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Autore: eeneys    03/07/2015    1 recensioni
《Lei non mi può obbligare.》dico io stringendo i denti e iniziando già a non sopportarlo a Mister "devifarequellochedicoio"
《Giovedi alle sei di pomeriggio, puntuale. Ora prego può andare.》 dice alzandosi e aprendomi l'altra porta collegata con la sala principale
《Arrivederci. 》mi dice lui sorridendomi e aspettando una mia mossa
Raccolgo tutto ed esco ma prima di poter replicare ancora una volta quella sua imposizione, lui mi chiude la porta in faccia.
Che stronzo del cazzo
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Mi metto a correre verso la macchina di Lilian cercando di non affondare nella neve alta di metà novembre.

Mi butto dentro la macchina sentendo già i piedi freddi come ghiaccioli e Lilian che ride per il mio aspetto, sono abituata al freddo di New York ma non al freddo di Anchorage.

I gradi sono già sotto lo zero e io da buona freddolosa, ne soffro tantissimo.

《Allora ti sei decisa ad uscire! Pensavo che volessi stare chiusa lì dentro fino a quando non sarebbe arrivata l'estate.》mi dice Lilian scherzosa

《Divertente.》le rispondo io attaccando le mani al riscaldamento della macchina

Guardo fuori dal finestrino e le strade piene di neve sono, nonostante tutto, uno bellissimo spettacolo.

《Andiamo da Erik?》le chiedo io guardandola non prima di aver mandato un messaggio al gruppo (mio, Ek, Let, Matt e Miguel) di whatsapp.

《Sì. .》dice lei diventando rossa solo al ricordo di Erik

《Oh mamma. Ti piace proprio eh?》le chiedo io ridacchiando per il suo viso ancora più rosso

Lilian arrossisce poco facilmente, è
una cosa che ho capito dall'inizio. 
Lei non è una ragazza timida e ingenua, Lilian è una ragazza forte e intelligente, in quel mese di conoscenza, ho capito che lei è  il tipo di ragazza che non arrossisce ai complimenti , se non raramente.
Ma appena si nomina Erik, storica cotta a quanto pare, lei non riesce a trattenere le emozioni.

《Sta zitta.》mi dice lei mordendosi in labbro e togliendo con una mano i capelli che le vanno davanti gli occhi.

《Pff. Mi adori lo so.》le dico io sorridendo per i nostri battibecchi giornalieri

Ad Anchorage mi trovo bene, ho conosciuto nuova gente grazie al mio lavoro, faccio la cassiera in una panetteria famosa nel quartiere di Downtown Anchorage, lavoro in una delle strade principali nella w 6 ave che dista poco dalla via di casa mia (w 9 Ave), così la mia nuova amica, Lilian mi viene a prendere ogni giorno e al ritorno mi lascia William, un altro ragazzo che lavora con noi e che abita dalle mie parti.

《E allora..tu con Will, niente?》 Mi chiede Lilian con uno sguardo malizioso

《Cosa? Lilian!》le dico io colpendola con la sciarpa pesante che ho al collo

《E' pazzo di te e tu non vuoi nemmeno dargli un opportunità.》dice lei scuotendo la testa come se quello fosse un pensiero assurdo

《Non mi sento ancora pronta.》le dico io chiudendo il discorso e aspettando che finisce di parcheggiare nel vialetto di Erik

Will e Lili (odia essere chiamata così, ma io adoro farla arrabbiare), avevano un gruppo di amici in cui mi avevano fatto entrare fin da subito e in cui mi trovo attualmente  piacevolmente a mio agio.

Sento degli urli appena saluto William davanti alla porta ed entro dentro casa di Erik seguita da una nervosa Lilian, sicuramente stanno di nuovo giocando, Erik e Michael alla playstation e stanno litigando su chi sta imbrogliando per primo.

《Meno male che siete arrivate non se ne può più con questi due.》dice Will passandosi una mano tra i capelli neri e lisci portandoli indietro.

Quel gesto mi ricorda Robert, ma cerco di scacciarlo via velocemente dalla mente.

