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Autore: TheDevil    30/06/2015    2 recensioni
Il ruggito di Acnologia ha spazzato via l'Isola Tenrou e i membri di fairy tail sono scomparsi per sette lunghi anni e quando si risvegliano hanno una brutta sorpresa.
Poiché anche se per loro il tempo non è trascorso, per il resto del mondo si e niente potrà tornare indietro
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Come introduzione non è granché lo so, ma non voglio spoilerarvi assolutamente nulla della storia.
Fa parte della serie Offenbach Chronicles, e non potrà essere compresa se non vi leggete tutta la serie.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kana Alberona, Luxus Dreher, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Offenbach's Chronicle'
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Salve a tutti, ecco un nuovo capitolo, in cui facciamo conoscenza di un nuovo personaggio... Buona Lettura a tutti

Il Piccolo Angelo


Un figlio, Jacques lo disse come se fosse la notizia più naturale del mondo, anche perché per lui probabilmente che aveva avuto anni per abituarsi all'idea, non doveva essere una notizia sconvolgente, ma per Mira e Kana, il discorso era molto più complicato.
Jacques le vide rimanere a bocca aperta, sbalordite, senza riuscire a proferir parola, tanto che Jacques fu costretto ad interrompere il racconto.
-Un-un-un f-f-figlio?- balbettò Kana, mentre Mira urlava felice e si lanciava veros Jacques, stringendolo in un abbraccio stritolante che lasciò l'uomo senza fiato a ricambiare la stretta.
Kana invece fu più lenta ad alzarsi e a congratularsi, ma pareva non riuscire ad esprimersi a parole, perciò si limitò ad un lieve abbraccio.
-Mi sembri sotto shock- disse Jacques, rovistando nelle tasche dalla quale estrasse una piccola foto in miniatura.


