Serie TV > Sherlock (BBC)
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Autore: Leanansidhe363    04/07/2015    1 recensioni
Sherlock e John sono stati insieme per dieci anni. Sei dei quali come una coppia sposata. Sull'orlo di un brutto divorzio, Sherlock ha un incidente e l'ultima cosa che ricorda è diciotto mesi prima, proprio prima che il suo matrimonio cominciasse a cadere a pezzi. John ora è di nuovo fidanzato e sta cercando di rifarsi una vita. Ma, come al solito, nulla è come sembra con il Consulente Investigativo e la coppia si rende conto troppo tardi che l'amore potrebbe essere la dipendenza più letale di tutti.
Genere: Angst, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Mycroft Holmes, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13 : L’Angelo della Piccola Morte e della Scena della Codeina

 
 
 

Note della traduttrice:

Ed eccoci alla traduzione del nuovo capitolo,uscito 2 giorni fa :) Come al solito,ho cercato di tradurre il più in fretta possibile :) Ringrazio tutte le persone che seguono e recensiscono la storia,e chiedo scusa se ad alcune recensioni rispondo con mesi di ritardo,non frequento molto il sito,praticamente entro solo per pubblicare i nuovi capitoli tradotti,e rispondo appena leggo le recensioni,che può essere anche mesi dopo che sono state scritte. Vi assicuro che le leggo tutte,e appena posso rispondo a tutti :) Grazie ancora,e buona lettura :)
 
 


 
 
 
"Maledizione,cazzo, Sherlock," Greg Lestrade ringhiò al suo cellulare mentre l'altra mano andò quasi istintivamente ad accarezzare dolcemente i capelli di Molly. Lei si agitò nel sonno, non tanto da svegliarsi ma quasi,tanto che l'ispettore prese in seria considerazione di picchiare il suo amico genio-idiota.

               Si alzò con cautela dal letto e si diresse con passo felpato in silenzio verso il bagno, ignorando il mormorio metallico della voce di Sherlock al telefono fino a quando non fu al sicuro abbastanza lontano da non disturbare il sonno di sua moglie.

               "Non stavo ascoltando nulla di quello che hai detto, Sherlock." Greg disse in fretta, interrompendo l'altro uomo a metà frase.

               Prima di John Watson, il solo sapere che Greg non stava ascoltando sarebbe stato sufficiente per far perdere le staffe al Consulente Investigativo. Dopo John Watson, la cosa non toccava più di tanto.

               Greg si sentì in colpa nel pensarlo, ma uno Sherlock cerebroleso che non batteva i piedi con irritazione sulle scene del crimine e non insultava la task force era una dannata benedizione. John aveva detto tutto a Greg cinque settimane prima, quando Sherlock si era appena svegliato con un anno e mezzo della sua memoria mancante, e Greg avrebbe voluto contemporaneamente sia esultare che vomitare.

               John era stato quello che aveva veramente sofferto l'anno passato e John era quello che avrebbe dovuto sostenere il peso del ricordo. Greg ci teneva a Sherlock, l’avrebbe difeso come detective e come persona fino alla morte, ma le volte che avrebbe voluto dargli un pugno di recente superavano di molto le volte che voleva davvero trascorrere del tempo in sua compagnia.

               "Certo che no," Sherlock lo liquidò, "Stavi lasciando la tua camera da letto in modo da non svegliare Molly. Lei ha fatto un doppio turno al laboratorio ieri e non volevi disturbare quello che ritieni essere un grande bisogno di sonno ".

               Greg roteò gli occhi, non interessato a fare questo gioco.

               "C'è una ragione per la quale hai chiamato?"

               "Cerca tutto quello che riesci a trovare su un uomo di nome Stefan James," Sherlock ordinò, con la sua solita quantità di tatto e diplomazia. Greg considerò di svuotare la vescica, ma non voleva proprio che quel pazzo bastardo all'altro capo della linea lo sentisse e deducesse un qualche tipo di cancro non diagnosticato in precedenza (che sarebbe proprio il suo dannato stile).

               Le parole finalmente raggiunsero il cervello annebbiato dal sonno dell’Ispettore, e per poco non lasciò cadere il telefono. Il nome fece suonare un campanello d’allarme nella sua testa forte quanto le sirene antiaeree. Lo ricollegò al ricordo di uno Sherlock 21enne con gli occhi lucidi e una serie di segni che serpeggiavano lungo le gonfie vene blu che si snodavano tra i suoi fianchi snelli, dove la camicia costosa e sporca salì sul suo stomaco quando il ragazzo si accasciò sulla sedia logora accanto a Greg, alla sua scrivania a New Scotland Yard.

