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Autore: shimichan    09/07/2015    7 recensioni
[Post Organizzazione] [ShinShiho paring]
Se è vero che nessun paradiso può durare a lungo se vi convivono un uomo e una donna come se la caveranno lo Sherlock Holmes del Terzo Millennio e l'ex donna in nero a condividere lo stesso tetto?
#1. Trasloco [ovvero quando la distanza non conta ]
#2. Scatoloni [il segreto di una relazione sta nel compromesso]
#3. Risveglio [nota: mai lasciare una copia di chiavi ai vecchi proprietari]
#4. Cinema [ovvero mai fidarsi dei poliziotti felicemente sposati]
#5. Gelosia [di diete, tradimenti e bruciante passione]
#6. Detective Boys [di innocenti rancori e indiscrete curiosità]
#7. Amici [metti una sera, a cena...]
#8. Agasa [di abitudini da perdere e di abitudini da prendere]
#9. Esperimento [pronto a tornare cavia, Kudo?]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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#5. Gelosia
[di diete, tradimenti e bruciante passione]
 

«Quindi, secondo te, è stata lei?» chiese, porgendogli una tazza, sotto lo sguardo per nulla sorpreso di Shinichi.
Una delle note liete del convivere con un’ex criminale interessata alla tossicologia era, infatti, quella di poter iniziare tranquillamente la giornata senza che la parola «omicidio», e dati inerenti, rischiasse di interrompere, in maniera non del tutto pacifica, la colazione.
«Beh, la signora Sasaki ha un movente piuttosto valido e nessuno che possa confermare l’alibi che ci ha fornito» sospirò, accettando di buon grado il caffè.
«Grazie. Ci hai messo il latte?».
«Si».
«Non lo zucchero però!» lamentò in una smorfia, appena finito di deglutire la bevanda calda, forte e molto molto amara che Shiho gustava in piedi, alle sue spalle, motivando quella che era una mancanza voluta, e non una sbadataggine, con l’intenzione di fargli seguire una dieta più sana.
«Assumere meno zuccheri riduce il colesterolo, i rischi di demenza e aumenta la concentrazione, un aspetto che ritengo piuttosto rilevante nel tuo lavoro, Kudo. E poi…». «Vero» la interruppe. «Ma si da il caso che il sottoscritto sia in perfetta forma. Quindi, se non ti spiace, puoi passarmi lo zucchero?» e allungò la mano verso la confezione, riuscendo a vincere la debole resistenza che lei oppose. Ne versò due cucchiaini abbondanti e, mentre valutava la possibilità di aggiungerne un terzo, Shiho si sporse per curiosare le foto del cadavere sparse sul tavolo, incurante del fatto che si trovassero tra i cereali e i muffin. «…credevo ti fosse bastato lo zucchero di stanotte».
Shinichi trasalì. Poteva sopportare la vista di un morto a colazione, ma le battutine maliziose di Shiho…beh, per quelle non esisteva rimedio in nessun’ora del giorno. Ricacciò il cucchiaio colmo nel sacchetto in uno sbuffo seccato. Meglio non rischiare, troppo zucchero poteva davvero nuocergli alla salute; le lanciò comunque un’occhiata torva che si perse nel vuoto, perché Shiho stava ormai rivolgendo la propria attenzione alla vittima.
«Chi era?».
«Sayuri Miura, ventotto anni. Lavorava per lo studio dell’avvocato Sasaki, marito di Emi Sasaki, nonché suo amante» borbottò, tra un sorso di caffè, ora già più bevibile, e l’altro.
«È per questo che ritieni colpevole la Sasaki? Gelosia? Non è un cliché abbastanza…scontato?».
La fissò un istante stingere le labbra per assaporare tutta l’amarezza di quel concentrato di caffeina che tanto adorava – e poi era lui a doversi preoccupare della pressione? –, poi prese un profondo respiro. «I moventi d’amore non passano mai di moda, temo».
«Potrebbe essere stato lui. Magari la Miura minacciava di lasciarlo, oppure di raccontare tutto alla moglie. Scoppia un litigio e…che c’è?».
Le sopracciglia di Shinichi avevano assunto una piega innaturale e la bocca si era contratta in un sorrisetto impertinente nel sentire le sue ipotesi, un’espressione che preannunciava sempre qualche sarcastica battuta. «E tu dici che la gelosia è un cliché? Mpf!».
Rimasero in silenzio per alcuni minuti, ognuno perso nei propri pensieri.
