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Autore: 6t2r    22/06/2015    2 recensioni
Dramione
Dal testo:
Hermione sapeva che i suoi pensieri erano pericolosi, sapeva che stava impazzendo e che, se solo Ron l'avesse saputo, me sarebbe stato distrutto, ma c'era qualcosa di terribilmente invitante nello sguardo di Draco Malfoy, qualcosa che prometteva avventura, emozioni forti e trasgressione.
Negli occhi di Malfoy c'era una delle poche debolezze di Hermione: Draco Malfoy stesso.
Buona lettura :D
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Capitolo 10
 
Hermione Jean Granger era vergine come la Madonna, pura come l'acqua di sorgente, innocente come un piccolo coniglio appena nato e immacolata come un fazzoletto candido in una busta sigillata e sterile.
 
Draco Malfoy era vergine come chi é nato di giugno, puro come Satana, innocente come un lupo famelico e immacolato come un calzino sporco dimenticato sotto il letto da tre mesi.
 
Ed erano insieme, Hermione e Draco, diretti verso la sala comune dei Grifondoro per i corridoi bui di una Hogwarts che non vedeva l'ora di custodire i loro segreti.
 
Hermione barcollava vistosamente, si sentiva le gambe molli e la testa pesante, ma non le importava, era comunque vigile e consapevole mentre teneva stretta la mano del Serpeverde, stranamente calda. Il ragazzo, da parte sua, era sobrio come non lo era mai stato ma completamente imbambolato. Non si sentiva in grado di comporre una frase di senso compiuto nel marasma di pensieri che gli vorticavano in testa e, soprattutto, non era in grado di rilassarsi; per cominciare aveva CALDO, ma davvero MOLTO CALDO, poi aveva male alla pancia e non riusciva a controllare il respiro pesante. Non capiva cosa gli stesse accadendo per la miseria! Sembrava un novellino alle prime armi!
 
'Rilassati Draco' pensò 'so che tieni a lei e forse se avesse bevuto meno non saresti qui ma non è detto magari é solo quello che vuole davvero e poi magari non era vero quello che ha detto Lenticchia o forse si CHE CALDO Hogwarts é sempre stata così calda di questa stagione? No é inverno c'è pure la neve che bella la neve penso che.... Cazzo Draco calmati!'
 
'Hermione, respira' la ragazza fece ciò che aveva pensato, cercando un passo più sobrio 'ecco, meglio, cammini quasi dritta. Adesso devi solo sperare che sul tuo letto non ci siano ancora i vestiti di Ginny. Al massimo li toglierai lì per lì. Oh ecco la sala comune! Bene, la parola d'ordine è sicuramente..."
 
"Cavatappi a punta"
La signora Grassa guardò la giovane e scosse la testa
"Cara non so quanto sia saggio portare una serpe in casa" 
Non aggiunse altro e si scostò per farli passare, rivelando l'accesso alla Sala Comune.
 
"Draco, sali in camera, io arrivo subito" 
Hermione sparì in un corridoio buio e il biondo si diresse verso la stanza che conosceva bene per tutte le volte che ci si erano rintanati a studiare o a parlare; cercò di fare il meno rumore possibile, chiudendo la porta lentamente e sedendosi sul letto morbido, a disagio.
 
Rilassarsi gli sembrava impossibile, l'odore di Hermione in quella stanza accendeva la sua passione, ma aveva troppa paura. Nemmeno lui sapeva di cosa e certamente non l'avrebbe mai ammesso ad alta voce, ma eccolo lì, a fissare il vuoto e a mordicchiarsi le labbra.
 
La porta della camera si socchiuse leggermente ed Hermione vide Draco fissare il vuoto, evidentemente a disagio. Le sue sicurezze vacillarono e la maniglia le scappò di mano tornando alla posizione iniziale con un rumore secco che fece voltare il Serpeverde di scatto.
"Tutto bene?" Chiese la ragazza, entrando nella stanza
"S-si, certo"
Aveva balbettato? 'Cazzo Draco, ma che stai facendo?!' 
 
"Draco, se non vuoi io.. Cioè non c'è problema se-"
"Aspetta. No, scusa, non so che mi prende è solo che tu non hai mai fatto niente e adesso vuoi... Non so. Vuoi me. Draco Malfoy che ti ha fatto incazzare per molti anni, non capisco..."
"Ne abbiamo parlato molte volte, Draco. È vero che sei stato cattivo con me, ma a me non è mai veramente importato... Avevo i miei amici e niente poteva scalfire la mia felicità quando ero con loro, neppure tu. In ogni caso, sei cambiato adesso, sei una persona migliore e voglio davvero stare con te."
"Sono successe molte cose, Hermione. Ci siamo trovati perché eravamo entrambi soli, senza una famiglia, e questo devo dire ha influito molto su di me, su quello che ero. Vorrei, davvero, che tu non ti penta di stare con me, vorrei essere la famiglia che non hai più e il migliore amico che hai perso a causa mia, perché, intendiamoci, Lenticchia è un idiota, ma tu tenevi molto a lui. Vorrei essere troppe cose, forse, e quando ti guardo, con quella tua bontà innata e il tuo sorriso trasparente, non mi sento all'altezza di nessuna di queste..."
 
