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Autore: Elvis93    14/01/2009    3 recensioni
" I suoi capelli neri mi sfioravano il volto....
-Ma chi sei davvero?-
-...Non te lo posso dire ora...o forse non lo saprai mai-"
Ryan è un ragazzo misterioso ma allo stesso tempo affascinante...sembra addirittura che non sia del nostro mondo...Bra è una ragazza vivace e allegra dal carattere duro che sa essere anche dolce...
La storia della band rock più amata continua con nuove avventure, canzoni, un nuovo amore e un mistero che avvolge la storia...
I Millenium of Rock sono tornati.
Mi raccomando leggete leggete e tante recensioni please!!! ^-^ kiss e abbracci Elvis'93...ROCK YOUR STYLE!!!! ;) shiauuuu a tutti quanti!!!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Goku, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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QUESTIONE DI SCELTE

Erano già trascorse due settimane da quando avevo inziato il mio nouvo, ennesimo, liceo. Il Reightmberg non era poi così male; a parte le regole severissime che andavano rispettate a bacchetta, c'era molta organizzazione, ampie aule, grandi palestre, una mensa decente e anche i professori non dimostravano quai mai il loro lato..bhè, diciamo negativo a noi studenti. Sembrava quasi tutto perfetto.

E questo anche perchè avevo conosciuto un ragazzo. Ma non un semplice ragazzo qualunque: oltre che essere simpatico, era un vero genio della musica. Eh sì, proprio così: sapeva maneggiare le note come nessun altro. E quando aveva in mano il basso o la chitarra o qualunque altro tipo di strumento, ne faceva uscire un ritmo rock meraviglioso, fantastico. Per non parlare della voce, splendida anche quella. Forte, calda, precisa e intonata, si poteva ascoltare anche da 1 km di distanza. Insomma, Ryan era un vero mago della musica, poteva sorprendere chiunque dove e come voleva lui. Così già da un paio di giorni ci frequentavamo, lui veniva spesso a casa mia per poter provare con gli strumenti nel garage o nel salone; quasi mai facevo il contrario dato che viveva da solo con lo zio in un buco nel quartiere accanto al mio. Era un ragazzo di 18 anni, alto circa 1.80, capelli lisci neri, lunghi fino all'altezza del collo, occhi verdi come due smeraldi e un bellissimo sorriso. Ma il suo carattere sembrava diverso con gli alt, non incontrarli era per me un sollievo.

Ore 14.00. Ero appena uscita da scuola. Dato che non avevo impegni pomeridiani, potevo concedermi una di quelle mangiate che adoro fare quando posso: decisi così di andare al McDonald's. Vidi Ryan entrare dal cancello e correre verso di me -Hey Bra!-

-Ciao Ryan! Come mai non sei venuto a scuola oggi?-. Rimase zitto continuando a fissarmi; il suo sguardo mi sembrava perso.

-...mah niente...avevo da fare con degli amici...-. Il tono della sua voce sembrava essere calato del tutto. Stava sussurrando. -Ma stai bene?-. Poi ad un tratto riprese con normalità -Ma certo, è che avevo un fiatone!-. Il suo sguardo sembrava annebbiato, come se volesse trattenere delle parole. Come se volesse nascondermi qualcosa. Io cambiai discorso, mantenendo sempre lo sguardo fisso su di lui -Ascolta, ti andrebbe di venire con me al McDonald's?-

-Ma certo- rispose facendo un ampio sorriso e riprendendo il buon umore -Per me è ok. Allora andiamo a rimpinzarci di panini e crocchette!.