Shinichi sfogliava gli incartamenti del caso, convinto che il suo intuito non avesse fallito nell’individuare il colpevole, anche se non c’erano prove materiali che lo accertassero, masticando controvoglia i cereali, ricchi di fibre, come indicato dalla scatola; Shiho, dall’altro canto, continuava a studiare le foto del crimine, indecisa tra i muffin ai mirtilli e quelli al cioccolato. Optò per i secondi.
«Ehi! Che ne è della dieta e del mangiare sano?».
«Sono senza glutine, Kudo» lo zittì, iniziando a piluccarne la punta. «Certo, è triste».
Increspò la fronte, preso alla sprovvista. Capitava di rado che Shiho provasse compassione verso qualcuno, per uno sconosciuto, poi, non era mai successo, eppure il suo cipiglio contrito sembrava sincero.
«Perché?» azzardò, quasi in imbarazzo, terminando il proprio caffè.
«Come sarebbe ‘perché’? Trovi giusto che a rimetterci sia l’amante? Insomma, era l’avvocato Sasaki ad essere sposato, non lei!».
Shinichi si passò un tovagliolo sulla bocca per celare un ghigno tra lo sconfortato ed il sollevato. Era solo contrariata dal fatto che le responsabilità del tradimento fossero ricadute esclusivamente sull’altra donna, dunque. «…e io che pensavo di dover aprire in un’indagine per scoprire dove fosse finito il tuo cinismo!».
Lo sguardo colmo di disapprovazione di lei, per una volta, fu del tutto meritato.
«Francamente trovo tristi tutte le morti sopraggiunte per cause non naturali».
Shiho soffiò dalle narici, spazientita.
«Intendevo dire che, se fossi stata nei panni di Emi Sasaki, e ciò non significa che tu abbia ragione, non mi sarei mai vendicata della segretaria!».
«Ah no?».
«No».
«E cosa avresti fatto?».
«Beh, non lo so». Chinò la testa di lato, osservando un angolo del soffitto come se stesse rincorrendo un pensiero, che, evidentemente, le sfuggì visto che un attimo dopo denegò il capo e prese a riassettare la cucina. «Diciamo che, nell’eventualità mi tradissi, la colpa sarebbe al cento per cento tua».
Questa era la cosa più vicina ad una dichiarazione d’amore che le avesse mai sentito pronunciare! Il significato recondito di quelle parole, infatti, poteva essere ‘ci tengo a te, quindi non farmi soffrire’ e rappresentava uno spiraglio aperto sulla corazza dietro cui lei celava abitualmente ogni sua emozione.
Avrebbe dovuto sprecare un abbraccio solo per questo motivo, ma essendo digiuno di atti d’affetto spontanei, si limitò a sorridere, complice una certa dose di narcisismo.
«Temi la concorrenza, Miyano?».
Quando l’apostrofava in quel modo e con quella voce graffiante, Shiho aveva la conferma di aver commesso un errore, perciò strinse il bordo del lavello e puntò gli occhi sulle piastrelle anti schizzi per un lasso di tempo tale da permettere al suo colorito di evaporare e al suo volto di ricomporsi nella consueta impassibilità.
«Ti prego, Kudo. Di quale concorrenza parli?».
Shinichi non abboccò. «Guarda che non c’è nulla di male nel provare gelosia».
«Finché non ti uccide».
«È per caso un’ammissione quella che sento?».
Shiho schiuse le labbra per ribattere, accorgendosi, però, di non trovare nulla di più sagace del «vai al diavolo» che le premeva sulla lingua, ma non intendeva abbassarsi a repliche tanto scadenti, nonostante la posa trionfante, che lui aveva assunto accanto ai fornelli accesi, potesse giustificare qualsiasi volgarità.
«Oh, avanti. È chiaro che bruci per me, tesoro!» infierì in tono fintamente stucchevole.
«L’unica cosa a bruciare qui dentro è la tua camicia».
«Questa è passione malcelata».
«No. Questa è la tua camicia che sta andando a fuoco, Kudo!» e gl’indicò l’angolo di stoffa vicino alle fiamme ormai bruciacchiato e fumante, trattenendo a stento la risata che poco dopo riempì la stanza.
«Accidenti!».
«Chi è che brucia adesso, tesoro?».









Angolo Autrice
Si, non è un'allucinazione! Sono tornata.
Tralascio i motivi di questa lontanza forzata per far spazio ai ringraziamenti che si meritano tutti coloro che seguono le mie storie, che attendono, che devono portar pazienza, che (a volte) bistratto con trame...ecco...non troppo felici! (ogni riferimento ad un'opera precisa della sottoscritta non è puramente casuale! ^^)
Perciò GRAZIE a tutti, a quelli che ci sono già e a quelli che verranno!
Spero di non far passare troppo tempo per un prossimo aggiornamento, anzi mi metto subito al lavoro!
Alla prossima!

 
  
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