Un moto di tenerezza scosse la ragazza nel profondo.
Malfoy era davvero cambiato, aveva dei sentimenti che andavano oltre l'invidia e la superbia, si sentiva a casa con lui.
 
"Forse è troppo presto, ma io sento che sei davvero una persona migliore, giusta per me, non mi hai mai deluso fin ora, non devi temere per il futuro. Se continuerai a donarmi questa splendida parte di te che é venuta fuori ultimamente non potrai che rendermi felice."
 
A Draco questo bastò. 
La ragazza non aveva detto chissà che e non si era sbilanciata in paroloni e affermazioni scontate solo per rassicurarlo. Questo non poteva che rendere ancora più vere le sue parole.
Lui la rendeva FELICE, questo era quello che contava.
 
Improvvisamente sembrò che tutta la tensione scivolasse via dal corpo del Serpeverde, ogni nervo si appiattì e le sue mani si scaldarono a poco a poco.
Allungò le braccia e prese la vita di Hermione, portandosela vicina, tra le gambe, mentre lui, da seduto, osservava i suoi occhi dorati che brillavano. 
 
"Non ti tradirò mai"
Con questa frase il ragazzo intendeva TUTTO. Avrebbe rispettato Hermione sempre, l'avrebbe messa al primo posto e le sarebbe stato vicino in ogni momento, il fantasma di suo padre, che tormentava i suoi pensieri, mai avrebbe potuto influire sul loro rapporto.
 
La fece stendere sul letto e lui si mise accanto a lei, senza mai smettere di guardarla negli occhi le accarezzò il volto, poi il collo e poi le spalle, con delicatezza, come se fosse fatta di cristallo. Hermione si avvicinò un po' e accostò le sue labbra all'orecchio di Draco
"Nemmeno io" sussurrò
E prese a baciarlo con lentezza, mettendo tutto ciò che provava il quello scambio che avrebbe fatto da cornice alla loro prima notte nello stesso letto.
 
*
 
"E quindi l'avete fatto!?"
Ginny era impaziente, al tavolo dei Grifondoro era appena iniziata una colazione diversa dalle altre, poiché comprendeva le confessioni di una povera Hermione Granger, messa sotto torchio dalla famosa coppietta Ginny-Harry che minacciava di non farla mangiare finché non si fosse spiegata in modo decente.
 
La ragazza, arresasi di fronte all'insistenza dei suoi migliori amici, prese un respiro e posò il toast appena preso.
"No, Ginny, abbiamo fatto ALTRO"
Alla rossa brillavano gli occhi dalla curiosità
"E cosa? Dai Herm, ti prego dimmelo! Sono troppo curiosa! Harry tu voltati, non puoi ascoltare!"
"Hey, certo che posso! Il Furetto ha messo le mani addosso alla mia migliore amica, devo decidere se schiantarlo o no!"
"Oh ma stai zitto, forza vattene altrimenti Hermione si imbarazza!"
"Veramente-"
"E dai Ginny, ormai la conosco da anni, non può imbarazzarsi con me!"
"Ma questi sono discorsi da donne, non puoi-"
"RAGAZZI!" 
Hermione aveva sbattuto una mano sul tavolo per richiamare l'attenzione dei due, non ne poteva più di quei discorsi
"Posso finire la mia colazione in pace? E poi, Harry, tranquillo, non hai nessuno da schiantare, non mi ha fatto del male, anzi! E adesso shó, devo finire il mio toast"
 
"Draco, tutto bene?"
Blaise Zabini guardava preoccupato l'amico che da quando era arrivato non aveva fatto altro che sospirare e fissare il vuoto accigliato
"Ha detto che sono una persona migliore" disse freddo il biondo
"Chi, La Granger? E quindi? Dove sta il problema?"
Draco si voltò verso l'amico, gli occhi argentei accesi di rabbia
"Il problema sta nel fatto che ho spinto Pansy a provarci con Lenticchia! L'ho fatto solo per il mio tornaconto e lei non lo sa!"
 
