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Autore: 5sosfamily_directioner    22/06/2015    0 recensioni
"Sicuramente ti sarai sentita dire tante, forse troppe volte dai tuoi amici "ti prego smettila, fallo per me." E ti incazzavi perché la pietà non si accetta da nessuno. Immagina che quando ti tagli, stai tagliando una persona che ami, continueresti a farlo? Immagina che al solo pensiero di farlo faresti sentire male una persona cara, davvero ti passerebbe ancora l'idea in testa? Immagina le persone che ami ridotte come ti riduci tu ogni sera, davvero ancora vuoi prendere una lametta in mano? Sono cicatrici così profonde che non si vedono sugli altri, perché a loro non segni la pelle, gli segni l'anima, Violet."
Genere: Horror, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai | Personaggi: Altri, Moira O'Hara, Nuovo personaggio, Tate Langdon, Violet Harmon, Violet Harmon
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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I ragazzi della ditta del trasferimento scaricavano mobili praticamente in tutta la casa, gli vietai di salire i miei con quella specie di gru alta 12 metri, okay che la mia stanza fosse al piano di sopra.. ma non era così tanto "sopra" da dover usare quello schifo per far arrivare quattro cianfrusaglie nella mia camera. Ero una persona molto schizzinosa, aggiungerei anche molto stronza, e acida. Anche se ho subito cinque volte il trasferimento di casa non mi sono mai scomposta dal mio isolarmi e chiudermi in stanza, cambiavo scuola praticamente ogni quattro-cinque mesi al massimo, ero una tosta, o almeno una che sapeva come far incazzare le persone tanto da finire male. Adesso a New Orleans dovrò frequentare una nuova e pallosa scuola pubblica, mi giocherei le palle se le avessi che entro la fine dei primi quattro mesi mi avranno già buttata fuori. Mia madre mi ha sempre visto come la sua adorata bambina, nonostante tutto lei mi amava più di ogni altra cosa al mondo, e io ci credevo fino ad un certo punto.. perchè cazzo, è normale che cerchi di prestare tutte le tue attenzioni a tuo figlio, nonostante fa una marea di cazzate se al primo tentativo, che ovviamente non ero io, abortisci. mia madre ha sempre creduto che io potessi rimpiazzare mio fraI ragazzi della ditta del trasferimento scaricavano mobili praticamente in tutta la casa, gli vietai di salire i miei con quella specie di gru alta 12 metri, okay che la mia stanza fosse al piano di sopra.. ma non era così tanto "sopra" da dover usare quello schifo per far arrivare quattro cianfrusaglie nella mia camera. Ero una persona molto schizzinosa, aggiungerei anche molto stronza, e acida. Anche se ho subito cinque volte il trasferimento di casa non mi sono mai scomposta dal mio isolarmi e chiudermi in stanza, cambiavo scuola praticamente ogni quattro-cinque mesi al massimo, ero una tosta, o almeno una che sapeva come far incazzare le persone tanto da finire male. Adesso a New Orleans dovrò frequentare una nuova e pallosa scuola pubblica, mi giocherei le palle se le avessi che entro la fine dei primi quattro mesi mi avranno già buttata fuori. Mia madre mi ha sempre visto come la sua adorata bambina, nonostante tutto lei mi amava più di ogni altra cosa al mondo, e io ci credevo fino ad un certo punto.. perchè cazzo, è normale che cerchi di prestare tutte le tue attenzioni a tuo figlio, nonostante fa una marea di cazzate se al primo tentativo, che ovviamente non ero io, abortisci. mia madre ha sempre creduto che io potessi rimpiazzare mio fratello o sorella che sarebbe stato, perciò anche se lei dice di no, mi lecca il culo dalla mattina alla sera. Vi faccio un'esempio banale? qui ormai è come una religione mangiare la pizza una volta a settimana, precisamente il sabato.. bene, io la mangio quando cazzo voglio.. e non perchè la costringo ad ordinarla o roba simile, ma perchè appena dico "ho voglia di pizza" mia madre corre verso il telefono e chiama la pizzeria più vicina, non mi chiede più neanche che pizza voglio, ormai lo sa. In genere quando improvvisamente mi torna la voglia di mangiare i miei mi accontentano dandomi qualunque cosa io voglia, eccetto patatine o schifezze simili. Lo fanno perchè a causa della Depressione sono automaticamente depressa, e anche bulimica. Non mangio mai nulla perchè so che poi la vomiterei, è uno dei principali motivi per cui sono passata dall'essere un'obesona di 83kg, ad essere un'anoressica di 40kg. "tesoro hai perso 43kg negli ultimi anni, se vai avanti così finisci per diventare anoressica, e poi chi lo spiega a tuo padre il perchè? mh?" mamma ma sei stupida o cosa? io sono già anoressica dio santo! sono quasi 1.70 di persona e peso 40kg, non c'è più grasso in me! ah vabbè inutile che ci parlo con te guarda. Faceva domande e affermazioni che almeno a me sembravano inutili. Come fai a non renderti conto che tua figlia è anoressica? non eri la madre che prestava mille attenzioni alla figlia rimpiazzatrice?

