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Autore: _Sweet_Heart_    23/06/2015    1 recensioni
storia AU. Principalmente una Ziva centrica, ma anche Tiva nei prossimi capitoli. In questa storia Ziva avrà 17 anni e andrà al liceo, ma non sarà una storia di ragazzi al liceo. Troverete Ziva appena arrivata in America, ma non sarà da sola; nonostante l'unico membro vivente della sua famiglia l'abbia mandata via di casa e spedita a casa della zia in America, con la sua grande forza riuscirà a ricominciare e ricostruire al meglio la sua vita. Una vita che non riguarda solo lei, ma anche colei che è la cosa più importate al mondo per la ragazza.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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ciao...

ok oggi non riuscirò a pubblicare un nuovo capitolo dell'altra storia "L'alloggio Segreto", ma visto avevo questo capitolo pronto ho deciso di pubblicarlo.

Vi ricordo che questo è il penultimo, il prossimo sarà quello finale. Mi scuso per i miei continui ritardi o giorni sballati nella pubblicazione, ma passata la sessione di esami prometto tornerò ad essere più diligente...

e adesso Buona Lettura XD...

Capitolo 13.

 

Finalmente la scuola era giunta a fine dell’anno scolastico. Ziva e i suoi amici erano stati promossi all’anno successivo con ottimi voti, e adesso si potevano gustare pienamente l’estate. Erano arrivati a metà Luglio molto velocemente, e quel fine settimana segnava i primi sei mesi di relazione per Tony e Ziva.

Per quel sabato i ragazzi, con Netti, avevano deciso di passare una giornata al mare. Avevano invitato anche i loro amici, ma avendo già preso tutti altri impegni decisero di andare solo loro quattro. Durante quella settimana Ziva era stata a comprare dei costumi nuovi, per se e per Asya. La bimba era molto eccitata per la gita del sabato, infatti Ziva non aveva fatto altro che parlarle del mare e di come avrebbe potuto giocare sulla spiaggia, tanto che in quei giorni la parola mare fu uno dei nuovi vocaboli più usati dalla bambina.

Il venerdì pomeriggio, i ragazzi, si ritrovarono per fare un po’ di spesa e preparare il necessario per un pranzo fresco da mangiare sulla spiaggia. Stavano finendo di sistemare tutto nel frigorifero di Ziva, quando furono raggiunti da Nettie.

“ragazzi ho qualcosa da dirvi” iniziò la donna “domani non verrò al mare con voi, mi ha chiamato una mia amica e ci siamo organizzate per vederci con un gruppo di colleghi” spiegò la donna.

“ooh se preferisci zia rimandiamo anche noi” propose seria Ziva,

“non ci pensare nemmeno cara, voi andate e divertitevi. Poi Asya è talmente emozionata che se domani non andate al mare ne resterebbe delusa, anche se è ancora così piccola. L’unica cosa che chiede è di fare tante foto, la voglio proprio vedere nel suo nuovo costumino” rispose sorridente la donna.

 

La mattina dopo mentre tutte le donne Levi si stavano preparando per le loro uscite, Nettie notò lo strano atteggiamento della nipote, così lasciata Asya nel suo letto a cancelli per pochi minuti, raggiunse la ragazza nella sua camera.

“tutto bene Ziva?” chiese la donna entrando in camera, ma Ziva non rispose subito troppo concentrata ad osservare i costumi che aveva comprato.

Sul momento in negozio non aveva dato peso alla cosa, ma adesso si rendeva conto che avrebbe passato al giornata su una spiaggia con molte persone intorno a lei, e con Tony vicino mentre lei avrebbe indossato un semplice due pezzi. La cosa di essere così esposta agli occhi degli altri, in quel momento, non la esaltava.

“questa del mare non penso sia stata una buona idea” disse Ziva, tremando leggermente.

“oh non dire sciocchezze tesoro” intervenne Nettie “sei preoccupata di dover stare in costume?” chiese la zia.

