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Autore: HopeAlways24    02/07/2015    0 recensioni
Dal testo:
Gli occhi di Fred si posarono sul viso di Hermione che si sentì scaldare dentro. Un brivido le percorse la schiena. Non aveva mai provato quella sensazione, nemmeno con Ron. Fred la stava spogliando. La stava spogliando con lo sguardo. Hermione cercò di aggrapparsi al poco controllo che le rimaneva, e al suo sacro orgoglio. Come poteva uno sguardo farla crollare. O meglio, come poteva uno sguardo di Fred Weasley, spogliarla nel profondo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny, Lavanda/Ron, Luna/Neville
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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6. Due e mezza

Hermione andò nel suo letto, ma non chiuse occhio. Guardò semplicemente la luna sorridente che brillava nel cielo buio. Da quella finestra si vedeva solo il cielo, la luna e una cima d’albero, nient’altro. E di notte si intravedeva poco anche essa, quindi l’unica cosa che le rimaneva da fare era guardare la luna, aspettare e pensare. Pensare a tutto quello che era successo, “Che giornata stravagante” pensò la riccia. Due dei suoi cari amici si erano sposati, erano giovani ma avevano deciso di farlo per rimanere sempre più uniti, dopo tutto quello che era successo il loro legame sarebbe stato indistruttibile. La ragazza pensò anche al ricevimento e a tutto quel caos che si era scatenato fra lei e i membri della famiglia Weasley. Si mise al riflettere su quello che era successo con il ragazzo che avrebbe voluto rivedere e meditò molto sulla reazione di Fred. Ma non riuscì a dare nessuna spiegazione alla sua reazione. Pensò a quella sera, in cui avevano rivissuto i ricordi di Percy. Era stata davvero ‘stronza’ ad averglielo fatto ricordare … Si sentì il cuore che si spezzava mentre si ricordava il rosso con le lacrime agli occhi per colpa sua. Cercò di eliminare quelle brutte immagini dalla mente e provò a pensare alle cose belle di quella giornata, Neville e Luna.                                                                          
I minuti non volevano passare ed Hermione cominciava ad avere sonno. Puntò lo sguardo verso l’orologio ma non riusciva a vedere un granché. Allora si alzò cercando di fare meno rumore possibile ma quando i suoi piedi trovarono i vestiti di Ginny per terra non li vide e ci inciampò sopra. Non cascò ma di rumore ne aveva fatto. “Cosa combini?” domandò Ginny stropicciandosi gli occhi mentre si stirava le gambe. “Nulla, volevo vedere che ore erano” disse la riccia avvicinandosi all’orologio: l’una e mezza, mancava ancora un’ora. Mentre tornava al suo letto la rossa le domandò “E a cosa ti serve sapere l’orario di notte?”. Hermione si morse il labbro e andò a sedersi nel suo letto “Era che …” cominciò a spiegare lei “Non riuscivo a dormire e allora volevo sapere che ore erano. Tutto qui.” Si inventò la bruna. Avrebbe detto dell’appuntamento a Ginny il giorno dopo per evitare che all’amica venisse la strana idea di andare a spiare i due senza farsi vedere. La rossa annuì nel buio e disse, prima di girarsi sull’altro lato del letto “Se non ti dispiace io torno a dormire” e poi spostandosi i capelli con una mano si girò, ed Hermione riprese a viaggiare con la mente tornando a guardare quel “sorriso” impresso nel cielo. “Ti è piaciuto il bacio?” disse sussurrando la rossa con una voce addormentata. Non ci aveva pensato molto quella sera, aveva pensato solo a quello che le persone avevano pensato di quel bacio. Ma non aveva pensato cosa aveva provato lei. Si sfiorò le labbra con l’indice e pensò. “Credo di sì” rispose alla rossa, non sapeva se era già crollata nel sonno ma lei lo disse lo stesso. Gli era piaciuto davvero quel bacio non aveva visto le stelle, però non era stato male. E quel Josh era stato molto gentile e sapeva trattare bene le ragazze, o almeno lei. Sorrise al pensiero della sua mano che si allungava verso lei e le chiedeva di ballare, lei ovviamente aveva accettato. Con questi pensieri lei chiuse gli occhi giurando a se stessa di riposarsi solo per un paio di minuti. Questo non avvenne e rimase addormentata per molto tempo, quando finalmente si svegliò, guardò la finestra e vide che era ancora buio, sobbalzò al pensiero “l’incontro