 
Greg aveva saputo che questo ragazzo avrebbe portato guai dalla prima notte che il piccolo bastardo insolente era entrato nella sua vita – fatto come una zucchina [1], maleducato in modo impertinente e innegabilmente fottutamente brillante. Greg aveva trascinato il ragazzo (solo sei anni più giovane, ma così sottile e dall’aspetto fragile che Greg non poteva fare a meno di pensare a lui come un bambino) via dalla strada alle due del mattino con l'intenzione di lasciargli smaltire il suo stordimento da eroina in una cella fino a quando Greg avrebbe potuto accusarlo al mattino di possesso di droga e condotta molesta.

La sua patente – sulla quale una lucida fotografia a colori del ragazzino guardava in cagnesco con sguardo imbronciato tra i lembi del colletto rovesciato di un cappotto – diceva che il suo nome era William Holmes.

"Va bene, Will," Greg aveva detto, gentile, cordiale e disarmante. A Greg era stato detto, e spesso, che una delle sue migliori qualità era il suo atteggiamento rilassato. Disarmante. Il talento di Greg - oltre ad essere un investigatore dannatamente decente - era che poteva far sì che praticamente chiunque si fidasse di lui. Il suo rapido sorriso, gli onesti occhi castani e il suo dire le cose come stanno lo hanno spinto su una corsia preferenziale per diventare Ispettore, e aveva intenzione di tenere questo ragazzo in custodia con il minimo sforzo possibile. Tecnicamente, non era un poliziotto violento. Non era il suo campo o il suo lavoro raccogliere drogati dalla strada. Ma questo ragazzo, questo William, stava curvo contro un cassonetto dell’immondizia in una mattina molto fredda di novembre in nient’altro che un paio di pantaloni neri eleganti con un buco nel ginocchio e una sporca camicia button-down blu. La sua pallida, pallida pelle era fredda come il ghiaccio quando Greg l’aveva afferrato per un braccio e Greg forse sarebbe stato in grado di allontanarsi (improbabile, anche se fosse stata una notte molto più calda), se non fosse stato per il modo in cui il ragazzo l’aveva guardato; come se proprio non gli sarebbe potuto importare di meno di quello che quest’ uomo, che lo aveva avvicinato in un vicolo buio nella più buia ora del mattino, avrebbe potuto fargli mentre non era in grado di reagire.

"No," il ragazzo, William, disse con voce strascicata ubriaca mentre si passava una mano sul viso sporco, come se non riuscisse a capire la sensazione della pelle al tatto. Il ragazzo era talmente fatto, probabilmente non riusciva nemmeno a sentire il suo volto, Greg pensò.

"Non è Will. " C'era vero veleno sotto quelle parole confuse, "Non è Will , e non è fottuto William ." Il ragazzo in realtà ringhiò, "Io non sono quella ... quella fottuta cosa . Non la sua fottuta cosa . Non quello. Non Will. Non il suo Will, non più ... " Il ragazzo stava farneticando, vere lacrime si formarono nelle cavità dei suoi occhi.

"Okay," Greg disse gentilmente: "Va bene, figliolo, come ti chiami? Puoi dirmelo? "

Il ragazzo improvvisamente gli lanciò uno sguardo penetrante, sembrava leggere ogni pensiero che fosse mai passato per la testa di Greg (il primo di molti, moltissimi di quegli sguardi) e disse: "Posso dirti che hai ragione nel sospettare che tua moglie ti stia tradendo, che ti sbagli riguardo alla convinzione che il signor Sinclair abbia ucciso sua moglie, e che stai cercando dal lato totalmente sbagliato della famiglia per l'assassino della piccola Nina Montgomery. Suo padre non aveva nulla a che fare con questo, io sono sicuro al 96,8 % che sia stata la sorella di sua madre." Dopo un momento, aggiunse, "Sherlock. Il mio nome è Sherlock. Solo lui mi chiamava Will. Solo Stefan. "

"Sherlock", Greg assaporò il nome sulla lingua. Era qualcosa di strano e straniero. Un nome che si sarebbe aspettato di sentire un secolo fa, ma non in questi giorni. Era un nome che sapeva di un'educazione costosa e una tenuta di famiglia in Alderley Edge.

Prima che Greg potesse dire qualcosa, Sherlock - se al ragazzo piaceva, Greg non aveva intenzione di discutere - borbottò, «Si può amare qualcuno e odiarlo allo stesso tempo?"

