Apro gli occhi e li sbatto un attimo, ormai si sono abituati al buio, anche i polsi e le braccia si sono abituate alla posizione innaturale in cui sono da un qualche mese ormai o meglio credo che siano mesi, non lo so ho perso la cognizione del tempo.
Vedo una guardia che entra con il cibo, muovo le braccia appena me le liberano, mi alzo in piedi e guardo fuori da quel buco nel muro, l'unico punto in cui entra la luce e li ti vedo.
Cammini nel parco con le nostre sorelle, chissà coda gli hai detto di me.
Probabilmente che sono morto, si è la cosa migliore almeno ti sei preso il mio posto senza ricevere domande scomode, hai scelto bene le tue guardie, sono silenziose se vengono pagate bene.
Dopotutto sarebbe uno scandalo, se venissero a sapere che sono vivo, che mio fratello mi ha imprigionato, nascerebbe uno scandalo e tu non vuoi questo vero fratellino?
Vengo richiamato dalla guardia e vado a mangiare, qua sono molto rigidi con le regole, ho saltato pranzi e cene per giorni interi per aver combinato qualcosa. 
Mangio velocemente e poi mi vengono rimesse le manette, chissà se arriverà la cena oppure arriverà il foglio di condanna a morte, me lo aspetto da un giorno all'altro ormai.
E pensare che queste cose te l'ho insegnate io, ma non sapevo che le avresti usate su di me.
Ricordo i tuoi sorrisi quando ho iniziato ad insegnarti a sparare e combattere, ora stai usando tutto contro di me.
Non ti ritenevo così sadico fratellino, non contro la tua famiglia ma, giusto non ne faccio più parte per te, me lo hai detto quando mi hanno portato via in catene.
E poi lo hai fatto capire con questo gesto, spero solo che tu non abbia toccato Ekaterina e Natalia, sono nostre sorelle. Ma le avrai portate dalla tua parte di sicuro.
Sento dei passi, che strano di solito non scende nessuno in questo lato delle prigioni.
Alzo la testa e mi meraviglio quando ti vedo entrare, ti guardo e ti dico con tono di sfida " Quale sorpresa, signoria vostra è scesa nel buco" vedo che stringi i denti, non riesci a trattenerti, continuo con frasi di questo genere, sento i tuoi pugni e i tuoi calci sul mio corpo, ma ti guardo con un ghigno sul volto, non mi cambierai facendo leva sulla paura come fai con i tuoi giocattolini.
Dopo esserti sfogato ed avermi fatto buttare fuori parecchio sangue, te ne vai.
Mi sono accorto che, non riesci a guardarmi negli occhi e quando l'ho fatto io mi hai colpito.
Ne riapro solo uno, l'altro fa male, inizio già a salutarlo.
Hai dato ordine di non curarmi e quindi farà infezione, forse con la febbre alta ti farò compassione, ma non ci credo molto.
Vorrei tanto capire le tue intenzioni, intanto so, che mi farai rimanere qua dentro per molto tempo, oppure troverai la maniera di uccidermi.
Intanto di una cosa sono certo e non cambierò idea se tu non cambierai,
Ti Odio!