Ci aveva pensato quella mattina, rigirandosi nel letto dopo essere tornato dalla stanza di Hermione. 
Erano passati un paio di mesi ormai, e non aveva più pensato a quella cosa che aveva fatto in onore dei vecchi tempi in cui la superbia vinceva su tutto.
Era pentito, ma non del tutto. Se non avesse agito la sua Hermione e Weasley avrebbero fatto pace e non sarebbero stati insieme.
Doveva dirglielo forse, ma temeva di perderla; dopo i discorsi della sera prima, quando l'aveva tenuta tra le braccia e le aveva fatto scoprire un nuovo mondo grazie alla sua esperienza... Non se la sentiva di dimostrare che non era cambiato poi così tanto, che era sempre il solito Serpeverde.
 
"Dovresti dirle la verità"
Draco si riscosse alla voce di Blaise
"Forse. Ma non oggi"
 
Finirono la loro colazione e si prepararono per andare a lezione senza più dire nulla sull'argomento.
 
*
 
Era un pomeriggio nevoso quello dell'inizio delle vacanze natalizie. Ron, Ginny ed Harry stavano  per tornare alla tana mentre Hermione sarebbe rimasta ad Hogwarts, troppo a disagio al pensiero di vivere in casa di Ronald
 
"Mi mancherai un sacco Herm"
Disse Ginny abbracciando forte l'amica. Hermione respirò il profumo di quei rossi capelli che le coprivamo il viso e strinse più forte la presa
"Anche tu Gin"
 
"Hey voglio abbracciarla anche io!" Protestò Harry 
"Si un attimo!" Poi, a voce più bassa "Herm, poi ti racconterò che è successo ieri notte con Harry... L'abbiamo fatto!"
Hermione rise di cuore e si staccò da Ginny
"Non vedo l'ora di sapere tutto allora" fece l'occhiolino e si diresse tra le braccia del suo migliore amico
"Ciao Harry, trattamela bene!" Sorrise, riferendosi alla rossa
"Non preoccuparti Herm! Ci vediamo l'anno prossimo"
Hermione annuì e lasciò andare la presa lasciando la coppia dirigersi verso i confini del giardino di Hogwarts 
 
"Ciao Hermione" 
Si voltò di scatto e vide Ron di fianco a lei
"Ciao Ronald" rispose
"Spero che Babbo Natale ti porti il buon senso quest'anno, magari lasci il Furetto e ti trovi qualcuno di meglio" sorrise
Voleva essere un commento simpatico?
"E magari a te porta un qualcosa per tirarti fuori il cervello dal culo, lì non c'è aria" Draco era arrivato a difendere la sua bella a spada tratta, guadagnandosi un'occhiataccia da parte del rosso
"Certo, ci vediamo Mangiamorte"
E se ne andò
 
"Stai bene?"
Hermione rimase immobile per qualche istante, poi scoppiò a ridere
"Il cervello dal culo?" Disse tra le risate "sei uno spasso Draco!"
Il Serpeverde si rilassò e si unì alla sua  risata, non vedeva l'ora di passare con lei le vacanze di Natale
 
*
 
La notte, a Notturn Alley, era più fredda del normale, la neve scendeva pigra e grigia dal cielo terso, posandosi sulle case e sulle strade della Londra magica e di quella babbana. Quel losco spicchio di Diagon Alley, pieno di negozi sinistri e individui poco raccomandabili, era solcato dalla solita popolazione notturna, e in particolare da un uomo. Era sulla quarantina, con i suoi capelli brizzolati e i baffi screziati di grigio. Il nero dei suoi occhi sembrava la malvagità fatta pupilla per come scrutava i dintorni con odio latente.
 
"Vedo che sei venuto, alla fine" 
Il fantasma di Lucius Malfoy attraversò il buio della corte designata come punto di ritrovo e si fermò davanti all'uomo
"La prospettiva di essere tormentato per tutta la mia vita non mi allettava, e poi la mia famiglia deve un favore a voi Malfoy"
"Lo so, per questo ho contattato te. In ogni caso, il piano è molto semplice e tu mi aiuterai a metterlo in atto, finiremo quello che il Signore Oscuro non è riuscito a fare"
"Allora è meglio cominciare subito, non ti pare?"
Una risata sinistra si levò dal fantasma, mentre si apprestava ad esporre il suo piano malvagio
 
 
 
 
Nota dell'autrice:
Si, ci ho messo un secolo, si, mi faccio schifo e si, questo finale sembra davvero l'inizio di una trama sensata! Aspettate fiduciosi il prossimo capitolo, ho già tutto in testa! 
Un bacione miei carissimi lettori
G (in esclusiva, nell'ultimo capitolo vi dirò "G" per quale cacchio di nome sta, anche se non vi interessa come mi chiamo, ma io sarei curiosa ahahahaha)
 
 
 
 
 
  
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