Sorrisi divertita all'idea e presi lo zaino da terra; mi avviai verso la fermata del bus, quando Ryan si bloccò di scatto -Ma vuoi prendere l'autobus?-

-Bhè, il Mc non è per niente vicino.. Non vorrai andarci per caso a piedi?-

-Ma no infatti- disse scherzando. Si avvicinò ad una moto enorme di colore verde raggiante. Ci salì sopra e si mise il casco in testa -Sorpresa eh?- disse mentre accendeva il motore della moto

-Wow!- esclamai io divertita. Mi avvicinai a lui

-Modestamente me ne intendo... è una Yamaha MT01, la migliore secondo me in estetica. Decisamente Rock!-

-Decisamente forte!- dissi io salendo e mettendomi il casco -Non sapevo che ce l'avessi...-

Una volta partiti, mi accorsi subito che l''aria fredda e tagliente mi feriva il volto. Non ero mai andata su una moto così veloce e potente. Mi sentivo le guance gelate, ma anche le gambe e le braccia, dato che indossavo solo una gonnellina e una maglietta a maniche corte. Non credevo che viaggiare su una moto di questo calibro sarebbe stato così emozionante e affascinante: nonostante il freddo però, provavo una bella sensazione. Vedevo i negozi, la strada, le altre macchine sfrecciare accanto e davanti a me; io mi tenevo stretta alla vita di Ryan. Poi allentai un attimo la presa dal suo bacino per aggiustarmi la gonnellina. Al primo semaforo rosso, Ryan si voltò di scatto e prese le mie mani. Io rimasi a bocca aperta fissandolo e arrossendo leggermente: mi accarezzò le mani lentamente facendo provare in me una sensazione di piacere e di dolcezza. -Non vorrai mai fare un brutta caduta da qui, vero?- mi disse con un accenno di malizia e anche di leggero rimprovero. Io gli sorrisi e misi le mani intorno al suo bacino, stringendolo forte -Hai ragione, scusa- sussurai. Per un attimo sentii un grande calore dentro di me che pareva scoppiare. Non avevo mai conosciuto un emozione del genere, ero impreparata ma mi piaceva. Avrei tanto voluto risentire di nuovo quel fuoco dentro di me.

Arrivammo nel parcheggio del McDonald's. Una volta scesi dalla moto, appoggiai il casco sul sedile posteriore dove mi ero seduta -Wow, è stato fantastico- esclamai entusiasta mentre lo osservavo da dietro

-Davvero? Sono contento- rispose lui voltandosi verso di me e indossando la giacca di pelle -Non sei mai stata su una moto così?-

-No, mai..mio padre ne ha una ma non ci sono mai stata sopra-. Ryan annuì con la testa e poi si rivolse a me -Io entro dentro a fare la coda e cerco un tavolo libero, tu potresti andare a pagare il ticket del parcheggio?-

-Va bene- risposi. Ritornata dalla macchinetta, presi il ticket e lo appoggiai sul piccolo parabrezza. Poi ad un tratto mi bloccai. Mi sembrava di aver riconosciuto un'immagine sulla moto. Un simbolo a me familiare. Mi avvicinai al parabrezza e abbassai lo sguardo sulla vernice verde: non poteva essere vero.

Il teschio che mordeva il serpente. Il simbolo degli Oskeis. Deglutì a fatica e toccai quell'immagine dipinta. Gli Oskeis avevano sempre sulla loro moto il loro stemma e chiunque lo avrebbe potuto riconoscere. -Ma no, non è possibile...- mi ripetevo in mente. Magari era solo una coincidenza e...ero troppo confusa per poter ragionare razionalmente. Cosa ci faceva lì il simbolo degli Oskeis?

