Capitolo 4
Il mattino dopo Eowyn si alzò
molto presto e non facendo neanche un rumore si vestì, lasciò la lettera di
spiegazioni sul cuscino, e uscì dalla camera. Sempre facendo attenzione a non fare
nessun rumore andò nella stalla, raccolse le provviste, salì sul suo fedele
cavallo e partì per il suo lungo viaggio.
Faramir quando si svegliò,
non trovò nessuno accanto a lui, ma solo una lettera che diceva:
-
Ciao amore, sono
partita io al tuo posto. Sai che sono ostinata e non ce l’ho fatta a cambiare
idea. Tornerò presto, non ti devi preoccupare. Perdonami, ti amo tanto, firmato
Eowyn. ( Questo, Eowyn lo aveva scritto con le
lacrime agli occhi)
Faramir, non finì di leggere
la lettera, e corse subito ad avvisare il capitano di corte dell’allarmante
notizia.
-
Mia moglie è partita
al posto mio per la terra oscura! Dobbiamo inseguirla, dobbiamo partire adesso
a cercarla!
-
Non dovete
preoccuparvi, mio principe.Vostra moglie è una donna forte e brava in battaglia,
se la caverà benissimo.- rispose con tranquillità il capitano.
-
No, voi non avete
capito, mia moglie è debole in questi giorni, porta il mio erede in grembo, e
poi, non dovrebbe fare sforzi di alcun genere!- rispose Faramir con tono
allarmato, quasi urlando.
-
Allora, se le cose
stanno così dobbiamo subito partire ed avviseremo anche il fratello della
principessa, Eomer, che ci raggiungerà al confine. Tra poche ore saremo pronti,
può starne certo.-
-
Fate più in fretta che
potete, vi prego, mia moglie è in grave pericolo !-
Poche ore dopo erano già in viaggio e al confine trovarono anche
Eomer ad attenderli.
-
Cosa è successo?
Perché mia sorella è partita? In quelle condizioni oltretutto! E’ sempre stata
una ragazza ostinata, ma non credevo fino a questo punto!- disse Eomer con tono
allarmato e piuttosto alterato.
-
Non so perché lo ha
fatto! Ma adesso non perdiamoci in chiacchiere, andiamo a cercarla, piuttosto.-
rispose Faramir spazientito.
Si deve sapere che il confine
della terra oscura, è una catena montuosa molto alta e quindi è difficile da
scalare. Ma Faramir, conosceva una specie di passaggio in mezzo alle montagne
abbastanza grande da poterci passare con i cavalli, quindi presi dalla fretta
andarono a cercare quel passaggio e trovatolo, vi entrarono senza esitare,
poiché Faramir sapeva benissimo che Eowyn era passata di lì conoscendolo anche
lei.
Eowyn intanto, presa dalla
stanchezza si era fermata per riposare; aveva steso un giaciglio per terra e
dopo aver sistemato la spada lì vicino, si stese e subito si addormentò. Quando
si svegliò era notte fonda, non si vedeva niente, non c’era neanche la
luna, lei non aveva paura ma rimase lo
stesso immobile per sentire se arrivava qualcuno. Dopo un po’, presa dai morsi
della fame, prese qualcosa da mangiare e sedutasi di nuovo sul giaciglio,
incominciò.
Faramir, aveva continuato ad
andare avanti tutto il giorno e, arrivata la notte lui, e gli altri cavalieri
si fermarono per cenare e riposare.
Faramir aveva pensato tutto
il giorno sul perché di quella partenza, non trovando, però, delle spiegazioni
sensate. Era molto preoccupato, perché stavolta Eowyn non era inattaccabile, ma
debole e quindi facilmente catturabile.
Eomer, vedendolo pensieroso,
si era avvicinato a lui e, sempre cavalcando gli aveva detto:
-
Non ti preoccupare,
mia sorella anche se debole, è molto astuta e non si farà di certo catturare da
quei terribili esseri viventi. E’ solo questione di poco tempo e riusciremo a
raggiungerla, te lo prometto.
