Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: fefejay_Mj    10/07/2015    1 recensioni
Michael,un ragazzo con un sogno. E' tenace,ha dovuto fare i conti con la sua infanzia,ma crescendo scoprirà di essere invincibile,il suo cuore è di ghiaccio,ma arrivò un amore che lo sciolse...
Poi il successo,la fama...Il suo sogno diventò realtà,il potere è nelle sue mani.
Ma dal passato riemergerà qualcuno che Michael non è mai riuscito a dimenticare...
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Joe Jackson, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“Oh,bene oggi si iniziano i corsi.” Disse Damon mangiando un altro boccone.
“Io non vedo proprio l’ora. Voglio fare tante schitarrate!”
“Adam,ricordati quello che mi hai promesso!”
“Certamente Michael:lezioni di chitarra.”
“Chissà se a canto ci saranno nuove ‘signorine’ con cui parlare…”
“Mike,non ci sperare molto,a danza ce ne sono eccome. Non ti montare la testa amico,quando saremo famosi ne avremo quante ne vogliamo!”
“Oh,sì Dam,e di sicuro saranno tutte a sbavare per me.”
“Lo vedremo ‘Mr.sciupafemmine’!”
“Io sono molto più umile di voi due,sono alla ricerca dell’amore vero,quello duraturo.”
“Oh,il nostro Adam è invidioso!”
“Piuttosto Mike,pensiamo al weekend,voi due avete programmi?”
“Io sono libero.” Michael alzò il suo pollice insù.
“Io devo vedere,vi farò sapere stasera.” Disse Damon con un occhiolino.
“Allora buon pomeriggio a tutti e due,a stasera.”
“A stasera fratelli.”

I tre fecero la loro solita stretta di mano e poi si incamminarono verso le loro aule.
Michael sentiva molta emozione per quello a cui sarebbe andato incontro. Finalmente si compiva un altro passo verso il suo sogno. Niente e nessuno lo avrebbero fermato. Temeva che qualcosa sarebbe andato storto:Michael dopotutto,adorava fare piani per il suo futuro,ma non sopportava l’idea che il destino avrebbe potuto rovinarglieli. In fondo sapeva che se sarebbe stato sincero con se stesso ce l’avrebbe fatta di sicuro,ma era ancora tutto da vedere.

“Oh,Jeff,Terence! Qual buon vento vi porta?” Disse Michael abbracciandoli.
“Michael,come stai,tutto bene amico?”
“Sì,sì Terence,sto benone. Mai stato meglio.” Michael allargò le braccia.
“Sicuro? Ieri non si sarebbe detto lo stesso.”
“Per ieri mi dovete scusare,vedete, le disgrazie non finiscono mai…”
“Cosa ti hanno fatto?”
“Non è che sia una tragedia,però gli Shirlen mi hanno scritto.”
“Chi?” Jeff fece una faccia strana.
“Gli Shirlen,fratello,i genitori adottivi del nostro amico Mike. Quindi,Mike,continua…”
“Ebbene,dopo due anni che sono qui si sono ricordati di me! Ma non mi interessa,se si ricordano oppure no, non provo nessun sentimento verso loro. Mi hanno scritto che vorrebbero che mi facessi sentire,che si scusano per avermi sempre lasciato solo quando ero piccolo e in particolar modo,dicono di ‘volermi bene’.” Michael iniziò ad abbassare la testa e a giocare con i piedi per terra.
“Oh,dai loro un’altra possibilità forse potreste mettere a posto molte cose.”
“No,no Jeff. Non è come sembra,così come ho detto a Damon,loro mi hanno sempre nascosto che mia madre è viva.”
“Dannazione! Quei bastardi sono gelosi che ti tolga da loro,quindi.”
“Esatto,è questo che mi ha ferito. Non sanno che io so questa cosa,l’ho scoperto quando ero piccolo. Ho giurato di non volerli più vedere sin dal giorno che ho messo piede qui dentro.”
“Hai fatto bene,non ti meritano. Spero molto che tu possa ritrovare tua madre il più presto possibile.”
“Grazie,per me lei ha significato tanto quando ero piccolo,è una persona veramente speciale,anche se ricordo poco di lei,ma è così.”
“Beh,ora ti dobbiamo lasciare Mike,andiamo ai corsi.”
“Anche io, voi cosa avete scelto?”
“Io danza!”
“Tu,Jeff?”
“Io strumento,so suonare alla perfezione il piano.”
“Benissimo,vi si addicono molto,io invece canto.” Disse Michael con un sorriso.
“Wow,dopo ce lo firmerai un autografo,giusto?” Insieme diedero una spinta sulla spalla di Michael.
“Certo! E magari vi farò venire con me in tournèe,chi lo sa?”
“Ahah,divertiti amico,ci vediamo!”
“Ciao scemi!”