Greg considerò il breve pugno di rabbia nello stomaco quando Sherlock, con totale noncuranza, aveva confermato (anche se Greg non avrebbe  ammesso se non molto più tardi che un magro, drogato ragazzo aveva confermato qualcosa) che la moglie lo tradiva, e come quella rabbia non era stata accompagnata dalla sorpresa per la notizia.

"Sì," Greg disse: "Sì, è possibile."

"Amo Stefan James," Sherlock praticamente singhiozzò, "E lo odio. Odio le sue scuse e le sue mani. Odio la sua droga! " E poi il ragazzo si mise a ridere, e questa volta c'era una nota alta di isteria in mezzo, "e amo la sua droga. "

Grande , Greg pensò, ho appena dato la precedenza a un dannato sequestro di droga rispetto a due casi di omicidio. Fottutamente brillante.

"Sherlock, per questa sera t’incrimino per possesso e dovrai presentarti in tribunale", Greg disse mentre apriva il cassetto della scrivania e tirava fuori una penna. Scarabocchiò il nome di Stefan James nell’ angolo di un menu da asporto e si passò una mano sui capelli castani che stavano rapidamente diventando d’argento.

"Puoi dirmi dove posso trovare questo tizio, Sherlock?"

"No, non può." Un uomo che non poteva essere molto più vecchio di Greg, ma che si conteneva con una sorta di condiscendenza involontaria (come se fosse un intelletto solitario in un mondo di pesci rossi), stava sulla soglia dell'ufficio di Greg come se si fosse materializzato dal nulla. Teneva un ombrello in una mano e il suo vestito sembrava costare più dell’affitto di Greg.

"Fantastico!" Sherlock mormorò amaramente, forse ignaro che qualcuno potesse sentirlo, "il mio fratello ficcanaso, che viene a salvarmi!"

"Sherlock", disse l'uomo, rimprovero nella sua voce colta, "taci, fratellino. Gli adulti stanno parlando. "

"Baciami il culo."

"Incantevole"
.
Greg si alzò e fece un passo verso l'uomo, non del tutto sicuro se dovesse esserne intimidito o meno. L'uomo era sicuramente intimidatorio (anzi, c'erano esattamente due persone che non erano mai state intimidite da Mycroft Holmes, e si erano sposate tra loro), ma non era minaccioso.
«Sergente Lestrade," disse l'uomo, tirò fuori una singola scheda bianca e la consegnò al poliziotto. Il documento aveva le insegne del Governo, e Greg non aveva bisogno di essere un detective per sapere che quello che diceva sotto le piacevoli parole era: 'ho intenzione di fare come mi pare e non sarà divertente vederti cercare di fermarmi perché posso distruggere la tua carriera e la tua vita con una singola telefonata ben piazzata '.

"Sto portando Sherlock in una struttura dove potrà essere trattato in modo corretto. Mi aspetto che lei non abbia obiezioni. "

"Ne ho, in realtà," dichiarò Greg, non essendo mai stato un fan dei bulli. Quest'uomo, questo Mycroft, poteva essere qualche pezzo grosso del Governo,e poteva essere il fratello di Sherlock, ma il ragazzo era un disastro. Greg avrebbe voluto sottolineare che, se Mycroft si preoccupava così tanto del benessere del suo fratellino, allora com’era possibile che il ragazzo si aggirasse per Londra nel freddo glaciale, ad un passo da un’overdose fatale?

L’Holmes più grande sembrò leggere tutto questo sul volto di Greg e ci fu un unico movimento delle labbra verso l’alto che era sia di rimprovero che di approvazione. "Le assicuro, Sergente» disse Mycroft, "il benessere di Sherlock è di primaria importanza nella mia mente." La sua postura si raddrizzò e ci fu un improvviso avvicinamento dell'uomo che suggerì a Greg di farsi indietro e farlo velocemente.

               "Sherlock viene con me", disse, "ed è nel suo interesse dimenticare tutta questa faccenda. Vorrei suggerirle di iniziare dal dimenticare il nome che Sherlock le ha dato. Se mai venissi a sapere che lei ha anche solo googlato quel nome, sarà un male per lei e la sua carriera. » Sorrise, ed era il tipo di sorriso che Greg pensava si adatterebbe meglio sul volto di uno squalo "Buon giorno, Sergente Lestrade. "

               Sherlock, che aveva osservato lo scambio talmente passivamente come se si trattasse di una brutta replica in televisione, sembrò finalmente tornare in sé abbastanza da guardare Greg e dire: "Ricorda quello che ti ho detto riguardo agli omicidi. Ho ragione. Io ho sempre ragione. "

               "E sei umile." Greg mormorò, con una voglia tremenda di una sigaretta.

