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Autore: Silviax    25/06/2015    1 recensioni
Appena assaporo la nicotina in gola tiro quasi un sospiro di sollievo, riesco per qualche istante a sentirmi più tranquilla, anche se quella tranquillità passa subito vedendo la faccia di Castiel leggermente irritata davanti al mio mutismo.
-Puoi onorarmi delle tue parole o è chiedere troppo?-
-Smettila Castiel, lasciami un po' in pace-
Non parla. Non dice un parola, mi guarda e basta. Non riesco a sostenere il suo sgardo e guardo altrove, non ho bisogno della compassione di nessuno.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Kentin, Lysandro, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12 - Flashback


Appena terminata la chiamata con mia cugina Debrah capisco realmente quanto non è possibile fidarsi di quel ragazzo, che per me è solamente un vicino di casa fastidioso. Anche se Castiel, in alcuni momenti, sembra gentile nei miei confronti, mia cugina ha detto di non fidarsi di lui. Anche se, alla fine, di lui non mi importa molto e se dovrà mai essere qualcosa nella mia vita sarà semplicemente un amico.

È stata davvero una settimana stressante. Dopo la discussione con Kentin e la sua partenza ho dovuto dare molte spiegazioni a Rosalya, che ha subito notato il mio sguardo leggermente spento e spesso perso nel vuoto.

"Ho la testa tra le nuvole, non faccio altro che pensare a Kentin e agli sguardi che mi ha rivolto durante la nostra ultima discussione mentre sorseggio un po' del drink che tengo nelle mani da più di mezzora. La musica e le diverse luci colorate della discoteca di solito mi rilassano, mentre ora mi mettono addosso solamente irritazione. 
Cerco con lo sguardo tutte le persone con cui sono venuta qui: Rosalya è avvinghiata al suo ragazzo in mezzo alla pista da ballo immersi a ballare, Lys e Castiel si trovano davanti al bancone dove il rosso sorseggia un drink e parla con l'amico mentre Alexy è seduto di fianco a me, intendo a osservare qualcuno che non conosco.
Nella mente rivivo le ultime parole dette tra noi e tutte le cose che abbiamo fatto insieme.

Mi ricordo ancora quando è tornato dalla scuola militare e non era più lo stesso, era divento così dannatamente bello ed aveva occhi solamente per me. Mi ricordo ancora la prima volta che abbiamo parlato: eravamo in discoteca con altri amici e lui era seduto su uno di quei divanetti in pelle rossi, ha fatto tutta la sera a guardarmi da lontano ed io ho fatto lo stesso fino a quanto non si è avvicinato a me chiedendomi se volevo ballare insieme a lui. Da lì è successo tutto in fretta, abbiamo parlato tutta la sera e ci siamo scambiati i numeri di telefono continuando a messaggiarci tutta la notte, abbiamo iniziato a uscire insieme molto spesso fino a che non è scattato il bacio tanto desiderato da tutti e due.
All'ennesimo groviglio proveniente dallo mio stomaco decido di farmi forza e metterci una pietra sopra.
Nello stesso momento in cui decido di alzarmi per raggiungere Rosa la vedo avvicinarsi a me, sapendo già che sarà la mia rovina."


Ho dovuto, inoltre, ignorare Castiel per tutta la settimana. Nonostante le mille battutine che mi lanciava in classe la mia risposta nei suoi confronti era sempre un sorriso scarno, oppure un semplice 'sorridi e annuisci'. Dopo le cose che mi ha detto Debrah su di lui ora non riesco a guardarlo senza pensare a tutto quello che mi ha detto mia cugina ed ho paura a fidarmi di lui, soprattutto dopo quello che è successo l'altra sera in discoteca.

"Dopo la lunga chiacchierata con Rosalya ho deciso, finalmente, di reagire. Ritorniamo dentro il locale che fino a poco tempo prima mi sembrava spento, mentre ora noto tutto il suo splendore. È una discoteca molto grande e spaziosa, la sala in cui siamo noi ha al centro una grande pista da ballo ed è attornata da soffici divanetti in pelle bianchi è nell'angolo a destra c'è la postazione del dj. Le luci soffuse di mille colori ricoprono i corpi di tutte le persone presenti e intente a ballare o ad approcciare con qualcuno dell'altro sesso.
Rosa mi trascina verso la pista da ballo facendosi spazio tra tutte le persone là in mezzo e mi incita a ballare.
Così appena Leigh si allontana io e Rosa iniziamo a muoversi a tempo di musica. In quel momento dimentico tutto: le parole di Kentin, il discorso con Debrah e l'arrivo di Alyson. L'unica cosa importante ora è ballare.

