35.
Shade portò uno sguardo disperato alla moglie che, invece, gli sorrise incoraggiante.
- Che devo fare? -, domandò incerto passandosi malamente una mano tra i capelli spettinati. Le sue iridi scure si posarono sulla fragile figura che piangeva con la testa nel cuscino.
- Mi sento in colpa per averla sgridata! -, esclamò ancora appoggiando il capo sulla spalla di Fine. Questa gli accarezzò appena il mento.
- Devi solo fargli capire perché l’hai fatto, Shade. E’ una bambina intelligente. –
- Di sicuro non è una dote che ha preso da te. -, sussurrò con un sorriso di scherno sulle labbra.
La rossa gli diede uno spintone, regalandogli una linguaccia. L’uomo fece un passo di troppo e finì nella stanza della figlia. La piccola si voltò verso di lui stupita per, poi, grugnire e tornare a fissare il copriletto. Shade si voltò verso Fine con una smorfia sconfortata. La donna fece spallucce, offesa dalla battuta del marito, e lo abbandonò in quella che avevano soprannominato “La tana del leone”. Il cobalto sospirò pesantemente, sedendosi sul lettino rosa di Violet.
- Tesoro… -, cominciò. Il suo richiamo fu bellamente ignorato ma notò dalla sua postura irrigidita che la bambina lo stava ascoltando. – Quello che hai fatto è pericoloso. –
La piccola rossa si voltò, ora, verso di lui, scandalizzata. – Stavamo solo giocando! –
Shade scosse la testa con un sorriso che doveva essere rassicurante ma che si trasformò in un ghigno insicuro.
– So che non l’hai fatto apposta ma Gabriel è ancora piccolo per giocare agli indiani. Le corde lo stringevano troppo e lui si è spaventato, come me e mamma. –
Le iridi cobalto della figlia tornarono a scrutare, risentite, le stelle ricamate sulla coperta. Shade le passò una mano tra i capelli, accarezzandole, poi, il viso.
- Hai fatto degli ottimi nodi però. -, le disse strizzandole l’occhio. – Che dici se per giocare con la corda chiedi a papà, invece di far diventare tuo fratello un salamino? –
La bimba tornò a sorridere raggiante e si concesse una risatina alla battuta del cobalto.
– Va bene! Grazie papà! -, e si lanciò tra le sue braccia asciugando sulla sua spalla gli ultimi umidi residui di frustrazione.
Buongiorno popolo!
Ho deciso di aggiorna prima perchè in questi giorni parto per il mare e non ho tempo per pubblicare!
Mancano ancora due capitoli alla fine!