Film > La Bella e la Bestia
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Autore: EchelonDeathbat    23/06/2015    1 recensioni
(Crossover con 30 Seconds to Mars)
Dal testo "-C-chi s-sei?- domandò la ragazza impaurita più che mai.
-Le domande le faccio io, sciocca ragazzina! Dimmi, perché sei venuta qui?- tuonò la terribile voce.
-I-io n-non volevo d-disturbare. Sto solo cercando mio padre e mia sorella. Si sono persi nel bosco, e pensavo che m-magari s'erano rifugiati qui-. Rispose all'oscurità.
-Hai pensato bene, ragazza. Un uomo e una bambina si sono trovati qui un po' di ore fa. Li ho imprigionati nelle mie segrete, dove resteranno fino alla fine dei loro giorni!- disse la voce.
-Oh no, ti prego lasciali andare! Ti supplico! Mio padre deve badare anche agli altri miei fratelli e alla sua fattoria, mentre mia sorella è molto piccola e non merita questo destino!- lo implorò Belle con le lacrime agli occhi.
-Mi dispiace, ma chiunque s'azzardi ad entrare in questo castello e chiunque mi veda, è costretto a restare qui per sempre!-
Belle ci pensò un'attimo per poi sussurrare: -Prendi me al loro posto-.
-Come?-
-Lasciali andare, ed io resterò qui in questo castello per sempre. Te lo giuro, non scapperò-."
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2: The beast

 

Dopo alcuni giorni, la piccola Ingrid entrò nel bosco vicino a casa sua, voleva raccogliere delle more. Belle era fuori per andare a fare la spesa, mentre Killian ed Archie erano intenti a fare la lotta come a loro solito. Invece loro padre stava leggendo concentrato il giornale.

Così la piccola decise che avrebbe fatto un giretto da sola.

Conosceva bene i posti dove andare a prendere le more, erano il suo frutto preferito.

Ma senza rendersene conto, si ritrovò all'improvviso in una parte del bosco a lei sconosciuta. Si era allontanata troppo.

Cominciò a piangere a dirotto gridando: -Belle! Papà! Aiuto!- ma nessuno le rispose.

 

Intanto, Belle era dal fornaio per comprare un po' di pane. Mentre era intenta a dare i soldi all'anziano signore, Jared le si avvicinò in modo strafottente e le disse: -Belle! Ti andrebbe di fare una passeggiata con me? Ti dovrei chiedere una cosa importante!-

Belle non aveva chiaramente molta voglia e molto tempo per passeggiare con Jared, ma le dispiaceva essere scortese con le persone, quindi quella volta gli disse di sì.

Iniziarono a passeggiare per le vie del piccolo paese, mentre tutte le ragazzine si fermavano a fissarli. Guardavano con aria di sfida la povera Belle che non poteva fare a meno che abbassare lo sguardo un po' imbarazzata per la situazione.

-Belle, ti dovrei dire una cosa e credo che ne sarai assolutamente entusiasta!- iniziò a dire Jared.

La ragazza annuì senza prestare troppa attenzione alle parole dell'uomo.

-Ti sarai resa conto che io per te provo non una semplice simpatia. Ecco, io ti amo, Belle. E voglio che tu diventi mia moglie!- esclamò tutto d'un fiato.

Nel sentire queste parole, Belle s'irrigidì all'istante. Non sapeva cosa dire. Non pensava di piacere a Jared a tal punto da chiederle di sposarlo.

-Non so cosa dire, Jared!-

-Dì di sì! Immagina la scena: tu che lavori in casa e ti occupi dei bambini, tutti maschi ovviamente, ed io alla sera che torno a casa dopo la caccia e tu che mi massaggi i piedi-.

La ragazza inorridì al solo pensarci. No, non poteva certo sposare un uomo come Jared. Era sicuramente il più bell'uomo che avesse mai visto, ma era anche il più rozzo.

Cercò d'allontanarsi da lui per andare a casa, così gli disse: -Mi spiace, Jared. Ma davvero, io non ti merito!- e corse via.