“no…cioè si, sono preoccupata. Ho paura di come potrei reagire in spiaggia. Non sono mai stata così esposta negli ultimi due anni e sono un po’ spaventata” spiegò Ziva.

“bhe proprio per questo oggi devi provare. Sarai con una persona di cui ti fidi e che non ti farebbe mai del male e non permetterà a nessuno di fartene. E poi prima o poi devi provare e meglio togliersi il dente subito che rimandare. Se poi vedi che non sei a tuo agio nessuno ti vieterà di tenere il vestito sopra il costume, se ti farà sentire più protetta” incoraggiò Nettie,

“hai ragione. Basta aver paura non ho fatto niente di male ed è l’ora che cerchi di vivere la mia vita nel modo più normale possibile” si incoraggiò la ragazza, prendendo uno dei costumi dal letto e ritirarsi in bagno a prepararsi.

 

Il viaggio in macchina verso la spiaggia passò molto bene, e senza imprevisti con Asya, la quale fortunatamente non ebbe disturbi dovuti dal lungo viaggio.

Una volta a destinazione trovarono uno stabilimento balneare con poche persone e noleggiarono due lettini con l’ombrellone, in modo da essere più comodi con la bambina piccola. Una volta sistemato tutte le loro cose, Tony non esitò a togliersi la maglia e rimanere in costume, lo stesso fece Ziva con la figlia. Lasciandola con un costumino rosso a gale e a pois neri.  Una volta solo nel suo costumino e fatta sedere sulla sabbia, Asya cominciò a ridere meravigliata. Si alzò sulle sue piccole gambe e urlava felice e vedere la sabbia scorrere tra le piccole dita dei piedi. Si chinò a raccogliere con le mani una manciata di sabbia e mostrarla ai due adulti, i quali la guardavano estasiati e divertiti.

“ima mare” disse la bimba porgendo la sabbia alla madre, facendo ridere la ragazza.

“no amore questa è la sabbia, il mare è quello” disse Ziva chinandosi a prendere tra le braccia la bimba e indicandole la grande distesa d’acqua davanti a loro.

La bambina guardò meravigliata tutta quell’acqua “mare?” chiese indicando con la mano davanti a se.

“si amore quello è il mare” confermò Ziva posando un bacio a schiocco sulla guancia della figlia.

“Ony maree” disse Asya voltandosi verso Tony, per indicare la sua nuova scoperta al ragazzo.

“si Asya quello è il mare e presto noi andremo a farci il bagno” disse esaltato il ragazzo che stava abbassando la macchina fotografica, dopo aver fatto delle fantastiche foto alla bambina e a Ziva. Infatti Tony era stata molto tempestivo, e mentre Ziva spiegava alla figlia quale era il mare, lui ne aveva approfittato per fare delle foto, riuscendo ad immortalare l’espressione stupita della bimba alla scoperta del mare.

“vieni tesoro andiamo a sentire com’è l’acqua” disse Ziva avviandosi verso il bagno asciuga dove arrivavano le piccole onde, seguita da Tony.

Come un’onda raggiunse i piedi dei ragazzi, Ziva provò a mettere in terra la figlia, ma Asya appena sentì arrivare l’acqua fredda sui piedi urlò spaventata e si aggrappò alle braccia della madre per tornare in braccio.

“ehi tesoro che succede? Ti sei spaventata?” chiese premurosa Ziva, mentre la figlia si sporgeva per vedere l’acqua bagnare i piedi della madre.

“principessa non devi avere paura. Guarda come si divertono i piedi in acqua” disse Tony sbattendo un po’ i piedi sulla sabbia molle, provocando piccoli schizzi, “vedi fanno chaf chaf e si divertono” continuò il ragazzo con una voce buffa, facendo ridere la bimba che incuriosita iniziò a sporgersi di più dalle braccia di Ziva. Una volta posati i piedini a terra, Asya provò ad imitare Tony e trovando la cosa divertente cominciò a ridere e sbattere le mani insieme.

