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Autore: LadyFel    16/01/2009    1 recensioni
Una nuova ragazza, bella ed eterea come l'aria, arriva ad Hogwarts, durante il settimo anno di scuola dei nostri amici. Smistata a Grifondoro, attira subito le attenzioni di tutti, in particolare quelle di un ragazzo biondo, dai freddi occhi di ghiaccio. Ma Danae ha un segreto, un segreto inconfessabile, qualcosa di terribile, pericoloso e affascinante allo stesso tempo. E quando Draco riesce a far breccia nel suo cuore, lei è disposta a tutto pur di non perderlo. Anche a fare qualcosa di totalmente contrario alla propria natura.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio
Note: OOC, Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Insieme per sempre - Una prigione buia
Insieme per sempre

Capitolo 6 - Una prigione buia.


Danae si svegliò in quel momento e fece fatica a distinguere i particolari. Era in prigione. O almeno così le sembrava. Un lurida e gelida stanzetta in pietra, tre metri per tre. Niente giaciglio. Niente luce. Per fortuna, non l'avevano legata. Ma le aveva portato via la bacchetta.
"Nessun problema...non che la bacchetta mi possa aiutare. Sono altri i poteri che posso usare. Poteri che chi mi ha rapito non può conoscere".
Si alzò e cominciò a sgranchirsi le gambe. Poi prese un respiro. Con un solo balzo era sul soffitto della celletta, aggrappata chissà come. Cominciò a camminare all'indietro verso il fondo della stanzetta, scendendo sempre più in basso lungo il muro. Arrivata all'altezza giusta, spiccò un altro balzò che la portò ad aggrapparsi alle sbarre.
"Be...per lo meno non mi hanno drogata o chissà cosa....E allora, come hanno fatto a catturarmi?"
Poi ripensò alla situazione in cui era avvenuto il suo rapimento e le lacrime le inondarono gli occhi, piegandola in due.
"Ecco come hanno fatto...Draco..."
Sperava con tutto il cuore che il compagno stesse bene, che non gli fosse successo niente.
Rumori di passi la fece allertare. Si buttò a terra, fingendo di dormire.
Una voce femminile acuta e stridula la sorprese.
"Adesso non fai più tanto la gradassa vero? È stato così facile catturarti che quasi non c'è gusto..."
"Pansy? Tu! Come hai potuto..."
"Te l'ho detto già una volta, mia cara: Draco è mio! Mio e di nessun'altro! A quest'ora avrà letto il messaggio. Nessuno sospetterà di me, penseranno che siano stati degli estranei a rapirti...E finalmente avrò Draco tutto per me..."
"Mia cara sciocca ragazzina, con chi credi di avere a che fare? Draco non è uno stupido, capirà prima o poi...E allora sarebbe meglio per te non farti trovare..." replicò Danae astiosa.
"Questo lo vedremo! Intanto tu stattene buona lì" concluse la brunetta, andandosene altezzosa.
Danae, rimasta sola, si guardò attorno. Acqua che colava ovunque, umidità spaventosa, freddo, gelo e spifferi.
"Siamo sotto il lago...Complimenti Pansy, questa te la sei giocata bene..."
Mentre cercava di farsi un giaciglio, una strana sensazione la prese. Non riusciva a muoversi.
"Che mi succede..."
Per fortuna il suo essere più profondo si destò, liberandola da quella strana sensazione. Quando riaprì gli occhi, questi non erano più di ghiaccio, ma color rame, con pagliuzze dorate. Si avvicinò alla pozza d'acqua stagnante che si era formata sul fondo della sua cella. Con quel poco di luce che passava attraverso un'apertuna a metà della grotta, riuscì comunque a specchiarsi nell'acqua.
"Color dell'oro...oro fuso. Che meraviglia...grazie papà!" pensò, sorridendo al pensiero di suo padre.
Quella parte di sè stessa se ne stava sempre sopita sotto una coltre di umanità, ma Danae sapeva benissimo di non esserlo. Di essere diversa. Prima o poi avrebbe dovuto dirlo a Draco, e vedere la sua reazione.
Non era nè carne nè pesce, come diceva suo zio. Era qualcosa di differente. Di affascinante e di letale allo stesso tempo. Per fortuna, la parte letale era ancora essenzialmente acerba e non le avrebbe dato troppo fastidio. Di quel suo lato letale a Danae piacevano, oltre a poteri speciali, gli occhi. Dorati e caldi. Al contrario della sostanziale fisicità, bianca a fredda come e più del ghiaccio.
Essere una mezzosangue era un problema, non solo dal punto di vista puramente magico, ma anche nel suo mondo. Non voleva pensarci.
Si preoccupò di trovare il sistema di scappare da quel posto. L'unica cosa che voleva davvero era tornare dal biondino. Il suo biondino. La sua ragione di vita. L'unica.

