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Autore: valechan91    03/07/2015    2 recensioni
Rika Taddei (ehm ehm alter ego dell'autrice ehm ehm) è una ragazza italo-giapponese di diciassette anni. I genitori agenti di viaggio,con la sorellina minore di dodici anni, sono sempre in viaggio per il mondo e la ragazza è abituata a vivere da sola. Fino alle elementari anche lei viveva in quel modo,ma alle medie scelse di restare ferma in un posto.come ultima meta, il Giappone, Tokyo. Anche per coltivare la sua passione, la pallavolo. Pur essendo di statura media, eccelle nella ricezione.
Iniziando le superiori, dopo uno shock all'ultimo anno di scuole medie,inizierà ad avere lo stesso sogno ricorrente, su un ragazzino ribelle,suo primo amore d'infanzia da cui si è divisa.
Non sa che iscrivendosi al Liceo Seirin incontrerà più persone di sua conoscenza,alcune non sempre piacevoli, e forse troverà anche l'amore...
è la mia prima fanfiction :) ATTENZIONE: spoiler per chi non segue il manga, ma più avanti nella storia
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Taiga Kagami, Tetsuya Kuroko
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Salve sono valechan91.
In questo capitolo ci apprestiamo a fare un salto temporale di un anno. Cosa sarà successo nel frattempo?
Intanto, avviso solo che sarà presente una scena hot ;) siate clementi, è la prima che scrivo :P
Ho dovuto dividerlo in due, perché troppo lungo. Il prossimo sarà un breve epilogo come capitolo conclusivo
Buona lettura!

Capitolo 36- Passione al sapore di sfida

Il giorno dopo che Taiga e Rika si furono messi insieme, la coach Riko andò a parlare con la Fukuda Sogo e con la squadra di Ogiwara, la Nishikimonji Gakuen.
Intanto, Rika era felice, perché quel giorno, tornando a casa, lei e Taiga…
FLASHBACK
Stavano tornando a casa insieme felicemente abbracciati, quando Kagami si fermò di colpo.
“Che c’è, Tai-chan?” chiese la raagzza, sorpresa, voltandosi a guardare nella direzione del fidanzato
Rika rimase sorpresa. Quello era…
“Non posso crederci…”sorrise “ sembra proprio… il parco dove giocavamo da bambini, anche se i boccioli sono coperti di neve!”
Decisero di andare a vedere e riconobbero il grosso albero sotto il quale si erano salutati. Ma di seguito, i due arrossirono. Si erano ricordati qualcosa….
Kagami, dopo averla salutata con la promessa di rivedersi, le aveva dato un leggero e veloce bacio a stampo, per poi scappare imbarazzato, salutandola ancora.
“Siamo di nuovo qui…” commentò Rika
“Eh già, ma le cose sono cambiate, non trovi?” rispose Kagami ghignando, nascondendo l’imbarazzo, e stringendole la mano
I due si sorrisero, per poi baciarsi sotto quello stesso albero.
“Chissà” commentò Rika, quando si staccarono” forse quest’albero ci protegge”
FINE FLASHBACK
La prima partita, una settimana dopo, fu contro la Fukuda Sogo, per la gioia di Rika, che non vedeva l’ora di ricambiare Haizaki per le piccole angherie che subiva. E che infatti non si toglieva il ghigno dalla faccia.
Le due ragazze della Seirin erano preoccupate per l’andamento della partita, soprattutto per il comportamento di Haizaki. Ma l’amichevole, seppur con difficoltà, si concluse con un vantaggio di tre punti per la Seirin. Rika, al fischio finale, ghignò maligna.
“Maledizione! Dovrò dire addio al mio taglio di capelli! Tutta colpa di quella strega e di questi idioti!” sbraitò Haizaki
“Fatti un esame di coscienza, Shougo-kun” lo riprese Rika “ non hai imparato nulla giocando contro Kise?”
“Tch…” Haizaki schioccò la lingua” tranquilla, strega, mi ricordo la promessa che mi hai estorto”
Rika sogghignò. “ Se vuoi, posso risparmiarti il taglio. Ma dovrai prostrarti di fronte a Nijimura-senpai…”
“ Ma sporca…” fece Haizaki” era meglio il contrario!”
“Prendere o lasciare Shougo-kun”
“E va bene, va bene, ho capito!”
Il giorno dopo, prima che Nijimura successivamente tornasse in America, solo i Miracoli e Rika assistettero alla scena. Tra lo sghignazzare incessante di Rika, Aomine, il ghigno di Kise e le risate sguaiate dello stesso Nijimura.
La settimana successiva, toccò all’amichevole con la squadra di Ogiwara. Kuroko era felice, e curioso di vedere quanto l’amico fosse migliorato. La partita, sebbene piena di colpi di scena, fi vinta per un punto ancora una volta dalla Seirin. Ma stavolta, Kuroko vide un sorriso sul volto di Ogiwara.
“Lo sapevo, Kuroko” disse Ogiwara, stringendogli la mano dopo la partita “ siete una squadra fantastica”
Kuroko sorrise.

