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Autore: 365feelings    08/12/2014    1 recensioni
CROSSOVER LA PRINCIPESSA E IL RANOCCHIO/LA STRADA PER EL DORADO | LOTTIE/MIGUEL
04. Di principi, fiere southern belle e baristi
Miguel sta sistemando alcune bottiglie, fischiettando una vecchia canzone country, quando la porta del Rammer Jammer si spalanca e una sovreccitata Lottie La Bouff fa la sua comparsa - è un boa di piume rosse quello che ha al collo?
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Charlotte La Bouff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Your pretty face and electric soul
Autrice: kuma_cla
Personaggi/coppia: Lottie La Bouff, Miguel (citati: Tullio, Chelo, Tiana, Naiveen, Yzma)
Prompt: girasole - adulazione
Rating: verde
Genere: commedia, fluff
Avvertimenti: het, AU, Hogwarts!verse, crossover
Note: pensavate di essermi liberata di me? E invece no.
  • Questa storia nasce alcuni mesi fa, per un’altra iniziativa, ma solo ora giunge a compimento (e che ci voleva, direte voi. Beh avevo un sacco di feelings per Percy Jackson e poi c’erano gli esami ci sono anche adesso così è finita nel dimenticatoio). L’ho ripescata dal malloppo di fan fiction iniziate e mai finite/mai pubblicate per un’altra iniziativa per la quale calza a pennello (?). Sto parlando della maritombola.
  • Per questa scena mi sono vagamente ispirata al sesto film di Harry Potter in cui Neville serve tartine alla festa del LumaClub. Non ricordo nel libro come vanno le cose e sinceramente non ho nemmeno voglia di controllare, quindi andiamo di movieverse.
  • Dopo un’attenta riflessione (?) ho deciso di smistare Miguel e Tullio a Grifondoro, Chelo a Serpeverde, Tiana e Lottie a Tassorosso. Naiveen non lo so, Grifondoro? Sono tutti Nati Babbani fatta eccezione per Naiveen che è un Purosangue (magari Chelo è una Mezzo Sangue, non lo so ancora di preciso).
  • Yzma (Le follie dell’Imperatore) è la professoressa di pozioni perché sì. Rido troppo al pensiero di lei che cerca di avvelenare i suoi studenti, uno in particolare. Wikipedia mi dice che in A scuola con l’imperatore lei è la Preside Amzy e io volevo darle un cognome.
  • Spero di non essere andata OOC.
 
 
 
