Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: tienimiancora    25/06/2015    13 recensioni
Estratto dal Capitolo Due.
“Avanti Lucas, smettila di sparare cazzate. Questa rientra tra quelle più grosse che hai detto.” il ricordo della voce di Emily gli apparve forte e chiaro nella mente.
La ragazza aveva reagito così davanti alla parola 'angelo'.
“Emily lo so che non mi avresti mai creduto ma è quello che sono.” aveva risposto lui serio.
Lei era rimasta sbalordita quando dalla schiena di Lucas erano spuntate due ali bianche.
Si era avvicinata timidamente continuando a guardare il ragazzo stupita e incredula.
La sua mano tremava quando le aveva sfiorate.
Poi, dopo essersi accertata che non stava sognando, ci aveva creduto davvero.
Il ragazzo che amava era un angelo.
[..]
“Non ti lascerò mai, questa è una promessa. Troverò un modo per averti con me per sempre.” le aveva detto lui, mentre ancora osservavano le stelle.
Lei si era avvicinata e lo aveva guardato con quei suoi grandi occhi castano chiaro.
“So che ce la farai. Per me, per noi.” e poi lo aveva baciato, come non l'aveva mai fatto.

Ma il prezzo da pagare per riuscire ad assaporare l'eternità insieme è davvero alto.
E Lucas lo sa, lui lo sa bene.
Vale davvero la pena rischiare?
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sovrannaturale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




Tenebre


Il primo angelo a cadere fu il più piccolo tra i due fratelli. 
Egli fu costretto a capire da solo la sua nuova natura, saziando la propria sete e iniziando il cammino sulla Terra.
Capì prima di tutti che la vita che lo aspettava sarebbe stato un lungo ed infinito viaggio per riuscire a trovare quella luce che avrebbe illuminato il cuore liberandolo dalle tenebre.


-Lucas- 


Lucas si svegliò sollevando le palpebre molto lentamente, i suoi occhi non riuscivano a mettere bene a fuoco la scena che aveva davanti a lui; così si prese ancora qualche secondo prima di rifare un altro tentativo. 
“Dove diavolo mi trovo?” iniziò a formulare queste parole riprendendosi. 
Quando provò una seconda volta il risultato fu più soddisfacente: era sdraiato su un materasso molto rovinato, davanti a lui c'era uno specchio in cui vedeva il riflesso del suo volto sbigottito, le pareti erano di un azzurro tenue e non c'era neanche una finestra per permettere alla luce di entrare. 
In quella che aveva classificato come “camera” era completamente solo.

Dopo essersi assicurato che fosse in grado di alzarsi sgusciò fuori da quel letto improvvisato sistemandosi i vestiti sudici che aveva addosso. 
“Ma da quanto mi trovo in questo posto?” si domandò.
Prima di incamminarsi verso l'unica via d'uscita di quella stanza, si tolse la camicia per spiegare le sue ali ed essere pronto a combattere, se necessario.
Dopo aver fatto quella leggera pressione al centro delle scapole le sue ali occuparono il loro posto dietro la schiena del ragazzo, il quale perplesso si guardò allo specchio. 
Le ali che vedeva riflesse erano tutt'altro che bianche, luminose e splendenti; esse erano scure, di un colore tendente al viola, formate da tante pieghe e la loro fine non era ben definita come quelle che aveva sempre avuto.
Lucas imprecò e corse fuori da quella stanza, sicuro che avrebbe trovato le risposte alle domande che gli frullavano nella testa.

