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Autore: UnGattoNelCappello    06/07/2015    3 recensioni
TRADUZIONE
La quindicenne Melanie Ruso non intendeva fare alcun danno; voleva solo che Dan e Phil fossero felici. E' per questo che ha scritto 83 fanfiction su di loro. Ma cosa succede quando, grazie a magiche circostanze, involontariamente forza i suoi idoli a vivere secondo le sue fantasie? Tenetevi forte gente, sarà un folle disastro!
(Rating giallo per il linguaggio)
Genere: Comico, Commedia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dan Howell, Phil Lester, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ATTENZIONE: Non ho scritto io questa Fanfiction, la sto solo traducendo con il permesso di JustGoogleIt, l'autrice. Potete trovare la storia originale qui: https://www.fanfiction.net/s/9168073/1/When-You-Wish-Upon-a-Star-A-Phanfiction-Parody
 
Come promesso, ecco l'ultimo capitolo... (note di traduttrice in fondo al capitolo)


 

33

Immaginazione Complessa


 

“Sai,” disse Phil all'anziano uomo seduto vicino a Dan, “neanche sapevo che i venditori ambulanti di materassi esistessero.”

“Oh sì,” affermò Oscar, “Ho venduto materassi alla buona vecchia maniera per gli ultimi quarantatré anni – porta a porta.” Sorrise allegro, “Sapete, il mio genero mi dice sempre di mettere su un negozio così non devo più portarmi dietro questi cosi tutto il tempo, ma sapete cosa gli dico?”

“Cosa?” chiese Phil, un piccolo sorriso che si formava sulle sue labbra.

“Gli dico, 'Se metto su un negozio, non sarei più un venditore di materassi ambulante'.”

“È molto logico,” annuì lentamente Dan.

Oscar fece un sorriso a trentadue denti.

Il sole aveva appena iniziato a sorgere sull'arruffato ma infinitamente sollevato piccolo gruppo di persone mentre aspettavano Mel nella hall dell'hotel.

“Mille grazie ancora per averci aiutato, signor Callaghan,” disse Jenny con sincerità. “Non so come faremo mai a ripagarla.”

“Oh, sarebbero 1749.99 dollari,” rispose calmo l'anziano venditore.

Jenny rise, ma Oscar rimase impassibile. “Aspetti... cosa?” balbettò la ragazza. “Per aver interrotto la sua caduta?”

“No,” l'uomo scosse la testa, “per aver rotto il mio materasso. Se lo rompi, lo compri. Quello costava 1749.99 dollari.”

“Cosa? Ma è ridicolo!” esclamò Dan, indicando fuori dalla finestra. “Il suo cartello là fuori dice che che c'è il 50% di sconto sulla sua roba!”

“Solo alcuni prodotti,” ribatté Oscar. “I modelli che vanno per la maggiore – come quello su cui è caduto il tuo amico qui – non sono inclusi nella promozione.”

“Aw, Phil!” lo rimproverò Dan. “Perché non potevi cadere su uno in saldo?”

“Oh, mi dispiace,” disse Phil sarcasticamente. “La prossima volta che sto precipitando verso la mia morte, farò in modo di mirare meglio!”

Oscar tirò fuori una calcolatrice dalla sua tasca. “D'accordo ragazzi,” disse, “visto le circostanze posso togliere il 10% dal prezzo normale e aspettare fino a settembre per avere i soldi.”

“E se invece gli diamo duecento dollari per il materasso e lei può sentirsi davvero una brava persona per un po' di tempo?” offrì Dan. “Voglio dire, Gesù Cristo! Se noi avessimo chiesto una ricompensa per tutte le vite che abbiamo salvato negli ultimi mesi...”

“... ci potremmo permettere il materasso,” aggiunse Phil sottovoce.

“Okay, tolgo il 15%,” disse Oscar, “e ci aggiungo qualche copri cuscino gratis.”

“Vuole dire che i copri cuscino non sono inclusi normalmente?” chiese incredulo Dan. “Che furto!”

“Beh, si deve arrivare a fine mese in qualche modo!”

“Sfruttando le persone semi-suicide?”

“Sai,” borbottò Phil, “alcune persone sarebbero abbastanza felici del fatto che il loro migliore amico non sia morto che non gli importerebbe del prezzo dei copri cuscini.”

“Zitto, Phil,” lo ignorò Dan. “Sto contrattando.”

Continuarono a negoziare con Oscar finché la porta non si aprì, e John Green guidò dentro la hall una giovane autrice dagli occhi rossi che tirava su con il naso. Hank seguiva poco dietro, cercando di calmare l'infuriata madre di Mel prima che strappasse la testa di sua figlia.

Jenny saltò in piedi e abbracciò la sua amica di internet. “Oh Mel, guarda,” disse incoraggiante, “ti hanno tolto le manette! È un buon segno, giusto?”

