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Autore: psichepazza    22/06/2015    3 recensioni
una bambina che scrive delle lettere al suo orsacchiotto preferito.
delle lettere che non verranno mai spedite.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cara Emily,                                                                                                                           28/03/2009
 
ieri sono scappata, ho potuto riassaporare il dolce sapore del sangue sul mio coltello e sulla pelle.
Possiamo dire che mi sono fatta prendere un po’ la mano,ne ho uccisi cinque o sei: ma la mia ultima vittima me la ricordo bene,
una ragazza che veniva alle medie con me, Maria. La stessa Maria che mi prendeva in giro perché non  mi truccavo, non avevo un ragazzo ecc.
Ma ieri sera ho attuato la mia piccola vendetta.
Ho fatto un lavoro eccezionale solo per lei : prima l’ho legata e imbavagliata, poi l’ho portata nella cameretta dei suoi fratellini, due gemelli tenerissimi,
ne ho ammazzato uno proprio davanti a lei, poi dovevi vedere la sua faccia quando le ho fissato il coltello alla mano:
un misto di terrore, schifo e qualcosa di indecifrabile che poteva lontanamente accostarsi alla rabbia e alla tristezza… che sensazione stupenda ho provato dopo tanto tempo.
Adesso ti chiederai come mai le ho fissato il coltello alla mano, presto detto: reggendole bene il braccio, in modo che non rischiasse di tagliarmi, l’ho avvicinata al letto del gemello ancora vivo, ignaro del pericolo che stava correndo e ancora perso profondamente in un sonno che si sarebbe interrotto solo per un secondo, per poi continuare per l’eternità…
Alle medie mi aveva fatto soffrire così tanto che per un secondo non le avrei spezzato il braccio con un colpo secco, quanto la odio, ma nonostante la massiccia dose di rancore che provo nei suoi confronti, non ho potuto non farle un ultimo regalo: far provare anche a lei cosa vuol dire uccidere lentamente, infatti pose lei fine ad uno dei suoi fratellini adorati dopo averlo torturato per qualche minuto.
Il lavoro svolto tradiva una certa dote innata, Maria sarebbe diventata un bravissimo killer se non mi avesse fatto arrabbiare.
Il coltello che mi aveva regalato quel qualcuno misterioso era  fantastico, affilatissimo.
Persi qualche minuto a guardare Maria, era strisciata in un angolo lasciando una scia di sangue sul pavimento, stava frignando come una bambinetta, povera stupida…
Dalla camera dei gemelli la trascinai fino alla stanza dei suoi genitori che dormivano tranquillamente, presi una sedia dalla scrivania e ci legai Maria, li da dove era seduta avrebbe potuto vedere la scena in un posto in pria fila.
Lentamente mi avvicinai al letto dei coniugi, e dopo aver  tappato la bocca della madre con una mano iniziai a incidere le candide braccia della bella signora, troppo bella e troppo simile a mia madre, e proprio per questa dannata somiglianza aumentai la forza sul coltello che si addentrava sempre di più nel petto della donna che, dal canto suo, mi stava dando una mano dimenandosi e muovendosi, ma più la donna si agitava più mi ricordava mia madre e, di conseguenza, la mia furia aumentava…
anche dopo che esalò il suo ultimo respiro io continuai ad infierire sul suo corpo.
Coltellata dopo coltellata gli organi iniziarono a scivolare fuori dal ventre e dalla loro locazione originaria.
Tutto questo però aveva svegliato il padre di maria che purtroppo uccisi recidendogli semplicemente una carotide.
Dopo aver ucciso il padre me ne andai da quella casa, erano quasi le due e io non volevo essere scoperta, presi Maria e la portai nella mia nuova casa, dove è tuttora, con me.
La ammazzerò lentamente nei prossimi giorni… con dei passaggi studiati, per ora mi accontento di vedere riflesso nei suoi occhi il cadavere della madre che mi sono accuratamente portata dietro e che ho inchiodati al muro di fronte a Maria.
Ci sarà da divertirsi…
Chiara,
The Daughter of Death.
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eccomi tornata dopo un periodo di assenza calcolabile in anni luce.
mi scuso per questo ritardo mostruoso, ma per via dell'esame e delle vari ostacoli non sono riuscita ad aggiornare prima. scusate ancora.
Sempre e Ovunque,
Psichepazza.
   
 
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