 

lasciai correre la faccenda, lo facevo praticamente sempre.. perchè sapevano dirmi solo quello. Non appena papà si assestò sistemando lo studio di sotto, iniziarono ad arrivare i pazienti, già il giorno dopo del trasferimento. Uno di loro, Tate, si azzardò a salire in camera mia mentre mio padre andò a prendersi un bicchiere d'acqua.. e la mia reazione fu del tutto sospetta. "scusami, tu chi saresti?" dissi entrando nella mia stanza. "e perchè sei sdraiato sul MIO letto?" sottolineai "sono Tate, un paziente di tuo padre. Ma ti prego non mandarmi via, la tua camera mi piace così tanto." disse con tono leggermente spaventato "puoi restare, ma non sul mio letto." risposi con tono duro e freddo, per poi calmarmi subito dopo. "allora, cosa ti porta ad andare da quello strizzacervelli di mio padre?" "credo di essere impazzito. cioè non lo credo io sono pazzo però, non come lo ero una volta.. prima ero una brutta persona, facevo del male alla gente, ma adesso sto cambiando, e tutto grazie a tuo padre!" "avete fatto una sola seduta e per giunta non tutta..." dissi perplessa "ti sbagli! gli atteggiamenti di tuo padre mi fanno stare meglio, l'ho notato il giorno che siete venuti per vedere la casa e ieri, quando vi siete trasferiti." "ma chi sei tu? e dove cazzo sei stato nascosto tutto questo tempo?" "hai ragione non mi sono presentato bene, io sono Tate, Tate Langdon." "okay Tate ma sei strano, anche parecchio.. comunque io sono" "Violet. Ti chiami Violet Harmon lo so!" affermò quasi sorridendo interrompendo la mia presentazione "ma cosa..." "tranquilla, il tuo nome me l'ha detto tuo padre, è lui che mi parla di te, aveva accennato anche che sei molto bella.. e aveva ragione" disse senza farsi troppi scrupoli sorridendo. Io non sapevo più cosa rispondere, ero rimasta impietrita dalle parole di quel ragazzo. Sembrava conoscermi per bene, anche se di me sapeva solo nome e cognome, mi fece uno strano effetto, così l'unica cosa che riuscii a fare dopo il suo cazzuto parlare fu sorridere. Mio padre entrò nella mia stanza quasi come se fosse preoccupato notando subito Tate. "Tate ti ho ripetuto mille volte poco fa di sotto che non puoi girare per casa mia, specialmente ti avevo detto di non parlare con mia figlia." "ma papà è apposto, stavamo solo parlando!" "tu non intrometterti Violet! e adesso coraggio scendi giù e finiamo la seduta." "non credo ce ne sia bisogno." disse come incazzato scendendo le scale furioso, lamentandosi e ripetendo più volte 'non andrò mai bene a nessuno'. Guardai mio padre impietrita. Non era da lui comportarsi così con un paziente, era già capitato che alcuni di essi girassero per casa arrivando anche nella mia stanza nelle altre case, ma non aveva mai avuto una reazione così.. 'violenta'. "Mi stava stuprando per caso? mi stava mangiando un braccio?" "Violet tu non puoi capire, quel ragazzo ha forti disturbi mentali.." "no i forti disturbi mentali ce li hai tu papà! che bisogno c'era di trattarlo in quel modo?! ti spaventi che possa diventare amica di uno psicopatico papà? beh potrebbe anche succedere! magari non sarà Tate ma fosse l'ultima cosa che faccio papà ti darò questo dispiacere." dissi uscendo dalla mia camera sbattendo la porta. Lui ovviamente non si rischiò a seguirmi per darmi spiegazioni, era troppo impegnato a fare il dottore in quel momento, in ogni momento. Nonostante le discussioni che vennero a seguire nei mesi successivi rividi Tate. Non avevo per niente paura che mio padre mi scoprisse, Tate era il mio nuovo ragazzo, ci avevo fatto sesso e per poco non uccidevo mio padre, pur di stare con lui. In sostanza nel giro di quasi un'anno mi resi conto che le sedute che mio padre faceva a Tate erano completamente inutili. Lui credeva di dover andare in guerra, aveva paura che il suo amico delle parti basse non funzionasse più come prima, aveva paure assurde, ma infondate. La mia unica paura era che in un modo o nell'altro mio padre sarebbe morto dentro quella casa, ero terrorizzata all'idea, il perchè? beh, c'ero già morta io. Sono morta due mesi prima di questo momento per overdose di pillole, mi sono praticamente suicidata perchè volevo stare col mio ragazzo, che credevo fosse vivo ma TADAAN, in verità era morto. Se c'è una cosa che ho sempre negato ma che sbagliavo a farlo era dire che questa casa non aveva alcun potere, cazzo eccome se ne ha! ho gironzolato per casa per due mesi, facendo credere ai miei di essere ancora viva, il fatto è che all'inizio nemmeno io sapevo di essere morta ma poi ho capito. E' questo il motivo