Michael,sorrideva,era buon segno. Il suo momento era arrivato;giunse davanti alla porta della sala di canto,intravide alcune persone,poi fece un bel respiro ad occhi chiusi e si augurò buona fortuna con un segno della croce.
Aprì la porta e trovò gente che non aveva mai visto nel College,nonostante la sua notorietà. Alcuni di loro già si conoscevano,lo poteva intuire dai gruppetti che si erano formati; sentiva che si sarebbe trovato bene. Diede un’occhiata in giro,in seguito si mise una mano tra i capelli,notò che tre ragazze lo stavano osservando ridendo,sfondò uno dei suoi migliori sorrisi e le ragazze lo salutarono mentre ancora ridevano.

“Buongiorno a tutti ragazzi! Scusate,ma un attimo devo mettere a posto alcune cose con i microfoni, dopodiché  inizieremo subito il corso con le presentazioni.”
Neanche il prof. dopotutto sembrava così malvagio,ne aveva conosciuti di peggio. Anche solo dalle prime parole sembrava una persona filosofica.
“Bene,possiamo cominciare. Per favore,mettetevi a sedere,grazie.”
Michael si mise a sedere vicino un ragazzo che poco fa vide essere un po’ in disparte.
“Piacere,mi chiamo Alex!” Gli disse.
“Oh,piacere tutto mio,Michael!” Michael sorrise.
In seguito i due si interruppero per ascoltare il prof. che iniziò a parlare.
“Salve. Mi chiamo Daniel Johnson, e sarò il vostro professore di canto. Il mio obiettivo è quello di portarvi a dare il meglio di voi stessi,che lo vogliate o no,ognuno di voi sarà sicuramente venuto qui perché crede di avere un talento,e soprattutto, se siete venuti proprio in questo corso,vuol dire che amate cantare. Dico ‘amate’ perché chi viene qui di solito,è perché la musica fa parte della sua vita,vive con la musica,fa qualsiasi cosa con essa e la sente in continuazione dentro la testa per tutto il giorno,senza riuscire a scrollarsela di dosso. Avanti…Lei,è così vero?”
Il prof puntò un ragazzo in prima fila che si sentì un po’ in imbarazzo.
“Come si chiama?”
“Io? Mi chiamo Sean,si è assolutamente vero.”
“Questa è la risposta. Poi,aiuto,ho perso il filo del discorso…Ah,sì ero arrivato a parlare della nostra adorata musica. Ricordatevi sempre:la musica è come l’amore,congiunge le persone,le fa innamorare,è anche sinonimo di pace a volte,riesce a spiegare cose che non riusciamo ad esprimere a parole. Vedete,quello a cui cercherò di farvi ambire sarà il massimo; la musica va sentita e capita,in particolar modo quando diventerete famosi,non andate a ridurvi in spazzatura,come alcuni cantanti: la musica non significa sesso,droga o violenza… Ve lo posso assicurare,per esperienza ,sono stato il manager di molti cantanti rock del passato. Non diventate mai così,siate grandi,unici e speciali,nessuno dovrà eguagliare il vostro stile di fare musica.”
Dopo aver finito il discorso,si innalzarono molti applausi per il prof Johnson.
“Grazie a tutti di cuore. Ed ora,iniziamo subito il corso!”
“Tu cosa ne pensi di quello che ha detto il signor Johnson?”
“Ah,beh penso che siano ottime parole,senza dubbio.”