-Wow, finalmente il mio panino!- esclamai mentre addentavo il McChicken. Il tavolo che Ryan aveva trovato era un po' isolato e, chissà perchè, accanto al wc. Ma qualunque posto andava bene, dato che il McDonald's era pieno, zeppo di gente come sempre. Sorseggiai la Coca-Cola; non ci fu una parola tra noi due per almeno cinque minuti, dato che eravamo completamente rapiti dalla fame che ci stava uccidendo. Nel frattempo, mi guardavo intorno: ormai ero abituata agli occhi indiscreti o troppo curiosi della gente che mi fissavano. Si trattava soprattutto di ragazzi e ragazze che mi guardavano e non mi staccavano gli occhi di dosso, indecisi se chiedermi un autografo o una foto insieme a loro. Notavo ancora che molte ragazze sedute ai tavolini affianco fissavano Ryan: lo guardavano con occhi illuminati, poi scambiavano quattro parole segrete con le amiche e di nuovo riportavano lo sguardo su di lui, stavolta più acceso. Infine guardavano me e ridevano. Io continuavo con indifferenza a divorare il mio McChicken. Ad un tratto Ryan mi fissò -Bra, posso chiederti una cosa?-

-Certo-risposi. Lui bevve prima un goccio di Coca-Cola, poi si alzò le maniche della maglia -Ma tu hai qualcosa a che fare con gli Oskeis?-. Il mio sguardo si bloccò all'istante. I miei occhi rimasero fissi su quelli di Ryan, che al contrario erano impazienti e attivi. Tirai un sospiro -No, ma cambiamo doscorso per piacere-

-Come desideri- disse lui con un accenno di arresa. Ma non sembrava darsi per vinta, era come se volesse sapere di più sulla mia storia con loro. Poi riprese parola, balbettando leggermente -Credimi, non voglio romperti le scatole ma ho sentito gli Oskeis parlare di te, l'altro giorno a scuola...-. Io mi accesi come una lampadina -Di me? E cosa hanno detto?

-Non ho sentito bene, ma ero sicuro che discutevano vivacemente su di te e su...-. Si bloccò. Sembrava intimorito a pronunciare quella frase, ma continuava insistentemente a tenere lo sguardo invariato, fisso e chiaro -sui Millenium of Rock-. Una lacrima mi bagnò la guancia. Avevo bisogno di farla uscire perchè dentro non poteva rimanere a lungo. La storia dell'anno scorso sembrava che si dovesse ripetere ed io, non avrei potuto resistere di nuovo. Ryan alla vista di quella lacrima allungò la mano verso di me e mi asciugò la guancia -Scusa Ryan- dissi io riprendendomi ed alzando le spalle -Davvero, non volevo e che...- -Non ti preoccupare-. Presi la mano di Ryan e lentamente la spostai dal mio viso -Grazie- mormorai io sorridendogli un poco -non voglio che tu stia male per me-

-Ma no, tranquilla...Se vuoi sfogarti e parlare, io sono qui-. Sembrava che stesse leggendo nei miei pensieri e che capisse i miei sentimenti. Avevo bisogno di parlarne con qualcuno e Ryan mi sembrava la persona giusta. Era così dolce quando mi sorrideva, al solo osservare i suoi occhi verdi mi tranquilizzavo automaticamente. Era una sensazione meravigliosa. Presi la decisione. Stringevo la sua mano, calda, grande, accogliente: inziai a raccontare.

