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Autore: MartaMush    13/01/2009    5 recensioni
Harry posò un dito sulle labbra del Serpeverde per farlo smettere di parlare.
«Shh, Draco. Potrebbe essere così, sempre così, se solo tu volessi. Dimmi di sì Draco, ti prego. Io ho un terribile bisogno di te. Sei la cosa più importante della mia vita. Ti prego, torna con me…»
Harry e Draco.La loro storia potrà mai avere un futuro?
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 8. ~Favori.



Era notte fonda, ma a Villa Malfoy qualcuno non dormiva.
Due figure scure stavano parlando silenziosamente accanto al fuoco di un tetro caminetto.
«Non è ancora il momento, mio fedele Lucius» diceva la più alta delle due, seduta elegantemente su un divano finemente ricamato rivolto verso il fuoco.
«Ma mio Signore, lei capirà la mia situazione!Non posso rischiare di gettare la mia famiglia nel disonore…» rispose Lucius Malfoy, che, seduto su di una poltrona a un lato del caminetto, sembrava fortemente a disagio e cambiava continuamente posizione.
«Oh no, certo che no… - continuò Voldemort soppesando le sue parole – Eppure non me lo sarei mai aspettato da Draco…un mago del suo rango…assieme a quel Potter.»
Il disprezzo con cui aveva sottolineato l’ultima parola era così evidente che Lucius rabbrividì.
«Mio Signore, a questo ho provveduto io stesso. Le assicuro che mio figlio non oserà più nemmeno guardare Potter!»
«Ne sono certo, Lucius…» rispose Voldemort fissando il vuoto.
Passarono alcuni minuti in silenzio. Lord Voldemort accarezzava il dorso di Nagini, che muoveva la coda beata. Lucius Malfoy rimase immobile, con le mani che tremavano. Infine, parlò nuovamente.

«Mio Signore… - disse con uno sforzo evidente - Sa meglio di me quanto Potter sia debole e testardo. Sono certo che sta già cercando un modo per mettere le sue sporche mani su Draco e io devo assolutamente impedirlo. Per questo ho bisogno del suo aiuto.»
Voldemort spostò gli occhi sul viso di Lucius, pallido come un cadavere.
«Il mio aiuto? – ripetè sorridendo – Lucius, Lucius…Sei molto coraggioso a chiedermi aiuto. O semplicemente molto stupido»
Malfoy ebbe un fremito.
«Eppure… - il Signore Oscuro si passò un dito sulle labbra – Eppure potrei aiutarti.»
Il mago si gettò ai piedi del suo padrone.
«Mio Signore! Le sarò eternamente riconoscente, la servirò per l’eternità e sarà un onore ancora maggiore per me!»
«Alzati, Lucius. - disse Voldemort imperioso, poi continuò – Non è certo per il piacere di aiutarti che lo farei. Tu mi chiedi di allontanare Potter da tuo figlio, ben sapendo che non hai il permesso di ucciderlo. Oh no, questo piacere spetta a me. Ebbene, non sei l’unico a desiderare che muoia il prima possibile. Alla luce di ciò, potrei anticipare la guerra di qualche mese. In fondo, sono all’apice della mia potenza. Certo, avrei preferito un combattimento ad armi pari…Dare a Silente il tempo di organizzare un esercito…Ma alla fine, che importa?»
«Mio Signore…»
Lucius era ancora ai piedi di Voldemort e il suo sguardo brillava di riconoscenza.
«Sì Lucius, perché no…Perché no.»

