#16 — Nessuno
Hanno la pioggia sulle dita delle mani, sotto la suola delle scarpe, fin dentro ai vestiti. Sono due figure che si smezzano una sigaretta su un balcone. I lampioni e le stelle stanno insieme come un’equivalenza algebrica. C’è una certa equivalenza anche in loro due.
Dai balconi intorno sentono di tutto.
«Stare insieme è una cosa violenta.»
«Forse.»
La capiscono, quella violenza. È un’orchestra che segue i loro gesti, una cornice di alloro e legno sotto le coperte, l’inchiostro nero dei giornali, ma come possono esserci la guerra e la fame e la morte quando tutto, forse, funziona?
«Vuoi sposarmi?»
Dai balconi intorno sentono di tutto.
«Stare insieme è una cosa violenta.»
«Forse.»
La capiscono, quella violenza. È un’orchestra che segue i loro gesti, una cornice di alloro e legno sotto le coperte, l’inchiostro nero dei giornali, ma come possono esserci la guerra e la fame e la morte quando tutto, forse, funziona?
«Vuoi sposarmi?»