“ima chaf chaf” disse la piccola guardando Ziva, in attesa del suo consenso la quale sorrise incoraggiante mentre prese la macchina fotografica dalle mani del ragazzo e si cimentò lei a fare molte foto ai due che giocavano.

“vieni Asya andiamo a prendere la tua ciambella e facciamo subito il bagno ora che il mare è calmo” disse allegro Tony prendendo al volo la bambina e appoggiarsela sulla spalla come un piccolo sacco di patate, cosa che fece ridere tantissimo la bimba.

Una volta agli sdrai, Tony aspettò che Ziva gli passasse la ciambella da gonfiare per poi posare la bimba sulla sdraio con la madre. La bimba saltellava felice sul lettino, mentre Ziva la sosteneva per evitare che cadesse.

“mare chaf chaf” continuava a ripetere la bimba, mentre Ziva si impegnò a metterle più protezione solare e sistemarle il cappellino che aveva portato.

Mentre Tony gonfiava la ciambella notò che Ziva ancora non si era tolta il vestito che aveva sopra il costume. Immaginava che poteva avere un problema a stare solo in costume, ma dato aveva accettato la gita al mare aveva creduto che si sentisse pronta. Sentendosi osservata Ziva incontrò gli occhi di Tony e capì che il ragazzo era preoccupato per qualcosa.

Come la ciambella fu pronta Tony si avviò verso l’acqua quando notò di non essere seguito, si voltò e notò Ziva guardarlo.

“ehi non venite?” chiese Tony, fingendosi ignaro del problema di Ziva. Voleva aspettare a chiederle direttamente le domande che gli passavano per la testa.

“maree ima” ribadì Asya vedendo Tony vicino l’acqua e loro ancora ferme sul lettino. Vedendo il volto speranzoso della figlia, Ziva prese un bel respiro e lentamente si tolse il vestito sopra il costume, per poi prendere velocemente la figlia tra le braccia. Un po’ per conforto un po’ per protezione. Una volta vicini a Tony, Asya volle farsi mettere nuovamente a terra e iniziò a sbattere i piedi nelle piccole pozze di acqua davanti ai ragazzi. Tony si avvicinò a Ziva, la quale aveva già avvolto le sue braccia intorno a se stessa, in segno di protezione.

“sono molto orgoglioso di te” sussurrò il ragazzo nell’orecchio di Ziva, lasciandola sorpresa.

“nessuno ti farà del male” rassicurò Tony, vedendo che Ziva annuì con la testa per indicare che aveva ascoltato ciò che le aveva detto.

“e comunque WOOOW togli il fiato” si complimentò Tony posando un bacio veloce sulla guancia della ragazza, la quale non fece neppure in tempo a reagire che Tony era già sfuggito a prendere Asya  tra le braccia e iniziare ad entrare in acqua.

Appena riscossa dai suoi pensieri, Ziva raggiunse Tony e la figlia, la quale si stava già divertendo a sgambettare dentro l’acqua sostenuta da Tony. una volta raggiunti convinse la figlia a indossare la ciambella a forma di coccinella, mentre con Tony la facevano girare intorno a loro. mentre Asya giocava e sbatteva le mani n acqua, mentre i ragazzi tenevano a turno la ciambella, Ziva si avvicinò a Tony abbracciandolo la dietro. Tony spostò il braccio x abbracciarla meglio e portarla vicino a se.

“grazie” sussurrò Ziva sporgendosi verso di lui e Tony ne approfittò per darle un dolce bacio sulla bocca. Un bacio ricambiato con un pizzico di passione in più rispetto al solito. Il resto della giornata passò molto piacevolmente. Asya era talmente affascinata dall’acqua che tenerla sotto l’ombrellone dopo pranzo non fu molto semplice. Per fortuna i ragazzi riuscirono a distrarla giocando con la sabbia, dato che dalla troppa eccitazione quel pomeriggio non ne volle sapere di dormire. I ragazzi riuscirono comunque a godersi la giornata di sole e rilassamento, godendo anche dei molti baci che si scambiarono. Dopo un ultimo bagno e aver fatto merenda con un gelato decisero che era l’ora di tornare verso casa, in modo da non rischiare di attardarsi troppo per strada.   

