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Autore: Sam Hutcherson    01/07/2015    9 recensioni
Benvenuti nel fantastico mondo delle storie di Sam Hutcherson che vi presenta, in esclusiva e solo per voi il seguito della fanfiction....*rullo di tamburi* Ti amerò oltre l'immaginabile!...che non dovete leggere necessariamente, ansi forse è meglio se non la leggete proprio! Vi accompagnerò nel regno incantato dei drammi familiari dei Mellark! Naturalmente la storia è Evellark! Vade retro babbani! Storia dedicata a Peeta Mellark, che merita tutte le ff di questo mondo!
ATTENZIONE:Questa è una storia felice!Può causare diabete, carie e se vedete unicorni rosa, correte a leggervi un libro di John Green prima che cominciate a saltare spargendo fiori ovunque!
E ora...A ME GLI OCCHI PLEASE!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Profumo di Pane
Capitolo 8 (Parte 2)
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-Per questo sono sicuro di amarti.-
Sorrido, imbarazzata dalla facilità con cui esprime il suo amore per me e sento le mie guance imporporarsi.
Peeta sorride, i suoi occhi brillano, è felice veramente.
Sento le sue braccia circondarmi e attrarmi a se in un familiare e confortevole abbraccio. Le sue labbra sono sulla mia fronte e successivamente sulle mie guance, per poi scendere sulle mie labbra e catturarle solcemente con le sue.
-Sai...-dico staccandomi e mettendo una mano sul suo petto.-...ho un idea su quello che potremmo fare oggi.-mormoro catturando la sua attenzione.
Il mio corpo coincide con quello di Peeta mentre lui tiene le sue mani sui miei fianchi, il bambino fra di noi.
-Mh, cosa?-
-Potremmo dipingere la camera del bambino.-sorrido maliziosamente.
Peeta sgrana gli occhi orripilato da questa mia proposta.-No Kat deve essere una sorpresa!-
-E lo sarà! Sarà una sorpresa per il bambino, non è mica la mia camera per fortuna, è la sua, quindi per quanto io possa essere emozionata non lo sarò mai quanto lui.-dico puntando il dito sulla mia pancia.
Peeta si china a baciarla.-E va bene, ma vedi di non descrivere ad alta voce ciò che vedi, lo sai che i bambini al quinto mese già ti sentono vero!?-
A volte mi domando se dovrei preoccuparmi quando dice certe cose...
La camera è quasi come l'avevamo lasciata, con il pavimento di marmo bianco ancora completamente coperto da giornali usati, le finestre aperte che danno sul distretto e sulla casa di Haymitch ed Effie e i vari penelli e rulli che attendono ancora lindi di essere usati.
-Non avete avuto il tempo di fare nulla?-
-No sfortunatamente no, ma avevo pensato di dipingere la camera di un colore molto chiaro, come crema o avorio...non so, anche perchè dato che non sappiamo i suoi futuri gusti non possiamo scegliere.-
Fisso le vernici abbandonate in un angolo della stanza-Mi piace l'avorio, la crema penso sia troppo giallo, il giallo mi innervosisce...-
Peeta ride-Non penso che tu possa scegliere obbiettivamente dato che in questo periodo tutto ti innervosice.-
-Hei, io sono nervosa perchè il bambino è nervoso e se il bambino è nervoso significa che non gli piace il giallo. Quindi niente giallo!-
-Okay, okay niente giallo....-dice Peeta alzando le mani e facedo un passo indietro.
Cominciamo a dipingere le pareti con i rulli di spugna, la vernice cola lentamente e l'odore piano piano riempie la stanza costringendoci ad aprire la finestre.
-Abbiamo fatto proprio bene a verniciare la stanza adesso, lo sai che la vernice potrebbe rilasciare sostanze tossiche anche dopo due settimane, e la bambina potrebbe riportare problemi al cervello...-dice Peeta tutto interessato.
Ignorando il fatto che probabilmente i problemi al cervello di mio figlio saranno genetici dato che ha metà dei geni di questo adorabile essere che si allunga per arrivare a dipingere più in alto possibile.
-Hai letto il libro che ti ha regalato Effie?-
La mia parete è finita così faccio un passo indietro e ammiro la mia opera monocromatica.
