Il Piano Del Sommo

-Fammi capire. Tu proponi a me di stringere insieme un’alleanza con i saiyan, per contrastare Li Shenron?- chiese Suu, sempre più incredulo, al gemello San, mentre poco lontano Neji e Gohan si limitavano a seguire la conversazione tra i due draghi -mi dispiace, ma non credo proprio di potermi fidare.
-Ma perché no? Avete visto come la mia aura sia cambiata! Per colpa… cioè, grazie a Sailor Moon ora sono un tipo a posto! Che motivo c’è di dubitare ancora?
-Dal momento in cui Chaos ci ha riportati in vita non hai fatto altro che baciare il sedere a Li Shenron e ribadire fino alla nausea la tua fedeltà nei suoi confronti. Spiacente San, ma difficilmente quell’immagine verrà cancellata dalla mia testa.
-Così, le mie parole non ti sono sufficienti. E va bene, vorrà dire che passerò alle azioni. Tanto, l’avrei fatto comunque…
Spiazzando tutti, il corpo di San Shenron si sciolse: di lui rimase solo la dorata sfera del drago dalle tre stelline. Sfera che, librandosi a mezz’aria, andò a posarsi nelle mani di Gohan.
-E questo… che significa? Suu, quali sono le azioni di cui parlava tuo fratello?
-Mmmh… Ma certo. Mi pare ovvio. Gohan, ingoia la sfera, subito.
-COOOSAAA???
-Li Shenron ha la facoltà di richiamare a sé le sfere del drago. Tuttavia, questo suo potere non funziona se le sfere si trovano nel corpo di qualcuno che non è un drago malvagio.
-Ora che ci penso, ricordo che mio padre durante il primo scontro con Li se n’è mangiata una… Suu, sei convinto che questa sia la soluzione migliore?
-Perlomeno avremo la certezza che San non combinerà più disastri. Procedi, Gohan.
Il saiyan fissò per diversi secondi la sfera del drago, tirò dei lunghi respiri profondi, chiuse gli occhi e finalmente si decise ad ingerirla. Un istante dopo, il ragazzo cadde in ginocchio e prese a tossire pesantemente, tenendosi la gola con entrambe le mani. Neji gli venne subito in soccorso, riempiendolo di pacche sulla schiena fino a che i colpi di tosse non furono cessati.
-Va tutto… bene… Gohan?
-…GLOM… Tutto a posto, Neji, grazie. Cavolo, ma perché certe cose riescono così naturali solo a papà?
-Direi che è andato tutto bene- commentò Suu -quindi, ora è il mio turno.
Detto questo, anche il drago del fuoco si dissolse in una fiammata, cedendo il posto alla sfera dalle quattro stelline. Con la scomparsa di Suu, i vulcani e i fiumi di lava svanirono dal paesaggio, e il pianeta dei KaiohShin si trasformò in breve tempo nel paradiso naturale che era. Tornata finalmente la quiete, Gohan raccolse la sfera di Suu e si apprestò ad ingoiare pure quella, quando Neji lo fermò.
-Lascia stare. Ci penso io questa volta.
-Non se ne parla. Potrebbe essere rischioso…
-Visto il modo in cui ti stavi strozzando prima, sarebbe molto più rischioso per te.
-Ragazzi… vi dispiace se… la prendo io?
Quest’ultima voce fece voltare il saiyan e il ninja di soprassalto. Seya, il loro compagno di squadra, li raggiunse zoppicando e tenendo il braccio destro immobile, parallelo al corpo.
-Seya! Sei… vivo… più o meno…- osservò Gohan -allora, che fine ha fatto Ikki? Sei riuscito a…
Senza rispondere, il ragazzo spinse da parte il saiyan, gli strappò la sfera del drago dalle mani e la ingurgitò, con non poche difficoltà.
-Con questo… coff… si conclude la missione. Prossima tappa, il covo di Chaos.
-Prossima tappa? Di cosa accidenti stai parlando? Prima spiegaci cosa è successo a Ikki, abbiamo il diritto di saperlo! E poi, nelle condizioni in cui ti trovi (e pure in quelle di Sakura, che abbiamo lasciato sola) è meglio non partire affatto. Inoltre non sappiamo che fine abbiano fatto Videl e i KaiohShin…
-Calmati Gohan. Almeno per questo, hai una risposta- disse Neji, indicando un gruppo di cinque persone.
In testa, una Videl dall’aria afflitta.
-Certo che potevi anche avvertirmi, Neji…- disse lei, mestamente.
-Perdonami, ma non mi andava proprio di descrivere la scena…
-Insomma, tesoro! Mi dici cos’è successo?- chiese Gohan.
-Ecco… mi sono calata in quel pericoloso vulcano, ho affrontato getti di magma, schivato eruzioni e quant’altro, solo per scoprire che quei quattro non erano stati fatti prigionieri, anzi se la stavano spassando alla grande! O meglio, solo il vecchio KaiohShin: per non pensare alla storia dei sette draghi, obbligava Suguru e suo figlio a trasformarsi nelle modelle delle sue riviste…
La povera Videl sprofondò dalla vergogna. Dietro di lei, sopraggiunsero i due KaiohShin: quello più giovane, il Superiore, stava trascinando il più anziano, il Sommo, che dal canto suo tentava disperatamente di aggrapparsi al terreno, sbraitando come un’oca.
-Non ne voglio sapere! Basta, lasciami stare, ti ho detto! Che se la cavino da soli una volta tanto e mi lascino in pace!!!
-Andiamo, Sommo, la smetta di sottrarsi ai suoi compiti! Lo sa bene che il destino dell’universo è anche un suo interesse!…
-E dove sta scritto questo? Voi due, vi prego, datemi una mano!!!
A chiudere il corteo, i due procioni spaziali, Suguru e il figlioletto camminavano allegramente, ignorando i lamenti del vecchio.