 

Riuscirono a tornare dal mare puntuali per l’ora di cena. Asya, che aveva dormito per tutto il viaggio di ritorno, cominciò a risvegliarsi appena Ziva la slacciò la seggiolino in auto. Una volta in casa notarono che Nettie non era ancora rientrata. Ziva stava per chiamarla quando notò un messaggio nella segreteria telefonica, era da parte della zia che l’avvertiva di non preoccuparsi, ma con le amiche avevano deciso di rimanere a dormire fuori quella notte e sarebbe rientrata la sera seguente.

Visto avrebbe passato al serata da sola Tony accettò il suo invito a cena, così mentre Ziva era impegnata a fare un bagno veloce alla figlia, il ragazzo si occupò di ordinare delle pizze per cena. Mentre aspettavano le pizze Ziva decise di preparare alla figlia un biberon di latte caldo con dei biscotti, in modo da non metterla a letto senza cena. La bambina, che era già pronta per la notte con il suo pigiama caldo, crollò quasi subito mentre pocciava il suo biberon. Ziva cullò alcuni minuti la piccola prima di alzarsi e portare la figlia a dormire nel suo lettino.

Quando riscese in salone poco dopo, trovò Tony che stava pagando il fattorino con le loro pizze. I ragazzi decisero di mangiare sul divano mentre vedevano un film alla tv. Una volta cenato rimasero accoccolati abbracciati a vedere la fine del film.

“grazie per la bella giornata” disse Ziva, una volta che il film terminò

“non devi ringraziarmi. Poi è stato un ottimo modo per festeggiare questi sei mesi insieme” rispose Tony,

“non riesco a crederci che sono già sei mesi, anche se in realtà mi sembra di stare con te da sempre” sussurrò Ziva, ottenendo in cambio un bacio delicato sulle labbra.

Rimasero ancora un po’ abbracciati sul divano in silenzio godendosi semplicemente la vicinanza dell’altro.

“meglio se vado adesso” disse Tony, muovendosi un po’ dal divano per sciogliere l’abbraccio,

“in realtà Tony stavo pensando..” iniziò incerta Ziva

“cosa?” chiese interessato il ragazzo,

“visto che a casa sei solo e io e Asya siamo sole…bhe ecco perché non rimani a dormire qui questa notte?” chiese Ziva, un po’ imbarazzata;

“wow mi piacerebbe molto, ma ho solo un cambio in macchina non ho un pigiama o una tuta in cui dormire; forse è meglio se ci vediamo domani” disse agitato Tony. il ragazzo sarebbe rimasto molto volentieri a dormire a casa di Ziva, ma visto non aveva le cose necessarie con se non voleva farla sentire scomoda o farla agitare.

“non è un problema per me Tony, veramente” spiegò la ragazza,

“è solo che non voglio farti sentire scomoda in qualche modo” provò a spiegare il ragazzo,

“oh Tony grazie, ma io mi fido completamente di te” esclamò la ragazza,

“ok allora se sei sicura, rimango volentieri” rispose sorridendo Tony,

“sicurissima” disse Ziva alzandosi e trascinando Tony in piedi “adesso vai a prendere la tua borsa in macchina e andiamo a letto” continuò Ziva alzandosi sulle punte e lasciare un bacio a stampo sulle labbra del ragazzo.

Una volta chiusa tutta la casa, e aver controllato Asya, i ragazzi si chiusero in camera di Ziva. In quel momento realizzarono di essere entrambe in imbarazzo. Non avevano mai passato un’intera notte insieme da soli in un letto; certo per la notte dell’ultimo dell’anno avevano dormito vicino sullo stesso divano, ma era successo involontariamente. Ora erano uno davanti all’altro impacciato su come muoversi, su cosa fare o dire.

