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Autore: Shary_Leonetta    24/06/2015    0 recensioni
Violetta è una ragazza che abita a Buenos Aires con la sua famiglia: German ed Angie. Ha 18 anni e quello che vuole è sempre divertirsi e pensare soprattutto a se stessa, senza però deludere i genitori. Leon invece è un ragazzo che fa spesso a botte, che se ne frega di molte cose..ma un giorno venne sbattuto fuori casa e così conosce la famiglia Castillo. Di mezzo ci sono anche gli amici di Violetta..Cosa succederà quindi? Tra scuola, casa, feste ecc. Le loro vite come proseguiranno?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Stavo dormendo beatamente quando mi suona il telefono: Francesca! Uffa ma che vuole a quest ora del mattino? “pronto? Fran? Che c’è? Perché mi svegli così presto?” chiesi facendo un enorme sbadiglio. “presto? Vilu sono le 11 e mezza e siamo tutte qua a casa mia..hai riposato bene? No perché sai com’è..noi vorremmo mangiare così andiamo subito in spiaggia” io sgranai gli occhi! Le 11 e mezza? Ohddio! “Fran arrivo subito! Scusami amica mia” scesi dal letto mentre io e la mia amica italiana ci salutammo. Presi una borsa con il necessario per la spiaggia e misi il costume con sopra una camicia sul lungo bianca. Raccolsi i capelli, misi un paio di sandali e mi fiondai giù salutando tutti e correndo da Francesca. Suonai al citofono “chi è?” .. “io Fran, Violetta” mi aprii ed entrai. “scusate ragazze, mi sono addormentata ieri sera sul tardi e non mi sono svegliata neanche una volta!” le abbracciai tutte e la rossa sorrise “non preoccuparti Vilu! Nel frattempo abbiamo preparato gli spaghetti..tipico di Francesca naturalmente” tutte risero “ovviamente” fece l’occhiolino Fran. Mangiammo chiacchierando del più e del meno e per fortuna nessuna chiese niente, anzi..mi stavano facendo crollare dal ridere. “ragazze io i vestiti per la festa di stasera li ho portati dietro..tanto ci cambiamo là no?” chiesi io “sìsì certo” rispose Nati. “bene, andiamo? Mi devo abbronzare..susu” ovviamente a parlare fu Ludmilla “sì dai andiamo” così eccoci arrivate in spiaggia e subito prendemmo il nostro punto preferito! Ci togliemmo i copri costumi e ci fiondammo in acqua schizzandoci, affogandoci..insomma, giocando come delle bambine! Ma devo tutto alle mie migliori amiche..sono uniche! Fatto sta che dopo una buona mezz’ora uscimmo..ma avevo una sete! “ragazze io vado al chiosco a prendere qualcosa da bere..volete qualcosa?” .. “sì io una fanta grazie Vilu” chiese la rossa, “io una sprite” disse la bionda, “io una coca” esclamò la riccia, “anche io una coca Vilu, grazie” disse infine Francesca. Allora andai e c’era un ragazzo che serviva, voltato di spalle..ma mi sembrava di conoscerlo “mi scusi..potrei avere delle bibite per cortesia?” quando si voltò riconobbi che era Robert! Un mio amico che avevo conosciuto anni fa in Spagna..non ci credo! Cavolo quant’era diventato carino! Si era fatto molto più alto, un fisico decente: ne troppo magro, ne troppo muscoloso. Biondo, occhi azzurri e un bel sorriso. “Robert? Non..non ci credo! Che ci fai qui?” risi mentre gli davo un bacio “Violetta! Dio mio quanto sei cambiata! Quanti anni sono passati? 