Ellie
p.o.v.
Frank sembrava arrabbiato più che triste o
qualcosa di simile.
Rob mi seguì in cucina.
-Rob lui è Frank...Frank lui è
Rob...-
-chi cazzo è questo?-
Rob lo fissò come se volesse tirargli un
pugno.
-Rob puoi scusarci un attimo?-
-certo piccola...-
Uscì dalla
stanza andando in soggiorno e accedendo la tv.
Mi voltai verso Frank e
incrociai le braccia sul petto e lui fece lo stesso.
-che stai
facendo?-
-cosa?-
-lui non è il padre di mio figlio...-
-altrimenti non
sarebbe tuo figlio...-
-non dirmi che Anthony...-
-no...non sa chi è suo
padre...-
-tu non gli hai mai detto niente di noi due vero?-
Abbassai la
testa e mi sentii per un breve momento colpevole.
-no...cosa avrei dovuto
dirgli?-
-non lo so tipo che non era sbucato fuori dal nulla ma che vicino a
sua madre c'era qualcuno...-
-cavolo Frank ragiona...se lo avessi avuto tu un
figlio e lo avessi dovuto crescere da solo, non avresti cercato di evitare
l'argomento genitore mancante?-
Avevamo ripreso ad urlare perchè eravamo
troppo testardi e mai come ora era difficile per me dire ciò che
provavo.
-Ellie ascolta voglio che lui sappia che non è solo che oltre te ha
me...-
-io...Frank non posso...-
-perchè continui a ripeterlo? non puoi o
non vuoi?-
Non potevo dirgli che lo volevo così tanto e da così
tanto...
The truth is not what scares me;it's why you have to lie all the
time.
I can't close my eyes.I can't shut my eyes to you.
Non so come ma mi
tornarono in mente quelle parole.
Non sapevo davvero cosa avrei dovuto dirgli
non con Rob di là soprattutto...
-Frank lo vuoi portare tu al Luna
Park...-
Rob si alzò dal divano e venne in cucina.
-Ellie cosa hai detto?
Lui non lo porta...-
-oh Rob è suo padre...- mi ricordai solo dopo averglielo
urlato che al di fuori di mia mamma e Becky nessuno sapeva che Frank era il
padre di Anthony.
-cosa? questo...è per lui che volevi andare a quel
concerto?-
Aveva iniziato ad alzare la voce e avevo paura che Anthony si
spaventasse o sentisse che forse era peggio.
Stavo per rispondere quando vidi
Frank muoversi verso di lui e sapevo cosa stava per fare.
Prima che potessi
dire o fare qualsiasi cosa Frank gli diede un pugno dritto sul naso che glielo
fece sanguinare e che lo fece cadere in terra.
-Frank ma sei
impazzito...-
Anthony entrò in cucina e rimasse a fissare Rob steso a terra e
Frank in piedi vicino a noi.
-lo hai picchiato...ti rendi conto...-
-oh
Ellie è un imbecille...-
Andai vicino a Ant.
-non preoccuparti non è
niente...-mi guardò sorridendo e andò vicinoa Frank e gli vidi dargli il cinque
di nascosto seguito da un sorriso sul volto del padre.
-mamma dato che Rob
sta male può portarmi Frank al Luna Park?-
Me lo disse con un sorriso così
grande e sincero così simile a quello di Frank che non riuscii a dirgli di
no.
Restai sola in casa con Rob che si teneva del ghiaccio sul naso
sanguinante.
-mi dispiace che lui...ti abbia picchiato...-
-lo voglio
fuori dai piedi...-
-cosa?-
-non lo voglio attorno a te ok? deve
sparire...stupida rock star da quattro soldi...-
-tu non puoi dirmi che devo
fare...cazzo Rob è il padre di mio figlio e sto cercando di riuscire a fidarmi
di nuovo di lui...-
-NON LO VOGLIO QUI E BASTA...-
-ma sei
impazzito?...-
-Ellie non mi importa se ci sei andata a letto e ci sei
rimasta in cinta ma con lui non ci devi stare chiaro?-
-vattene- dissi
fermamente ma lui non si mosse-ti ho detto di andartene se c'è qualcuno che non
mi vedrà più quello sei tu...-
-non credo...-
Mi afferrò per un braccio e
mi sbattè contro al muro.