Michael dopotutto non era risultato così interessato a quel discorso,per lui avere successo avrebbe significato cambiare vita,avere più soldi, farsi notare. Non pensava affatto a ridursi male,ma credeva che la fama lo avrebbe portato lontano…

“Io onestamente,ne sono rimasto abbagliato. Ha preso appieno in tutto quello che penso sulla musica. Adoro la gente così,vorrei fare molte cose interessanti con il mio talento,e spero vivamente di riuscire a sfondare un giorno.” Disse Alex sognante.
“Wow,sai,penso che tu possa essere uno dei nuovi geni musicali del futuro amico. Non scherzo.”
“No,non lo penso del tutto.” Alex si mise a ridere.
“No,veramente. Sei molto carismatico e poi,non vedo l’ora di sentirti cantare.”
“Sul serio?”
“Sì. Io vengo da Lancaster,New York. Tu di dove sei?”
“Oh,io al dire il vero vengo da Liverpool,dalla Gran Bretagna. Poi ho sentito parlare di questo College e mi è piaciuta un sacco l’idea di poter venire qui ed affinarmi nel canto. Quindi,eccomi qua!”
“Bene,penso diventeremo grandi amici io e te.” Michael fece l’occhiolino.
“Ragazzi,ora farò l’appello, poi vi sistemerete dietro al microfono e canterete ciò che più vi piace.”
“Che cosa?” Michael sgranò gli occhi.
“Su,Michael,non c’è bisogno di essere nervosi, all’inizio basta socchiudere gli occhi, fare un bel respiro e poi iniziare.”
“Ma,Alex,con tutta questa gente…”
“Michael,credimi,ce la puoi fare. Sei un pezzo di ferro,appena ti ho visto entrare pensavo fossi uno di quei duri che si vedono in giro,invece sei una persona molto tranquilla. Vedrai. Oh,è arrivato il mio turno. Guarda me come esempio. In bocca al lupo amico.”

Michael non amava affatto farsi chiamare “persona molto tranquilla” non era nel suo ego. Pure stavolta aveva mostrato un suo lato troppo fragile. Doveva avere a tutti i costi la rivincita:pensò di andare lì,su quel microfono,e di spaccare con la sua grinta cantando.

Ci fu un applauso generale per Alex.
“Bravissimo Sanders, ha portato al massimo splendore Always dei Bon Jovi. Ora è il turno di…Jackson!”
Alex e Michael batterono un cinque.
“Coraggio signor Jackson,cosa ci vuole far ascoltare?”
“Ehm,ho scelto di portare I want it all dei Queen.” Michael si guardò intorno,sentì l’ansia crescergli,ma poi si girò verso Alex che gli stava facendo ricordare le parole dette prima.
“Bene! Sentiamo.”

Michael iniziò a socchiudere gli occhi,fece un bel respiro,e cercò di far riaffiorare dentro la sua mente quella meravigliosa canzone: eccola,poteva sentirla,era arrivato il momento. Iniziò a cantare,in seguito schiuse gli occhi e sentì le parole uscirgli spontaneamente dalla bocca. Riuscì a sentire la musica scorrergli nell’anima e diede tutto il meglio di sé. Poi il ritornello,l’energia che percepiva era molta. Ed infine,ecco il finale tanto atteso. Ci fu una standing ovation per Michael;i suoi occhi erano pieni di stupore. Fece un bel sorriso,poi un inchino per ringraziare tutti e su quel microfono riuscì solo a dire con imbarazzo.