-È successo tutto un anno fa, nel mio vecchio liceo di Horward. Avevo conosciuto una ragazza di nome Alind che era della quinta. Io facevo la terza e le nostre aule erano vicine; avevamo fatto amicizia e uscivamo spesso insieme con Gohan, Jimmy e altre mie amiche. Lei mi fece conoscere il suo fidanzato, Jack, e gli altri suoi due amici Patrick e Terence. Patrick mi piacque molto, era davvero carino e simpatico ed io gli andavo dietro. Mi piaceva davvero un sacco, avrei fatto di tutto pur di stare insieme a lui. Anche lui sembrava darmi filo e qualche volta siamo usciti insieme. Tutto è andato bene fino a quel giorno-. Mentre parlavo, Ryan mi ascoltava attento: mi guardava e annuiva con la testa. Il suo sguardo era serio e continuava a stringermi forte la mano. Solo qualche volta mi sembrava un po' distratto rispetto a quello che dicevo. -Era una sera di primavera e c'è stato un concerto di mio padre e del gruppo; io, come succede a ogni concerto, rimango nelle quinte, faccio le foto per alcune riviste, parlo con gli intervistatori e controllo che gli strumenti siano ben accordati e intonati. Qualche minuto prima dell'inizio, Patrick e Alind sono venuti a trovarmi nella stanza dove io controllavo gli strumenti. Siamo rimasti insieme per qualche secondo, poi Alind mi ha portato nel bagno con la scusa di dovermi parlare di urgenza. Non l'avessi mai fatto: Patrick era rimasto da solo nella stanza e...oh Kami. Subito dopo è iniziato il concerto e tutti gli Oskeis sono andati in mezzo alla folla ad assistere al concerto. Appena hanno iniziato a suonare, tutti gli strumenti erano scordati e le corde delle chitarre erano saltate. E non solo: l'impianto sonoro era difettoso e le luci pure. Tutti credevano fosse solo un errore tecnico, ma nessuno credeva lo stesso per gli strumenti. È successo il caos. Mio padre mi ha incolpata di non aver controllato le chitarre e la batteria, ma io ribadivo perchè ero sicura di me stessa; così mio padre e gli altri tre sono tornati nelle quinte, cercando di chiedere spiegazioni anche ai tecnici, che a loro volta non sapevano nulla. La folla però ha iniziato ad agitarsi e a lanciare di tutto e di più sul palco, stanca di aspettare il loro ritorno. È stato un disastro e il concerto è saltato. Qualcuno dei responsabili o della band doveva per forza andare sul palco ad annunciare la notizia e a sopportare gli assalti dei furiosi fan. Così dopo un lungo tira e molla, è stato Goku a prendere l'incarico. È andato sul palco a passo deciso per avvertire dei vari problemi che c'erano stati quella sera, ma non fu così facile: qualche ragazzo o ragazza, non ricordo perchè non li avevo visti in faccia, ha iniziato a gridare e a spingere tutti per arrivare al palco. Sembrava che volessero invogliare la gente a rivoltarsi contro la band. E così fu: cominciarono a volare insulti, bestemmie e qualcuno salì anche su e cercò di entrare nelle quinte, armati di cocci di bottiglie rotte, di manganelli e coltellini. Tutti sembravano impazziti...Mio padre mi incolpò di aver causato tutto quel casino...Quella sera ci furono anche dei feriti-

-Mi dispiace-

-Ma non è tutto purtroppo. Una sera sono andata ad un pub con gli Oskeis, Gohan, Jimmy e altri amici. Ci siamo divertiti, abbiamo ballato, giocato...Poi Patrick mi offrì una birra. Io l'accettai. Ma non sapevo cosa c'era dentro e ho fatto lo sbaglio più grande della mia vita: in pochi minuti ero completamente drogata. Non mi ricordo nulla di quella notte, so solo che...uh...Patrick mi portò d-dentro alla sua macchina di nascosto e...e...mi...-. Non riuscì a resistere, scoppiai in un lungo pianto. Le mie lacrime uscivano senza smettere, come un fiume in piena. Ryan si alzò dalla sedia e si inginocchiò di fronte a me; mi prese entrambe le mani -Non piangere Bra...dai, stai tranquilla-. Le sue parole mi risuonavano nella testa come una dolce melodia; aprì gli occhi e mi asciugai le lacrime. Gli sorrisi dolcemente -Grazie Ryan-. Lui si alzò e mi abbracciò forte. Io ero rimasta immobile. Quell'abbraccio è stato il gesto più bello e caloroso che avessi mai ricevuto. Sentivo il suo odore che penetrava in me, chiusi gli occhi cullata dalle sue braccia. Appoggiai la testa fra le sue spalle -È solo acqua passata- mi ripeteva nell'orecchio lentamente -calmati ora-. Io rimanevo come paralizzata di fronte a quel gesto. Tirai un sospiro e lo guardai negli occhi -Ma ti ha violentata?- mi chiese Ryan accennando della curiosità ma anche del timore nelle sue parole