Lo spinsi via e corsi verso le scale ma lui mi
raggiunse essendo più veloce di me e mi fece sbattere il viso su uno dei
gradini.
-Rob smettila...- gli diedi uno schiaffo e lui mi guardo con odio e
avrei tanto voluto che Frank fosse lì con me per dargli un altro pugno.
-sei
solo una puttana...-
Uscì fuori di casa ridendo e si sbattè la porta alle
spalle.
Frank
p.o.v.
Ero così felice di poter stare un pò con
lui.
A Chicago per fortuna potevamo girare abbastanza liberamente e nel caso
lo avrei firmato volentieri qualche autografo.
Scendendo dal taxi Anthony mi
prese ancora per la mano trascinandomi dietro di lui.
-allora ometto dove
vuoi andare per primo?-
-niente giostre...-
-come?-
-voglio vincere i
pupazzi...devi vincermi i pupazzi dei cani...-
-pupazzi eh?-
-si...e poi
andiamo a fare il gioco con le chitarre...-
Gli sorrisi e mi ricordai di
quando con Ellie andavamo al Luna Park che arrivava a Newark per la festa di
primavera ed era lei a vincere le cose a me perchè ero negato.
-se non vinco
niente ti arrabbi?-
-no se non vinci tu te lo prendo io un pupazzo...-
Era
impossibile non adorare quel bambino era fantastico e aveva le cose giuste di
entrambi aveva preso le cose migliori da noi.
-ehi Frank sta sera resti a
cena?-
-dobbiamo chiedere alla mamma...-
-le sei mancata
sai?-
-cosa?-
-davvero...ascolta sempre una canzone e si mette a
piangere...-
-una canzone?-
-si...aspetta fa così...things will never be
the same I can't walk away from who I am I wont denounce my name I've done all I
can, all I can
no way home, no way home...-
-e lei...piange?-
-si...me
lo prendi un gelato?-
Se solo potesse sapere quanto anche lei è mancata a
me.
-si crema?-
-mmm...-
Passammo il pomeriggio in giro a mangiare
schifezze e lui mi vinse tre grandi orsi e mi batte al gioco delle
chitarre...
Non ero per niente bravo a fare certe cose...
Quando ormai si
era fatta sera tornammo a casa.
Le luci del salotto era spente e l'unica luce
venica dalla cucina.
-mammina...siamo a casa...-
-venite...-
Anthony
corse in cucina abbracciando Ellie.
-mammina possiamo tenere Frank con noi
sta sera per farlo mangiare?-
-tesoro Frank non è un cane non puoi tenerlo ma
se vuole può restare...ora però vai a lavare le mani...-
Diede al bambino un
bacio sulla fronte e lo guardò salire le scale per poi voltarsi di nuovo verso i
fornelli.
-è andato tutto bene?-
-si...mi ha preso dei
peluche...-
-ahahha non sei migliorato vero?-
-non vado al Luna Park da
quando stavamo assieme...non ho mai fatto pratica quindi non prendermi in
giro...-
Vedevo che in lei c'era qualcosa che non andava...nessuna donna
porta i capelli sciolti per cucinare o almeno lei li aveva sempre portati
raccolti in una coda.
Mi avvicinai a lei mettendole un braccio attorno al
fianco e la sentii rabbrividire.
Le scostai una ciocca di capelli dal viso e
vidi che aveva un grosso segno rosso sulla guancia sinistra.
-Ellie
che...-
-Frank...lascia stare...-
Si voltò a guardarmi negli occhi
togliendo la mia mano dal suo viso arrossato e delle lacrime le comparvero negli
occhi...
-non dirmi che quel...-
-non importa sono caduta sul gradino ma
nient'altro...-
-nient'altro tranne che ora gli spacco la faccia...-
Mi
voltai per andare via ma lei mi preso la mano e mi riportò vicino a lei
nascondendo il viso tra le mie braccia.