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Autore: bluemoon89    03/07/2015    0 recensioni
Breve racconto (massimo sei capitoli non di più) su che cosa è successo a Slade dopo l'affondamento del mercantile e i preparativi della sua vendetta.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Slade Wilson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6

-non immaginavo che un mercenario agisse di sua iniziativa.-disse Alia mentre l'uomo, una volta tornati alla sua abitazione, la curava.
-normalmente mi pagano per uccidere, ma per questa volta ho deciso io chi doveva morire.-disse Slade.
Aveva alcune ferite sulla schiena e nel curarle la donna si era slacciata il corsetto. Fu solo in quel momento che notò il tatuaggio che la donna possedeva. Erano delle lingue di fuoco che coprivano l'intera schiena per poi concludersi sul collo. Inoltre c'erano delle vecchie cicatrici.
-devo dare dei punti-disse l'uomo dopo un'occhiata.-farà un pò male.-
-tranquillo...io e il dolore siamo buoni amici.-disse Alia.
Non era la prima volta che le sue mani toccavano la sua pelle, ma in quel momento parve come se fosse stata la prima volta.
La donna non emise nessun gemito di dolore o altro.
La prima cosa che Slade pensò quando finì, fu che chiunque fosse stato lo avrebbe fatto soffrire.
-è un pesiero carino-fece Alia togliendosi il corsetto e mettendosi una maglia.-ma ci ha già pensato mio padre.-
Slade la guardò.
Certe volte pareva che gli leggesse la mente.
-immaginavo che sotto quella maschera ci fossi tu...Deathstroke.-disse Alia togliendolo da quell'imbarazzo.
-è così che mi chiamano-fece lui.-che ne dici?-
-lo trovo un pò eccessivo...mi piace.1-disse la donna.
Lo guardò un momento per poi dirigersi verso la borsa dove aveva messo i pezzi dell'armatura.
-pensano che ci siano tutti-disse Slade quando vide la donna aprirla.-non pensavo che vi interessavate anche di recuperi.-
-diciamo che è un fatto personale-disse Alia.-apparteneva alla mia famiglia...me lo sono ripresa.-
-hai fatto bene-disse Slade.-da come ne parlava l'avrebbe montata e lasciata nel caveau. Da quello che ho visto...sarebbe stato un peccato.-
Alia lasciò la borsa e si avvicinò a Slade.
-grazie...ti devo la vita.-disse Alia.
-lo sai che sarò sempre in debito con te per ciò che hai fatto-fece Slade.-diciamo quando mi ha assoldato...ho preso il suo anticipo come una liquidazione sulla cosa.-
Alia rimase a fissarlo.
Seppure lo controllava, aveva visto dal suo sguardo che aveva lo stesso tormento di quella notte.
-e tu.-chiese lei.
-io cosa?-fece lui non capendo.
-avevo capito che ambivi a qualcosa quando hai accettto che ti addestrasti.-disse lei.
-ambire a questa vita.-mentì Slade.
-so quando una persona mi mente...e stai mentendo.-disse Alia.
Slade non disse nulla.
-la verità...è che sono cambiato-iniziò Slade.-avevo un motivo, ma quando l'ho raggiunto...le cose erano diverse...io mi sentivo diverso e le cose non sarebbero mai tornate come prima.-
Alia lo lasciò continuare.
-c'è solo una cosa che so fare...è forse è un bene perché...adesso ho un vero scopo da raggiungere.-
La donna non capì.
-quella persona...è viva-disse Slade.-ho ricordato le tue parole è in questo momento il mio unico scopo e avere i mezzi per vendicarmi.-
-capisco...-fece lei.-posso esserti di aiuto in qualche modo.-
-hai fatto già abbastanza-disse Slade.-grazie.-e appoggiò la sua mano sulla spalla della donna.
L'uomo sorrise per poi allontanare la mano e andarsene.