Peeta si dedica a ogni centimetro con intensa serietà e penso ci metterà un sacco di tempo.-Si esatto, non l'ho ancora finito ma mi manca poco, ho scoperto un sacco di cose! Tu piuttosto dovresti cominciare a leggere il tuo perchè io farò un figurone con la bimba e invece te no.-
Sorrido avvicinandomi a Peeta che ancora fa su e giù con il suo rullo tutto imbrattato di avorio puzzolente.-Ma io ho un ottimo alleato.-sorrido abbracciando la vita di Peeta e intrecciando le mani sul suo addome. Peeta si gira lasciando cadere il penello. Le sue mani sostengono delicatamente la mia mandibola mentre le sue labbra si avvicinano e si allontanano voracemente poggiando baci e morsi sulle mie. Indietreggio ad ogni bacio tenendo sretta tra le dita la camicia a quadri di Peeta e tenendolo vicino. Quando incontro il muro dietro di me Peeta si blocca sorridendomi beato. -Ti amo.- Sussurro io a quel sorriso. 
-Dobbiamo finire di verniciare dolcezza, è inutile che mi guardi così-sussurra Peeta prima di baciarmi la punta del naso.
Sbuffo riprendendo l'enorme rullo che Peeta aveva lasciato cadere, imbrattando i giornali a terra. -D'accordo, ma se continuiamo al tuo ritmo finiremo tra nove mesi!-
-e cosa proponi di fare? Immergerci nella vernice e spalmarci sulle pareti?-
-Beh magari con la giusta pressione...-mormoro dandogli le spalle.
Sento l'occhiata maliziosa e divertita di Peeta sulle mie spalle mentre si vvicina lentamente a me. Il suo calore irradia come nasca dall interno del suo corpo fino ad arrivare a scaldare il mio. Lento scosta i miei capelli sfiorandoli appena con le dita, procurandomi brividi lungo tutta la spina dorsale. Non posso fare a meno di farmi scappare un sospiro e di appoggiarmi al suo petto quando le sue labbra si schiudono sul mio collo, mi riporta a sta notte.
-Dolcezza, adesso dobbiamo occuparci di Junior, dopo ci occuperemo di...altro.-
Stringo tra le dita il tessuto blu della sua t-shirt mentre le sue braccia scendono a cingermi i fianchi. -Tesoro se mi tocchi così non ci crede nemmeno Junior.-mormoro sottovoce.
Peeta ride e con un ultimo bacio delicato sul collo si allontana da me.

Le macchie di vernice sui miei capelli e sui miei vestiti credo si siano asciugate e seccate per bene, ho lasciato che Peeta continuasse il lavoro, mentre io appoggiata alla porta della camera osservo la sua maglia che alzandosi e abbassandosi ai suoi movimenti, rivela e nasconde i suoi muscoli definiti. Poverino, l'ho lasciato solo a fare tutto il lavoro, e non solo! L'ho anche spedito a prendere il succo di frutta all'arancia ghiacciato che stava il frigo, tanto per sorseggiare qualcosa mentre mi godo il suo spettacolo.
-Ti diverti a guardarmi il culo?-chiede ad un tratto la voce di Peeta senza girarsi.
-Si direi che non me la sto passando male.-mormoro sorseggiando.
-Dev'essere divertente, avere un marito appena ventenne che ha ancora tutte le cose al posto giusto.-
-No, sai cos'è divertete? Avere un marito appena ventenne che ha la libidine di una ragazzina.-
-Sai cos'è ancora più divertente? Avere una moglie in piena crisi ormonale che lo farebbe su tutte le superfci della casa.-
-Ti lamenti? E comunque, per precisare, lo farei su tutte le superfici asciutte della casa, mi sono proprio stufata di questa vernice appiccicosa sui miei capelli.-
-Non mi lamento. Non prendertela con la stanza, devi ammettere che ci sono anche cose positive nel mettere a nuovo una stanza una volta ogni tanto.-
Inclino leggermente la testa scuadrandolo per bene.-Si.-mormoro annoiata mentre prendo un altro sorso di succo.-Diciamo che qualche vantaggio c'è.-
-Non è il mio sedere vero?-
-Non posso assicurartelo ragazzina.-
-Ho. Sposato. Una. Ninfomane.-
I miei istinti naturali chiamano e quando mi accorgo che le mie braccia non sono abbastanza forti da sollevarmi sbuffo a Peeta.-Si, una Ninfomane che non riesce ad alzarsi in piedi, Peeta tesoro fai il favore, aiuta la tua Ninfo-moglie.-
Peeta ride e si precipita da me, lasciando che il rullo cada a terra a schizzargli tutti i pantaloni.