***

Draco si era ristabilito completamente in pochissimo tempo, ma era rimasto taciturno e intrattabile. Non voleva vedere nessuno, e i pasti glieli portava un elfo delle cucine. Scendere in Sala Grande lo irritava immensamente. Era stato esentato dalle lezioni, tanto comunque in quello stato non avrebbe combinato molto.
Era prigioniero in una specie di limbo oscuro da cui non riusciva ad uscire. Una prigione buia per la sua anima.

I suoi amici erano preoccupati, così una sera Blaise prese il coraggio a due mani e andò a cercare i Grifondoro.
"Blaise...come sta Malfoy?" chiese Harry, dopo che ebbero fatto accomodare il Serpeverde accanto al fuoco.
"Come pensi che stia....malissimo. Non parla con nessuno, mangia meno di un passerotto, non vuole vedere nessuno. Se va avanti così si ucciderà"
I tre Grifondoro abbassarono la testa. In fondo, Malfoy aveva dimostrato di essere diverso, perchè non avrebbero dovuto aiutarlo?
"Ragazzi, dobbiamo aiutarlo...Scoprire dov'è Danae...Nonostante tutto quello che pensate di lui, è davvero legato a quella ragazza. Lo conosco da un sacco di tempo: nessuna lo ha mai scosso così tanto come Danae. E' sinceramente innamorato, e io sono sinceramente preoccupato".
Il silenzio fu rotto da Hermione.
"Blaise, sei un buon amico, sono sicura che Draco questo lo sa. Voglio aiutarlo. Ha dimostrato di essere molto legato a Danae, e sentire da te il modo in cui si sta riducendo per lei mi fa star male. Dobbiamo trovarla!"
"Grazie Hermione, Draco lo apprezzerà. Ma dove la cerchiamo..."
"Uhm...prima di tutto dobbiamo leggere il biglietto...Sono convinta che sia un indizio da non trascurare. Andiamo da Silente a farcelo dare" rispose risoluta la riccia, incontrando l'approvazione degli altri tre.
Si mosserò perciò verso l'ufficio del preside.
Giunti all'ingresso esterno, Hermione pronunciò la parola d'ordine, e il Grifone ruotò, liberando una scala chiocciola che saliva verso l'alto.
Appena arrivati alla porta dell'ufficio, non fecero in tempo a bussare che quella si aprì.
"Oh ragazzi, stavo giusto per venirvi a chiamare. Accomodatevi. Servitevi pure delle liquirizie, ma devo avvertirvi: sono un tantino pungenti" disse Silente con un sorriso calmo, nonostante la preoccupazione si evincesse dalle ombre negli occhi azzurri.
Ron afferrò quattro liquizie e le passò ai compagni, che le misero immediatamente in bocca, ben conoscendone la qualità "mordace".
"Sto seguendo la situazione del vostro compagno, e mi preoccupa".
"Anche noi siamo preoccupati per lui, professore. Deperisce a vista d'occhio, come se qualcosa lo rodesse dentro. Non parla con nessuno, non vuole vedere nessuno. Nessuno è riuscito a farsi aprire, nemmeno io. E' completamente sopraffatto. Non lo avevo mai visto così distrutto. Temo per lui..."
"Degni sentimenti signor Zabini, sono sicuro che Draco sotto sotto apprezza quello che sta facendo per lui. Ma ora veniamo noi..."
"Professore, potrebbe farci vedere il biglietto?" chiese Hermione, interrompendolo.
"Era quello che stavo per proporvi. Magari riconoscerete la scrittura..." rispose Silente, tirando fuori dal cassetto il biglietto incriminato e passandolo ad Hermione, che lo studiò attentamente.
"Non riconosco la scrittura..." disse lei sconsolata, cedendo il foglietto a Ron e a Harry, che scossero la testa, anche loro non riuscendo a riconoscere la scrittura.
"Posso vedere? Magari la riconosco io, sono particolarmente dotato per la grafologia" accennò Blaise quando gli passarono il biglietto.
La tensione era alta e palpabile. Blaise esaminò attentamente il foglietto, girandoselo tra le mani. Alla fine lanciò un'esclamazione di sorpresa e di rabbia.