-posso offrirle qualcosa.-chiese Slade avvicinandosi alla donna.
Isabel Rochev squadrò l'uomo che si era seduto accanto a lei.
Aveva tenuto d'occhio la donna per qualche giorno e saputo le sue abitudini, si avvicinò alla donna quando era di solito avviarsi a un locale quando concludeva un affare importante.
Non era da lei accettare l'invito del primo che capitava, ma c'era qualcosa in quell'uomo che la intrigava.
-è la prima volta che viene a Starling City.-chiese la donna.
-si...anche se me ne ha parlato bene un vecchio amico...penso che conosca la famiglia Queen.-rispose Slade.
L'espressione della donna cambiò.
-cominciò a sospettare che la sua presenza non sia un caso.-fece la donna.
-mi sono sempre piaciute le donne che non credono alle coincidenze-disse Slade.-sa...l'ha capisco.-
-prego?-fece lei non capendo.
-il suo sguardo...è evidente il male che le hanno fatto-disse Slade.-ma allo stesso tempo albeggia il fuoco della vendetta e della rivincita.-
-non ha...la minima idea di che cosa mi è successo.-disse Isabel.
-mi creda l'ha capisco-fece Slade.-non è passato un solo giorno che il mio senso di vendetta cedesse quando ho saputo che Oliver Queen è vivo.-
-peggio per lui.-disse Isabel.
-lei è una donna affascinante, intelligente...merita di meglio di ciò che ha e ciò che desidera.-disse Slade.
-cosa le fa pensare che mi voglia vendicare.-disse Isabel senza mezzi termini.
-se non lo fosse...avrebbe smesso di pensarci.-fece Slade.
-è quello che la maggior parte della persone mi dice di lasciare stare di prendere le Queen Consolidated.-disse Isabel.
-noi due siamo molto simili-disse Slade.-non accettiamo che persone come loro possano prendere ciò che teniamo...e non siano puniti per le loro colpe.-
-le loro colpe...e i segreti.-fece Isabel.-sa...suo padre, Robert, non è di meno...come sua moglie Moira.-disse quel nome con un certo disprezzo.
-nemmeno Oliver Queen è di meno.-disse Slade.
-non voglio solo le Queen Consolideted...desidero vendicarmi anche della sua famiglia, tutta.-disse Isabel.
-le lame più potenti si forgiano nel fuoco più incandescente-disse Slade.-ti posso assicurare...che niente verrà lasciato al caso.-
Slade alzò il bicchiere e i due brindarono.

-Starling City...dovrebbe essere la città delle stelle e non del terrore.-
Sebastian Blood volse l'attenzione verso l'uomo che era entrato.
-di certo non è un immagine che una città deve avere-continuò Slade.-se succedono queste cose è colpa di chi comanda.-
-o semplicemente solo due nomi: Malcom Merlyn e Moira Queen.-disse Blood.
-la pericolosità di Merlyn e come di un Queen tradire e ferire qualcuno...penso che sia una cosa genetica-disse Slade.-ma penso che la colpa sia soprattutto di chi la comanda. Il sindaco in carica non ha polso...certo...Moria Queen affronterà un processo...ma non credo che le persone morte torneranno in vita-fece una pausa.-se ci fosse stato al governo una persona con più polso e la gente si fiderebbe di lui...certe cose non sarebbero mai accadute.-
-fortunatamente viviamo in un stato in cui ci sono le elezioni.-disse Blood.
-almeno che...l'attuale sindaco non gli succeda un incidente.-disse Slade.
-lei non è qui per caso, vero?-fece Blood.
-ci tiene alla sua città?-chiese Slade.
-che domande-rispose.-ma di certo non ho intenzione di sporcarmi le mani.-
-nessuno ha detto questo-disse Slade.-ognuno è sempre ciò che non è per il bene altrui.-
Blood non capì.
-lei ci tiene molto...ma come in ogni città c'è un male che prima o poi emerge.-disse Slade.
-cosa vuole.-chiese Blood.
-io? niente-rispose.-solo fornirle i mezzi affinche Starling City risorga e la gente l'acclami.-e gli mostrò una fiala di sangue.
-i suoi mezzi sarebbe il suo sangue?-fece Blood come preso in giro.
-è ciò che c'è dentro-disse Slade.-Mirakuru...trasformano le persone rendendole forti e resistenti...un esercito alle sue dipendenze pronto a spazzare via il male per poi ricostruirla ed esserne la guida.-
Blood rimase a fissarlo.
-è un piccolo prezzo da pagare...per un futuro migliore.-disse Slade.-ci pensi.-
Slade aveva appena raggiunto la porta che Blood lo richiamò.
-aspetti...-fece Blood.-la posso aiutare.-
Slade sorrise.
Presto avrebbe raggiunto il suo obbiettivo e avrebbe vendicato Shado per ciò che aveva fatto.

1 Frase presa dal dialogo fra Slade e Oliver in Arrow 2x18 "Deathstroke".
   
 
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