5 settembre 2152, Los Angeles.
I cinque ragazzi erano davanti ad un enorme grattacielo con un foglietto in mano.
-Credi davvero che ci aiuterà?- chiese Trent preoccupato.
Sky guardò il foglio e assunse un'espressione preoccupata.
-Bè... diciamo che sono sicura al... 40%.-
La risposta della ragazza non rassicurò nessuno dei presenti.
Fu Dawn a premere il pulsante del citofono di Chris Mclean. Il modo con cui fece quel gesto indicava insicurezza ma speranza. Da parte di tutto il gruppo.
Si conoscevano da una vita e le ore passavano veloci quando si riunivano. Ma una cosa come quella non era mai successa.
Dal citofono si udì una voce elegante: -Centoventiduesimo piano.- Il portone si aprì.
-È già qualcosa.- commentò Shawn.
Salirono nell'ascensore illuminato e selezionarono il piano.
Erano davanti alla porta dello scienziato. Pochi secondi dopo, un uomo, probabilmente quello che aveva risposto al citofono, venne ad aprire.
-Salve. Sono Josh, il maggiordomo del signor Mclean, al vostro servizio.-
Ci volle qualche secondo prima che si riprendessero tutti: nessuno aveva mai visto una casa così enorme e lussuosa: ogni cosa splendeva.
-Ehm... sì, grazie..- balbettò Scott -Vorremo parlare con il signor Mclean se è possibile...-
Scott non credeva che uno scienziato potesse permettersi così tante cose.
-Lo chiamo subito, attendetemi qualche secondo.-
I ragazzi, mentre lo aspettavano si scambiarono commenti sorpresi e domande su come avesse reagito Chris. Avevano quasi voglia di scappare. Ma non fecero in tempo a decidere che ricomparve Josh accompagnato da Chris Mclean.
-Vedo che sono venuti dei ragazzi a farmi visita! Che piacere!- esclamò Chris -Quali sono i vostri nomi? E cosa vi porta qui?-
I ragazzi si presentarono uno alla volta, dopodiché mostrarono il foglio della capsula allo scienziato.
Subito assunse un'espressione sconvolta e immensamente preoccupata.
-Questi segni...-
-Cosa succede, signor Mclean?- chiese Dawn.
-Seguitemi nel laboratorio.- ordinò lo scienziato.
Tutti eseguirono. Il laboratorio era enorme e pieno di pozioni ed esperimenti incompiuti.
-Ho ricevuto anch'io questo biglietto.- spiegò seriamente -lo avete trovato in una capsula caduta dal cielo, vero?-
Tutti annuirono.
-Può sembrare strano, ma... È una lettera di un alieno.-
Il silenzio regnò nel laboratorio.
Lo interruppe Scott: -Bè... con tutto il permesso... lo è. E molto.-
Sky lo guardò stupita del suo coraggio.
-Ti capisco, ragazzo.- fu la risposta di Chris -Lo è stato anche per me. Sono riuscito a tradurre l'alfabeto di questa lingua nel nostro, e a comprenderla quasi del tutto-
Tirò fuori da un cassetto sotto ad un tavolo un foglio con gli stessi segni della lettera, con accanto le lettere dell'alfabeto. Si chinò sul tavolo e osservò il foglio ritrovato nella capsula.
-Allora... sì. È lo stesso messaggio che ho ricevuto:
“Scott Smith, Trent Milton, Sky Landers, Shawn Zober e Dawn Green. Siete stati scelti per sopravvivere alla fine del mondo del 3 dicembre 2152. Nel retro i dettagli.”-
I ragazzi erano esterrefatti: se erano stati scelti voleva dire che erano unici, importanti. Loro sarebbero sopravvissuti.