Dopo quasi mezzora ininterrota trascorsa a ballare con Rosa sento la gola pizzicare leggermente, ho bisogno di dissetarmi un po' e mi dirigo verso il bancone del bar. Il barman è un ragazzo molto giovane, capelli e occhi scuri ma veramente molto carino. Mi accoglie con un sorriso disarmente che mi lascia un po' perplessa e mi chiede cosa voglio da bere
-Un sex on the beach, grazie-
Dopo un altro sorriso a trentadue denti inizia a preparmi un cocktail con una leggiardia inimmaginabile, è sicuramente un lavoro che ama.
Dopo aver pagato opto per uscire a fumare una sigaretta, così mi dirigo verso l'uscita con la sensazione di essere osservata. Quell'idea mi incupa visto com'è andata a finire l'ultima volta.
Appena metto piede fuori dalla grossa porta scura una volata di vento mi accoglie all'esterno facendomi rabbrividire. Metto la sigaretta in bocca e cerco disperatamente l'accendino nella pochette bianca che ho deciso di portarmi dietro, ma di un accendino non c'è nemmeno l'ombra. Alzo lo sguardo quasi sconsolato per andare a cercare qualcuno con un accendino quando noto una fiamma vicino alla mia faccia, mi giro e c'è Castiel intento ad accendersi una sigaretta mentre insulta il vento che non fa rimanere accesa la fiamma per più di due secondi.
Una volta accese tutte e due le nostre sigarette mi allontano un po' da lui, mi fa quasi paura quando ripenso a quello che mi ha detto Debrah.
Castiel nota subito il mio comportamento, lo capisco dal suo sopracciglio leggermente all'insù e non perde tempo per riavvicinarsi a me poco dopo, ma nonostante la distanza sempre minore tra di noi non accenna a voler parlare. Nel frattempo mi siedo su un muretto in cemento che mi fa rabbrividire solo al tocco mentre sorseggio il freddo drink che ho in mano tra un tiro e l'altro di sigaretta.
Quando ho esaurito anche l'ultimo tiro di sigaretta rientro silenziosamente nel locale seguita a ruota da Castiel che per tutto il tempo non ha detto una parola ed io ho fatto lo stesso. Vorrei chiedergli se è ancora arrabbiato per ieri sera, perché ha reagito così quando gli ho parlato e soprattutto cos'ha pensato dopo aver letto il mio biglietto, ma so che non glielo chiederò.
Al mio rientro vedo tutti seduti su un divanetto intenti a parlare tra di loro, Castiel li avevi appena raggiunti e si era immerso anche lui nella loro discussione, appena Rosa mi vede mi viene subito incontro e ci cimentiamo in altri balli riuscendo a farmi scordare, per la seconda volta, tutte le paranoie che avevo in testa. Nonostante questo sento sempre gli occhi di qualcuno addosso, quando mi giro e vedo Castiel fissarmi così intestamente da far venire quasi la pelle d'oca vado subito in crisi rivivendo nella mente lo stesso guardo di Kentin quella sera. Non deve succedere un'altra volta."


Quando guardo l'ora mi accorgo che è già troppo tardi e l'aereo di Alyson atterrerà tra circa venti minuti. Metto giù con delicatezza la piastra e le stacco la spina, è ora di andare.
Salgo in macchina facendo un sospiro, chissà cosa accadrà in questi giorni. Mentre accendo la macchina guardo per qualche istante fuori dal finestrino, gli alberi sono sempre più spogli e il vento non si placa da un bel po' di giorni ormai. Mi manca Alyson e non vedo l'ora di rivederla, ma avrei preferito andare io a trovarla.
Tra un pensiero e un altro che affollano la mia mente da giorni ormai mi accorgo di essere arrivata in aereoporto. Guardo l'ora dal cellulare che tengo constantemente in tasca, 9.25. Tra cinque minuti sarà qua.

 
***
Angolo autore: Buonasera:) ho notato che devo velocizzarmi un po' con la storia, visto che all'undicesimo capitolo è passata solo una settimana da quando Crystal è arrivata ahah infatti ho voluto fare un capitolo ambientato una settimana dopo ma con l'aggiunta di alcuni flashback della settimana trascorsa. Infatti il titolo del capitolo è appunto flashback, che ripende anche le stesse parole dette alla protagonista da due personaggi diversi, spero che l'avete colto dal capitolo ahah
Beh che dire, è un capitolo soprattutto descrittivo e senza troppi dialoghi, che chiude il discorso Kentin ma che, soprattutto, è introduzione prima dell'arrivo della tanta attesa Alyson.
Nel prossimo capitolo entrerà finalmente in scena e chissà cosa combinerà:)
Ora che ho finalmente finito gli esami riprenderò a pubblicare i capitoli regolarmente ogni 2/3 settimane, visto che sono rimasta molto indietro in questo periodo tra stage e preparazione all'esame>< anche se ho iniziato a lavorare faccio solamente la mattina e ho quindi tutti i pomeriggi liberi per dedicarmi alla storia u.u
Beh, non so più che dire ahah quindi al prossimo capitolo:)
   
 
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