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Autore: LadyFel    16/01/2009    1 recensioni
Una nuova ragazza, bella ed eterea come l'aria, arriva ad Hogwarts, durante il settimo anno di scuola dei nostri amici. Smistata a Grifondoro, attira subito le attenzioni di tutti, in particolare quelle di un ragazzo biondo, dai freddi occhi di ghiaccio. Ma Danae ha un segreto, un segreto inconfessabile, qualcosa di terribile, pericoloso e affascinante allo stesso tempo. E quando Draco riesce a far breccia nel suo cuore, lei è disposta a tutto pur di non perderlo. Anche a fare qualcosa di totalmente contrario alla propria natura.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: OOC, Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Insieme per sempre - Rapimento e riscatto
Insieme per sempre

Capitolo 5 - Rapimento e riscatto.


I giorni si susseguivano e si facevano via via più freddi. Il tempo preferito da Danae. Nuvoloso persistente.
Appena poteva, scappava dalle lezioni e correva al lago, ben sapendo che vi avrebbe trovato il biondino, intento a fumare un sigaretta oppure a fissare il lago.
Quel pomeriggio, che aveva buco perchè non partecipava a Divinazione, lasciò Hermione davanti alla biblioteca col pretesto di aver voglia di riposare un po', e invece prese la via del parco. Qualcuno, furtivo e con passi felpati, la seguì, ben deciso a scoprire perchè e dove correva.
Correva, felice per una volta di uscire, verso il lago, verso l'amore.
Giunta in cima alla collinetta guardò giù verso le rive, e vide che il suo compagno era già lì che l'aspettava, seduto con la schiena contro il salice.
Si affrettò a raggiungerlo.
"Draco..." lo chiamò, appena gli arrivò vicino.
Il biondo gettò il mozzicone nel lago, voltandosi. "Che visione..."
"Danae..." la chiamò, alzandosi e prendendola tra le braccia.
"Draco...è stato un incubo, non riuscivo proprio ad andarmene...Aspetti da molto?" gli chiese, posando la testa sul petto del ragazzo, ad occhi chiusi, gustando le sensazioni più che piacevoli che provava.
"No, non da molto. Qualche minuto..." le rispose, aiutandola a sedersi e, sdraiandosi, posando la testa nel suo grembo.
Rimansero così per interminabili minuti, poi Draco ruppe il silenzio.
"Non trovi che il tempo si stia facendo troppo brutto per continuare ad uscire?"
Ovviamente, non poteva rivelargli che quel tempo era il suo preferito, così decise di assecondarlo.
"In effetti fa abbastanza freddo..."
"Anche se" - prese un respiro - "stare accanto a te è come stare davanti al caminetto. Mi riscaldi...il mio ego freddo e insensibile come il ghiaccio si è sciolto di fronte a te, che sei calda e sensibile..."
"Signor Occhi-di-ghiaccio, sta cercando di fare il romantico per farsi baciare?" gli chiese, maliziosa.
"Perchè funziona?" rispose, sollevandosi per baciarla.
"Si..." rispose lei in un soffio, rispondendo al bacio passionale del compagno.
Nel giro di qualche istante, erano entrambi a terra, distesi l'uno sull'altra, stretti in un abbraccio inscindibile. Rimasero così, incollati, per un tempo indefinitamente lungo.
Alla fine fu lui a staccarsi per primo, bisognoso di respirare. Non la lasciò andare via, e rimasero sdraiati sull'erba a guardare il cielo carico di nubi.
"Uhm...quelle nuvole mi sembrano piuttosto minacciose, forse è il caso di rientrare. Prima di prenderci la pioggia..." commentò lui, sereno per una volta in vita sua.
"Ok, ma dove andiamo...vorrei..."
Draco si fece più baldanzoso, e tuttavia cauto.
"Vorresti...?"
"Vorrei restare ancora un po' insieme a te..." -percependo distintamente i pensieri del ragazzo si affrettò ad aggiungere- "ma scordati che andiamo oltre a quello che abbiamo fatto fin'ora..."
Lo sguardo del biondo si velò per un momento, per poi tornare limpido come prima.
"Quello che vuoi tu..."
Si alzò e l'aiutò ad alzarsi. Poi tutto divenne scuro e non ricordò più nulla.