per cui non desidero assolutamente che mio padre muoia qui dentro, resterebbe qui per l'eternità! e a me non va giù l'idea. Io ho scoperto di essere morta in due modi. Il primo, quando Tate mi mostrò il mio cadavere putrefatto sotto lo studio di mio padre, mi ci aveva portato lui li. Il secondo quando provai ad uscire di casa ma mi ritrovavo sempre all'interno di essa. Gli spiriti giovani come me non possono uscire dal confine della casa, possono girovagare solo dove sono morti. Sfortunatamente per una questione di schifosi eventi che non sto qui a raccontarvi mia madre restò incinta e morì subito dopo il parto dissanguata, dentro la casa.. rimaneva solo mio padre, e il mio presunto fratello in vita, o almeno sarebbe stato così ancora per poco. Il famoso strizzacervelli dottor. Harmon, ovvero mio padre, morì esattamente 1 anno e 3 mesi dopo aver comprato la casa impiccandosi, o almeno la gente comune credeva che si fosse impiccato, in realtà era stato impiccato, da uno dei fantasmi della casa. così tutti, Moira, io, mia madre e mio padre, chiunque fosse morto in quella casa era costretto a restare li, così nonostante l'idea mi facesse schifo, almeno sapevo che quella sarebbe finalmente stata casa mia per sempre. Avevo cacciato via Tate qualche mese dopo essere morta, perchè avevo felicemente scoperto che era stato lui a mettere mia madre incinta, e anche mio padre! infatti partorì due gemelli, uno più grande, e uno più piccolo, e devo per forza raccontarvi come ho fatto perchè è uno sballo.. "Tate. So di essere stata un pò dura con te ma, vedi.. all'inizio credevo che eri un ragazzo sincero, adorabile, amabile.. poi ti sei rivelato tutt'altro Tate. Sempre all'inizio... credevo ed ero estremamente convinta che fosse così ma.. a quanto pare mi sbagliavo.. credevo che ti piacesse l'oscurità. Ma Tate, tu sei l'oscurità. Pensavo potevamo essere la coppia perfetta, la prima vera coppia dentro questa casa infernale, e invece no, hai visto? hai rovinato tutto.. come? coi tuoi sbagli. Lo scoperto sai? Che quando eri in vita hai ucciso cinque ragazzi della tua scuola, più gli altri undici in corridoio fanno sedici. Come puoi pretendere che io ti ami? hai ucciso delle persone, messo incinta mia madre, ingannato me... non potrei mai amarti, Tate Langdon.. sei solo. quindi adesso vattene." dissi fredda, orgogliosa, in maniera stronza, ma anche un pò dolce. quando uno spirito caccia via un'altro spirito questo svanisce, fin quando non viene rievocato, ed era quello che volevo succedesse con Tate perchè all'inizio avevo la ferma idea di non rivederlo mai più. Anche moira, la donna delle pulizie, anch'essa morta li mi disse di aver fatto la cosa giusta, osò anche dirmi della parole a mio parere molto sagge, e conoscendo la sua storia era fin troppo normale che nascondesse una grande fonte di saggezza. "quando avevo all'incirca vent'anni, facevo la cameriera qui, proprio in questa casa. Ero in un certo senso la schiavetta della signora Constance Langdon, che un tempo abitava qui. All'inizio feci l'amore con suo marito di mia spontanea volontà, mi sentivo molto sola e avevo bisogno del suo, amore diciamo così. Un mese dopo l'accaduto lui ci provò a convincermi di nuovo, ma senza alcuna risposta positiva da parte mia, così il simpaticone decise di stuprarmi, sotto gli occhi da avvoltoio di sua moglie, che non appena lo scoprì gli sparò circa tre volte alla pancia. Guardò i miei occhi provando invidia per il castano che li ricopriva, così senza farsi troppi problemi mi sparò centrando a pieno l'occhio destro, ammazzandomi. Dopo la mia terribile esperienza Violet, l'unico consiglio che posso darti è di stare lontana dai ragazzi. Ti causano problemi e dolore, e poi ormai, nonostante la tua giovinezza, nessuno potrà più amarti. Fai passare il tempo, e magari poi lo fai tornare a Tate, anche perchè devi ricordarti, che ormai è l'unica persona che potrai e che ti potrà amare." In effetti aveva ragione, ci pensai per bene alle parole che mi aveva detto quella sera. Rimasi sdraiata sul mio letto per giorni per capire, guardai il tetto pensando.. accettare l'idea di essere morta a 17 anni non era facile, ma alla fine non era tanto male, non quando muori dentro casa tua, e ci resti assieme ad altre cento persone, per l'eternità. In sostanza quando muori in una casa come questa capisci che la morte è meglio della vita, perchè per quanto uno pensi che sia una vita rilassante, beh in verità e tutt'altro che silenzio e buio.

   
 
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