“Grazie a tutti!”
“Ma bravo Jackson! Complimenti,davvero,lei ha proprio talento da vendere. Continui sempre così e diventerà più grande perché lei già lo è.”
“Grazie signor Johnson,veramente.” Michael era entusiasta,andò a posto con l’applauso di tutti.
“Michael,sei stato straordinario,superlativo!” Alex allargò le braccia.
“Puoi anche chiamarmi Mike,comunque ti ringrazio molto.”
“Hai visto? Basta poco,poi senti l’armonia ed il gioco è fatto.”

Così,anche il resto dell’aula continuò ad eseguire la prova,ma nessuno,quel giorno era riuscito ad arrivare al livello di Michael. Eppure per lui non era stato così difficile,ancora si chiedeva come tutta quella grinta sia potuta uscire da lui,cosa lo abbia addirittura spinto a riuscire a cantare. Ma sapeva solo una cosa: doveva ringraziare infinitamente Alex. Dopo l’ultimo ragazzo,il signor Johnson si congratulò con tutti e la campanella suonò.

“Tutto è bene quel che finisce bene. Potete andare ragazzi,e non dimenticate di fare una cosa…”
Tutti si fermarono.
“Per la prossima volta ricordatevi di sentire questo.”
Il prof alzò un vinile dei Led Zeppelin.
“Qui c’è una delle più belle canzoni nella storia della musica: Stairway to heaven,mi raccomando,ascoltatela. La prossima volta voglio le vostre impressioni su questa meravigliosa canzone.”
“Woh,non ci credo! I Led Zeppelin,uno dei miei gruppi preferiti! Tu, Michael, cosa ne pensi?”
Michael sembrava da tutt’altra parte con il pensiero.
“Oh,scusa,stavo pensando ad altro. Sì,comunque è stupenda quella canzone,anzi,direi composizione. E’ una vera sinfonia. Sai,dovrei farti conoscere Adam,un mio migliore amico,anche voi potreste diventare ottimi amici,avete due caratteri molti simili!”
“Mi farebbe molto piacere!”
“Ora scusami,ma devo assolutamente scappare. Ci sentiamo domani allora!”
“Ciao,Mike,a domani!”
Michael aveva ben’altro a cui pensare,Isabelle. In men che non si dica arrivò al bar della scuola:ancora non era arrivata,nel frattempo ordinò due caffè.
“Quanto ci metterà? Oh,eccola.”
“Ciao Mike! Tutto bene?” Isabelle lo abbracciò e sentì una bellissima sensazione dentro sé.
“Tutto benone,come è andata oggi con i corsi?” Michael sfoggiò un fantastico sorriso ed Isabelle si bloccò di nuovo davanti a quegli occhi color cioccolato,poi rimise a posto una ciocca di capelli velocemente e fece per mettersi a sedere.
“Oh,sì,dai è andato tutto molto bene. La prof è un sacco acida,ci dice sempre ‘No,no,non va affatto bene questo;non va bene quell’altro ecc…’ poi ha una voce stridula,e non mi piace per niente. In compenso, però, ho conosciuto due ragazze con cui mi trovo benissimo,sono veramente simpatiche. Tu,invece,come è andata?” Chiese Isabelle mentre beveva un sorso del suo caffè.
“Io? Beh,meravigliosamente. Non poteva andare meglio,il nostro prof invece,è assolutamente simpatico e devo dire pure molto filosofico. Ci dice che ‘dobbiamo dare sempre del nostro meglio’ e che ‘dobbiamo sentire appieno la musica’ è un grande in poche parole. Poi ho conosciuto un ragazzo che si chiama Alex ed è un genio a mio parere,uno molto per bene,viene da Liverpool,pensa.” Michael sorrise ed anche lui  bevve un po’ dalla sua tazza. Isabelle sorrise.
“E,la scorsa volta mi stavi raccontando di te. Continua pure.”
“Ti interessa parecchio il mio passato,eh?” Michael fece uno sguardo di sfida.
“No,è che ti volevo solo conoscere un po’ meglio,tutto qui.”
“Ok,ok,scherzavo. Ecco,quando ero piccolo mio padre era stato arrestato, era un gangster,poi dato che mia madre era ‘morta’ mi avevano affidato ai servizi sociali,e poi una famiglia mi ha adottato. Si chiamano Shirlen,è una famiglia molto ricca,che viaggia sempre e solo per affari. Crescendo mi sentivo sempre solo perché loro non c’erano mai. Anche se sono stato educato nel miglior modo possibile,avendo tutto ai miei piedi, non mi sono mai sentito me stesso. Poi non è finita qui…”