Si svegliò in Infermeria, per la seconda volta in poche settimane. Accanto al suo letto, Blaise addormentato. Lo scosse.
"Draco! Finalmente!! Ci hai fatto spaventare amico..."
"Ci?" e solo allora si accorse che altri visi lo fissavano.
"Potter? Weasley? Granger? Che ci fate qui?"
"Dov'è Danae, Malfoy?" gli chiese, stranamente gentile, il rosso, visibilmente preoccupato.
Solo allora si ricordò l'accaduto. Era stato colpito da qualcosa...e Danae non era lì accanto al letto.
"Io...non lo so...non mi ricordo nulla..."
"Largo signorini, lasciatelo respirare...Il preside sta arrivando, signor Malfoy, vuole parlarle" intimò l'infermiera ai ragazzi, che si levarono di torno, promettendo però di tornare più tardi.
Il professor Silente arrivò in quel momento e chiese loro di restare a sentire.
"Be, signor Malfoy, è strano vederla in infermeria. Mi racconti: cos'è successo esattamente?"
Deglutì e iniziò a raccontare quello che si ricordava, in realtà molto poco.
"Come già raccontavo ai miei compagni, non mi ricordo quasi nulla. Qualcosa o qualcuno mi ha colpito, ho visto nero e sono svenuto. Non ricordo niente. Mi sono svegliato qui. Non so dove sia Danae..." raccontò, preoccupato per la sorte dell'amata.
"Comprendo la sua preoccupazione. Abbiamo cercato la signorina Danae per tutto il castello, nel parco e nella foresta. Niente di niente" rivelò Silente, facendolo trasalire.
"Quanto tempo sono stato svenuto, Blaise?"
"Quattro giorni...ci siamo spaventati a morte Draco. Non volevi svegliarti" rispose il bruno, sorridendogli appena.
"Quattro giorni...povera Danae....dove sei, dove sei amore mio?"
In quel momento un Gufo della scuola planò verso il gruppetto, recando un messaggio per il biondo Serpeverde.
Draco sfilò la piccola pergamena.

"La tua ragazza è in nostra compagnia.
Non ti preoccupare, non le sarà torto un solo capello.
Ma chi può dire...potrebbe darsi che sia lei a voler..be insomma hai capito.
Se vuoi riaverla, dovrai pagare.
Non vogliamo i tuoi soldi, non ce ne facciamo niente.
No. Quello che vogliamo è che tu rinunci per sempre a lei.
Lei è nostra, nostra hai capito?!
E non sarà certo un bamboccio spocchioso come te a portarcela via.
Quando avrai rinunciato pubblicamente a lei, allora la libereremo.
Non un minuto prima. Non avvisare nessuno.
Ci faremo vivi noi."

La pergamena finiva così. La lasciò cadere, attonito. I suoi occhi, solitamente freddi e calcolatori, si riempirono di lacrime calde e sincere. Si coprì il viso e iniziò a piangere. Senza un lamento.
I presenti si sorpresero, ma leggendo la lettera, capirono.
"Rapita...come è possibile professore?"
"Non lo so Hermione, proprio non lo so" rispose Silente, intento ad esaminare la pergamena.
Blaise cercava di confortare l'amico, che non riusciva a smettere di piangere.
"Danae...ti prometto che non mi fermerò finchè non ti avrò ritrovata. Sei la mia ragione di vita ormai. L'unica. Ti troverò, giuro che ti troverò. E chi ha osato farci questo la pagherà molto cara" promise a sè stesso, risoluto.
  
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