Uscendo dalla camera Lucas si ritrovò di fronte ad un ragazzo che sembrava della sua età. Egli lo guardava sorridendo, aveva un sorriso perfetto che risaltava gli occhi e i capelli neri come la pece. Indossava una maglietta aderente rossa da cui si intravedeva il suo fisico scolpito, ed era alto tanto quanto Lucas. Inoltre aveva in mano un bicchiere da cocktail da cui spuntava un ombrellino giallo, che stringeva forte mentre era appoggiato ad un tavolo anch'esso nero e lucido. 
Quel ragazzo aveva un fascino particolare e Lucas restò un attimo immobile ad osservarlo, ma appena notò le stesse ali scure che gli spuntavano dietro la schiena si scagliò contro di lui. 
«Che cazzo mi hai fatto, eh?!» sbraitò Lucas prima di afferrarlo per la maglietta costringendolo a guardarlo. 
«Ehi, ehi... Senti, vediamo di darci una calmata» rispose l'altro allontanandosi da lui con molta facilità. 
«Spiegami cosa mi hai fatto. Subito!» esclamò Lucas con la stessa rabbia di prima. 
«Ma perché siete sempre così alterati quando vi svegliate?» domandò a nessuno in particolare alzando gli occhi al cielo. «Inizierò presentandomi, va bene? E comunque lo farò quando il mio spazio vitale sarà nuovamente rispettato... Grazie» concluse sorseggiando dal suo bicchiere e facendo segno di accomodarsi a Lucas, il quale con molta cautela e senza abbassare la guardia si sedette sulla prima sedia vicina. 
«Io sono Logan» disse porgendo una mando davanti a lui. «Lucas» ribatté l'altro stringendola, ma fulminandolo con gli occhi.
«Ti trovi nella mia umile dimora situata al centro dell'Inferno. Sì, possiamo anche evitare la parte in cui salti sulla sedia ed esclami “Oh mio dio, ma tu sei il primo angelo caduto!” perchè ti posso confermare che sono proprio io» disse con nonchalance guardandosi le unghie. 
Dopo aver appoggiato tranquillamente i piedi sul tavolo -mocassini sporchi di fango, oltretutto- continuò a parlare fissandolo negli occhi. Il suo sguardo era penetrante, come se volesse arrivare dritto all'anima.
«Sei qui da una settimana; hai passato sette giorni intensi a dormire senza mai svegliarti -russando per la maggior parte del tempo se lo vuoi sapere- però è comprensibile la cosa, dato che non dormirai per un bel po' di tempo...»
Nella mente di Lucas continuavano a formarsi pensieri, domande e conclusioni che cercava disperatamente di accantonare: non poteva essere vero. 
Quando Logan riprese a parlare Lucas lo interruppe. «Caleb mi ha fatto cadere, vero?» disse accentuando la penultima parola «Io sono un demone ora... Questo spiegherebbe le mie ali e questo fastidio che provo alla gola. Mio padre è Vince Burke, immagino avrai sentito tante storie sulla nostra famiglia, di conseguenza mi scuserai se so già qualcosa sui demoni e la loro natura» rispose in tono deciso Lucas, sostenendo per la prima volta lo sguardo di Logan. 
«Mi piaci, ragazzo. Era da un po' di tempo che non accoglievo un tipo sveglio. Di solito sono tutti “oddio aiuto” “ti prego fammi tornare com'ero” “io voglio essere un angelo” e bla bla bla, tu invece sembri aver accettato già questa tua nuova vita» disse sorridendo appena, prima di riprendere il discorso. «Quando ci fu quella litigata ricordo che vidi il male negli occhi di mio fratello: lui meritava di cadere... Non io. Invece è successo così ed ora cerchiamo di stare il più lontano possibile. Io, a differenza di tutti voi novellini, mi ricordo il motivo della mia caduta» disse guardando oltre Lucas qualcosa che non c'era effettivamente. «Circa 1800 anni fa, per la precisione 1789, facendo uno di quei soliti viaggi per piacere personale sulla Terra, che prima o poi qualsiasi angelo fa, mi innamorai di una ragazza. Era bellissima e mi ricordo ancora il profumo dolce della sua pelle. La incontrai a Parigi, e appena la guardai negli occhi capii quello che la gente raccontava soltanto nei libri antichi: il significato della parola amore. 
E' facile intuire che iniziammo a ridere, scherzare, parlare di qualsiasi cosa ed utilizzare ogni scusa scadente per vederci anche solo 5 minuti. Dopo anni passati insieme decisi di mostrarle la mia vera natura. La notizia stravolse il suo modo di vedere il mondo, e per un po' di tempo si allontanò da me. Furono mesi terribili e mi accorsi che il sentimento che provavo per lei era davvero incontenibile.» Logan continuava a fissare negli occhi Lucas, il quale attento ascoltava ogni parola. 
«Riuscirai ad immaginare la felicità che provai quando si presentò una notte nel Motel dove temporaneamente abitavo e mi disse soltanto queste parole: “Logan, trova un modo per avermi con te per sempre.” Io rimasi colpito, ma non ci pensai due volte e iniziai a cercare disperatamente un modo per renderla come noi... Anzi, come quello che eravamo: angeli
Lucas, intanto, continuava a formulare pensieri su pensieri e a scrutare quegli occhi profondi. 
«Non è la prima volta che ti vedo... Io ti conosco» sussurrò mantenendo il suo sguardo.
«Sì, è vero. Andai da tuo padre per chiedere se avesse scoperto un modo per trasformare gli umani in quegli esseri immortali e bellissimi. Mi ricordo che appena mi fece entrare si girò subito verso di te e ti disse di andare in camera a giocare, che poi ti avrebbe sfidato a non so quale gioco. Annuendo con la tua piccola testolina e guardandomi un'ultima volta, andasti in un'altra stanza lasciandoci soli. Quando spiegai la situazione a Vince, egli mi disse che non aveva ancora scoperto nulla del genere, e così mi affidai alla stregoneria» Logan si fermò riprendendo fiato.
«Immagino che la magia nera non abbia funzionato» concluse Lucas. Nella sua voce si poteva chiaramente notare una nota triste. «Esattamente. Poi ci fu la litigata con Caleb, le forze divine, la caduta di centomila metri e tutto quello che i Sacri testi riportano scritto» disse infine incrociando le braccia al petto. 