 -Circa nove mesi- le parole di Jacques parvero cadere nel vuoto poiché Ultear non diede segno di minima reazione alla notizia.
Anzi lo sguardo si fece vacuo, come se fosse immersa in chissà quali pensieri.
Jacques cominciò a contare i secondi che passavano nell'attesa di una risposta da parte di Ultear che continuava a fissare il vuoto con sguardo assente.
-E' sotto schock credo, probabilmente gli servirà del tempo per realizzare la notizia- disse Polyuscha.
-E io intanto che faccio?- chiese Jacques che intanto aiutò Ultear a sdraiarsi di nuovo nel letto, visto che comunque non faceva nulla.
-Non mi interessa- disse la guaritrice, per poi urlare -Vattene fuori da casa mia-.
Jacques fu costretto ad uscire della porta e a rifugiarsi nel bosco adiacente alla casa, dove anche Meredy e Gerard attendevano notizie, anche se Jacques aveva il sentore che il mago avesse già intuito il motivo dello svenimento di Ultear.
-Come sta?- gli chiese Gerard.
-Bene, pare che entrambi stiano bene- disse, confermando implicitamente i dubbi di Gerard che a quella affermazione scosse la testa, mentre Meredy faceva vagare lo sguado tra i due, interrogativa, ma Jacques continuò -Credo che per un po' sarebbe meglio smetterla con queste missioni per Ultear, ci trasferiremo a Villa Offenbach finché non nascerà il bambino-
Adesso anche per Meredy aveva capito quello che stava succedendo e rimase con la bocca aperta, ma prima che potesse dire qualunque cosa, un urlò disumano risuonò dall'interno della capanna.
-Mi sa che Ultear ha realizzato quello che sta accadendo- disse Jacques, questa volta titubante se entrare o meno all'interno della capanna, e fu Gerard a toglierlo da quell'imbarazzo quando con forza lo spinse all'interno della casetta.
Ultear si era messa in piedi e continuava a lanciare cose in direzione della impassibile guaritrice che si limitava ad assistere allo sfogo dellasua paziente.
Lanciava ogni cosa che finiva tra le mani, Jacques fu costretto ad evitare un libro e un soprammobile, ringraziando il cielo che in quel momento non potesse utilizzare la magia, altrimenti quella maledetta sfera lo avrebbe fatto a pezzi.
-Calmati Ultear, non ti fa bene- disse Jacques bloccandole le mani ancora protese nel gesto di afferrare qualcosa.
-Non azzardarti a dire di calmarmi... Ti rendi conto di quello che abbiamo fatto? Questo bambino non deve nascere...
Quelle parole scatenarono Jacques, che furioso rilasciò istintivamente una parte del suo potere magico che fece tremare i muri della casa, una scossa che zittì Ultear.
Jacques ci mise meno di un secondo per calmarsi e prendere Ultear e costringerla a risedersi sul letto, dove si sedette anche lui, continuanado a tenerle la mano protettivo.
-Dimmi che non lo pensi davvero!- disse solamente Jacques guardandola negli occhi.
Ultear si sentì in trappola, quegli occhi azzurri le scrutavano l'anima.
-Io... Io credo che non sia ancora il momento...- disse balbettando.
-Abbiamo 25 anni a testa Ultear, è il momento ideal per avere un bambino.
-Non mi riferivo a questo- disse lei -Non è l'età il problema, ma la nostra vita.
Jacques ci riflettè per un attimo, per poi sorridere -Non importa, dovremmo fare qualche cambiamento nella nostra vita, ma l'importante è che il bambino stia bene e comunque avrà una madre e un padre, è molto di più di qaunto hai avuto tu...- ecco aveva anche calato l'asso nella manica.
Dovette abbassare il capo in segno di sconfitta e guardare il sorriso di Jacques che si allargava, mentre Polyuscha aveva assistito a quella scena in un angolo, senza osare disturbare.
-Ma perché tu sei così contento di avere un figlio?-
Jacques rimase un po sorpreso da quella domanda, riflettè un attimo per poi rispondere -Perché ne sento la necessità-
-Non capisco- confessò Ultear a quelle parole.
-Nemmeno io- sorrise ancora di più Jacques -so solo che quando ti ho vista svenire, tutto quello che riuscivo a pensare era "non loro".
Ultear sorrise e si gettò tra le braccia di Jacques.
I neo-genitori, si stabilirono dunque a vilal Offenbach, rendendola la loro effettiva dimora, anche grazie ad un abile incantesimo di Gerard che la rese irrintracciabile a chiunque non fosse stato invitato in precedenza dallo stesso Jacques.
La gravidanza di Ultear fu tranuilla, viziata e coccolata da Meredy, Jacques e dalle donne che vivevano a villa Offenbach, ma anche gli uomini erano felici, visto che il Padrone di casa avrebbe presto avuto un erede.