10?” rise anche lui insieme a me “7! Quanto tempo..lavori qui ora quindi?” mi sedetti sullo sgabello “sìsì faccio la stagione estiva.. ma quanto sei cresciuta? Tu invece che fai?” cavolo anche la voce gli era cambiata tantissimo! “anche tu sei cresciuto eh! Io studio ancora..che pizza! Non ne posso più..una noia!” sbuffai. “e dimmi..sei ancora una schiappa in matematica?” mi diede un colpetto sulla spalla..ed ecco che ci siamo..la matematica..perchè parlare della matematica con tutto quello di cui si può parlare? Comunque decisi di sorvolare sorridendo “ohssì! Altrochè Robert!” e insieme ridemmo come due scemi..proprio come quando eravamo amici in Spagna, a Barcellona. “allora, che bibite vuoi Vilu? Ti chiamano ancora così vero?” .. “certo! Allora 2 coche, una fanta, una sprite e per me…” ma il mio amico mi interruppe “caffè freddo?” non ci credo..se lo ricorda ancora! “dai ancora te lo ricordi? Comunque sì grazie” e mentre mi preparava il tutto esclamò “e come dimenticarselo? Ehi stasera c’è la festa qui..ci vieni?” intanto mi mise tutto in una busta “sìsì..vengo con delle amiche! Stasera te le farò conoscere naturalmente” scesi dallo sgabello prendendo la busta “ok, ci conto! È stato fantastico rincontrarti Vilu! Poi stasera mi dai il tuo numero, che ora il cellulare l’ho dimenticato a casa” io risi “Robert sei cresciuto ma il telefono lo dimentichi ancora eh?” gli diedi un colpetto sulla spalla come ha fatto prima lui con me. “eh che ti devo dire?! Dai ci vediamo stasera! Ciao bellissima” mi diede un bacio “ciao Robert! A stasera” dopo un metro o poco più vidi qualcuno correre verso di me da dentro l’acqua del mare..Maxi? “ehi Vilu! Ciao” mi diede un bacio sulla guancia destra “ciao Maxi..hai bisogno?” lo vidi mettersi una mano dietro la testa..brutto segno! “io? Ehm no..cioè forse..conosci Robert?” ero piuttosto confusa “sì..siamo stati grandi amici quando ero in Spagna e dopo 7 anni l’ho rivisto qui..perchè?” inarcai le sopracciglia “no perché..ho visto che eravate molto affiatati e allora mi domandavo se..beh sì se state uscendo insieme o che..” posai le bibite a terra e misi le mani ai fianchi “Maxi che vuoi? Sentiamo.. ti manda Leon? Vero?” ecco che riconobbi la smorfia falsa di Maxi: gesticolazioni, occhi larghi e così via. “Leon? Nooo ma che..figurati! Io sono solo..” incrociai le braccia “certo..uno con 100 amici viene da solo al mare? Spostati” mi misi a camminare guardando a destra e a sinistra finchè non trovai un ombrellone aperto con appesa la maglia di Leon che riconobbi subito, e guardando in giù vidi un ragazzo con occhiali da sole e le braccia incrociate sulla testa. Mi misi davanti mentre sentivo Maxi rincorrermi urlando “Violetta..aspetta..dai” ma troppo tardi “allora? Che fai? Mi spii?” dissi quasi urlando pregando che Leon non si togliesse gli occhiali altrimenti avrei rivisto quei suoi splendidi occhi verdi. “ciao Violetta” senza nemmeno muoversi “ciao Violetta? Questo sai dirmi? Se non te ne sei accorto ti ho fatto una domanda..ti sei messo a spiarmi? Non ti è bastato quello che mi hai fatto?” .. ma ad intromettersi fu Maxi “Vilu, aspetta..posso spiegarti” ed io lo fulminai con lo sguardo “stanne fuori Maxi!” e mi voltai di nuovo da Leon “allora? Cos’è hai perso la voce?” ecco che si tolse gli occhiali..come non detto! E si sedette guardandomi “Maxi lasciaci soli per favore” Maxi stava per andarsene ma io lo bloccai per un braccio “non abbiamo nulla di importante da dirci perciò Maxi può benissimo restare. Voglio che mi rispondi Leon! O stai ricominciando a fare l’uomo vissuto?” .. “innanzitutto non urlare. Secondo..non mi sono messo a spiarti. Ci siamo separati ieri e oggi ti vedo ridere e scherzare pacificamente con il barista! Cosa dovrei pensare?” io lo applaudì “grazie! Grazie Leon!” inarcò le sopracciglia domandandomi “grazie di che?” .. “che mi hai subito dimostrato che non sei affatto cambiato! Che sei il bambino di sempre..al posto di venirmi a dire in faccia quello che pensi dici ai tuoi amici di controllarmi. Complimenti” me ne stavo per andare ma mi bloccò per un braccio alzandosi e intanto Maxi stava tornando al bar “lasciami Leon! Immediatamente! Non voglio che mi sfiori