«Mi dispiace per tutto quello che ti è accaduto» rispose Lucas in tono sincero «Ma esattamente, cosa dovrò fare per riguadagnarmi il rispetto del Paradiso?» domandò il ragazzo. 
«Come ogni piccolo demone che capita nel mio “centro accoglienza” -mi piace chiamarlo così da quando mi sono messo a disposizione di tutti voi angeli caduti- ti addestrerò per riuscire a cavarvartela da solo sulla terra» disse con un sorriso beffardo. 
«Non hai comunque risposto alla mia domanda...» puntualizzò Lucas. 
«Vagherai sulla terra in cerca della luce che riuscirà a liberarti dalle tenebre. La luce emanata dal cuore del tuo vero amore. Cosa c'è di più puro di questo?» rispose come se fosse la cosa più naturale del mondo, andando a buttare il bicchiere ormai vuoto che c'era sul tavolo.
«Sembra un'impresa impossibile visto che non ricordo di essere mai stato innamorato» affermò impassibile Lucas.
«Quando la troverai credimi che te ne accorgerai. Fidati di me» dicendo queste parole si alzò stiracchiandosi e andò verso la sedia su cui era seduto Lucas. 
«Allora, inizio ad avere un certo languorino... Tu?» chiese dandogli una pacca amichevole sulla schiena. «Non è fame... E' come se avessi un fastidio qui in gola» rispose indicandola. 
«Te l'ho già detto che ti devi fidare di me?» disse facendogli l'occhiolino. «Ed ora... Che entri il banchetto!» esclamò questa frase allargando le braccia in un gesto teatrale, e dopo aver schioccato le dita si aprì un varco nella parete davanti a loro che fece intravedere qualcosa che si muoveva. 
Poco dopo da quel muro uscirono un ragazzo e una ragazza, i quali erano legati e imbavagliati e guardavano spaventati i due demoni che avevano di fronte. 
«Bon appétit» sussurrò con un ghigno Logan, girandosi verso Lucas il quale lo osservava incredulo. 


Angolo autriceMaaaa ciao bellissimi :3
Mi scuso per il ritardo, ma come vi avevo anticipato questa settimana non sono riuscita a scrivere molto... Con questo capitolo spero di essere scusata *occhioni dolci* 
Comunque, passiamo alle cose importanti. Prima di tutto mi scuso per aver fatto un po' di casino con questi "sbalzi di tempo", mi accorgo solo ora che avrei dovuto pubblicare questo capitolo prima del terzo, in quanto se vi ricordate ho ambientato l'altro "sei mesi dopo". 
Ci tenevo a sottolineare che questo si è svolto una settimana dopo "il casino del rito" che aveva combinato Lucas. 
Dopo aver precisato questa cosuccia spero di non avervi annoiato troppo e di aver chiarito alcune cose; la prima novità è sicuramente il cambio di natura che ha fatto il nostro Lucas, diventando un demone. 
Poi abbiamo conosciuto un nuovo personaggio, Logan, (che vi giuro amo ahahah) e anche qui si è saputo un po' di più sulla sua storia e sarà molto utile al nostro protagonista averlo incontrato... E poi c'è questo finale che spero vi abbia un po' spiazzato u.u
Come si ciberanno questi demoni? E soprattutto... Con cosa? *w*
Non fatevi problemi ad esporre le vostre ipotesi :D 

Detto questo concludo sperando di avervi soddisfatto anche questa volta, e vi giuro non so come ringraziare tutte quelle persone meravigliose che hanno iniziato a seguire questa storia, commentare, recensire e farmi correzioni. 
Infatti vi invito ancora a lasciarmi un parere, che mi serve davvero per migliorare.
Non vi farò aspettare tanto per il prossimo capitolo, è gia in cantiere ^.^ 
Detto questo vi saluto, e vi ringrazio ancora di cuore! 

Ps. Mi fareste un piacere immenso se passaste a leggere anche la storia che ha iniziato a scrivere il mio ragazzo, anche lui ha sempre voluto buttarsi sulla scrittura e finalmente l'ho convinto *si commuove*, potete trovare il primo capitolo qui: http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=3167732

Ps(2). Ho pure avuto il tempo per creare il banner della storia, fatemi sapere se vi piace :')

Ora sparisco davvero, a presto. 
Vi abbraccio tutti, 
-Marti.

  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: tienimiancora