               Sherlock gli sorrise, e fu un sorriso che fece pensare a Greg che il ragazzo aveva preso un qualche tipo di decisione (Greg non sapeva in quel momento che Sherlock aveva appena deciso di adottare Greg come suo nuovo responsabile). Vide i due Holmes uscire dal suo ufficio e guardò il nome che aveva scarabocchiato su un angolo del suo menù da asporto.

               Stefan James.

               Greg andò a prendere quel pezzo di carta e lo appallottolò (il loro cibo non era molto buono, comunque), e poi si fermò. Mycroft gli aveva chiaramente assicurato che cercare questo tizio sarebbe stata l'ultima cosa che avrebbe mai fatto come detective, ma ... Quel ragazzo. Quell’insolente, ragazzo speciale. Greg non poteva dimenticare lo sguardo sul volto di Sherlock Holmes quando aveva pronunciato quel nome.

               Quest'uomo aveva fatto male a quel ragazzo. Lo aveva ferito gravemente. E Greg non sapeva perché gli importasse, non conosceva nemmeno il ragazzo. Ma aprì un cassetto della scrivania e mise il menu delicatamente all'interno.

 
               "Mio fratello non ti farà nulla, ora." Sherlock sbottò: «L'idiota pensava che mi stesse proteggendo a quel tempo." Greg non aveva, naturalmente, detto assolutamente nulla. Sherlock semplicemente lo sapeva, allo stesso modo in cui Sherlock semplicemente sapeva tutto.

               Greg era un po' grato che non aveva veramente dovuto ammettere di aver paura di Mycroft. Non era tanto paura di Mycroft quanto dell’enorme potere di Mycroft. Non era un uomo con il quale scherzare, e Greg lo sapeva.

               Ma questo in realtà non era un problema. Il fatto era che Greg Lestrade non era un uomo che poteva lasciar stare le cose come stavano. Era ciò che lo rendeva un buon ispettore. Non gli piaceva sentirsi dire cosa fare nel corso delle sue indagini, ma quando ciò che Sherlock aveva detto si era dimostrato essere vero, aveva rintracciato il ragazzo. Gli aveva detto che se fosse riuscito a rimanere pulito, il DI lo avrebbe assunto come freelance. Lo aveva stupito, la luce che era entrata nel ragazzo, c'era un interesse lì, una fiamma che Greg non aveva visto nel suo ufficio, e il ragazzo era improvvisamente un uomo. Un intelligente bel giovane uomo, che avrebbe potuto avere tutte le ragazze ai suoi piedi, se non fosse per la fredda arroganza nel modo in cui si atteggiava ... e il fatto che le donne chiaramente non gli interessavano affatto.

               Mycroft poteva avere il potere, ma Greg non era un idiota. Sapeva riconoscere un uomo con il quale non scherzare quando ne vedeva uno, e lui non aveva preso quest’ uomo di alto rango del Governo per il tipo che faceva minacce a vuoto. Come pure Greg sospettava che Mycroft non fosse al di sopra del monitorare il suo computer.

               Aveva fatto un limitato controllo dei precedenti, controllando da sopra la spalla più di una volta mentre si sedeva curvo sul computer portatile di Donovan. Stefan James era un professore di chimica presso una delle più prestigiose istituzioni del Paese. Era giovane, bello, e indipendentemente ricco grazie ad una considerevole fortuna che i suoi genitori gli avevano dato prima della loro morte. Sua madre era morta quando James aveva undici anni e suo padre l'aveva raggiunta quando James aveva diciannove anni.

               Helen James era morta di complicazioni ai polmoni dovute a una malattia di lunga data della quale aveva sofferto e Arthur James era morto in un incidente dovuto alla guida in stato di ebbrezza quando si era schiantato con la sua auto contro un palo della luce.

               Nessuna delle due morti era sembrava sospetta a Greg in un primo momento, ma nel corso degli anni, la cosa l’aveva tormentato come un caso nel quale qualcuno l’aveva fatta franca.

