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Autore: Nihal07    23/06/2015    1 recensioni
Dopo continui attacchi a villaggi vicini, il Team Kakashi è costretto ad indagare e soccorrere gli eventuali superstiti. Qui Kakashi incontra una ragazza. Una strana ragazza, tremendamente somigliante a Rin. Che sia lei?
Forse si. Lei conosce la sua storia, le sue emozioni, ma sembra essere tornata per vendicarsi di lui.
In questo momento difficile, il jonin sarà però affiancato dai suoi allievi, in particolare da Sakura...
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo XIV
 

Kakashi e Sakura si rimisero in viaggio la mattina seguente e dopo un paio di ore arrivarono alla meta prevista.
Si addentrarono cautamente nella cava, ma non trovarono nulla di particolare. Solo qualche sasso sparso.
Appena entrati poterono affacciarsi su un grande atrio, dal quale si diramavano una serie di gallerie.
"Siete arrivati infine. Vi aspettavo."
La voce di Miko pervase il grande spazio che li circondava.
La donna uscì da una delle gallerie, camminando lentamente.
Kakashi strinse i pugni e Sakura, spostando lo sguardo su di lui, pregò che non commettesse qualche errore stupido.

"Allora Kakashi... Come è stato il funerale?? Mi sarebbe davvero piaciuto partecipare, ma immaginavo che la mia presenza non sarebbe stata giustamente apprezzata."
Sakura la fulminò con lo sguardo. "Che conclusione perspicace."
Miko sorrise. "Scusa ragazzina, non ti avevo vista." Poi spostò lo sguardo verso Kakashi: "Vuoi raggiungere la tua amichetta Hatake?"
"Non prima di averti eliminato." Kakashi scattò in avanti, il Mille Falchi già brillava.
"No Kakashi!" Sakura allungò la mano, ma fu tutto inutile.
Sapeva sarebbe finita così, ma diamine! Cosa gli passava nella testa a quell'uomo?!
Dalle tre entrate delle gallerie dietro Miko spuntarono tre copie della donna, e a quel punto, Sakura dovette sbrigarsi a raggiungere Kakashi, il quale aveva già dato il via ad un combattimento ravvicinato con la sua avversaria.
Sakura si morse il labbro inferiore, ed evocò due copie identiche a lei, ognuna delle quali si focalizzò su quelle dell'avversaria.
"Ti vedo più lento nei movimenti Kakashi. Non è divertente così."
Miko tirò un calcio allo stomaco dell'uomo, in quale indietreggiò di qualche passo.
Senza dargli un attimo di respiro, Miko gli saltò addosso, atterrandolo, bloccandolo a terra e puntandogli un kunai al collo.
Kakashi lasciò che le scintille del Mille Falchi lo avvolgessero, così la donna fu costretta a spostarsi.
Il jonin alzò il coprifronte dall'occhio scoperto e si preparò ad attaccare, quando l'avversaria puntò il suo sguardo in quello dell'uomo.
Kakashi sentì il suo corpo non rispondergli più come faceva qualche istante prima e maledì se stesso per non aver fatto attenzione. La stessa tecnica l'aveva fregato per la seconda volta.
Si voltò verso Sakura, la quale stava ansimando per lo scontro non ancora concluso con la copia di Miko. Fortunatamente le sue due copie avevano concluso il loro compito.
La copia dell'avversaria si spostò e Sakura, incurante del pericolo, si girò lentamente verso Kakashi, per accertarsi che stesse bene.
Fu questione di pochi istanti: una mano che la afferrava per il collo, una forza che la spingeva sulla parete rocciosa e non le permetteva di muoversi.
"Ka-Kakashi... Sono io..."
Il jonin cercò, con tutte le sue forze, di opporsi alla volontà della donna che lo stava controllando.
Non voleva far del male ad una sua compagna di team. Non di nuovo.
Il braccio avvolto dai Mille Falchi smise di brillare, le scintille scomparvero e afferrò uno dei suoi kunai, ferendosi la spalla del braccio che stava bloccando Sakura. Dal dolore cadde a terra sulle ginocchia. Si afferrò con la mano il braccio sanguinante e cercò di tornare in se stesso.
Sakura, ormai libera, si abbassò alla sua altezza, ma potè concentrarsi su Kakashi per poco, in quanto ognuna delle due Miko si era già infilata in una delle gallerie.