-Eccomi Kat.- Con una mano dietro la mia schiena e una salda nella mia mi aiuta ad alzarmi.
-Mh di questo avrei potuto anche far  a meno.-borbotto.
Devo essere un disastro, ho la treccia sfatta, la salopette mezza slacciata e un bambino enorme nella pancia, ma Peeta mormora comunque-Sei bellissima.-Prima di darmi un bacio sul naso e lasciarmi andare in bagno.

Quando finalmente Peeta finisce di dipingere la stanza, con il mio supporto morale ovviamente, mi accompagna al piano di sotto tenendomi stretta per le scale. Deve aver letto da qualche parte che le scale sono il nemico mortale delle mamme incinte ed è riuscito anche a strapparmi la promessa che scenderò o salirò le scale solo aiutata da qualcuno e se dovessi scendere le scale da sola devo contare fino a cinque prima di fare un altro gradino. Assurdo lo so, ma d'altronde me la sono cercata.
-Peeta?-chiedo al quarto secondo del settimo scalino.
-Mh?-
-Ho fame.-
-Ma se t'è l ho chiesto prima di finire di verniciare se avevi fame e hai detto di no?!-
-Si, ma visto che sarà passata un ora e mezza dal momento in cui abbiamo cominciato a scendere le scale direi che è piuttosto legittimo che io abbia fame.-
-Aha molto divertente, voglio evitare che tu rotoli giù dalle scale, dovresti essere più prudente. È pericoloso, hai visto ciò che è successo prima.-
Emetto un suono tra uno sbuffo e un lamento.-Quanto manca?-
-Ancora otto gradini.-
-Oddio! Svegliami quando arriviamo.-dico poggiando la fronte sul suo collo.
-Molto spiritosa
.-
Alla fine riusciamo ad arrivare in cucina, dal cibo!
Peeta mi parcheggia su una sedia perchè "Gli sgabelli sono pericolosi, Kat"
e mi chiede.-Allora cosa vuoi mangiare?-
-Un panino.-
-Con cosa?-Chiede Peeta tagliando il pane.
-Formaggio.-dico.
-Aha.-
-Marmellata.-
-Marmellata?-chiede alzando lo sguardo su di me.
Lo fulmino-Non chiedere.-
-Okay-ride alzando le mani.
-Uova sode.-
-O Dio santo....-
-Taci.-lo rimprovero
-Basta?-chiede Peeta con le lacrime agli occhi.
Ci penso solo un attimo -E miele.-
-Giusto il miele mancava.-
-Sei un cuoco dovresti essere favorevole alla combinazione dei sapori.-Borbotto agitandomi sulla sedia.
-Uh...hai voglia di Marmellata.-Peeta finisce il mio panino e me lo porge sedendosi davanti a me.
-SI te l'ho detto...-Il suono del camanello segue la mia voce e Peeta si alza.
-No dico, la metti ovunque.-Mormora Peeta passandomi dietro e poggiandomi un bacio sui capelli.
-Sta zitto Peeta.-borbotto facendolo ridere.

Carissime siore e carisssimi siori, siamo qui riuniti oggi per UCCIDERE DEFINITIVAMENTE L'EDITOR DI EFP. Me ne ha fatte passare così tante, ma così tante che è quasi (Quasi) alla pari con il mio WIfii. So che pansavamo di esserci liberati da questa orribile seccatura. E INVECE NO! Ci dobbiamo tenere questo stupido capitolo monocromatico! Tutto nero! Ma che è oh!!!! Okay okay... calmiamoci. Bene comunque visto che questo schifo di Html mi sta rendendo la vita impossibile, non potevo non dedicargli un capitolo. ANche se non centra niente. Mi ero detta che sarebbe andto tutto bene con questa ff, che non avrei dovuto lasciarmi predere dall'emotività e dare titoli assurdi...ma sapete che c'è? Fancina! IO LO ODIO L'HTML E L'INTERO UNIVERSO DEVE SAPERLO!
Ricordatevi di supportare la causa dei Daini volanti e delle Recensioni! Recensite che tanto lo so che vi state annoiando!
Un bacio un abbraxxio e....voi che cosa fate per non annoiarvi?
Fatemelo sapere!
Un bacio tribxoxo,
-Sam

  
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