con Fred!” si avviò evitando le maglie di Ginny verso l’orologio: le tre. Hermione si portò i capelli indietro con le mani, era in ritardo di mezzo’ora. Nonostante pensasse che ormai fosse inutile andò verso la porta e l’aprì. Scese le scale e andò nel salotto dove una figura scura stava seduta sul divano, la ragazza si avvicinò di soppiatto e si sedette accanto alla figura. “Scusa il ritardo” mormorò la Grifondoro. Il rosso sbuffò e guardando Hermione disse “Certo che la puntualità non circola nelle tue vene” dopo lui scosse la testa. La fiera Grifondoro  spiegò che si era addormentata e dopo aggiunse “E nemmeno l’intelligenza nelle tue Weasley”. Hermione si sedette sul divano con le ginocchia strette fra le braccia e il mento appoggiato sopra. Fred sbuffò “La vuoi finire di chiamarmi Weasley? Io ho un nome e il mio nome è Fred. Puoi anche scegliere di chiamarmi il mitico o il gemello più bello o in ogni modo che vuoi tu. Basta che risalti la mia bellezza” il rosso alzò la testa fiero incrociando le braccia. La ragazza scosse la testa e sbottò decisa “A quale bellezza ti riferisci?”. Ripensò a quello che le aveva detto La vuoi finire di chiamarmi Weasley? Io ho un nome e il mio nome è Fred, era vero spesso lo chiamava semplicemente Weasley. Non lo chiamava Fred perché lui l’aveva chiamata sempre Granger, era una cosa reciproca, per lui lei era la Granger e per lei lui era Weasley. O qualcosa era cambiato? No. Niente era cambiato. Lei era la Granger e lui Weasley, tutto era normale e basta. Si girò verso Fred tenendo le gambe incrociate. Mentre era immersa nei pensieri il rosso riprese a parlare “La bellezza che hai davanti? Sarà il buio a non farti vedere chiaro? Mi devo avvicinare per caso?” un ghigno si formò sulla faccia del rosso e prima ancora che Hermione potesse rispondere lui si avvicinò pericolosamente a lei. I nasi si stavano per toccare e i respiri si fecero tutt’uno, le guance di Hermione divennero rosso fuoco per l’imbarazzo e indietreggiò con la testa spingendosi al bracciolo del divano. Di conseguenza indietreggiarono anche le gambe mentre il rosso rideva, la Grifondoro avrebbe voluto lanciarli una fattura ma non aveva la bacchetta con se, l’aveva lasciata al piano di sopra per la fretta. Una domanda le era sorta quando stava scendendo le scale: ma qual’era il motivo di quell’incontro? Non sapeva se porgere o meno la domanda a Fred, e quindi decise di rimanere in silenzio dopo l’imbarazzo della troppa vicinanza alle labbra del rosso. Cioè al volto … Ma le labbra rimasero impresse ad Hermione, erano perfette e emanavano calma e serenità, erano peggio di un filtro d’amore. Scacciò le immagini di Fred che si spargeva un filtro d’amore sulle labbra, non si era mai ritrovata a pensare a cose così ridicole. “So come sei fatto grazie, non importa che ti avvicini più di tanto …” mentre disse quelle parole si spostò un ciuffo dal viso. “Immaginavo, tra tutte le foto che tieni di me nel cassetto e tutti i sogni che fai su di me. Come faresti a non sapere come sono fatto?” disse Fred. Fregata. La ragazza non sapeva che cosa rispondere e si limitò a fare una smorfia. Il rosso rise troppo forte per i gusti della ragazza che si portò l’indice alla bocca per fargli segno di fare silenzio ma lui continuò e disse “Tappami la bocca, so che non puoi resistere”. La ragazza fremette e si sentii fare sempre più piccola. Il cuore le voleva uscire dal petto e schizzare fuori, facendo 200 kilometri, veloce come la luce. La gola bruciava e le corde vocali non volevano funzionare, non riusciva a far uscire nemmeno un bisbiglio dalla sua bocca. La riccia prese un cuscino e lo tirò in faccia al rosso, “Non intendevo in questo modo” disse lui buttando l’orrendo cuscino che aveva regalato la zia dei Weasley a Molly. Fred appoggiò la schiena al bracciolo opposto a quello dove era sdraiata Hermione e guardò la riccia che li rese unol sguardo interrogativo. Lui le sorrise con il lato sinistro della bocca, cosa aveva in mente? La riccia avvicinò i suoi ginocchi alle braccia che li circondarono ancora una volta mentre il rosso non smetteva di fissarla sempre con quel sorriso malandrino. Hermione sottopressione e in imbarazzo si spostò i capelli da un lato e prese a guardare lo strano orologio di casa Weasley. Sentì il ragazzo muoversi