Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: looking_for_Alaska    08/07/2015    2 recensioni
Quando il suo amato Ren le confessa che deve partire per l'America per motivi di lavoro, la giovane Emmeline è disperata. Lui le promette che tornerà a prenderla tra un anno, ma lei sa che la sua famiglia la obbligherà a sposarsi.
Ren e Emmeline però non si incontreranno più, almeno sino al 1922, dieci anni dopo. Ren partecipa ad una festa organizzata dalla stessa Emmeline e da suo marito Charles.
Emmeline, che non sta più nella pelle all'idea di incontrare Ren e di fuggire con lui, scopre però un'amara verità.
E la sua rabbia le farà compiere un gesto impensabile.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
<< Line, tesoro? Tutto bene? >> Mina le sfiorò un braccio, preoccupata.
Il dolore invase il cuore di Emmeline, già ridotto a pezzi.
Non solo non era tornato a prenderla. Ma si era pure sposato con la sua amica di infanzia. Mina era a conoscenza del suo amore per Ren, eppure aveva tradito la sua fiducia ugualmente.
Ecco come si sentiva : tradita.
Emise un respiro tremante. << S-sì... sto bene... >>.
Mina annuì sorridendo e si rivolse a Ren. << Amore, io torno nella sala. Ho conosciuto una signora davvero simpatica, ed ora mi sta aspettando al buffet dei salati. A dopo! >> gli scoccò un rapido ma appassionato bacio sulle labbra. Poi si avvicinò e abbracciò anche Emmeline, che tuttavia rimase immobile. << E' stato un piacere rivederti, cara >>.
E poi lasciò la stanza.
In quel momento il dolore fu sostituito dalla rabbia. Si sentiva come se tutto l'amore che provava per lui fosse stato sostituito dall'odio.  L'uomo che amava e che aveva giurato di amare per sempre, l'aveva tradita.
Con una sua cara amica.
La sua rabbia era cocente, distruttiva, dirompente.
Ma Ren sembrava non notarla. << Mi fa piacere averti incontrata di nuovo, Emmeline >>.
Nonostante l'odio che provava, Emmeline si costrinse a sorridere. << Anche a me, e perdonami se prima ti sono sembrata isterica.
Vieni qui, vicino alla finestra, guarda come sono le belle le luci che giocano con la fontana >> mormorò amabilmente.
Ren, sentendosi rassicurato, si diresse verso la porta a vetri. << E' uno spettacolo davvero meraviglioso, Emmeline. Sei una donna davvero fortunata >>.
Emmeline avvicinò la mano alla statuetta di acciaio sulla scrivania, e senza farsi sentire, la sollevò.
Ren intantò parlava, sicuro di sé. << Tuo marito è davvero un brav'uomo. Tientelo stretto, Emmy >>.
Emmeline non rispose nulla, e appena lui si voltò a guardarla interdetto, per capire come mai non parlava, lei lo colpì con la statua.
Ren stramazzò a terra privo di sensi. 
Emmeline cominciò a sudare, spaventata. Doveva nasconderlo. Doveva fargliela pagare, doveva soffrire quanto aveva sofferto lei. 
Controllò dalla porta-finestra che non ci fosse nessuno, poi la aprì, quindi afferrò l'uomo per i  piedi e lo trascinò fuori. Cercò freneticamente con gli occhi un punto dove la luce non arrivava.
E lo trovò: tra i due pini altissimi, alla fine del giardino. Lì era buio pesto.
Lasciò Ren un attimo per terra e corse fino allo sgabuzzino degli attrezzi lì vicino e prese due corde e una pala.
Tornò da lui e gli legò le mani e i piedi in nodi strettissimi, poi, con la pala sottobraccio, riprese a trascinarlo fino al punto dove i pini ombreggiavano.
Era notte, e tutti gli invitati erano in casa. Non rischiava di essere scoperta.