Invece era successo il
contrario.
Mentre mangiava tranquilla, Eowyn sentì rumori di
passi pesanti e , presa la spada si posizionò in assetto da combattimento.
Continuava a sentire i passi, sempre più vicini a lei, finché sentì qualcosa
che le colpiva la testa e subito perse i sensi.
Quando si risvegliò si trovò
in una cella molto piccola, senza finestre e, come se non bastasse, era anche
molto sporca e c’era anche l’aria pesante. Eowyn allora vedendo tutto questo
svenne di nuovo.
Faramir, il mattino dopo,
ripartì con il suo seguito. A un certo Eomer che aveva una vista acuta, vide
qualcosa per terra a poche centinaia di metri da lui e chiamò Faramir che si
avvicinò e gli chiese:
-
Hai visto qualcosa di
strano?-
-
Sì, vedi? Laggiù, a
poche centinaia di metri da noi.- rispose Eomer che nel mentre si era avvicinato
un po’ al punto osservato.
-
Bene, allora andiamo a
vedere che cos’è.- disse Faramir impaziente di scoprire cos’era.
Si avvicinarono e videro che
lì per terra c’era una spada molto famigliare a loro.
-
E’ la spada di Eowyn,
la riconosco! No! Questo vuol dire che l’hanno catturata! Dobbiamo subito
uscire da questa gola e trovarla immediatamente, prima che le facciano del
male!
Sbrigatevi
miei soldati, si parte ! Non c’è tempo da perdere- urlò Faramir e subito partì
senza aspettare nessuno.
….
Eowyn venne svegliata da un
orchetto che, entrato nella sua cella le disse:
-
Sbrigati donna, che il
nostro capo ti aspetta con molta impazienza.-
E presala per un braccio la
alzò malamente da terra( aveva le mani
legate dietro la schiena e non poteva alzarsi da sola) e la portò dal suo capo.
Salirono delle scale,
attraversarono un piccolo cortile, salirono ancora delle scale e finalmente
arrivarono davanti ad una porta. L’’orchetto bussò e una voce cupa e rauca gli rispose dall’interno:
-
Entra, mio soldato, ti
stavo aspettando-
E, trascinando Eowyn per un
braccio, entrò in una piccola sala molto sporca e con un cattivo odore che fece
venire la nausea alla povera principessa.
-Bene, bene che cosa abbiamo
qui! La principessa dell’Ithilien in persona ci è venuta a trovare, ma che
onore.- disse il capo orchetto con tono di sarcasmo.
-
Lasciatemi andare vi
prego, non potete tenermi prigioniera qui! Non è giusto! – urlò Eowyn con le
ultime forze che le erano rimaste.
-
E perché dovremmo
liberarti? Non ne abbiamo alcun motivo, mia cara.- rispose l’orchetto.
-
Se non mi liberate e
se non lasciate stare in pace la mia gente, mio marito arriverà e vi sterminerà
tutti- rispose con un sibilo rabbioso Eowyn.
-
Oh! Che paura! Aiuto,
la principessa ci ha minacciati! Sono paralizzato dal terrore!-
rispose il capo orchetto
sempre con tono sarcastico e, rivolgendosi all’ orchetto disse:
-
Riporta questa
sbruffona nella sua cella, immediatamente!-
-
Subito mio signore,
sarà fatto.- rispose l’orchetto.
E uscito dalla stanza,
riportò Eowyn nella sua cella chiudendo a doppia mandata la serratura del
cancelletto. Lì , Eowyn ormai sfinita si lasciò cadere su quella poca paglia
lurida che c’era per terra.
….
Passiamo
a i ringraziamenti:
Volevo
ringraziare tantissimo Sam Carter che mi ha recensito ben 2 volte! Grazie!!!!!!
>__< E poi, volevo ringraziare tutti i lettori della mia ff che con molta
pazienza hanno letto questa storia. Recensite, vi prego, mi farebbe veramente
molto piacere! Baciotti a tutti da Eowyn 21 10.