neanche con un dito!” lui mi lasciò ma subito mi chiese “dimmi la verità..esci con quello?” e si mise le mani ai fianchi “sai che ti dico Leon? Che no, non ci esco..ma mi piacerebbe molto e sai perché? Perché è maturo, è responsabile, mi posso fidare di lui ed è molto gentile. Lui è un uomo al contrario di te! E sai che ti dico anche? Che devo studiare per essere promossa, sono sotto di 5 materie..sto male, non riesco ad aprire libro..ma devo farlo, devo riuscirci perché significa crescere. Crescere Leon, proprio quello che dovresti fare tu!” ci fissammo per qualche secondo e lui stava per dire qualcosa “io..” ma lo bloccai subito “stai zitto..non dire niente..mi hai solo illusa. Sei solo un idiota Leon. Addio” me ne andai spudoratamente fiera di me stessa! Alla faccia sua! Quello stupido..sono troppo contenta! Brava Violetta! Sorrisi a me stessa, ripresi le mie bibite e tornai dalle ragazze “Vilu era ora! Stavamo per venire a cercarti..che fine hai fatto?” e così mi sedetti e raccontai tutto per filo e per segno e loro rimasero scioccate ma mi diedero un bel cinque “sei un mito Vilu” iniziò Fran, “grandissima!” proseguì Nata, “meravigliosa” disse Cami “hai imparato bene la lezione amica mia! Così si fa” mi abbracciò Ludmi. “eee..dunque..quel Robert? Eh?” mi chiese Cami con qualche colpetto di gomito “è un amico, l’ho conosciuto in Spagna come vi ho detto..niente di più” diedi un sorso al caffè “ah certo..e stasera vi vedete?” sorrise Francesca “boh penso di sì..comunque sia lavora al bar laggiù..gli ho già detto che ve lo farò conoscere” tutte risero e poi mi aggiunsi anche io “ah Vilu..hai detto che c’è Maxi là insieme a quell’ebete del suo amico?” chiese Nati ed io annuì “sì perché?” .. “no perché..magari vado a salutarlo” ma Ludmilla subito la fermò “alt signorina! Oggi giornata tra amiche! Stasera lo vedrai visto che verranno anche Fede, Diego e Broadway” Nati sbuffò “ok va bene” e di nuovo ridemmo tutte insieme. “ragazze..ultimo bagno poi andiamo a mangiare un panino in quel pub là infondo? Che si sono già fatte le 18.20..così ci cambiamo e tutto” tutte erano d’accordo e così andammo di nuovo in acqua e dopo un quarto d’ora uscimmo e andammo a cambiarci nelle cabine dietro di noi, un po’ più infondo. Quando uscimmo tutte ci facemmo i complimenti: io indossai una minigonna bianca di jeans, infradito semplici con qualche brillantino (essendo comunque sempre sulla sabbia), un top azzurro con un fiocco nero sul fianco sinistro e i capelli raccolti in una coda alta. Francesca indossò un vestito corto fin sopra le ginocchia senza spalline, bianco a pois rossi con un nastro in vita sempre rosso, ballerine sul rosso scuro e un fiocco in testa bianco. Camilla invece aveva un leggins fino alle ginocchia, verde e una maglia fin sotto al sedere blu con delle frange e in vita una cintura larga beige come il colore dei suoi sandali e intorno alla testa naturalmente un nastro tutto intrecciato sul verde chiaro. Natalia uscì con addosso un pantaloncino nero e d’orato a quadri, una maglia a maniche corte bianca con su scritto “Love Me” in nero a pajette e gli stivaletti neri con un piccolo tacco. Infine Ludmilla aveva una gonna appena sopra le ginocchia leopardata, una maglia sul fucsia, semplice e sopra un giacchetto sempre leopardato corto e ai piedi le scarpe con un po’ di tacco dello stesso colore della maglia e anche lei i capelli con una coda alta. “allora andiamo? Ho una fame” domandai io toccandomi la pancia “sìsì, vamos” rispose Fran e così arrivammo al pub sedendoci dentro una piccola cabina per giusto 5 persone e aspettammo il cameriere mentre sceglievamo cosa prendere.
   
 
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