ma non ci badò molto, dopo spostò lo sguardo verso di lui ed era sempre lì che la fissava con un sorriso sul volto. “Cosa c’è?” chiese insospettita la riccia guardando negli occhi il ragazzo, “Stavo pensando …” rispose vago lui. “E a cosa?” domandò la ragazza incuriosita. Il rosso non rispose subito ma si distese occupando tutto il divano e invadendo anche la metà che doveva appartenere ad Hermione che si spostò scocciata. Ma lui invase ancora il suo spazio e lei alla fine si alzò. “Vieni qui” disse Fred battendo la mano due volte accanto a lui. Hermione inclinò la testa di lato e riflettendo velocemente decise che non c’era motivo di rifiutarsi ed andò a sdraiarsi vicino a lui. Il braccio del ragazzo circondò il collo di Hermione che appoggiò la testa sul petto di Fred, che si alzava e abbassava regolarmente. Le piaceva stare lì con Fred, con lui stava bene e si sentiva in qualche modo accolta e protetta. La riccia sospirò e le venne in mente l’argomento che stavano affrontando pochi secondi fa e chiese “Allora? A cosa stavi pensando?”. “Come ti interessano i miei pensieri, eh Granger?” rispose il gemello, fece una pausa e poi riprese a parlare “Si da il caso che stavo pensando al tuo cambiamento fisico. Devo ammettere che quando eri una bambina non eri tutto questo gran che …”. Il rosso sorrise mentre la riccia face una faccia offesa, diede un dolce colpetto alla mano del ragazzo che le cingeva il collo, poi riprese ad ascoltare il ragazzo, questa cosa del suo cambiamento fisico la rendeva nervosa. Le interessava il parere degli altri e soprattutto quello di Fred che parliamo chiaro, aveva un ottimo gusto in fatto di donne. “Come stavo dicendo, quando eri una bambina del primo anno ad Hogwarts che girava per gli scompartimenti per cercare il ranocchio di Neville, non eri molto affascinante. Ora devo dire che sei cambiata molto e devo dire che non sei affatto male” dicendo questo un sorrisetto prese possesso del viso del Weasley mentre Hermione divenne rossa quanto i capelli del gemello. Pensò a quando aveva fatto il giro di tutto il treno per trovare Oscar, non si era pentita di quello, era fiera di aver dato un aiuto ad un suo amico. E fu quando Fred parlò del fatto che ora non era affatto male che rabbrividì, le piacevano i complimenti anche se la mettevano in imbarazzo. “Grazie” riuscì a mormorare con l’unico fil di voce che gli era rimasto, il ragazzo rise e poi si alzò a sedere “Detto questo tu dovresti cadermi ai piedi e riempirmi di complimenti” concluse lui. Hermione scosse la testa sorridendo, era pur sempre il solito Fred, le piaceva il fatto che sapeva quando essere serio ma sapeva anche divertire le perone . La ragazza sorrise al ragazzo, poi si alzò e guardò l’orologio, stavano parlando da molto: qual’era il motivo di quell’incontro? Doveva solo parlarle del suo cambiamento fisico? Hermione non avrebbe sopportato il peso delle domande e allora si buttò “Ma perche mi hai detto di venire qui alle due e mezza?”. In attesa della risposta di Fred rimase in piedi incrociando le gambe e fissando i calzini che le riscaldavano i piedi. Poi posò lo sguardo sul ragazzo che rispose “Ma … In realtà non so di preciso, credo perché avevo veglia di passare un po’ di tempo insieme. E si  da il caso che tu sia arrivata alle tre.” Sbottò lui. Fred Weasley che voleva passare del tempo insieme a lei? Strano. Il sonno si faceva sentire sulla ragazza che disse “Ho sonno, vado a dormire” e senza aggiungere altro prese a raggiungere le scale che parevano infinite. A metà di esse Fred la fermo “Aspetta un secondo” disse salendo velocemente il tratto che li divideva. “Che c’è?” disse lei, Fred le si avvicinò ancora una volta troppo, ma ormai non ci fece più caso e cercò di restare immobile. “Non mi saluti nemmeno?” chiese il rosso con una faccia da cucciolo ferito. Era difficile resistergli la notte, perché la notte siamo tutti più fragili ma Hermione rimase sulla sua posizione e guardandolo negli occhi disse “Ciao Fred, buonanotte a domani” detto questo riprese a salire seguita dal rosso. Poi però lui la richiamò “Hermione Granger”. Lei si girò sbuffando e chiese “Che c’è ancora Fred?”