"Pansy!!! Ecco chi è il rapitore!! Non mi posso sbagliare, è proprio la sua scrittura. Riconosco perfettamente quel suo modo assurdo di piegare le p. Ma non può essere lei...Lei, la migliore amica di Draco...impossibile, mi rifiuto di crederci...Eppure..." esclamò il bruno Serpeverde, riconsegnando il foglietto a Silente, che annuì.
"Ragazzi, devo chiedervi: in questo ultimo periodo avete notato strani comportamenti della signorina Parkinson, specialmente nei confronti della signorina Colonna?"
I quattro rifletterono, e Harry saltò su, ricordandosi della lezione di Difesa.
"In effetti sì professore. La settimana scorsa, a Difesa contro le Arti Oscure, mentre ci esercitavamo nel combattimento, Danae e Pansy era una contro l'altra. E Pansy, nonostante le fosse proibito usarle, ha scagliato una Maledizione senza Perdono contro Danae che, dio solo sa come ha fatto, ha respinto. Senza bacchetta!! Ha mandato l'incantesimo a schiantarsi sul soffitto e poi ha spedito Pansy a gambe all'aria con uno Schiantesimo potentissimo. Il professore era esterrefatto quanto noi" raccontò Harry, trovando l'approvazione degli altri tre.
"E' successo altro? Qualche particolare..."
"In effetti, Draco ha cercato di salvare Danae, togliendola dalla traiettoria. Se Danae non lo avesso spostato a sua volta, ora sarebbe morto. Non credevo che Pansy fosse capace di tanto..."
"Be allora è piuttosto chiaro il movente..." commentò Silente, grattandosi il mento con fare pensoso.
Quattro paia di occhi lo fissarono, non riuscendo a trovare il nesso tra i due fatti.
"La gelosia. Ecco il movente".
"Gelosia...." a Blaise si accese una lampadina.
"Ecco come sono andate le cose: Pansy è gelosa di Danae perchè da tempo innamorata di Draco, che non la fila, considerandola solo un'amica. Ora che lui ha trovato un nuovo amore, teme di perderlo per sempre, così rapisce Danae, facendo credere a tutti che si tratti di estranei. Chiede come riscatto per liberarla, che Draco rinunci a Danae, in modo che lei possa averlo tutto per sè. Che dite, funziona ?"
"Direi che fila liscio come l'olio, Blaise" rispose Ron, concorde.
"Se Draco lo scopre, per Pansy è finita. Come facciamo?"
"Dobbiamo dare in modo che lui la liberi, senza sapere chi è il vero rapitore..." propose Harry.
"Già...ma come facciamo a sapere dove l'ha portata? Se la pediniamo, ci scoprirà e potrebbe fare qualcosa di avventato...e allora non potremmo più nascondere niente a Draco, lo verrebbe a sapere".
"Rifletteteci. Posso fidarmi a lasciarvi fare?" chiese Silente.
"Lasci fare a noi signore, la troveremo!" rispose risoluto Blaise.
"Allora andate, e cercate di non farvi scoprire. Non vogliamo altri guai. Buona notte ragazzi" riprese il preside, di fatto congedandoli.
Salutarono e uscirono, tornando al dormitorio grifico.
"Blaise, non dire niente e nessuno. E tieni d'occhio Pansy, tu che puoi. Noi tentiamo di capire dove potrebbe averla portata. Quando scopriamo qualcosa ti chiamiamo" gli disse Hermione sottovoce.
"Daccordo. A poi allora. Notte" rispose il ragazzo, dirigendosi verso il proprio dormitorio.
I tre Grifondoro entrarono nella Sala Comune, ancora affollata nonostante l'ora tarda. L'indomani avrebbero cominciato le ricerche.


Nel dormitorio Serpeverde immerso nell'oscurità un solo lumino era ancora acceso. Affacciato alla finestra, Draco guardava verso il lago, inconsapevole che sotto di esso si trovava la ragazza che amava più di sè stesso.
La cena era poggiata sul tavolino, intatta. Non aveva fame. Era troppo triste anche per mangiare. Quanto gli mancava Danae! Era diventata davvero insostituibile...
"Danae...dove sei amore mio? Torna da me...."
  
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