"Diamine..."
"Sakura, dobbiamo andare..."
"Ma Kakashi, stai bene?!"
"Starò meglio quando finiremo questa missione."
Il jonin seguì una due figure, sperando di trovare la vera Miko.
La rivide dopo pochi metri, le pareti della galleria erano piene di carte-bomba attaccate un pò ovunque.
Kakashi rabbrividì quando capì l'intento della donna.
"Vuoi far saltare questo posto..."
"Con te dentro Kakashi."
Il jonin indietreggiò. "Morirai anche tu in questo modo."
"Che tu ci creda o no, la cosa non mi interessa."
Kakashi rabbrividì per un attimo. "Aspetta...!!"
Prima che potesse dire altro, Miko sussurrò qualcosa, e le carte - bomba esplosero, colpendola in pieno e scaraventando Kakashi qualche metro più indietro di dove si trovava.
L'uomo si alzò dopo una decina di secondi, ancora stordito per l'esplosione. Era vivo ma...
Ad un trattò sentì un boato provenire dalla fine della galleria e vide le pareti crollare.
"Sakura..."
Uscì velocemente dalla galleria. Trovò Sakura che lo cercava con lo sguardo. "Kakashi, era una copia."
"Lo so, la vera Miko è morta. Se non usciamo ora, tutto ci crollerà addosso."
Sakura annuì, e tutti e due iniziarono a correre verso l'uscita. Dal soffitto iniziarono a franare grandi massi, le pareti dietro i due jonin si sbriciolarono. Kakashi tornò, per un attimo, al giorno in cui Obito era morto. Per colpa sua, schiacciato dal peso di un masso crollato dal soffitto di quella grotta.
Ad un tratto, stanco per la grande perdita di sangue, Kakashi inciampò e cadde a terra. "Dannazione..."
Sakura si fermò e tornò indietro. "Kakashi!!"
"Sakura, che diamine stai facendo?! Vattene!"
La ragazza lo afferrò per un braccio e se lo fece passare intorno alle spalle, cercando di dargli una mano ad alzarsi. "Non ti lascio indietro."
"Non riesco ad andare veloce. Non ce la faremo... alla mia velocità... Se... Se non te ne vai... Moriremo entrambi."
Sakura iniziò a camminare, per quello che poteva. Non mancava molto. Solo qualche metro e avrebbero varcato l'uscita. "Ti piacerebbe..."
La ragazza alzò lo sguardo e vedendo un grande masso cader giù, fece un gran respiro concentrando tutte le forze che le rimanevano.
Spinse Kakashi verso l'uscita, prima che la roccia bloccasse l'unica loro via di fuga.
Dopo un grande tonfo e un fitto polverone, Kakashi riuscì a riprendersi lentamente e dopo alcuni istanti, si tirò su, respirando l'aria pulita che l'esterno regalava. Fissò per un attimo l'entrata della cava, ormai bloccata dalle macerie, poi spostò lo sguardo per cercare Sakura.
Non la vide. Non vide nessuno.
Stanco, si trascinò all'entrata bloccata dai detriti e colpi più forte che poteva il masso che ostruiva il passaggio. "Dannazione...!".
Con il braccio sano, cercò di scavare nella roccia, ma non ne trasse alcun benificio.
Non poteva essere rimasta lì dentro. Non per salvare lui. Avrebbe dato anche la vita per quella della ragazza.
Strinse i pugni più forte che poteva. "Perdonami Sakura... Se potessi..."
"Perdonarti per cosa??"
Kakashi sussultò quando sentì una voce dietro di lui e una mano poggiarsi sulla sua spalla.
Si girò lentamente e per un attimo rimase perplesso sul da farsi quando capì che la ragazza che aveva davanti era davvero Sakura.
La rosa fu la prima ad interrompere quel silenzio. "Il tuo braccio non è messo per niente bene. Se non facciamo subito qualcosa potrebbe fare infezione... E io non..."
Kakashi non la lasciò nemmeno finire. La abbracciò, tirandola a sè con il braccio ancora funzionante. "Non farlo mai più."
Sakura sorrise ricambiando l'abbraccio. "Di certo non potrò più farlo se continui a stringermi nel modo in cui stai facendo ora."
Il jonin si staccò immediatamente imbarazzato. "In qualsiasi caso..."
"Si??"
"Grazie..."
Sakura tossì. "Per così poco??" Poi sorrise. "Che ne dici di tornare a casa?"

 
  
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