“vado a fare una doccia veloce, ti preparo degli asciugamani così dopo la puoi fare anche te, va bene?” chiese timidamente Ziva,

“certo va bene” rispose Tony, cercando di mostrarsi tranquillo.

Una volta sotto la doccia cercò di ritrovare un po’ di calma. Si sentiva anche stupida a sentirsi così agitata. Sapeva che Tony non avrebbe fatto nulla senza il suo permesso, ma in quel momento si chiedeva se non fare nulla era proprio quello che voleva. In quei mesi aveva cominciato ad apprezzare le carezze del ragazzo e i suoi baci. Sapeva che se si fossero spinti oltre non le sarebbe dispiaciuto, e di sicuro sarebbe stato tutto molto più piacevole rispetto a ciò che ricordava, ma aveva sempre paura dell’atto in se. Comunque cercò di non pensarci troppo e decise di rimanere calma, se doveva succedere qualcosa tra loro sarebbe successa al momento opportuno. Ripresa la calma finì di fare la doccia e decise di tornare in camera. Purtroppo si accorse di non aver preso con se il pigiama che usava per dormire, così fu costretta a coprirsi con il suo accappatoio e tornare in camera.

Trovò Tony seduto rigido sul letto, pure lui pareva perso nei suoi pensieri. Il ragazzo si riscosse appena sentì Ziva entrare in camera e senza volerlo scattò in piedi dal letto sorpreso. Ziva era avvolta nel suo accappatoio e Tony non poté fare a meno di non notare la gambe nude in vista; quelle gambe stupende che aveva avuto la fortuna di osservare tutto il giorno in spiaggia. Ziva notò di essere osservata attentamente da Tony e arrossì leggermente. Ricomponendosi un attimo, il ragazzo riuscì a prendere gli asciugamani per lui e raggiunse il bagno.

La doccia servì anche a Tony per rilassarsi maggiormente, così quando tornò in camera era in uno stato d’animo più tranquillo.

Come rientrò in camera Ziva non c’era, immaginò subito che era tornata a controllare Asya, così mentre l’aspettava decise di sistemare i suoi vestiti, stava per infilare a letto quando Ziva lo raggiunse in camera.

La ragazza indossava una canottiera semplice ed un paio di pantaloncini, mentre Tony aveva deciso di indossare il costume a pantaloncini pulito e una maglietta di cotone bianca.

“cos’è Tony sei pronto per un bagno in piscina?” disse divertita Ziva notando l’abbigliamento del ragazzo,

“non ho altro a parte i boxer da indossare di comodo per dormire e non volevo metterti a disagio” spiegò imbarazzato Tony,

“oh….. grazie per il pensiero” sussurrò Ziva “ma se il costume è scomodo non farti problemi a causa mia” continuò la ragazza, però senza muoversi da dove si trovava vicino alla porta di camera.

Notando il nervosismo della ragazza Tony le si avvicinò prendendole una mano nella sua. Lentamente la fece appoggiare nel suo abbraccio iniziando a massaggiarle leggermente la schiena tesa.

Ziva si rilassò subito tra le braccia di Tony e si appoggiò più che volentieri al petto del ragazzo. Una delle mani del ragazzo dalla schiena salì fin dietro la nuca della ragazza e lentamente le tolse la pinza che sorreggeva i suoi capelli, facendo ricadere i riccioli lungo la schiena. Ziva sorrise leggermente e si strinse di più nell’abbraccio rilassandosi ulteriormente. Fu così che Tony cominciò a lasciare una scia di baci sulla guancia, il collo e la spalla di Ziva, seguendo un percorso e fermarsi nei punti che sapeva le piacevano.

“forse è meglio se dormo sul divano stanotte” sussurrò Tony all’orecchio della ragazza,

“no resta qui” rispose subito Ziva sporgendosi a baciarlo sulle labbra “stai con me Tony” continuò la ragazza riprendendo a baciarlo mentre lo spingeva verso il letto.

