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Autore: amelia_6    29/06/2015    1 recensioni
Da una rivisitazione della mia vecchia FF "caso chiuso" ho elaborato questa storia :) spero vi piaccia! I personaggi nuovi sono li stessi ma le novità molte di più!
A Beika arrivano due nuovi studenti e con loro anche molti segreti, chi saranno? Nella storia faranno la loro comparsa vecchi e nuovi amici e nemici in quella che sarà la battaglia decisiva contro l'organizzazione. Conan rivelerà a Ran la sua vera identità? riavrà il suo vecchio corpo?
Vi invito a recensire, accetto anche le critiche! Aggiorno settimanalmente :) Buona lettura a tutti
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'invito 2^ Parte

Era Domenica mattina e nell’ufficio dell’investigatore privato, Goro Mori, un ragazzo dalla carnagione olivastra e una ragazza dai capelli neri raccolti in una coda stavano parlando amichevolmente con il proprietario dell’ufficio, la figlia ed un bambino. «Ran che piacere» disse la ragazza, si chiamava Kazuha ed era l’amica d’infanzia del ragazzo, Heiji Hattori.

Heiji Hattori veniva considerato il Detective dell’ovest in contrapposizione a Shinichi Kudo, il detective dell’est. Heiji e la famiglia Mori si conobbero quando il detective di Osaka arrivò a Beika per sfidare Shinichi, ma conobbe solo Ran, Goro e Conan. Durante un caso Heiji però riuscì a scoprire la reale identità di Conan/Shinichi e Iniziarono così a collaborare. Kazuha invece conobbe Ran, suo padre e il piccolo Conan, grazie ad un invito ad Osaka di Heiji.

«Piacere nostro, sono contenta che siate venuti ma abbiamo una sorpresa per voi!» Disse con un sorriso a trentadue denti «Non tenerci sulle spine» disse Kazuha dato che l’amica non voleva continuare «Ciao Kazuha, te lo posso dire io: due nuovi compagni di classe di Ran ci hanno invitato a passare qualche giorno a NY per una festa e hanno esteso l’invito anche a voi!» disse Conan sbucando da dietro il divano dell’ufficio «Ciao Conan, ma è stupendo, sono stati gentilissimi! Non ci conosco neanche!» disse la ragazza di Osaka. Ran annui ma Heiji richiamò il piccolo Detective per chiedergli come avrebbe fato, ma Conan gli fece vedere il passaporto e gli spiegò che un membro dell’FBI glielo aveva dato. Gli spiegò poi che insieme c’era anche quello di Aì e che L’uomo gli aveva detto che sapeva e gli sarebbe servito per andare a NY! «ehi Kudo, un’ultima cosa chi sono questi due stranieri di così gentile animo?» «Si chiamano Susan De Ginelli e Charles de Mattei sono Italo-americani; hanno la nostra età e sono appassionati di chimica, veleni ed armi da quello che ho potuto vedere con i due casi in cui sono stati coinvolti» «ah già che mi avevi raccontato! Eppure ho già sentito quei cognomi!» continuò Heiji rivolto all’amico «all’orecchio suonano familiari ma non saprei!» concluse il bambino. «Heiji, Kazuha! Susan e Charles ci hanno detto che staremo via per una settimana, voi avete le cose che vi servono?» «Si Ran!» fece una breve pausa e poi disse: «avevamo già pensato di rimanere qui a Beika per una settimana, come ti avevamo detto» «oh sì, ora ricordo» «dimmi Ran, chi viene oltre a noi?» chiese la ragazza di Osaka «mia madre e mio padre, Sonoko e i Giovani Detective con il professor Agasa.» «che bello!» disse Kazuha ma Heiji fece una faccia da “Pesce lesso” pensando: “Ma quanti soldi hanno per invitare dodici persone in America per una settimana!”.

In una villetta in stile occidentale una coppia di ragazzi si stava preparando «Susan, hai preso anche le mie cose?» «ehm sì, manca solo le cose più personali» «va bene le metto in una borsa e poi te le do» «ok dimmi hai preso tu il lettore musicale e i nostri due libri?» «sì gli ho messi nella tua borsa, quella grande nera con le scritte colorate» «va bene, grazie» «ho messo anche i passaporti con le carte d’imbarco» «ottima idea» disse Susan «cavolo è tardi puoi mandare un messaggio a Ran e dirle che noi siamo quasi pronti e che, fra mezz’ora prendiamo il taxi per l’aeroporto» «va bene, tu cosa fai?» «vado a vedere se sono arrivati i ragazzi e il dottore è pronto» «ok». La ragazza dai capelli lunghi uscì dall’abitazione, percorse il vialetto e si diresse verso la casa del suo vicino. «Salve, scusi il disturbo, sono Susan volevo dirvi che fra mezz’ora noi partiamo ci troviamo in Aeroporto o ci seguite con la macchina?» chiese parlando al citofono della casa «ciao Susan, possiamo benissimo seguirvi con la macchina, fra mezz’ora qui davanti, giusto?» «sì, a dopo allora!» concluse la ragazza per poi ritornare dentro la villa dei Kudo!