Una ventina di minuti dopo, il gruppo si era ritrovato davanti alla navicella. Mentre KaiohShin il Superiore curava le ferite di Sakura e di Seya, Gohan raccontava il più dettagliatamente possibile al Sommo tutta la storia di Chaos, Goku, Baby Bulma e Li Shenron. Fu poi la volta di Seya spiegare cosa fosse successo ad Ikki, e di come questi prima di andarsene gli avesse chiesto di affrontare personalmente Chaos.
-Quindi, se ho capito bene- riflettè il Sommo -Chaos ha dato ordine ai sette draghi malvagi di conquistare l’universo, per poi sparire dalle scene.
-Suu ha parlato di una “fortezza”- precisò Gohan -dev’essere lì che si nasconde il nostro nemico. Purtroppo non sappiamo dove si trova, né riusciamo a percepire la sua aura. È come se fosse scomparsa…
-Quando Vegeta ci ha lasciato alla Capsule Corporation ed è partito insieme a Bulma, ha detto che avrebbe combattuto prima con Li e poi con Chaos Goku in persona- ricordò Neji -non voglio mettere le mani avanti, ma magari…
-No, è da escludere. Vegeta è forte, ma dubito riesca a compiere due simili imprese una dietro l’altra. E poi, la sua aura e quella di Li, anche se lontane, sono ancora percepibili.
-Se quella è l’unica pista che avete, non vi resta che andare da loro- concluse il Sommo -quel drago è l’unico a sapere dove si trova la fortezza di Chaos Goku…
-Scusi signore, ma non credo sia un piano geniale- cercò di inserirsi il Superiore, timidamente -stiamo parlando del drago malvagio più pericoloso di tutti, non è mica come chiedere l’ora ad un passante…
-Che intuizione… CREDI CHE NON CI ABBIA PENSATO??? Ho calcolato tutto: se Vegeta, Gohan e Seya uniscono le forze potranno far abbassare la cresta a quel galletto e farlo cantare!
-Cresta? Galletto? Cantare? Ma come parla?
-Ah già, dimenticavo che tu i modi di dire non li capisci… voi però avete capito tutto, vero?
Tutti e cinque i membri della squadra annuirono senza obiettare. Dopo essersi scambiati le ultime raccomandazioni, ripartirono con la loro navicella, alla volta dell’ultimo drago.

-Tu, segui i loro movimenti con la sfera di cristallo e avvertimi quando trovano Chaos- ordinò KaiohShin il Sommo al suo giovane discepolo.
-Dice sul serio, signore? Ma allora le importa qualcosa! Sono commosso!
-Sì, certo certo… “quello che m’intriga di più è il Rebirth. Se è vero che quella tecnica può anche sciogliere le fusioni, voglio esserne colpito: in questo modo mi libererò finalmente di quella strega che ha osato fondersi con me e tornerò ad essere il giovane e baldanzoso KaiohShin di un tempo!”