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Autore: Cleia    03/07/2015    3 recensioni
Gli Avengers sono considerati indistruttibili, potentissimi, in grado di sconfiggere chiunque minacci la pace sulla Terra... ma se tutta la loro forza non bastasse? Se questa volta avessero bisogno di un aiuto contro una vecchia minaccia? Magari un intervento divino, o meglio, semidivino...
Genere: Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Vediamo se ho capito bene- disse Steve Rogers (ancora nel suo splendido quanto attillato costume da Capitan America) -Voi siete dei semidei, venite da un campo per Mezzosangue dove una mummia… cioè, un Oracolo… vi ha detto di venirci a cercare, e vi siete spostati grazie all’aiuto del dio Apollo, che vi ha dato un passaggio sul suo carro solare e vi ha portati qui in mezzo al deserto?- aveva la stessa faccia di uno che ascolta un drogato parlare di unicorni viola, cosa che d’altro canto sarebbe suonata più realistica. Ok che Thor era un dio a tutti gli effetti, ma adesso ci si metteva di mezzo anche la concorrenza?
-In effetti si- rispose il ragazzo moro con i poteri da pompiere che, da quel poco che Stark era riuscito a capire,doveva essere il “capo”. Alla fine si erano messi sul serio tutti quanti seduti a terra in cerchio, tra rocce in pezzi e polpa di cactus. Ci manca solo un fuoco con qualche stella si disse Stark e sembriamo un raduno di famiglie in campeggio.
-So che può sembrare parecchio strano, ma da quanto ho capito voi ne avete viste di peggio… e poi avete un compagno che anche lui è una specie di semidio- aggiunse la bionda(Annabeth, o qualcosa del genere)
-Sono un dio vero e proprio per l’esattezza- rispose il signore del tuono.
-Comunque, il nostro Oracolo ha fatto intendere che dovevamo cercare i nostri “sette corrispettivi eroi” in questo mondo-
-E cosa ti fa pensare che siamo davvero noi quelli che cercate?> chiese Natasha. La bionda per tutta risposta sollevò un sopracciglio
-Beh, conoscete altri sette eroi che passano il loro tempo a salvare il mondo da queste parti?-
-Innanzitutto ti faccio notare che siamo sei- precisò Occhio di Falco -E poi quello che non capisco è “corrispettivi”; vi sembra forse che ci assomigliamo?-
-Perché no?- disse il ragazzino con i ricci (Leo, questo se lo ricordava perché gli stava simpatico) -Io per esempio posso costruire di tutto, anche un armatura come quella lì. A proposito, credo di aver capito il meccanismo dei propulsori e del braccio lancia missili- disse rivolgendosi a Stark. Ecco perché gli stava simpatico: aveva un ingegno fine e anche un senso dell’umorismo simile al suo (anche se non l’avrebbe mai ammesso). Il ragazzo continuò:
-Thor e Jason sono entrambi figli del dio del cielo… o quello che è- aggiunse, vedendo che mister-tuono stava per ribattere -Frank e te, che non ho capito come ti chiami, siete bravi con l’arco. Il professore e Annabeth sono due geni fissati con i computer, la rossa e Piper sono due sventole…- a quel punto fece l’occhiolino alla Romanoff, che alzò gli occhi al cielo nello stesso momento dell’altra ragazzina (anche lei piuttosto bella, in effetti)  -E poi sia Percy che Capitan America hanno quel non-so-che di “io mi sacrifico per te, chiunque tu sia” che hanno molti eroi nei fumetti-. Terminata la sua tesi il professor Banner si grattò il mento, pensieroso, indifferente al fatto di essere rimasto in calzoni dopo aver quasi ammazzato dei ragazzi.
-In effetti la storia torna quasi in tutto… ma come ha fatto notare Tony manca il corrispettivo della ragazza… come hai detto che ti chiami?-
-Hazel- rispose lei -e ad essere sincera non sono sicura che il mio corrispettivo sia… ecco… proprio il mio. Molto probabilmente è più simile a mio fratello che a me-
-E chi sarebbe tuo fratello?- le chiese il professore
-Nico. Nico di Angelo- il suo volto assunse un’espressione triste mentre pronunciò il suo nome, così come tutti gli altri.
-Pensiamo che stia per combinare qualche casino: ieri notte ha fatto un incubo e mentre dormiva diceva qualcosa a proposito di recuperare un arma. Sono uscita un attimo dalla camera per prendergli un bicchiere d’acqua ma lui nel frattempo è partito in fretta e furia di nascosto. Non sapevamo cosa pensare finché l’Oracolo non ha detto… beh, ha detto che “il figlio dell’Ombra avrà in mano le chiavi di una guerra”. Una guerra in cui saranno coinvolti anche molti civili, a quanto pare-
Stark commentò per primo il racconto della ragazza, e dato che sembrava molto preoccupata cercò di sembrare un po’ più… paterno: -Scusa tanto piccola, ma qualcuno ha mai spiegato a tuo fratello che gli incubi, per quanto spaventosi possano essere, non sono reali?- ok, forse poteva fare di meglio: la ragazza si era rabbuiata ancora di più.
-Purtroppo noi semidei non facciamo mai semplici sogni: per quanto possano sembrare banali o allarmanti si trattano pur sempre di premonizioni, o di fatti che stanno accadendo in qualche altra parte del mondo-
-Già, come quella volta che ho sognato di fare un incontro di boxe con una banana, poi il giorno dopo ne ho assaggiata una per sbaglio e…- la sua voce si spense quando incontrò lo sguardo di rimprovero della sua squadra e capì che era il momento di stare zitto.
I vendicatori non ci fecero nemmeno caso e si scambiarono un’occhiata preoccupata: se quello che diceva la ragazza era vero allora molta gente era in pericolo.
-Hai un’idea su che tipo di chiavi parlasse?- chiese occhio di falco
-Sono delle armi: l’Oracolo ha chiamato una di esse “lo scettro del Dio del caos”-
Non ci fu neanche bisogno di guardarsi, stavolta; tutti e sei gli Avengers ricordavano fin troppo bene chi aveva usato quello scettro in passato, e che, potendo, lo avrebbe rifatto: -Loki!-
   
 
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