L’aeroporto di Tokio era immenso, c’era moltissima gente e al centro vi era un tabellone con scritti tutti gli arrivi e le partenze che sarebbero stati effettuati nel giro di poco. Sul tabellone comparivano le città più famose, Roma la capitale italiana, Parigi la capitale della Francia, New York e Los Angeles, le famose città Americane. «Susan, Charles, siamo qui!» «Salve Detective Goro, Sonoko, Ran» Salutò Charles «Voi invece dovete essere i ragazzi di Osaka» «Sì, io sono Kazuha Toyama mentre lui è Heiji Hattori» disse la ragazza facendo un lieve inchino seguita dall’amico. «Io sono Charles de Mattei mentre lei è la mia ragazza Susan de Ginelli» si presentò l’italo-americano. «il nostro volo è il 48-69 per New York, prima classe» disse Susan guardando lo schermo e lasciando un poco increduli i presenti, tranne il fidanzato. «prima classe?» chiese una voce femminile alle spalle del gruppo «Sì, è molto più comoda, dato che il volo durerà parecchio!» disse Susan, guardando verso una donna vestita con un tajer lilla, i capelli castano chiaro raccolti a chignon «lei deve essere la madre di Ran?» «Sì, mi chiamo Eri Kisaki piacere» «io sono Susan mentre lui è il mio fidanzato Charles» fece un breve inchino «devo ringraziare voi per l’invito?» chiese la donna «più o meno, noi l’abbiamo esteso ai parenti e agli amici» «comunque grazie mille!» «di nulla» «ciao mamma» «ciao Ran!» «O c’è anche il piccolo Conan che piacere» «salve, signora» salutò il piccolo detective «Eri» «Goro»  si salutarono i due ex. «mamma, loro sono: Heiji e Kazuha, i ragazzi di Osaka» «piacere» «piacere nostro» dissero i diretti interessati.  «scusate ma dobbiamo avviarci ai metal detector e ai gate!» intervenne Susan guardando l’orologio che segnava le tre del pomeriggio. Al Metal Detector gli ufficiali aeroportuali chiesero loro di togliere gli oggetti di metallo e appoggiare i loro effetti personali negli appositi cestini ci volle un po’ ma dopo un quarto d’ora tutti i personaggi attraversarono l’archetto. «Susan abbiamo tempo per fermarci a bere qualcosa i ragazzi hanno sete!» «ma certo Ran da quella parte ci sono i negozi mentre dall’altra parte troverete un bar!» «grazie mille» «di nulla» disse la ragazza.

Susan stava andando verso un tavolino quando Conan attirò l’attenzione «Scusa Susan» «dimmi» «prendi spesso gli aerei?» «Effettivamente sì, negli ultimi otto anni mi capita spesso di prenderli soprattutto per andare a trovare il resto dei miei famigliari in Italia o quelli di Charles in Francia» «capisco, per cui Charles ha origini anche Francesi» «sì, vedi i miei genitori e quelli di Charles si sono conosciuti in Italia durante un Meeting  sulla ristorazione; decisero così di aprire una rete di Hotel e ristoranti in Italia» fece una breve pausa, come se ritornasse in dietro nel tempo «però la madre di Charles aveva la sua famiglia in Francia e dopo alcuni anni decise di aprire anche lì una sede; mio padre colse l’occasione di creare una nuova sede in America, dove vivevano dei parenti di mia mamma e così partimmo» «che bella storia» «già, Charles e io però eravamo già molto uniti dato che eravamo cresciuti insieme e così con il permesso dei suoi genitori venne in America» «Siete stati fortunati a partire insieme e aiutarvi» «sì hai ragione» sorrise ripensandoci «ma dimmi, perché mi hai chiesto se sono solita prendere gli aerei?» «semplicemente perché ho notato che ti era familiare fare quelle azioni» sorrise il finto bambino «devo dire che hai un occhio niente male per avere solo sette anni!» disse l’italo-americana abbassandosi alla sua altezza «gra-grazie» rispose Conan. I due furono richiamati dagli amici che dissero loro di aver finito e che si potevano avviare al Gate.

«Susan a che ora è segnato l’imbarco?» chiese il fidanzato guardando l’orologio «non saprei, il volo dovrebbe partire alle 17.00» «ok grazie» «di nulla». L’attesa era snervante ma dopo un’oretta sentirono una comunicazione di servizio che diede loro una svegliata «Si avvisano i gentili passeggeri del volo 48-69 per New York, America, che il Gate è aperto; i gruppi con più di dieci persone si accomodino al varco» «Direi che possiamo avvicinarci allora» disse Kazuha che era appoggiata al trolley di Ran «Sì» confermò Susan e si partì. La prima classe era veramente lussuosa e molto accogliente, dopo che si furono sistemati attesero qualche altro minuto e alle 17.00 l’aereo partì.



*******************************Autrice*****************************************

Si parte, direzione New York, mi direte ma Ran e Shinichi ci sono già stati! Si lo so ma adoro quella città :) che ci volete fare! Cosa posso dirvi? oh si avete notato il numero del volo?

Con il prossimo capitolo si entra ufficialmente nella seconda parte della storia, spero vi sia piaciuta fino qua anche se un po’ monotona -_- Aspetto le vostre recensioni per saperlo

A presto, Amelia_6
  
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