Il ragazzo rimase un attimo sorpreso dall’iniziativa presa da Ziva, ma appena si riprese approfondì il bacio. Erano ancora in piedi vicino al letto persi nei loro baci sempre più profondi, con i loro respiri sempre più corti quando le loro mani cominciarono a muoversi, quasi con vita propria, e si spingevano ad accarezzarsi sempre più intimamente. Le mani di Ziva seguivano un percorso che andava dalla schiena al petto muscoloso del ragazzo fino a seguire gli addominali della pancia per poi tornare sulla schiena. Quelle di Tony erano più audaci, infatti oltre ad accarezzare la ragazza nei punti che ormai aveva imparato come sicuri si azzardò a far scorrere le mani sotto la canottiera e passare al contatto diretto con la pelle calda di Ziva. Lentamente risalì i fianchi fino a sfiorare dai lati i seni della ragazza.

Quel gesto fece sobbalzare e tremare Ziva.

“ehi ti ho spaventato? Se è troppo mi fermo” sussurrò con poco fiato Tony,

“no no va bene” rispose altrettanto scossa Ziva,

“ma stai tremando” si preoccupò ancora il ragazzo

“lo so” confermò Ziva allungandosi per lasciare una scia di baci sul collo del ragazzo “ma non penso che sia dalla paura” disse appena interruppe le sue attenzioni.

“oh ok” disse il ragazzo riprendendo i suoi baci lungo la mascella della ragazza “ma se è troppo prometti di dirmelo? Non voglio farti paura, o peggio ancora del male” continuò Tony, passando dalla mascella alle labbra.

“te lo prometto, ma per adesso sto bene” rispose Ziva appena interruppero l’ennesimo bacio. Rimasero per alcuni secondi fermi e ansimanti a guardarsi negli occhi.

“Ziva io voglio tanto poter fare l’amore con te” bisbigliò il ragazzo distogliendo lo sguardo dal volto della ragazza, vergognandosi un po’ del suo desiderio espresso così apertamente. A sorpresa Ziva si strinse maggiormente contro il corpo del ragazzo.

“penso di volerlo anch’io Tony, ma ho bisogno che facciamo piano ok?” spiegò Ziva

“tutto quello che vuoi e se è troppo ci possiamo fermare ogni volta che lo desideri, basta che me lo dici” ribadì Tony, volendo assicurarla che avrebbe rispettato tutti i suoi tempi. Con calma ripresero ad accarezzarsi e baciarsi da dove si erano interrotti. Questa volta quando le mani di Tony sfiorarono un seno di Ziva le cose non si fermarono, ma aumentarono d’intensità. Lentamente Tony cominciò a spogliare la ragazza, mentre lei imitava i suoi movimenti aiutandolo a liberarsi della sua maglia e il costume. L’unico indumento che li separava erano le mutandine della ragazza. Con dolcezza Tony fece sdraiare Ziva sul letto e senza affrettare niente si sdraiò vicino a lei continuando a baciarla sulla bocca. La ragazza stava acquistando maggiore sicurezza nelle sue carezze tanto che una delle sue mani si spinse fino a toccare Tony nella sua zona più intima, cosa che lo fece sobbalzare piacevolmente sorpreso. Prima che le cose procedessero il ragazzo si alzò dal letto, assicurando Ziva che sarebbe tornato subito, ma prima aveva bisogno di prendere una protezione da poter usare in caso avessero continuato. Appena tornò a letto ebbe la cura di prendere il lenzuolo e coprire i loro corpi, gesto di cui Ziva fu molto grata.

“sei bellissima” sussurrò Tony riprendendo a coccolare la ragazza, alla quale sfuggì un piccolo gemito che sorprese anche lei.

“sei sicura di voler continuare?” si assicurò ancora Tony accarezzando il volto di Ziva, spostandole alcune ciocche di capelli dalla fronte,

“non mi voglio fermare, ma…ma sono anche un po’ spaventata” rivelò Ziva respirando un po’ d’aria per calmare l’ansia.