 
Lo specchio riflette l'immagine di un ragazzo strizzato in un abito arancione, con tanto di girasole all’occhiello, che fa a pugni con il biondo dei suoi capelli, ma che si concede solo una smorfia prima di raddrizzare il petto e lisciare alcune pieghe invisibili.
È solo per una sera, si ripete, e per una buona causa: avvicinare e adulare ricchi e famosi Maghi che altrimenti sarebbero inaccessibili per due Nati Babbani di umili origini che si distinguono più per le loro malefatte che per i loro voti. Né lui né Tullio sono, molto prevedibilmente, riusciti ad ottenere l'invito per l'esclusiva festa della professoressa Yzma Amzy; poco male, si sono proposti come camerieri per l'evento. L'importante è esserci, no?
Tra una tartina e una burrobirra contano di abbordare alcuni tra i maggiori esponenti della comunità magica, il piano è semplice e proprio per questo infallibile. Nulla impedirà loro di realizzarlo, nemmeno un completo dalle tinte impietose come il suo.
Stampandosi sul volto la sua miglior espressione affabile, Miguel prende un vassoio e avanza nello studio, per l'occasione ingrandito e trasformato in una sala da ricevimento di tutto rispetto e vagamente pacchiana nel suo tripudio di piume.
Gran parte degli invitati sono già arrivati e subito individua alcuni Maghi famosi che si trovano nella zona al momento servita da Tullio; i due amici, infatti, si sono divisi il territorio. Riconosce anche alcuni degli studenti meritevoli dell'invito e trattiene una smorfia, certo in cuor suo di valere più di tutti quei figli di papà che dalla vita hanno avuto tutto e che ora gli passano davanti senza vederlo.
Un'ora e mezza dopo, Miguel inizia però a perdere la pazienza e, che è peggio, la speranza. Starsene in disparte con un vassoio in mano è più noioso di quanto pensasse, soprattutto perché nessuno sembra notare il carismatico ragazzo nell'angolo tra la tenda viola e la fontana. Tullio nel frattempo è stato distratto da Chelo e sembra aver dimenticato il loro piano. Lo guarda con disappunto senza essere considerato; ignorato pure dal suo migliore amico.
«Bella festa, eh?» commenta una voce femminile al suo fianco, mentre una mano compare nel suo campo visivo e afferra una tartina.
Si accorge solo allora che il confetto ambulante adocchiato una ventina di minuti prima in fondo alla sala è davvero Charlotte La Bouff in tutto il suo chiassoso splendore rosato. Che diavolo ci fa lei qui, pensa accigliato e infastidito non tanto dalla ragazza che lo ha affiancato quanto piuttosto dall’andamento della serata. Il giorno in cui Charlotte La Bouff avrà Eccellente in Pozioni, lui sarà il Ministro della Magia.
«Splendida» ringhia.
La giovane Strega prende un'altra tartina, apparentemente non notando l'aria cupa del Grifondoro. Anzi, sorride ancora di più.
«Ci sono così tante persone interessanti!» continua con entusiasmo «E sono qui per noi! Un'occasione da non perdere».
«Assolutamente» conviene lui, lugubre. Di tutte quelle persone interessanti, solo un Mago decrepito noto (ma nemmeno troppo) per una pozione contro le verruche lo ha ascoltato e dubita abbia prestato attenzione ad una sola delle sue parole perché alla fine chi ha chiesto dove fosse il bagno. E ora la seconda a parlargli è Lottie La Bouff.
«Come hai ottenuto l'invito?» le chiede.
«Sono il più uno di Tiana» risponde con noncuranza e Miguel riconosce la Tassorosso ad alcuni metri da loro, intenta a parlare con Naiveen.
«Cos'è questa cosa?» domanda, prendendo una terza tartina «Mi piace!»
«Non ne ho idea» ammette, che del cibo nel vassoio non ha assaggiato nulla nemmeno prima di entrare in sala e di cui al momento non potrebbe importargliene di meno.
«Come mai ti sei ritirata nell'angolo? Non dovresti essere in mezzo alla gente a stordire tutti con le tue chiacchiere?» le chiede con una punta di acidità nella voce. Non ha nulla di personale contro la Tassorosso, certo è un po' troppo svampita e chiassosa per i suoi gusti, ma in fondo non è una cattiva persona. Ora però non può fare a meno di desiderarla lontana da lui almeno dieci metri, con la sua ingombrante personalità, Lottie ha la duplice capacità di offuscare gli altri e allo stesso tempo di allontanare le persone. Tutte cose di cui al momento non ha bisogno.
La studentessa ride per nulla toccata dal commento.
«Sono venuta a bordo campo per un time out» confida, scrutando gli invitati in cerca della sua prossima preda «Giusto il tempo di riposarmi un secondo e poi si va con il secondo round, inoltre da qui si ha una buona prospettiva. Che ne dici di quello? Sì, proprio quello con la veste verde. Ha l'aria nobile, credi che sia un Purosangue?»
«Se ti piacciono i pel di carota» ghigna Miguel individuando il ragazzo di cui parla e ricordandosi della missione di vita di Lottie La Bouff: trovarsi un marito che la elevi ai massimi ranghi della comunità magica. Un obiettivo quanto mai ridicolo che però sembra occuparla per l'intera durata delle sue giornate e che persegue con dedizione senza perdersi d'animo. In un certo senso, considera, è ammirevole l'impegno che ci mette. Un impegno che nessuno, nemmeno la sua migliore amica, le ha mai visto profondere in nessuna altra cosa, salvo forse la cura di sé, ma Miguel sospetta che sia un aspetto strettamente collegato alla sua missione. In ogni caso, da questo punto di vista (ed esclusivamente da questo) è una vera Tassorosso; per il resto, solo a guardarla, sembra che la magia (e la lettera per Hogwarts) le sia capitata per sbaglio.
«Hai ragione» concorda con un'espressione ora orripilata, come se avesse sotto il naso uno scarafaggio «Stoniamo cromaticamente. Quell'altro invece? Pensi possa andare? E anche il suo amico! Se ho fortuna sono entrambi Purosangue».
«E se non ce l'hai sono due poveri diavoli Nati Babbani come noi».
«Vorrà dire che cercherò ancora» risponde lei, per nulla scoraggiata, scrollando le spalle e suo malgrado le sorride – un sorriso sincero, senza traccia di sarcasmo.
Deve ammettere che la loro chiacchierata si sta rivelando meno fastidiosa del previsto e l’ottimismo dell’altra potrebbe, in qualche modo, averlo contagiato. Lottie deve essersene accorta, perché dopo l'ennesima tartina si scola il bicchiere che teneva nell'altra mano e poi posandolo sul vassoio ormai semivuoto gli sorride a sua volta.
«Inizia il secondo round, augurami in bocca al lupo» gli dice sistemandosi l'abito in modo molto poco femminile, afferrando la stoffa della generosa scollatura e tirando verso l’alto, sul volto una buffa espressione combattiva. Quindi aggiunge: «Fossi in te farei la stessa cosa, buttati nella folla e se la professoressa ha da ridire, dille che ti avevo chiesto delle tartine».
Miguel la osserva tornare tra gli invitati strizzata in quel sontuoso vestito rosa confetto a dir poco terribile, di foggia chiaramente Babbana e che fa a pugni con le vesti da mago verde smeraldo, porpora e viola degli agli altri presenti. Cammina con passo svelto, lo strascico di tulle che spazza il pavimento e l'acconciatura che traballa sulla nuca, e sebbene sia di spalle non dubita che stia sorridendo entusiasta e fiduciosa, pronta ad accalappiare qualche povero sventurato.
Stranamente non riesce a trovarla fastidiosa né patetica, anzi è forse la persona più sincera dell'intera festa (più di lui sicuramente), l'unica a non nascondere dietro modi affettati e falsi complimenti il suo intento.
Miguel si ritrova a sorridere a sua volta e a seguire l'esempio di Lottie, lasciando l'angolo tra la tenda e la fontana, deciso a dare prova di tutto il suo carisma.
   
 
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