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Autore: 365feelings    08/07/2015    1 recensioni
CROSSOVER LA PRINCIPESSA E IL RANOCCHIO/LA STRADA PER EL DORADO | LOTTIE/MIGUEL
04. Di principi, fiere southern belle e baristi
Miguel sta sistemando alcune bottiglie, fischiettando una vecchia canzone country, quando la porta del Rammer Jammer si spalanca e una sovreccitata Lottie La Bouff fa la sua comparsa - è un boa di piume rosse quello che ha al collo?
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlotte La Bouff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Autrice: kuma_cla
Titolo: Di musei noiosi e guardie interessanti; Il guidatore sceglie la musica
Coppia: Lottie/Miguel
Rating: verde
Genere: generale, commedia
Avvertimenti: au, modern au, flash fic, drabble
Prompt fluff, I keep touching the displays in the museum in the hopes that the hot security guard will arrest me au di Alexiel Mihawk; discussioni sulla musica, road trip!au di Alexiel Mihawk
Note: mi stavo dimenticando di queste due ff, scritte un po’ di tempo fa (un mese di sicuro e forse anche di più) in occasione di due drabble weeks indette dal gruppo fb We are out for prompt. Le pubblico insieme perché sono pigra.
(C’è una reference nella seconda ff, un biscottino a chi la coglie)
 

 
 
 
Di musei noiosi e guardie interessanti
 
Trascorrere la giornata al New Orleans Museum of Arts ad ammirare i reperti aztechi della mostra “La strada per El Dorado” non è esattamente il suo passatempo preferito.
Innanzitutto non ci sono principi. Solo coppie sposate, famiglie con chiassosi bambini al seguito, scolaresche, Tiana e lei. E poi non ci sono principi.
Lottie non è per niente sicura di voler restare lì un secondo di più e vedere un’altra maschera o un altro plastico di Tenochtitlan. È tutto così noioso, non può toccare nulla, fa caldo (e lei odia sudare) e inizia anche ad avere un certo languorino.
Se segue Tiana nella successiva stanza invece di accasciarsi su uno sgabello di legno esposto insieme a un serpente a due teste è perché le vuole bene, senza contare che all’amica serve l’aiuto di chi, come lei, è brava a flirtare.
La protagonista della sua storia d’amore preferita non può certo farcela da sola, soprattutto se si ferma ad osservare ogni monile invece di raggiungere direttamente la zona bar in cui Naveen (il vero motivo per cui sono al NOMA) sta lavorando.
Mentre aspetta che l’amica finisca il giro della sala, osserva una collana d’oro particolarmente graziosa e considera che è veramente eroico il suo sacrificio.
È una storia che farà colpo sul suo principe – perché non c’è dubbio che lei riesca a trovarne uno, basta solo cercare bene.
Quando l’allarme inizia a suonare, sta ancora osservando la collana e, assorta nelle sue fantasticherie, nemmeno si accorge che di essere stata proprio lei a farlo scattare.
«Per cortesia, puoi allontanarti? Sei troppo vicina».
A parlare è una ragazzo biondo e ben piazzato, per nulla entusiasta del proprio lavoro.
Non ci sono dubbi sul fatto che lui non sia un principe, Lottie ha l’occhio allenato, ma nel suo caso chiunque riuscirebbe a capirlo.
Però ha veramente un gran bel fisico (guarda che spalle!) e dei magnifici occhi verdi e improvvisamente la visita al museo assume una piega interessate.
Per le successive tre stanze, infatti, continua a far scattare l’allarme (del tutto accidentalmente, ovvio) e a flirtare con la guarda più sexy che lei abbia mai avuto il piacere di incontrare.
 
(Tiana ha raggiunto il bar ormai da alcune ore e sta bevendo un drink in compagnia di Naveen che si è fatto sostituire da una ragazza dai lunghi capelli neri e lo sguardo furbo. In lontananza l’allarme del museo suona un’altra volta.
«Certo che Lottie si è proprio presa una bella sbandata per come hai detto che si chiama? Miguel? Ma non era alla ricerca del principe azzurro?»
Tiana annuisce a metà tra il rassegnato e il divertito, giocando con l’ombrellino nel bicchiere.
«Ha detto che una ragazza certi piaceri deve pur concederseli».)


 
 
Il guidatore sceglie la musica
 
La voce di Ella Fitzgerald riempie l’abitacolo della macchina (una Cadillac degli anni 50 rosa confetto) e si perde nell’aria afosa di agosto da quando si sono lasciati New Orleans alle spalle, ormai cinque ore prima - cinque ore di sassofoni.
Miguel non ne può più e mancano ancora giorni a Las Vegas. Quel viaggio molto probabilmente sarà la sua morte: le paludi della Louisiana stanno per cedere il passo al deserto del Texas e le uniche note uscite dalle casse sono jazz. E continueranno ad esserlo se non fa immediatamente qualcosa; prima di salire ha infatti visto Lottie prendere anche l’ultimo demo del suo amico Louis.
La ragazza, che sta cantando I don’t mean a thing if it ain’t got that swing, si ritrova improvvisamente senza appoggio musicale e sobbalza come se fosse appena stata fulminata.
«Cosa fai?!»
«Cambio cassetta. Questa lagna non si può sentire».
«Non è una lagna!» protesta lei, agitandosi sul sedile del passeggero «Non lo puoi fare! È la mia macchina».
«Dolcezza» replica lui schiacciando play «Il guidatore sceglie la musica».
Smoke on the water invade l’abitacolo e ora sì che si ragiona, pensa Miguel premendo sull’acceleratore.
   
 
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