“ehi basta che mi guardi per vedere che sei con me; ci sono io qui con te e nessun altro” disse Tony mentre Ziva annuì non staccando mai il suo sguardo dagli occhi di Tony.

Con delicatezza Tony sfilò l’ultimo indumento rimanente tra di loro e senza fretta ricoprì il corpo di Ziva, la quale tremò leggermente e sorrise nervosa. Senza mai farle dimenticare che era con lui, Tony riprese a baciare profondamente Ziva, la quale ad ogni bacio e carezza di rilassava sempre di più, fino a che con molta cura e attenzione i due ragazzi si unirono perfettamente. Dopo un primo momento d’immobilità, per accertarsi che le cose andassero bene, lentamente cominciarono ad amarsi sempre più profondamente e in modo più sciolto e rilassato.

Una volta che tutto finì i due ragazzi rimasero abbracciati e con i loro corpi intrecciati, non volendo perdere la vicinanza appena sperimentata.

Erano distesi faccia a faccia in silenzio confortevole. Tony si sporse leggermente per lasciare un dolce bacio sul naso della ragazza, la quale sorrise. Mentre si allontanava un po’ dal volto di Ziva notò gli occhi pieni di lacrime della ragazza.

“ehi che succede?” chiese subito preoccupato, asciugando con il pollice una lacrima che scendeva lungo la guancia.

“niente sono solo una sciocca” scherzò su se stessa Ziva,

“stai bene? Ti ho fatto male?” chiese insistente Tony

“sto bene davvero” rispose Ziva, accarezzando una guancia del ragazzo

“queste lacrime sembrano dire il contrario” constatò Tony,

“non sò perché sono così emotiva, credo sia solo perché è stato tutto perfetto non avrei mai immaginato qualcosa di così perfetto, ed è solo grazie a te” sussurrò la ragazza, baciando le labbra del ragazzo. A queste parole Tony si sentì sollevato, ma aveva ancora un dubbio che si voleva togliere anche se probabilmente la risposta non gli sarebbe piaciuta particolarmente.

“dimmi la verità Ziva ti ho fatto male?” chiese premuroso e vedendo lo sguardo della ragazza abbassarsi capì la risposta, sentendosi deluso di se stesso.

“all’inizio un po’, ma Tony è normale credimi non è colpa tua” provò a spiegare Ziva,

“ma avrei dovuto fare più piano o attenzione, mi dispiace” si scusò lui,

“non devi scusarti è normale che abbia sentito un po’ di dolore non ho avuto chissà che pratica in precedenza e quello che è successo in passato è avvenuto ormai da molto tempo è del tutto normale che ho sentito un po’ di dolore” spiegò la ragazza “ma credimi è stato solo per un attimo e la piacevolezza di tutto superava totalmente quel dolore. Non devi rimproverarti di nulla, sei stato perfetto con me. ok?” disse infine Ziva,

“ok” disse poco convinto Tony,

“che dici se proviamo a dormire un po’. Asya domani mattina si sveglierà di buon ora” disse la ragazza,

“hai ragione meglio se riposiamo un po’” acconsentì il ragazzo stringendo nel suo abbraccio la ragazza

“buona notte amore” disse Ziva baciando nuovamente Tony,

“buonanotte” rispose sorridendo lui.

Ziva stava per entrare nel mondo dei sogni quando avvertì Tony iniziare a massaggiarle delicatamente andando dalla schiena all’altezza dei reni per passare alla pancia all’altezza dell’anca. La ragazza capì subito che cercava di alleviare con quei massaggi delicati quel po’ di dolore che aveva provato in precedenza durante la loro unione.

“sei proprio uno sciocco” sussurrò mezza addormentata Ziva ridendo senza aprire gli occhi “ma è molto piacevole, grazie” disse infine prima di accoccolarsi meglio nell’abbraccio. Tony si limitò a sorridere e porre un bacio sulla fronte di Ziva, prima di crollare addormentato pure lui.

soddisfatti? spero di si.
Al prossimo capitolo XD
  
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