- Hey Ji , come mai sei tutto rosso?
- Nulla … non ho nulla
- Sicuro? Sembri piuttosto in imbarazzo
- Ma cos’è questo un interrogatorio?
- Calma , non ti scaldare.
- Hey , il piccolino non si è ancora svegliato? – T.O.P si mise a ridere-
- Di che parli? - in quel momento Daesung si fece avanti per parlare-
- Bhe … Seungri ieri , mentre tu eri alle prove , è uscito ed è tornato molto tardi … e dico molto , mooolto tardi
- Sapete con chi stava uscendo? –risposi io tempestivamente-
- No –disse T.O.P- ma a quanto pare era una persona importante , era vestito in modo molto elegante e ha prestato molta attenzione ad essere puntuale per questa uscita , solitamente non lo fa
- Siete sicuri di non sapere con chi uscisse ?
- No –risposero in coro-
In fondo siamo amici , i miei sentimenti non avrebbero interferito con la questione , ci ero rimasto malissimo , non solo perché non mi aveva detto nulla ma perché poteva trovarsi con qualcuno , il che mi faceva sentire ancora più triste e arrabbiato.
-Buongiorno ragazzi! – disse sorridendo-
- Buongiorno maknae- dissero T.O.P e Dae sorridendo
- Hey GD , tutto bene ?
- Si, va tutto bene , i ragazzi mi hanno raccontato tutto , allora? Dov’eri ieri sera ? Con chi? Perché sei tornato così tardi?
- Ma si può sapere che ti prende? –mi guardò come se fossi pazzo-
-Rispondi alla domanda, o meglio alle domande, che ti ho fatto
-No!
-Che hai detto?
- ho detto no…
Corsi via senza dire niente , che codardo , non me lo perdonerò mai , ma avevo bisogno di un posto dove potermi sfogare , mi chiusi in camera , ma forse dimenticai di girare del tutto la chiave perché qualche minuto dopo entrò il diretto interessato , evidentemente mi aveva sentito singhiozzare, mi guardò con i suoi profondi occhi scuri senza dire niente per un po’ di tempo , poi si sedette accanto a me
-Perché sei scappato via così ?
Non dissi niente, mi limitai solo a voltarmi dall’altra parte , ma ad un tratto mi sentii strattonare per le spalle
-Adesso dimmi cos’hai!
-Non ti dirò niente finché non mi direi con chi eri ieri sera
- ma perché ti comporti in questo modo!?
-Avanti parla! Con chi eri ?
- Ero con la mia fidanzata ecco con chi!
In quel momento non ci capii più niente , non risposi nemmeno , corsi via di nuovo, ma stavolta volevo scappare da tutto e da tutti , nessuno riuscii a fermarmi , corsi per non so quanto tempo fino a quando a un certo punto arrivai di fronte al cancello di un parco , mi sedetti sulla prima panchina che mi capitò sott’occhio. Cominciai a riflettere su ciò che avevo saputo poco tempo prima , avevo immaginato più volte una eventualità del genere , ma non avrei mai potuto immaginare la mia reazione , ero un totale codardo , non riuscii neanche a mantenere il controllo dopo che me lo disse , stavo malissimo, avrei potuto sopportare la notizia ma perché non lo feci ? Mi odiavo per quello che avevo fatto , non solo per aver fatto in modo che i miei sentimenti per lui prendessero il sopravvento sul mio modo di affrontare la vita ma anche per non essermi comportato da amico come anche lui avrebbe voluto , avevo fatto un’enorme figuraccia , volevo morire. Mi sentivo come se una lama affilata stesse attraversando il mio corpo , solo che il dolore che provavo in quel momento non era minimamente paragonabile , in quel parco vedevo molte coppiette passeggiare e tenersi per mano , tutto ciò mi faceva sentire ancora più solo e abbandonato. Provai a scrivere qualche rima guardando il tramonto ma non servì a niente , in quel momento mi sentivo un po’ come il sole con la luna , io lo guardo da lontano ma per quanto noi possiamo essere lontani ci sarà sempre qualcosa che ci avvicina , ma quel misterioso qualcosa che avrebbe dovuto riavvicinarci non riuscivo proprio a capire cosa fosse . Quella sera non rientrai a casa , volevo restare solo , vidi che sul mio cellulare c’erano un sacco di chiamate e messaggi dei ragazzi, ma per nessuna ragione al mondo avrei voluto far sapere loro dove mi trovavo , avrebbero cominciato a fare domande ed io in quel momento non avrei avuto le risposte giuste da poter dare loro. Era quasi mezzanotte, le strade di Seul erano quasi del tutto deserte , mentre tutti quanti si erano fatti sedurre dal dolce canto del sonno io girovagavo in un quartiere dove non avevo mai messo piede , composto per lo più da bar , night club e love hotel. Entrai in un bar e chiesi un bicchiere di soju , ma i bicchieri diventarono due, tre, quattro, fino a ritrovarmi ubriaco e in preda ad una tristezza che si avvicinava molto alla depressione uscii dal bar e controllato dalla tremenda influenza del nettare di coloro che soffrono ritornai in quel parchetto sotto la delicata luce delle stelle , e fu lì che mi lasciai davvero andare , piansi , per molto tempo , gli occhi mi facevano male e un insolito dolore al petto mi affliggeva , odiavo tutto in quel momento , odiavo me , odiavo Seungri , odiavo la ragazza con cui era uscito . Accanto al cancello d’ingresso del parco vi era un albero di ciliegio dove mi arrampicai, come quando ero bambino, e dei suoi rami ne feci il mio giaciglio per la notte , non sarei tornato a casa , non ne avevo il coraggio…