-Come osi rifiutare la mia offerta, ragazzina! Sai chi sono io?!- le gridò contro tutto arrabbiato.

“Certo che lo so! Appunto per questo non ho intenzione di sposarti!” pensò Belle mentre correva a casa.

Appena tornò alla sua piccola fattoria, Killian e Archie le corsero incontro preoccupati.

-Belle! Belle! Finalmente sei qui!- gridarono disperati.

-Hey! Ma che succede qui? Perché siete così agitati?- domandò la ragazza non capendoci proprio niente.

-E' successa una cosa terribile! Ingrid non è tornata a casa, temiamo che si sia persa nel bosco! Papà è andato a cercarla, ma è da ore che non tornano!- esclamò Killian.

 

Intanto che i due fratellini spiegavano a Belle la situazione, Leroy si trovava nella foresta nella disperata ricerca della figliola.

-Ingrid! Ingrid! Dove sei?!- continuava ad urlare.

Ad un certo punto vide un enorme castello sinistro in fondo al sentiero. Decise d'entrarci, così da chiedere agli abitanti se per caso avessero visto passare di lì una bambina dai capelli lunghi e quasi bianchi che aveva una particolare dote nel perdersi in un bosco facendo spaventare tutti.

Entrò senza esitare nel castello aprendo il grande portone con sopra dei diavoli che incutevano tanto timore.

Appena fu dentro al castello, Leroy vide subito con grande sorpresa la sua Ingrid, che stava giocando con un orologio a pendolo e un porta candele...che, un momento...sì, stavano proprio parlando!

-Oh mio dio! Ingrid! Allontanati subito da loro!- esclamò il padre prendendo in braccio la piccola.

-Papà! Non sono cattivi! Sono simpatici! E fai piano, mi hanno detto che il loro padrone non vuole umani nel suo castello! Se ci scopre finiamo nel pasticci!- bisbigliò piano.

-Ma cosa vai farneticando? Coraggio, Ingrid torniamo a casa! Questo posto è stregato! Ti aspetta una bella punizione!-

-Chi osa entrare nel mio castello?!- una voce profonda e dura tuonò queste parole.

Leroy e Ingrid sussultarono.

Con un po' di coraggio, il padre rispose: -Mia figlia si è persa e si è rifugiata qui. Chiedo perdono per il disturbo, adesso andiamo via immediatamente!-

-Non se ne parla proprio, miei sciagurati! Voi d'ora in poi starete qui...per sempre!- tuonò la voce terribile.

Dopo di che dall'ombra uscì un essere mostruoso, una bestia. Ingrid urlò spaventata.

-Papà! Ho paura!- continuava a strillare cercando rifugio tra le braccia del genitore.

-Vi assicuro, “s-signore”, che non volevamo fare nulla di male. Ha la mia parola!-

-La parola di un uomo? Non ha valore per me!- dicendo così, la bestia s'avvicinò con passo felpato ai due.

-Tomo! Porta i due “ospiti” nelle loro “camere”-. Disse facendo un ghigno e mostrando le zanne affilate.

Ingrid si mise a piangere disperatamente.

Tomo, l'orologio a pendolo, li accompagnò con lo sguardo triste nelle celle.

-Mi dispiace, Ingrid. Tu e tuo padre non meritate questo. Non so proprio come fare per aiutarvi-.

-Tiraci fuori di qui!- tuonò Leroy sia arrabbiato che spaventato.

-Non posso! Non posso disobbedire al mio padrone!- esclamò Tomo esasperato. E così se ne andò lasciandoli soli.

 

NdA: Chiedo perdono per non aver aggiornato ieri, sono andata sul lago di Garda nel weekend e credevo di fare in tempo >.< spero di essermi fatta perdonare con questo capitolo, in caso contrario, lanciatemi pure addosso dei pomodori XD volevo dirvi che Tomo è il nome di un altro membro dei 30 Seconds to Mars ed io lo amo tantissimo :3 ringrazio di cuore chi ha recensito il capitolo scorso <3 alla prossima ^^

The ring guardian

 

   
 
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