. Lui si avvicinò ancora di più a lei ma la riccia si voltò e riprese a salire ignorandolo. Quando ormai le scale erano finite si avviò verso la camera che condivideva con Ginny quando un braccio afferrò il suo piccolo polso. “Che vuoi Fred?” chiese scocciata la ragazza. “Voglio che mi saluti” disse Fred come se fosse una cosa ovvia. “Ti ho già salutato. Ciao Fred, buonanotte, a domani” replicò Hermione. “Pensavo che tu avessi un grande cervello Granger, non dirmi che mi sbagliavo”. In quel momento il ragazzo si avvicinò a lei in un solo passo e si ritrovarono molto vicini. Hermione si sentì mancare l’aria e cercava di prendere piccoli respiri. Fred portò il suo viso all’altezza di quello della riccia che aveva gli occhi sbarrati e come faceva sempre si morse il labbro per il nervosismo. Si sentì cingere la vita dal braccio del rosso che avvicinò la sua bocca all’orecchio della ragazza e le disse “Certo che è stato un vero colpo basso quello che mi hai detto questa sera in giardino”. Hermione si sentì gelare il sangue, in fondo era vero, era stata una vera stronza a ricordare a Fred della morte del fratello solo perché lui aveva riparlato del bacio con Ron. Ma stava andando tutto storto quel giorno che ormai era finito. “Scusami” sospirò Hermione con un fil di voce. “Perdonata” disse Fred sorridendo. E così la riccia si senti riscaldare e alzò lo sguardo verso il ragazzo che era così vicino. Il rosso fu preso da un brivido che Hermione sentì attraverso il braccio che le circondava i fianchi. Si continuarono a guardare negli occhi, fu uno sguardo che sembrò durare anni e solo dopo Fred le si lanciò alle labbra. Hermione sentì quelle labbra morbide poggiarsi sulle sue e si senti sciogliere completamente. Le gambe le stavano cedendo e cercò un punto di sostenimento al collo di Fred dove avvolse le sue braccia tremanti. Rispose al bacio, non sapeva il perché, ma sapeva che in quel momento stava bene. Le meni di Fred viaggiavano lungo la schiena della ragazza che ogni volta che lui saliva tratteneva il respiro. Tanto non aveva bisogno di ossigeno in quel momento, non le importava del fatto che le serviva aria per vivere. In quel momento mise da parte tutto e spense il cervello per quel che sembrò un istante infinito. Dopo si staccarono e fu li che Hermione ricollegò il cervello e capì cosa era appena successo … lei aveva baciato Fred Weasley! Lui le sorrise mentre il volto della ragazza si invase di stupore. Fred la guardò con stupore in cerca di un suo segno di vita. Nel frattempo Hermione stava provando tremila cose allo stesso momento e solo dopo si ricordò che Fred era ancora davanti a lei in attesa di un suo segno di vita che tardava ad arrivare. Fu in quel momento che Hermione accennò un piccolo sorriso con un angolo della bocca. In quel momento si sentì il respiro di sollievo del gemello seguito da un enorme sorriso “Pensavo di averti stecchita Granger” disse lui ridendo. “Beh l’hai fatto” pensò lei ancora incredula riguardo a quello che era appena successo. Lui le accarezzò la guancia e dopo averle strizzato l’occhio si diresse verso la sua camera. Quando fu alla porta le sussurrò “Buonanotte … Hermione” e dopo averle rivolto un sorriso che lei non avrebbe mai visto entrò e chiuse la porta dietro di se. La ragazza entrò a sua volta nella sua camera e si sdraiò, evitando ancora una volta i vestiti di Ginny, nel suo letto. Il suo cervello cominciò a fabbricare pensieri e risposte alle sue domande. E dopo alcuni momenti di brividi Hermione si addormentò con il sorriso sulla bocca che faceva concorrenza a quello della luna.
 
Angolo autrice:
Sì ragazzi, sono tornata. Dopo svariati problemi di ogni tipo sono riuscita a tornare. Uccidetemi pure xD. Quasi 10 mesi che non scrivo qui. Dovete sapere però che non è colpa mia. Mi scuso veramente ma in questo periodo i problemi non si sono fatti mancare e solo adesso sono riuscita a trovare un po’ di pace. Devo dirvi che questo capitolo si è scritto da solo e poi volevo dirvi un enorme GRAZIE <3. Ho visto che il mio ultimo capitolo ha ricevuto molti commenti positivi e molte visite. Vi voglio ringraziare a tutti e spero che questo nuovo capitolo vi piaccia. Come perdono per la mia assenza vi ho dato il bacio che aspettavate fra Fred e Hermione. Fatemi sapere con un commento cosa ne pensate, io vi mando un bacione e un grazie a tutti/e. Siete fantastici :*
- Cissy
  
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