I mesi passavano e la pancia di Ultear cresceva, e non serbava particolari preoccupazioni, finché non arrivò il mese di ottobre ed era quasi il momento per Ultear che praticamente rimaneva distesa ad attendere con Jacques, Gerard e Meredy che continuavano a viziarla, impedendogli anche di alzarsi dal letto.
Gerard e Jacques stavano discutendo di una gilda oscura che il mago dai capelli blu aveva individuato, ma che si presentava troppo potente per essere attaccata da una sola persona, perciò adesso stavano facendo il punto della situazione, quando :- AAARRGGHHH!!! - un urlo di dolore li costrinse a dare attenzione a Ultear.
-Ul!!! - gridò Jacques saltando in piedi dalla sedia che aveva occupato –Che è successo?!!! Un'altra fitta???!!!- era stato un po' nel panico, ma poi gli avevano spiegato che le fitte sono normali a ridosso del parto.
- Noooo... - rispose con un sforzo digrignando i denti –Chiama Polyuscha...- chiese della donna che si era stabilita per un breve periodo alla villa (in realtà c'erano voluti Gerard e Jacques insieme per costringerla a muoversi di casa e non erano stati nemmeno molto gentili).
- Oh cavolo!!! Vuoi dire che... - chiese terrorizzato Gerard.
Lei non rispose ma annuì energicamente serrando le labbra dal dolore -Certo, volo- e sparì dalla porta, correndo come un matto.
Jacques e Meredy rimasero nella stanza, Jacques a stringere la mano di Ultear che lo stava stritolando, mentre dalla porta entrarono Gerard, seguito da Polyuscha e da una coppia di donne anziane, pronte ad aiutare la maga con il parto.
-Benissimo, gli uomini fuori- disse la vecchia, con Gerard che si affrettò ad ubbidire, ma con Jacques che la guardò gelido, per rispondere -Nemmeno Zeref in persona riuscirà a farmi uscire da questa stanza-.
La vecchia alzò le spalle, come a dimostrare che non fosse un suo problema e cominciò il travaglio della giovane.
Se le donne abituate a vedere i parti delle giovani donne che a quel dolore urlavano e si dimenavano, maledicendo i propri partner per averle ficcate in quella situazione, beh furono deluse.
D'altronde stiamo parlando di una guerriera.
Il travaglio durò ore intere e solo alla fine Ultear si concesse un grido liberatorio, inghiottito da un altro rumore, una vocetta stridula che urlava al mondo tutto il suo disappunto.
Polyuscha trafficò ancora un po tra le gambe di Ultear, poi prese un telo pulito e ci avvolse dentro qualcosa.
-Complimenti ragazzi... è una meravigliosa bambina- disse la guaritrice porgendo la piccola tra le mani della madre che la abbracciò in lacrime come una volta anche sua madre aveva stretto lei. 
Anche Jacques era commosso a tal punto che le parole non volevano saperne di uscire, in compenso però non riusciva a distogliere lo sguardo da sua figlia e dalla sua donna, era lo spettacolo più bello che avesse mai visto.
La piccola aveva già tanti capelli di colore nero ed era rossa per lo sforzo del pianto, ma pareva già calmarsi tra le braccia della madre.
-Tesoro, dai la bambina a Jacques, così può farla vedere a Gerard e agli uomini che stanno aspettando fuori la porta, così puoi darti una rinfrescata- disse la guaritrice.
Jacques prese sua figlia tra le braccia e uscì dalla porta, dove stavano aspettando tutti gli uomini, con Gerard che continuava a passeggiare avanti e indietro in preda all'ansia.
-E' nata ed è una bellissima bambina- annunciò Jacques a tutti gli uomini che esplosero in grida entusiaste, urlandogli le congratulazioni, ignorando la piccola che disturbata da quel chiasso cominciò a piangere tra le braccia del padre.
-Allora come si chiama? Tu e Ultear avete tenuto il nome segreto fino ad adesso.
-E me lo chiedi? Si chiama Viviane, come mia sorella- disse Jacques, rientrando nella stanza. 


La foto ritraeva i volti di Jacques e Ultear sorridenti che abbracciavano una bambina di quattro anni al massimo che sorrideva felice.
La bambina aveva i capelli neri lunghi fino alle scapole e gli occhi azzurri che non lasciavano dubbi al fatto che fosse propio la figlia di Jacques.
-Assomiglia moltissimo alla mamma- disse Kana. 
-Apparte gli occhi, quelli sono come i tuoi- continuò Mirajane, ottennedo un grosso sorriso da parte di Jacques.
-Non ha preso solo i miei occhi... Imparerà anche il Takeover angelico quando sarà il momento, ha già mostrato i primi segni.
Jacques ripiegò la foto con cura nella tasca dei pantaloni.


Angolo dell'autore
So che avrei potuto scrivere di più, soprattutto sulla gravidanza, ma sinceramente non mi andava di allungare un brrodo tanto per, meglio così... Una bella bambina per Jacques e Ultear... 
   
 
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