《Allora, domani è il compleanno di qualcuno che facciamo?》dice Erik ad alta voce mentre si butta a destra per schivare qualcosa nel gioco

《Di chi?》chiedo io sentendomi a disagio, non sono brava a ricordare le date e cose del genere

《Come di chi?》Mi ripete Michael distraendosi dal gioco e guardandomi in modo stupito

《Dovrebbe essere il tuo compleanno. Siamo messi bene se non lo ricordi proprio tu.》dice William sorridendomi timidamente

Guardo i suoi grandi occhi azzurri simili a quelli di Robert e mi sento a disagio per un momento, così distolgo lo sguardo imbarazzata e lo punto sulla persona raggomitolata dentro una coperta, sopra la sporgenza della finestra,con un libro in una mano e una cioccolata nell'altra : Roxanne.

Al contrario di Erik, lei è piccola, con i capelli rossi tinti e gli occhi nocciola coperti quasi sempre dalle lenti a contatto verdi, la carnagione chiara e il fisico piccolo ma da donna.

Fin dalla prima volta che l'ho vista non mi ha dato una buona impressione e probabilmente nemmeno io a lei.
Ho provato a parlarle ma lei mi ignora o risponde male quindi ci ho rinunciato a creare un rapporto.

《Probabilmente non si ricorda nemmeno come si chiama.》dice lei in modo arrogante senza nemmeno girarsi a guardarmi

《Pensa per te, probabilmente non sai nemmeno se hai messo le mutande.》dice Lilian tagliente

《Okay. Non litigate.》dive Erik alzandosi e guardando male Roxanne e successivamente Lilian che arrossisce

Scuoto la testa pensando che quelle due si litigano ogni santa volta.

《Domani propongo di andare in quel nuovo pub irlandese che hanno aperto nella w 5 Ave .》 Dice Micheal 

《Sì, ci avevo pensato pure io. Andiamo a mangiare un po' di quelle robe irlandesi e ci ubriachiamo come loro.》dice contento Erik buttandosi come un peso morto sul divano vicino a Lilian e Will

Io nella poltrona accanto a loro, cerco di riscaldare le mie mani, senza nemmeno voler dare il mio consenso, tanto mi ci trascineranno con la forza.

《Tu che ne dici Julia?》Mi chiede Will in modo gentile

《Oh..va bene, un posto vale l'altro, non mi interessa molto di festeggiare il compleanno..nemmeno ricordavo che domani fosse il 21 di già.》dico io facendo un sorriso timido 《posso farmi una cioccolata, Erik?》Gli chiedo io

Devo riscaldarmi, sento troppo freddo e anche se ci sono riscaldamenti, per me non è abbastanza.

《Certo! È nella mensola a destra, in alto.》 Mi dice lui

Mi alzk lentamente dalla poltrona e mi dirigo in cucina.
La casa di Erik è piccola, più della mia, ma in fin dei conti, ospita solo lui e sua sorella Roxanne. 
I loro genitori sono persone importanti che viaggiano spesso così hanno deciso di comprare loro una piccola casa senza sentirsi soli in un'altra enorme che usano tutti insieme.

Apro la mensola e mi allungo cercando di prendere la scatola con la polvere della cioccolata ma non riesco ad arrivarci per la mia bassa statura, mi allungo il più possibile ma niente, riprovo e vedo una mano affusolata e bianca prenderla al posto mio e porgermela.

《Tieni.》Mi dice Will facendo uno dei suoi sorrisi mozzafiato

È un bel ragazzo. Capelli neri, occhi azzurri, lineamenti dolci, sorriso incredibile e un fisico scolpito che si nota anche da sotto i vestiti.

《Grazie will.》dico arrossendo a quelle sue ormai solite premure verso di me

Probabilmente anche per questo Roxanne mi odia, a lei piace Will da qualche mese a quanto pare e non è riuscita a conquistarlo.

《Di nulla, ne fai un po' anche a me?》Mi chiede lui spostando dei capelli che mi sono andati davanti gli occhi

《Certo!》dico io sorridendogli

È dolce e bello.
Ma non mi sento pronta a ricominciare.
Lui gira ancora nella mia testa come un fantasma.
Ogni piccolo gesto compiuto da qualche ragazzo, ma soprattutto da Will che ha alcuni atteggiamenti simili, mi ricorda lui.

È più difficile di quanto avevo immaginato ma voglio provarci a dimenticarlo.

《Mi sembra una bella idea quella del pub irlandese.. chissà quante cose buone da mangiare ci saranno.》dico io a Will cercando di non essere troppo timida come mio solito e ridacchiando

《Mangiona. 》dice lui scoppiando a ridere e guardandomi con gli occhi luccicanti

Sì, forse gli darò una piccola opportunità.

