«Se vuoi
avere il mio parere, questo coso sembra una vecchia lavatrice fusa ad
una
caffettiera degli anni cinquanta.» Akira rilevò con uno sguardo cinico,
mollando un calcio al l'aggeggio arrugginito «Non pensavo che mio padre
tenesse
certa roba nello sgabuzzino.»
«Vuoi che lo
porti via?» Amon si afflosciò come un sacco sulla poltrona muffita che
languiva
nell'angolo.
«Di certo
non lo utilizzerò io.» Akira fece spallucce. Non sembrava molto
impaziente di
prendere la roba che suo padre le aveva lasciato nel testamento. Amon
ancora
meno «Vuoi prenderlo tu? Io vedo a prendere qualcosa da bere, tu
intanto cerca
almeno di capire cosa sia quella roba.»
Si deterse
la polvere dalla fronte, scomparendo fuori dalla porta.
Amon
sospirò, si aggiustò il virile fazzoletto da lavandaia che si era messo
per le
pulizie e fu di nuovo in piedi.
L'aggeggio
poteva essere venuto da qualche universo parallelo fantascientifico e
steampunk. Era una sorta di boiler di ferro con alcuni strani bottoni
colorati
al di sopra. Dubitava che Kureo potesse tenere qualcosa del genere in
casa ー piuttosto, sembrava che quell'oggetto fosse
arrivato lì di sua volontà. Strano.
Amon fece
scorrere il dito sulla superficie arrugginita, premendo qualche bottone
a caso.
Niente.
Scosse il
capo, frustrato. probabilmente avrebbe fatto meglio a portarlo nel
centro di
smaltimento più vicino.
Il suo
sguardo fu immediatamente catturato da un altro bottone, rosso e
grande, che
non aveva affatto notato prima. Lanciò un'occhiata furtiva dietro di sé
e poi
premette il pulsante.
E poi il
mondo esplose.
Quando
riaprì gli occhi si accorse di essere ancora nello sgabuzzino. O
almeno, poteva
sentirlo dall'odore di muffa e cibo rancido che aleggiava nella stanza.
Probabilmente la luce doveva essere saltata visto che era tutto buio.
Amon cercò
di abituarsi all'oscurità che aveva inghiottito il luogo. Poi avanzò
lentamente
a tentoni verso il conto in cui ricordava la porta.
Se avesse
alzato la voce per chiamare Akira avrebbe fatto una figura da pirla.
Inciampò
in qualche oggetto non ben identificato prima che le sue mani si
aggrappassero
alla maniglia.
Con una
leggera spinta verso il basso, la porta si aprì.
L'appartamento
era illuminato da un tenue luce arancione. E Amon comprese subito che
c'era
qualcosa che non andava.
Era tutto
estremamente silenzioso, nessun fruscio attorno a lui. E poi non poteva
essere
già pomeriggio, visto che avevano iniziato le pulizie alle otto di
mattina, no?
«Akira?»
borbottò dubbioso, controllando in cucina. Lo sguardo gli cadde sul
portatile
appoggiato sopra il bancone. Era un portatile abbastanza vecchio, ma
pur sempre
funzionante.
«Maccos-?»
21 agosto 2005. La data di dieci anni prima.
Amon rimase
per circa due minuti buoni a fissare lo schermo con occhi da triglia,
cercando
di capire come potesse essere successo. Molto probabilmente il computer
aveva
una data sballata. Doveva essere sicuramentー
«Chi sei
tu?» trillò una vocina alle sue spalle.
Amon si
voltò stupito, notando la bambina che lo osservava con occhi
indagatori. I
capelli chiari erano raccolti in una treccia pallida e un paio di occhi
determinati lo squadravano con aria arcigna.
«Io...
sono...» Amon si grattò dietro al collo, prendendo un respiro profondo.
«Sei un
amico della mamma?» chiosò la ragazzina, ora con aria cospiratrice. I
suoi
lineamenti gli ricordavano qualcuno che conosceva molto bene
«Perché oggi
non è ancora tornata... Sono preoccupata. Sai dov'è?»
«No.» la
bambina non sembrava affatto stupita di essersi ritrovata un gigante
vestito da
donna delle pulizie in casa. Buon per lui.
«Beh,
aspetterò un altro po'. Vuoi venire a far merenda con me?» domandò
arzilla
prendendolo per mano con un sorriso sghembo «Comunque io mi chiamo
Akira Mado.
E tu?»
a volte
ritornano
whatever.
eeeeh, lo
so, lo so. sono in ritardo mostruoso, ma a mia discolpa posso dire che
non
c'era molto wi-fi in toscana (e per quelli di voi che vivono in
toscana: avete
una regione fantastica, awwww ♥)
comunque
sia, niente di particolarmente divertente, solo amon che torna indietro
nel
tempo e incontra akira nel giorno in cui è morta sua madre ;-;
mi
raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate. appena riesco, pubblicherò
il prossimo
capitolo uù
un grazie di
cuore ad ophelia, che recensisce
ogni santo capitolo con la precisione di un orologio svizzero. ti
voglio bene ♥
rie
p.s. nel
caso voleste leggere qualcos'altro di mio: click~. (la mia shot su owari no seraph,
visto che abbiamo appena creato il fandom)
p.p.s.
voglio scrivere qualcosa su rize #rierambles