Serie TV > Elisa di Rivombrosa
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Autore: FairySweet    09/07/2015    0 recensioni
... "Perché sei ancora qui?" ma quello sguardo orgoglioso e vivace, figlio del tempo, figlio di un ricordo che custodiva gelosamente non accennava ad abbassarsi "Perché sei qui?" ma più provava a parlare con lui e più tutto diventava lontano e sfocato, lontano da loro, lontano dal mondo, lontano da ogni cosa che fino ad ora l'aveva sempre tenuta al sicuro ...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna Ristori, Antonio Ceppi, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                   Nel Tramonto





Non deve avere un senso, non deve per forza avere una ragione. È solo amore. Conosci bene l'amore, ti è bastato uno sguardo per farlo sbocciare” posò la schiena al tronco dell'albero ascoltando i singhiozzi leggeri di un uomo distrutto “Hai provato a dimenticare ma non ci sei riuscito. Lo so perché è la stessa cosa che ho fatto io sai? Ma mentre per me è diventato un dolce ricordo, per te è rimasto amore. Ecco perché stai piangendo, ecco perché hai lasciato tua moglie e tuo figlio a casa e sei venuto qui da solo” sfiorò con le dita il senso giocherellando con il battito di un cuore invisibile “Se fossi venuto assieme a tua moglie saresti stato costretto ad usare le parole e hai parole da usare in questo momento. Hai sempre avuto paura di amarmi, mi hai trasformato in qualcosa che assomiglia ad un pensiero, a qualcosa di lontano da Anna perché era più semplice amarmi. Non l'avresti mai detto che il nostro amore cresciuto dal nulla sarebbe diventato così grande. Così forte da invadere ogni pensiero, ogni sogno. Mi hai costretta a cambiare per poterti stare accanto, dicevi continuamente che ero troppa vita per te, troppo amore e mi hai lasciata per un'altra” inspirò a fondo soffermandosi qualche secondo sul gioco del vento con l'erba “Forse lei era meno Anna, forse riuscivi ad essere te stesso con lei. Mi hai fatto del male, più male di quanto immagini e per dimenticarti ho sposato un altro. Ho cambiato me stessa per l'ennesima volta Antonio. Perché non riuscivo respirare senza di te, non riuscivo a pensare, a vivere. Sei tornato da me e cos'è cambiato? Poi quel colpo di pistola, e quello che ne è venuto” si mosse leggemente raggiungendo l'uomo inginocchiato davanti a lei.
Sentiva il vento sfiorarle la pelle, giocare con i suoi capelli avvolgendoli in disegni delicati, si chinò leggermente in avanti sedendosi di fronte a lui.
L'erba fresca sotto le dita e gli occhi di quell'uomo distrutto davanti ai suoi “Sai perché l'ho fatto Antonio? Perché ero certa che quando avrei aperto gli occhi di nuovo, tu saresti stato al mio fianco, che mi avresti sorriso e tutto sarebbe andato bene. Ho aperto gli occhi e tu non c'eri. Te ne sei andato di nuovo, mi hai lasciato cadere e sono rimasta sul pavimento del cuore per mesi. Ti ho aspettato, ero arrabbiata con te, non riuscivo a capire come potesse un uomo innamorato, lasciare così la propria donna. L'ho capito sai? Non era colpa tua, non sei in grado di amarmi Antonio e non è una cattiveria la mia. Non vorrei mai vederti piangere, mai, ma la verità è questa. Non sei mai stato in grado di amarmi e ne ero consapevole, ma ti sono rimasta accanto perché ti amavo così tanto da nascondere a me stessa tutto il resto. Forse era egoismo il mio, ti volevo per me e non mi importava cosa sarebbe accaduto ma ho sbagliato, ho piegato me stessa, mi sono persa Antonio e non ho mai più ritrovato la strada di casa” sollevò lo sguardo studiando per qualche secondo il volto dell'uomo “Ecco il motivo di quel gesto tanto folle. Quando ho permesso a quell'uomo di avermi per sé non lo facevo per cattiveria ma solo per te. Per il tuo amore, per poterti rivedere di nuovo. Era solo amore Antonio e niente di più. Te l'ho detto, l'amore non ha senso, non ha mai torto né ragione, non è qualcosa di programmato, non puoi capirlo, non puoi domarlo” gli sorrise sollevando dolcemente una mano ma più si avvicinava al suo volto e più sentiva dentro il bisogno folle di scappare da lì.
Restò immobile, con la mano a mezz'aria e gli occhi persi nei suoi. Il respiro leggermente accelerato e un dolcissimo rossore sulle guance “Lo vedi? Ecco l'amore. Era questo che ti regalavo Antonio. Il tremore del mio respiro ogni volta che incontravo i tuoi occhi, la dolcezza dei miei pensieri e forse, avrei potuto regalarti un figlio. Una piccola personcina che racchiudeva i nostri cuori ...” la mano si mosse leggemente in avanti incontrando la pelle fresca e le lacrime “ … ma non ti è bastato. Non è colpa tua, l'amore fa paura. Mi sono alzata da quel pavimento, ho preso per mano mio marito e ogni parola ha cambiato il suo significato. Ho imparato ad essere di nuovo me stessa. Ecco perché non sono mai tornata da te. Ecco perché non ti ho mai cercato. Non volevo che la tua presenza intaccasse la mia nuova vita perché lo sai che sarebbe accaduto. Se fossimo stati soli troppo a lungo sarebbe accaduto ma l'amore di mio marito mi ha tenuto al sicuro. È questo amore. Non lasciare che tua moglie soffra per colpa di un ricordo” lo sentì sospirare, una lacrima le scivolò sotto le dita costringendola a sorridere “Ora lasciami andare Antonio, sono solo un ricordo e niente di più. Non è compito tuo soffrire per me, non sono le tue lacrime che mi aiutano a camminare verso il vuoto. Forse lo sarebbero state ma ora è diverso. Ricordi cosa ti ho chiesto? Ero sincera con te, non lasciare che il passato occulti la purezza di quelle parole” fece un bel respiro, la mano scivolò via dal suo volto mentre il vento prendeva il posto di quella carezza “Addio amore” lo vide tremare leggermente, sollevare lo sguardo incontrando i suoi occhi.
Sorrise mentre i raggi tenui del tramonto nascondevano il suo viso regalandogli una visione leggera.
Un ultimo sprazzo di tramonto dove il suo incarnato si confondeva con il rosa tenue del cielo e i suoi occhi piegati in un sorriso, il più bello che avesse mai visto, più dolce perfino della vita stessa Lo vide alzarsi, tendere una mano verso di lei come se d'improvviso potesse sfiorarla ma il sole si era portato via anche quell'ultimo sorriso regalandogli per l'ultima volta la sua Anna. 
  
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