-

《Non entra! Maledetto stivale.》urlo io cercando di mettere uno stivale

Sento suonare il telefono di casa e mi metto a correre per scendere le scale con uno stivale messo e con uno no

《Pronto!》urlo io tirando lo stivale cercando di toglierlo, mi si è incastrano il piede!

《Sto venendo a prenderti.》mi dice Will in modo gioioso

《Okay, scusa se vuoi che mi do una mossa, devo chiudere.》dico io chiudendo il telefono e posandolo con forza nel marmo della cucina

Mi butto sul divano spingendo nuovamente piede, liberato precedentemente, dentro lo stivale.

Odio i stivali senza una cerniera ma quelli mi sono piaciuti così tanto quando li ho visti  che li ho comprati.

Vado di nuovo nella mia camera da letto e mi guardo allo specchio.

I stivali neri fino alle ginocchia mi fanno sembrare più alta grazie al tacco 10 cm, il vestito aderente blu elettrico con lo scollo a cuore mi accentua e forme e anche la mia solita pancia e infine i capelli raccolti in uno chignon alto non troppo ordinato.

Sento un clacson suonare e capisco che Will è già arrivato, prendk la grande borsa nera e scendo le scale a metà, correndo di nuovo su per mettere il profumo, scendo di nuovo le scale di fretta e affaticata, presi il cappotto nero e la sciarpa anch'essa nera e li metto di fretta.

Spenta la luce e chiusa la porta, mi metto a correre verso la macchina come mio solito in quei giorni di neve.

《Buona sera festeggiata.》dice Will appena entro in macchina

《Buona sera accompagnatore》 dico io sorridendo e dandogli un bacio leggero sulla guancia per non lasciare segni del rossetto rosso

Pochi minuti dopo siamo già arrivati in una strada che sicuramente non è la w 5 Ave.

《Will? Dove mi hai portato?》dico io preoccupata

《Scendi e lo vedrai.》dice lui sorridendomi dolcemente

Scendo dalla macchina, stranamente non affondo nella neve, mi avvicino a quella specie di casa banca lentamente.

Vedo che è un grande locale bianco e non una casa, con le luci colorate che escono dalle finestre insieme a delle canzoni . Ma dove cavolo mi ha portato?

《William..dove siamo?》Gli chiedo io preoccupata più di prima

《Vieni con me.》Dice lui prendendomi per mano e trascinandomi lì dentro

Entriamo e vedo gente in un angolo a ballare, altri a bere e guardare divertiti la scena, altri tranquilli che mangiano ma non vedo nessuno del nostro gruppo.
Continuo a essere trascinata da Will fino a delle scale che scendono nel buio totale.

《Ma cosa? Will?》urlo io con una voce stridula

All'improvviso mi lascia la mano e sparisce nel buio e nel silenzio.

Mi guardo dietro ma oltre il buio non vedo nemmeno le scale e nemmeno sento i rumori del piano di sopra, inizio a fare dei respiri profondi prima di provare a vedere se ci sono altri gradini sotto quello in cui mi trovo, scendo e chiamo il nome di Will ma nessuna risposta a parte un piccolo brusio cosa che mi fa rabbrividire

《Merda..me la sto facendo addosso.》sussurro, apro la borsa cercando il telefono dentro quel casino ma dopo qualche secondo le luci si accendono  abbagliandomi e sento delle voci urlare 'Auguri Julia'

Cerco di abituare gli occhi e vedo la grande sala arredata con motivi irlandesi ma anche con cartelloni e festoni per i compleanni, guardo le persone e sorrido stupita mentre tutti ridono probabilmente per la mia faccia sconvolta.

Elektra e Violet con il loro pancione abbracciate a Matt e Miguel, mia mamma con un sorriso enorme e gli occhi emozionati che aiuta mio padre a stare in piedi, Erik, Lilian, William, Micheal che battono le mani urlando e fischiando, in un angolo vedo Roxanne e Robert. 

Mi giro subito sperando di aver avuto un allucinazione e mi butto tra la gente che mi stringe e canta  il solito 'tanti auguri'. 







-
Ciao a tutti! Vi ringrazio per seguire How long, spero in qualche vostro commento, se volete potete seguirla su Wattpad, dove ci sono capitoli in più. 
Grazie ancora per seguirla! Un Bacio eeneys 

 

   
 
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