-Stava quasi- risposi io, riprendendo fiato lentamente -Per fortuna è intervenuto Gohan che le ha anche prese da Patrick e dagli altri. Io non mi ricordo quasi niente di quella notte, so solo che ogni volta che rivedo gli Oskeis, io...per me ogni secondo della mia vita è bloccato. Ecco perchè non li posso vedere. E c'è anche un'altra cosa-. Il mio sguardo diventò più serio, ma in fondo nascondeva sempre un leggero velo di tristezza -Credo che siano stati loro a manomettere gli strumenti quella volta. Ne sono più che certa. Solo Patrick può essere stato. E questo non riesco a capirlo-. Ryan diventò più rigido a quelle parole -Dici che ce l'hanno con i Millenium of Rock?-

-Se l'intento di Patrick era quello di violentarmi- e lì la mia voce diventò meno squillante e perse di tono -come mai ha mandato a puttane il concerto? Che c'entrano loro?-. Ryan si guardò intorno, come in ricerca di una risposta -Non ne ho idea-. Adesso che erano alla Reightmerg con me, dovevo guardarmi le spalle ogni momento e fare attenzione dappertutto; avrei dovuto rendermi conto prima della mia ingenuità.

Usciti dal McDonald's, ci avviammo verso la moto. Chissà perchè, ma ora che avevo raccontato tutto a Ryan mi sentivo più leggera, come se avessi tolto dalla mia anima un fardello pesantissimo. Non riuscivo però a dimenticarmi l'abbraccio e l'attenzione di Ryan nei miei confonti: più stavo con lui, più mi sembrava di aver trovato molte cose di me stessa nella mente di quel ragazzo. Iniziavo ad ammirarlo molto. Una volta indossati i caschi, mi venne in mente l'immagine stampata sulla moto. -Ryan, posso farti una domanda?-. Lui si voltò verso di me e mi guardò con fare interrogativo -Quell'immagine lì- e indicai il teschio -dove l'hai presa?-. All'improvviso il suo sguardo divenne duro e freddo come ghiaccio. Impallidì velocemente e sbatteva i piedi agitato, cercando in qualche modo di nasconderli. Deglutì più volte

-Non è niente- rispose portando gli occhi su di me -C'era già sulla moto-. Ma il suo sguardo era perso e fugace. Sembrava quasi che stesse svenendo. -Stai bene Ryan?-

-Certo, certo...dai andiamo altrimenti si fa tardi...-. Io salì sulla moto, mentre lui rimase in piedi a fissare quell'immagine -Vedi-dissi io -quel teschio che morde il serpente è il simbolo degli Oskeis. Lo hanno dappertutto e anche sulle loro moto...-. Ryan continuava a tenere fisso lo sguardo, che pareva sempre teso e preoccupato, come se qualcosa lo turbasse. Poi ad un tratto si riprese velocemente e salì sulla moto. -Non sapevo che era il simbolo degli Oskeis, sarà stata pura coincidenza...-. Io tirai un sospiro, ancora indecisa sul vero perchè si trovasse lì quell'immagine.

Mi accompagnò sotto casa. Lo ringraziai del passaggio e lui mi fece un sorriso di ricambio -Figurati-. Scese dalla moto e mi prese la mano -Riguardo a Patrick e a company, non devi preoccuparti. Ho capito anch'io che razza di gente è quella, solo che l'ho scoperto un po' tardi...-

-Già-. Il mio cuore batteva forte, in quel momento non badavo alle parole che mi stava dicendo, anche se avevo già capito il contesto. Continuavo a fissarlo e stringevo la sua mano: era davvero bellissimo. -Ora vado-. Io rimasi ferma a guardarlo mentre saliva sulla moto