Anche la altre squadre avevano il loro da fare. La Touou era alle prese con Aomine, che a volte saltava gli allenamenti. E se Wakamatsu, ora capitano, lo trascinava in palestra con subdoli trucchetti. Il ragazzo era insicuro su quello che provava. Doveva chiarirsi le idee.
Il Rakuzan perdeva un unico membro, Mayuzumi. Il quale, però, scoprì di avere interessi in comune con questo “nuovo” Akashi, e sebbene controvoglia decise di rimanere in contatto con il kohai.
Akashi, intanto, una volta data un’occhiata da vicino alla manager…

FLASHBACK
“ Ragazzi, finitela! Non è possibile! Mibuchi, smettila di giudicare solo l’aspetto. Dobbiamo trovare il più presto possibile un sostituto per Mayuzumi-san!” sbraitava la ragazza
“… Non hanno stile” commentò semplicemente il tiratore del Rakuzan
Hayama si lamentava, non voleva stare fermo. Mentre Nebuya aveva fame…come sempre
Akashi decise di intervenire. “ Hayama, Mibuchi, Nebuya. Siate comprensivi. Ci serve un bravo giocatore. Ascoltate la nostra manager. Abbiamo una rivincita da prenderci” disse il numero 4 del Rakuzan, in tono serio, facendole segno di appoggiarla mettendole una mano sulla spalla
“ Ecco, avete sentito il capitano! Ora facciamo le cose seriamente”
Sembravano sorpresi dalle parole di Akashi, ma nessuno prestava ascolto alla povera ragazza…
“ LA VOLETE FINIRE, RAZZA DI MENTECATTI?!” sbraitò, nervosa
Il silenzio scese tra i presenti. Se Nebuya, Hayama e Mibuchi fecero un’espressione sconvolta… Akashi, lentamente, scoppiò a ridere di gusto. Così tanto, da serrare la presa sulla spalla della ragazza per mantenersi.
“ Si vede che sei amica di Rika “ fece il ragazzo, tra le risate “ forza, ragazzi, ascoltiamola. Seriamente” concluse, con un sorriso
“Sei-sama” fece Vivienne, con gli occhi che luccicavano
Akashi sorrise. “ Devo…chiederti scusa… per come ti ho trattata finora. Per favore, lascia stare l’onorifico. Puoi chiamarmi semplicemente Akashi, o anche Seijuro”
La ragazza arrossì furiosamente. In seguito, Akashi decise di metterla alla prova.
“ è allo stesso livello di Rika come organizzatrice” pensava il ragazzo “ sei stato uno sciocco… a non calcolarla fino ad ora. Saprò vincere anche senza di te” si disse, rivolto al suo lato Imperatore
La ragazza comunicò a Rika la novità…
FINE FLASHBACK


Rika, intanto, aveva presentato Rebecca ad Haizaki.
“ Sei sicura che sia una buona idea, Rika?” le chiese Kagami
“Reb saprà tenerlo a bada. E ad Haizaki serve una così” sogghignò la ragazza
Ed infatti, alle avances di Haizaki, Rebecca rispose…atterrandolo con una mossa di autodifesa e bloccandolo a terra.
“Rika mi ha parlato di te, Haizaki Shougo” fece la ragazza, mantenendolo a terra “ ero curiosa di incontrarti” concluse la rossa
“ Siamo sulla buona strada, bellezza “ rispose Haizaki
“ Saprò tenerti a bada” ghignò la ragazza
“Strega, questa è peggio di te!” fece Haizaki
Rika sogghignò maligna. “ Hai trovato pane per i tuoi denti, Haizaki “ rispose la ragazza “ ma forse, è davvero la persona adatta a te”