Melanie le rivolse un mezzo sorriso lacrimoso, e poi si girò verso Dan e Phil. I suoi occhi si riempirono immediatamente di lacrime fresche alla vista di loro due.

“M-mi dispiace così tanto,” singhiozzò. “Non v-volevo.. f-farvi, i-io”

“Fai un respiro profondo,” le consigliò John, guidandola verso una delle poltrone. Melanie si sedette e prese qualche respiro per ricomporsi prima di provare di nuovo.

“Volevo solo che foste felici,” disse piano Mel, “Pensavo–” prese un altro respiro, “Pensavo che vi avrebbe fatto bene un po' di romanticismo nelle vostre vite. Volevo solo che voi trovaste il vero amore.”

Melanie nascose la sua faccia nelle mani.

“E...?” chiese John gentilmente. “Di che cos'altro abbiamo parlato, Mel?”

Lei lo guardò e si accigliò. “Che 'l'umorismo inglese' è il miglior tipo di dialogo?”

“No, l'altra cosa,” bisbigliò John.

“Che in ogni storia ci dovrebbe essere qualcuno di nome 'Hollis'?”

“No, intendevo–”

“Che avrei dovuto fare andare Dan e Phil in un viaggio su strada?” provò di nuovo Melanie.

“Mel,” sospirò John frustrato. “Digli la cosa importante di cui abbiamo parlato!”

“Oh.” La ragazza guardò Dan e Phil, prese una altro profondo respiro, e cominciò lentamente. “Immagino... beh, non vi stavo immaginando in modo complesso. Pensavo che solo perché guardavo tutti i vostri video, e leggevo tutti i vostri tweets, e ascoltavo tutti i vostri radio show eccetera... che sapevo tutto su di voi. Tipo, come se fossimo davvero amici! Non vi pensavo come persone reali, tipo, che aveste altre parti di voi che non condividevate con internet. Per me, voi eravate solo dei personaggi... t-tutto qui!” Scoppiò di nuovo a piangere. “Mi dispiace d-davvero, davvero t-tanto!” singhiozzò, “E c-capirò se voi m-mi odierete per s-sempre!”

Dan e Phil si lanciarono un'occhiata e poi si avvicinarono entrambi per abbracciare la scrittrice di fanfiction in agonia.

“Sai, un giorno sono sicuro che saremo in grado di ripensare a questa avventura e riderci sopra,” disse Phil speranzoso. “D'accordo, ci vorrà probabilmente qualche decennio, ma prima o poi succederà.”

“Io non ti odio, Mel,” disse Dan piano.

“E pensa soltanto,” intervenì Jenny, “che avrai una testimonianza fantastica se diventerai mai leader di un gruppo YTRPFWA!”

Melanie sorrise debolmente e stettero tutti lì seduti per qualche momento.

“Quindi, cosa ti succederà adesso?” chiese dopo un po' Dan. “Voglio dire, anche se volessimo, non credo che potremmo sporgere denuncia, quindi...?”

“Mia mamma ha chiamato e mi ha fatto ammettere nel gruppo YTRPFWA residente a Chicago,” sospirò lei. “Vado via domani.”

“Questo è fantastico, Mel! Sono molto fiera di te,” la lodò Jenny. “Ti scriverò tutti i giorni.”

“Ti scriverò anch'io,” si offrì Phil, “ma, sai, forse non tutti i giorni.”

“Stessa cosa,” disse Dan.

“Oh forte!” sorrise Melanie, “Adoro ricevere lettere! Farò in modo di rispondervi sempre. Magari includerò anche qualche storia per tenere le cose interes-”

“NO!” esclamarono all'unisono John, Hank, Dan, Phil e Jenny.

“Stavo solo scherzando,” ridacchiò Melanie. Si avvicinò a loro e sussurrò, “Ne ho abbastanza di scrivere le vostre storie. È tempo che mi metta a scriverne qualcuna delle mie.”



 


 

A/N: Salve gentile lettore!

Beh, ce l'abbiamo fatta. Siamo arrivati fino alla fine. Noi... abbiamo scritto un libro, ragazzi!

...okay, va bene. Magari una novella. Ed è una fanfiction. Ma comunque.

Un'ultima parola dal nostro venerato drammaturgo:

“Buona notte, buona notte! Lasciarsi è un tale dolce dolore!" (Shakespeare, William. Romeo and Juliet. Atto II, scena II. 1597).

Come sempre, saluti!

- Bethany

 




N/T: Eccoci qui! È finita... questa storia (e voi) mi mancherete davvero... *sigh*
Grazie ancora per tutte le vostre gentilissime recensioni e anche a chi di recensioni non ne ha lasciate ma mi ha seguito fino all'ultimo (anche dopo la mia piccola.. ehm.. pausa). È stato davvero uno spasso ed è probabile che faccia qualcosa del genere di nuovo quindi... restate nei paraggi!
Alla prossima :)

 

  
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