Lo mollò contro il tronco di uno dei due alberi e incominciò a scavare. Faceva caldo e lei sudava. I tacchi a spillo le davano fastidio, quindi li tirò via con un calcio, rimanendo a piedi nudi.
Quando la fossa fu abbastanza profonda, gettò il corpo di Ren dentro. Vide la terra umida aderire al suo corpo. Ren iniziò a muoversi e poi aprì gli occhi. Appena il suo cervello registrò ciò che era successo, iniziò a divincolarsi, guardando le pareti di terra di fronte a lui.
In effetti la buca era davvero profonda, constatò con freddezza Emmeline.
Poi, finalmente, gli occhi di Ren incontrarono i suoi.
<< Cosa stai facendo, Emmeline? Perché? >> .
La donna fu scossa da una risata amara. << Perché, mi chiedi? Mi hai tradita. Ti ho aspettato per dieci anni, Ren. Dieci dannatissimi anni. Ti ho scritto moltissime lettere a cui non hai mai risposto. Sono stata ogni giorno seduta ad una finestra, attendendo di vederti tornare.
Ma non è mai successo. E ora scopro che non ti sei nemmeno preso il disturbo di farmi sapere che amavi un'altra >>.
Ren era spaventato, e Emmeline si aspettò di vedere i suoi occhi luccicare di lacrime. Si aspettò che si scusasse.
Ma lui non lo fece.
<< Avanti, Emmeline, non fare l'idiota. Tirami fuori da qui e dimenticherò tutta questa storia, te lo prometto. Non ti denuncerò >>.
Emmeline sorrise macabra. << Denunciarmi? E con chi vuoi denunciarmi, con gli insetti, quando ti avrò sepolto vivo? >>.
Ren era spaventato. 
Ma non credeva davvero che l'avrebbe fatto, intuì lei.
Quindi con la pala iniziò a riempire la buca. 
Guarda dove sono arrivata, si disse. Ad uccidere l'uomo che ho amato e che mi ha tradita. L'uomo che mi ha condannata a vivere di tristezza e di ricordi. L'uomo che non si é nemmeno preoccupato di dirmi che non mi amava più. L'uomo che ora odio.
Ren cominciò a piangere, spaventato. << Ti prego, Emmeline, non farlo. Non sai quello che fai, sei sconvolta, ti prego, Emmeline, tirami fuori, ti prego... >>.
<< Stai zitto! >> gridò lei.
<< Emmeline, per favore,  per favore, un tempo ci amavamo! Non farmi questo, per favore! >>.
Emmeline riprese a scavare. << Tu hai fatto molto peggio >>. Ormai mancava poco.
<< Lo so, me ne rendo conto, ma... >>.
<< Cos'é che mi hai detto una volta?  "Tornerò a prenderti, fidati di me"? Bene, tornerò anche io, Ren. Come tu sei tornato da me.
Tra dieci anni, forse tornerò. Con una nuova pala per riportare alla luce il tuo cadavere divorato dai vermi, di cui rimarranno solo le ossa! >>.
Seguì una pausa, poi ad un tratto Emmeline scoppiò a piangere istericamente. << Non mi hai nemmeno chiesto scusa! Non mi hai nemmeno detto che ti dispiaceva per avermi mollata e non essere mai tornato da me! Per avermi tradita! >> gridò mentre continuava a gettare terra dentro alla fossa. Ormai di Ren si vedeva solo il viso.
L'uomo tentò di muoversi, ma sia le mani che i piedi erano legati.
Emmeline assaporò il terrore che gli leggeva negli occhi.
<< Mi dispiace, perdonami! >> urlò lui piangendo istericamente in risposta. Ma non stava guardando lei: la sua attenzione era catturata dalla terra che inesorabilmente gli cadeva addosso.
Emmeline attese un momento, prima di rispodere con freddezza : << Un uomo spaventato non è mai un uomo sincero >>.
E con un ultimo colpo, sigillò la fossa.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: looking_for_Alaska