Era passato un anno da allora, e le cose andavano per il meglio. Rika e Kagami da un po’ di tempo pensavano, senza comunicare a parole, di portare il loro rapporto al livello successivo…
Quel giorno, Rika avrebbe cenato, come facevano spesso, a casa del proprio ragazzo, mettendosi ai fornelli ed imbarazzandosi ancora per i complimenti che il ragazzo le faceva.
Il pomeriggio seguente, avrebbero assistito ad una partita dei senpai, ormai studenti universitari.
“Sfideranno una squadra di studenti americani a street basket, la squadra si chiama Jabberwock” disse la coach Riko
Rika trasalì. “Riko-san… non li conosco, però… in America non ne ho sentito parlare molto bene”
“Lo stesso vale per me. Tatsuya li ha sentiti nominare” si intromise Kagami
Il giorno dopo avrebbero tifato per i ragazzi, che avevano formato la squadra STRKY. Ma quella sera, era tutta per loro.
La cena di Rika piacque a Kagami, che fu colpito da un piatto in particolare.
Kagami rimase estasiato quando Rika gli presentò… dei mini-hamburger con carne e insalata, con tanto di bandierina americana. Il tutto, sapendo quanto mangia il suo ragazzo, dopo una bella dose di altro cibo, del quale lei mangiò ben poco. Non aveva certo l’appetito di Kagami!
“Rika…come…” chiese il ragazzo, sorpreso
“Eh eh” fece lei, orgogliosa “ so quanto ti piacciono gli hamburger, per questo ho pensato a un’idea originale che potesse piacerti ma farti provare lo stesso gusto degli enormi panini giganti che mangi continuamente… e come manager, devo anche io stare attenta alla salute dei giocatori” disse, e poi con leggero imbarazzo “ e poi… stiamo insieme. È ovvio che mi preoccupi della tua salute”
“Sei la ragazza migliore de mondo” esclamò Kagami, con un sorriso. Rika, arrossita furiosamente, abbassò lo sguardo verso il proprio piatto...
I due ragazzi decisero di vedere un film, e stavolta Rika potè stare tranquilla. Si accoccolò tra le braccia del ragazzo, e la concentrazione sul film era poca. Il film non durò molto, così la ragazza pensò a lavare i piatti.
Kagami pensava fosse il momento giusto, ma non sapeva come fare. Poi pensò che, in fondo, si era sempre lasciato guidare dall’istinto, quindi perché non fare lo stesso?
Kagami si avvicinò lentamente alla ragazza, arrivandole alle spalle. Mise le mani sulle sue, baciandole delicatamente l’orecchio ripetutamente, per scendere appena sotto di esso.
“Tai-chan…”gemette sommessamente la ragazza, sorpresa, scostando le mani del ragazzo
Kagami arrossì. “ Ecco…Rika…non so se…vorrei ma…se tu…” disse, voltandosi dall’altra parte
“Non ho paura, Tai-chan. Va tutto bene” fece la ragazza, tirandolo a sé e baciandolo
Kagami non ci mise molto a ricambiare con crescente passione, e le lingue danzavano in armonia.
Con uno schiocco, i due si staccarono. “Sai che la cucina è posto più erotico della casa?” sussurrò la ragazza, mettendogli le braccia intorno al collo
“ Ma davvero? Ma non credo sia adatto, adesso. Meglio il confort” rispose il ragazzo, in un sussurro, baciandola di nuovo. La prese in braccio e Rika gli avvinghiò le gambe intorno ai fianchi, provocandogli un ringhio sommesso nel bacio.
A tentoni, Kagami giunse nella sua stanza. “Alex una volta tanto non c’è” fu il pensiero all’unisono dei due, e ultimo pensiero razionale per quella sera.
Kagami la stese sul letto, per poi sovrastarla. “You drive me crazy, Rika” ( mi fai impazzire, Rika” le sussurrò serio il ragazzo. Rika notò il suo sguardo, scuro, profondo e velato di desiderio.
