reato più brutto la sua frase.
-Spero vivamente che il rancore tra di noi prenda una meritata pausa e che l’incidente di poca importanza con la sua egregia fidanzata non faccia dissotterrare l’ascia di guerra.- mentre parlo in un modo decisamente da presa per i fondelli metto una mano sul mio petto e mi incammino di spalle alla porta.
-È  una proposta, penosa, d’amicizia?- mi osserva
-Puoi vederla anche così. Insomma gli amici giocano insieme e accidentalmente a volte uno fa male all’altro e ci terrei molto se tu fossi ‘l’altro’.- e con questa frase ad effetto, esco da questa stanza, non prima di vedere un sorrisetto sulla faccia di quello…ancora appoggiato al muro…

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-Ma ti rendi conto che bastardo pezzo di merda!- appena arrivata nella mia dimora, mi accoglie una Temari incazzata che spara parole sporche ogni quattro parole. Il motivo è da un lato brutto dall’altro carino. A quanto pare questa cosa della scuola era solo un alloggio temporaneo mentre alla residenza Volturi si svolgevano faccende grosse. Quindi ora si devono fare le valigie e andare. Temari è fuori di testa per questo è dell’idea che quel ‘bastardo pezzo di merda’ doveva dircelo così da non fare bagagli su bagagli e ora dover ri-farli…insomma Temari è solo una pigrona.
-Ci tratta come dei fotutti oggetti! Ragazzi si ritorna a casa per poi fare un altro interessante viaggetto.- la seconda frase è un’imitazione, malriuscita, della frase, che non ho avuto modo di sentire, di Aro.

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-Mi raccomando a rispettare tutte le regole che vi ho spiegato .- siamo nel enorme jet privato e Aro sembra una fotutta mammina con le raccomandazioni di rispettare le regole. Siamo stati tipo ore, in una riunione, a parlare delle cose che non devono assolutamente succedere: non possiamo uccidere umani per nutrirci, a me non importa, non possiamo fare a rissa con quelli che ci aspettano, non dobbiamo spargere segreti, non posso far sapere dello sharingan e altre cose così.
Chiudo gli occhi e mi spalmo sul mio sedile, stranamente comodo. Sento borbotti e risate.
-Non vedo l’ora di presentarti alla mia famiglia!- tutto questo entusiasmo sprecato…insomma era necessario invitare tutti al tuo compleanno del cazzo Renesmee?
Già! Tutto questo caos per andare in un altro continente per una settimana solo per un inutile compleanno!
Spero solo che la casa dei Culle sia decente e la mia stanza, provvisoria, accettabile.


ANGOLO:
Sta andando dalla famiglia Cullen!!! Oddio! Che ne pensate della storia di Liz?

   
 
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