*

Piton percorreva a rapidi passi i corridoi della scuola. Si fermò di fronte al gargoyle di pietra che era posto all’entrata dell’ufficio del Preside. Pochi attimi dopo, il gragoyle si mosse e Silente scese dalla lunga scala a chiocciola.
«Presto Severus – disse – Non c’è tempo.»
Si avviarono entrambi nella direzione dalla quale era giunto Piton. L’unico rumore che si udiva era quello dei loro passi sul pavimento del castello.
«Lucius ha agito prima di quanto mi aspettassi – disse Silente mentre scendevano le scale – Temo che la guerra sia più prossima del previsto, Severus. Hai mandato il gufo che ti avevo chiesto?»
«Sì, Preside» rispose Piton prontamente.
«Bene, molto bene. Spero soltanto che non sia troppo tardi.»
Arrivarono di fronte all’ufficio della McGranitt.
«Senza il Ministero dalla nostra parte sarà ancora più difficile.»
Bussò.
«Professoressa McGranitt, è urgente!»
«Mi domando se…» - cominciò Piton.
«Sì, Severus? – domandò Silente dolcemente – Professoressa McGranitt!»
Dall’altro lato della porta si udirono dei rumori e un borbottio.
«Pensa, Preside, che la ragazzina abbia convinto Potter?»
Un tonfo.
«Professoressa! Va tutto bene? – esclamò Silente per poi rivolgersi a Piton – No Severus, non lo penso. Sono pur sempre amici, in fondo, e non si può convincere un amico a fare una cosa del genere.»
«Ma allora perché…» disse Piton alterato.
«Ti ho chiesto di parlarle? – rispose il mago con un’ombra sul viso – Perché confido che la signorina Granger farà ciò che è giusto, alla fine.»
«Non capisco…» tentò di dire Piton, ma Silente lo interruppe.
«E’ sicuro, porfesor Piton, di aver detto alla signorina Granger le esatte parole che le ho riferito?»
«Certamente – rispose – Potter deve lasciare Malfoy. Mi sono permesso di aggiungere qualcosa in più, ma le ho detto precisamente quello che lei mi ha chiesto»
«Bene. Spero di non averla sottovalutata…»
 La professoressa McGranitt spalancò la porta di botto.
«Era ora, professoressa!» esclamò il Preside preoccupato.
«Professor Silente! – disse lei turbata con una mano posata sul cuore – Professor Piton! Non sarà mica…?»
«Purtroppo sì, mia cara professoressa.»
L’ombra era tornata sul viso del Preside. La McGranitt si appoggio allo stipite della porta.
«Su, su – la rassicurò Silente – Abbiamo ancora il tempo necessario ad organizzare una buona difesa. Ho chiesto al professor Piton di mandare un gufo alla Tana, l’Ordine ci raggiungerà a breve. Temo, però, di aver bisogno del suo aiuto per sistemare le cosa qui a scuola, professoressa. Dobbiamo anche mettere al sicuro i ragazzi e avvisare i loro genitori. Ma questo può essere fatto domani. Non turbiamo il loro sonno, almeno per questa notte.»


*

Le prime luci dell’alba entrarono mute nella torre di Grifondoro. Hermione camminava lungo tutto il perimetro della Sala Comune: non riusciva a darsi pace. Aveva costretto Ron ad andare a dormire, dicendogli che voleva restare da sola per un po’.
‘Deve esserci una soluzione’ – pensava - ‘Ragiona Hermione, ragiona. Perché Piton ha voluto parlare con te? Perché non Ron? In fondo, è lui quello più legato ad Harry…’
Si avvicinò alla finestra e lasciò che l’aria fredda del mattino l’avvolgesse.
‘Silente ha chiesto a Piton di parlare con me. Ha pensato che potessi essere di aiuto. Sì ma, come? Se lui non riesce a convincere Harry a lasciare Malfoy, che cosa posso fare io? Siamo amici, certo, ma non può aver pensato che avrei acconsentito…Eppure sono sicura di aver tralasciato qualcosa…’
‘Harry. Draco. Un aiuto per convincerlo a lasciarlo. Ma perché deve lasciarlo? Cosa c’è di così grave da non poter essere rivelato?’
La Grifondoro era talmente immersa nelle sue elucubrazioni che non si accorse che Dean e Seamus si erano svegliati e la stavano osservando.
«Diamine Hermione – disse Seamus con la voce impastata dal sonno – Cosa fai in piedi a quest’ora? E’ Sabato e non ci sono lezioni...Ahia!»
Si girò verso l’amico che gli aveva tirato un libro in testa.
«Ma sei pazzo? Potevi farmi male!»
«Seamus!Non ti viene in mente niente? – disse Dean agitato – Qualcosa che abbiamo dimenticato di fare, per esempio?!»
Seamus socchiuse gli occhi e aggrottò la fronte, come se cercasse di ricordare qualcosa. Poi, d’un tratto, esclamò: «La lezione di ieri pomeriggio!Ci siamo addormentati!»
«La McGranitt ci ucciderà…» mugolò Dean.
«Silenzio! – gridò Hermione – Sto cercando di concentrarmi! Andate a dormire di sopra, tutti e due!»
I due ragazzi barcollarono su per le scale e lasciarono Hermione sola coi suoi pensieri.
‘Deve esserci qualcosa di più. – riprese la ragazza – Convincere Harry a lasciare Draco. Lasciare Draco…Ma quando? E poi lasciare come? Piton non ha specificato…O meglio, lo ha fatto, ma forse non nel modo che intendeva Silente…Ma che senso avrebbe avuto allora? A meno che lo stesso Piton non sia a conoscenza del piano di Silente…E perché io?’
Una voce proveniente da ogni luogo interruppe i suoi pensieri. Era la McGranitt.
«Tutti gli studenti devono recarsi immediatamente in Sala Grande. E’ questione della massima importanza.»



RINGRAZIAMENTI.


@ hay_chan: Ahhhh *-* Spero che questo capitolo ti sia di ispirazione per un'altra tortura al caro Lucius u_u
@ annalicious: Grazie infinite, mi fa tanto piacere che ti piaccia come scrivo ^-^
@ Faust_Lee_Gahan: Ohhh, troppi complimenti *-* Spero ti piaccia anche il nuovo capitolo!
@ Arleen: Last but not least, la MoglieH. Inutile dire che le tue recensioni sono le mie preferite *-* Ma questo è nulla, sono stata cattiva con loro >_<

  
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