“ You drive ma crazy too, Darling” (anche tu mi fai impazzire, tesoro) rispose la ragazza, in inglese
I due si baciarono ancora, con passione sempre crescente. La temperatura saliva, intorno a loro.
Kagami, guidato da un’intraprendenza di cui non si credeva capace, prese l’iniziativa. Le alzò il lembo della maglia fino a togliergliela, scendendo a lambirle il collo. La ragazza, a quei movimenti, gemette piano.
L’eccitazione aumentava. Rika gli tolse la maglia, ammirando i muscoli scolpiti del ragazzo e sfiorandoli delicatamente con le dita, passando ad accarezzare la schiena possente.
Il ragazzo ricambio slacciandole il reggiseno, mentre sul collo le lasciava un segno violaceo. “ You are mine” (Sei mia) le sussurrò in un orecchio
La ragazza arrossì, tentando di coprirsi. Ma Kagami le bloccò le braccia ed intrecciò le dita alle sue, per poi soffermarsi languidamente sul segno lasciato e poi scendere sui seni. Li baciò e le succhiò un capezzolo, per poi passare all’altro.
“Tai…ga…” gemette un po’ più forte la ragazza, inarcando la schiena e facendo aumentare l’eccitazione del ragazzo.
Il ragazzo le tolse i jeans e le mutandine, era al limite. Le accarezzò le cosce, quando, improvvisamente, senza sapere come, si ritrovò Rika a cavalcioni su di lui, che languidamente ed in modo seducente gli sussurrava “ lascia divertire un po’ anche me, Tai-chan”, mordicchiandogli l’orecchio. Il ragazzo gemette.
La ragazza gli accarezzò e gli baciò addominali, per poi togliergli i jeans e i boxer. Arrossì vedendo l’evidente erezione del ragazzo. Ma decise che lo avrebbe sorpreso.
Prese l’organo in mano, iniziando a masturbarlo per poi iniziarle a leccarlo dalla punta.
“Rika…” gemette Kagami, in preda al piacere
La ragazza, a quella voce roca, rispose prendendolo tutto in bocca e continuando. Quando vide che era al limite, con un sorriso malizioso si fermò.
Kagami la sovrastò nuovamente, andando a cercare la sue labbra e la sua lingua. Scese nuovamente sui seni, per poi baciarle la pancia piatta, facendo dei cerchietti intorno all’ombelico. Poi scese ancora, per arrivare alla femminilità. La leccò e le stuzzicò il clitoride, facendole inarcare la schiena dal piacere.
“Taigaaa….” gemeva la ragazza
Il ragazzo era ormai al limite, non ce la faceva più. Kagami prese un preservativo dal cassetto del comodino e le chiese “sei sicura? Se vuoi…posso…”
La ragazza lo attirò a sé, baciandolo con passione. “ Ti basta come risposta?” gli sussurrò in maniera seducente
“ Certo” rispose il ragazzo, baciandola nuovamente per poi mettersi il preservativo.
Poco dopo la penetrò. E da allora ci furono solo ansimi e gemiti.


Kagami, stremato, attirò a sé Rika in un abbraccio, e i due si addormentarono.
La ragazza, prima di riuscire a dormire serena, ebbe un po’ il sonno agitato.
Vedeva delle ombre indistinte, e quando distinse Kasamatsu e delle ombre che lo circondavano, Rika, furiosa… reagì e urlò “ Ehi, che fate a Kasamatsu senpai?!”
Poi distinse solo un oggetto piccolo e tondo, prima di cadere tra le braccia di Morfeo.
Sempre circondata dalle braccia della sua tigre personale.

Il capitolo sarebbe stato eccessivamente lungo, l’epilogo, il prossimo, concluderà la vicenda. Ma non temete. Settimana prossima ci sarà una sorpresa ;)
Al prossimo ed ultimo capitolo!

Preview capitolo 37: “Rika sorrise, tra le lacrime”

   
 
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