               Greg non conosceva Mycroft Holmes allora, ma conosceva l'uomo, ora. A Mycroft poteva non piacere che Greg scavasse in questa storia per Sherlock, ma Greg sapeva quanto lui fosse indispensabile per il mantenimento della salute di Sherlock. Nessun altro poliziotto sano di mente avrebbe lasciato Sherlock abbastanza vicino ai loro casi e Sherlock era già appeso ad una corda che si stava rapidamente sfilacciando da quando John lo aveva lasciato. Greg poteva praticamente distribuire pacchetti informativi sull’ MI6 per le strade e non c'era nulla che Mycroft Holmes avrebbe potuto fare per vendicarsi.

               Annuendo al suo riflesso nello specchio del bagno, Greg chiese a Sherlock cosa cercare.
               Il detective rispose con un generico e inutile "tutto", prima di riattaccare senza neanche un grazie. Greg sospirò, svuotò la vescica, e strisciò di nuovo sotto le lenzuola dove sua moglie e il bambino non ancora nato stavano riposando.

               Greg sapeva abbastanza da quello che John gli aveva detto, da sapere che Stefan James era stato un catalizzatore per le liti che la coppia aveva patito. Ricordò il modo in cui John aveva vagato in giro per casa, con lo sguardo spento e cupo per giorni prima di trascinarsi fuori verso qualche buco di appartamento come quello dove aveva vissuto prima di Sherlock. James aveva ferito Sherlock, ma neanche lontanamente tanto quanto Sherlock aveva ferito l’unica persona che chiunque in Inghilterra poteva davvero credere che amasse.

               Greg credeva in Sherlock, ma credeva ancor di più nella combinazione di Sherlock-e-John. Lui e John erano stati amaramente in disaccordo sulla decisione dell'uomo di fidanzarsi con Mary prima ancora che lui e Sherlock fossero almeno divorziati. Sposare una donna che non  ami al fine di dimenticare l'uomo che ami è un brutto modo di trattare una donna, pensò Greg.

               Ottimisticamente, forse anche ingenuamente, Greg sperava che qualunque cosa avesse trovato su Stefan James potesse ricucire le ferite che hanno diviso la coppia di consulenti.

               Con un sospiro, un profondo sospiro del tipo non-è il mio-campo, Greg avvolse le braccia intorno al corpo addormentato di Molly e lasciò che la sua calma lo aiutasse a tornare a dormire.
 
 


 

Note dell’autrice:

Capitolo che porta il titolo dell’omonima canzone degli Hozier

Questo capitolo è stato un riempitivo su Lestrade [2], ma spero che vi sia piaciuto e vi amo tutti così tanto, e finirò questa storia prima della prossima stagione di Sherlock !!!
 
 
 

Note della traduttrice:

 [1] Qui la frase originale è “High as a kite”,letteralmente “alto come un aquilone”,espressione per indicare una persona strafatta,ma in italiano non credo si usi. Cercando in giro,pare che la frase equivalente in italiano sia quella che ho usato,”fatto come una zucchina”.
 
[2] Qui l’autrice ha scritto “silver-fox filler”.Non so se ho capito bene,ma credo che quel “silver-fox” (volpe argentata),che di solito si usa per persone brizzolate attraenti,sia riferito a Lestrade,spero di aver capito bene :)

Note aggiuntive della traduttrice:

Mi dispiace darvi questa triste notizia,ma qualche giorno fa l'autrice ha deciso di non proseguire con questa fic,e di riscriverla da capo,cambiando molte cose,compreso il titolo (che ora è "In the Garden of Good and Evil"),e focalizzandosi sul renderla una case fic.Ho letto il primo nuovo capitolo e non mi è piaciuto per niente.Non me la sento di ricominciare la traduzione da capo,anche perché ho deciso di non leggere questa nuova versione,che tra l'altro all'inizio tra i tag aveva anche il Major Character Death,poi tolto,ma forse per non spoilerare eventi futuri.

Se qualcuno volesse tradurre la nuova versione,può contattarmi via pm.Naturalmente nessuno deve sentirsi obbligato a tradurre questa nuova versione,sto avvisando solo nel caso qualcuno fosse interessato :)

Anche se tradurre questa fic è stato faticoso e stressante,mi ha fatto piacere farlo,mi ha dato modo di migliorare la mia scarsa comprensione dell'inglese e di imparare tanti modi di dire,e la pratica ha reso le mie traduzioni più fluide.Inoltre,e soprattutto,mi ha dato modo di far conoscere questa fic a tutti voi,un vero peccato che purtroppo non sapremo mai come sarebbe andata a finire :(

Ringrazio tutti coloro che hanno seguito questa fic tradotta e che mi hanno incoraggiata :)

Manupelli.

  
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