-Aspetta!- esclamai io correndogli incontro. -Tutto bene?-mi chiese incuriosito. Io annuì con la testa, avrei voluto tanto poter dar sfogo al mio fuoco che stava ardendo. Ma mi tirai indietro appena sentì una voce familiare. Erano appena scesi dalla macchina mio padre e gli altri tre della band; in più c'era anche Gohan che prendeva dal cofano le custodie delle chitarre e qualche foglio sparso qua e là. Goku si avvicinò a me ridendo -Hey Bra! Ti sei trovata il fidanzato, eh?-. Io arrossì velocemente -No, no...è solo un amico!-. Ryan rimase immobile alla scena -N-non ci posso credere!- disse lui ridendo -TU SEI GOKU SONHORA!!!!-. Goku alzò le spalle e sorrise -In carne e ossa!-

-È fantastico davvero!!-. Poi si avvicinarono anche Jamcha e Tensing, accompagnati da mio padre che si fece avanti -Bra, chi è questo qui??- chiese con tono di rimprovero e squadrando Ryan dalla testa ai piedi

-È solo un amico papà- dissi io. Ryan mi sorrise -Sei fantastica, Bra...-. Io arrossii ancora di più, era davvero dolce -Grazie R...-

-SEI DAVVERO FANTASTICA PERCHÈ SEI LA FIGLIA DI VEGETA!!!!!!!-

-Sì, wow, meraviglioso.. -___-...-. La mia eccitazione e la mia gioia che provavo sentendo quelle parole sante, si spensero del tutto. Mio padre sorrise e strinse la mano a Ryan -Bhè, adesso mi hai conosciuto Ryan...ma sappi che puoi stare anche lontano da mia figlia!!!-. La tonalità della voce che aveva utilizzato Vegeta per dire quella frase, fu impressionante: lo avrebbe sentito tutto il vicinato e oltre.

-Suvvia Vegeta!- esclamò Jamcha prendendo il braccio di Ryan, che continuava ad avere gli occhi illuminati -È solo un amico di Bra! E poi non mi sembra nemmeno malvagio! Non è così ragazzo??-

-Certo certo! Ehm, scusatemi davvero è stato un piacere conoscervi tutti! Devo andare perchè ho da fare! Ciao Bra, a domani...- e così dicendo mi lanciò un sorriso e montò velocemente in groppa alla sua moto, sfrecciando via come la luce.

Gohan si avvicinò a me scaraventando le custodie per terra -Lo sai, sembravate proprio due piccioncini innamorati!- disse in tono scherzoso e ironico

-Lo so...lo so....- risposi io con un filo di voce e mostrando un lieve sorriso sulle labbra. Ero rimasta incantata, come d'altronde lo era anche il mio cervello.. Il mio sguardo era rimasto incollato sulla moto che si allontanava e i miei capelli venivano ancora mossi dal vento che Ryan aveva alzato con la moto. E dentro di me era ricomparso ancora quel fuoco che adesso si stava espandendo in tutta me stessa...

TO BE CONTINUED

Weeeee!!!! ekkomi ritornata!!!! scusate nu poco il ritardo...^^' spero k anke questo chappy vi sia piaciuto!! Attenzione, x tutti i fan delle coppie Goku-Chichi e Bulma-Vegeta, chiedo di aspettare fino al prox chappy che pubblikerò dove entreranno anke loro in scena, con nuovi misteri e avventure...XD Volevo ringraziare tutti quelli che recensiscono e quelli ke anke leggono solamente qst ff...!!! Alla prox con i ringraziamenti e mi rakkomando...RECENSITE PLEASE!!!!!!!! Xd un kissh nutellosho a tutti quanti, la vostra Elvis'93 ^-^ a proposito: BabyDb e Saku_chan, appello x voi: dove siete????? ç_ç nn vi piace più la mia ff????me triste...(hihhihihi skirzuuu!!). un kissolone anke a voi!

  
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