Isabelle iniziò a guardarlo in un modo diverso,stava ascoltando tutto con grande attenzione,ma allo stesso tempo stava provando molta ansia e le sue guance si arrossarono:amava troppo scrutare quegli occhi.

“Beh,gli Shirlen mi hanno sempre tenuto nascosto che mia madre era viva. Lo scoprii quando ero piccolo,un giorno,mentre loro stavano litigando con lei perché volevano a tutti i costi farmi rimanere con loro. Pensavano che lei fosse una disgraziata,non volevano farmi crescere con lei,ma non è affatto vero,mia madre è speciale. Ed è così che l’altro giorno mi hanno mandato una lettera per chiedermi come va qui,per chiedermi perdono…Ma non li perdonerò mai,non ho mai provato niente per loro. Questa è la mia ‘storia’. Bella,vero?” Disse Michael in tono rassegnato.
Poi ci fu un attimo di silenzio.
“Oh mio Dio,mi dispiace tantissimo…” Isabelle non sapeva veramente cosa dire.
“Dai,dopotutto,anche tu non sei da meglio. Abbiamo questa ‘cosa’ in comune.”
“Sì,in effetti è vero. Mio fratello si chiama Fred ed è stato lui ad accudirmi quando ero ancora piccola,è una persona fantastica,lo adoro. Devo tutto a lui se sono potuta venire qui. Crede fortemente in me,e dice che merito solo il meglio. Spero di riuscire a fare avere una vita dignitosa anche a lui un giorno.”
"Oh,quindi tu sei proprio cresciuta senza i tuoi. Deve essere stato terribile. Per fortuna tuo fratello."
"Si,come ti dicevo, lui mi ha sempre compresa e capita. Oltre Fred, però, fin da piccola ho sempre avuto una grande passione per la  musica:quando la sento non riesco a rimanere ferma e devo assolutamente muovermi al suo ritmo o ballare. Mi sembra che anche tu avevi detto di amare ballare,vero?"
"Già, è la mia seconda passione dopo il canto e mi rilassa molto. Amo lasciarmi trascinare da qualsiasi melodia."

Isabelle era affascinata dal modo in cui parlava Michael, adorava ogni sua espressione. In quell'istante non riuscì a fare a meno di porgli una domanda un po' personale,che l'aveva incuriosita sin dal loro primo incontro.

"E cosa ti piacerebbe fare dopo il College? Tutti hanno un sogno nel cassetto,credo anche tu ne abbia uno."
"Hai proprio ragione. In effetti ne ho uno a cui ambisco moltissimo:diventare un cantante ed un ballerino molto famoso ed avere finalmente una stella nella Walk of fame di Hollywood. Principalmente è questo,ma certe volte mi chiedo se ce la farò veramente. "
"Ha rilevanza il fatto che io credo che tu ce la farai senza alcun dubbio?" Isabelle accenno' un sorriso,ed i suoi occhi si illuminarono. Michael nel frattempo stava giocando con una manica del suo giubbotto,e sorrise ampiamente.
"Beh,può darsi."
"Oh diamine,ma quelli non sono Michael ed Isabelle? Che diavolo fanno insieme?"
Damon mentre stava passando fuori vide Michael ed Isabelle nel bar. Si bloccò,in seguito si accovacciò,in modo da non farsi vedere,iniziò così a spiarli.
“Non so,ma c’è qualcosa che mi dice che tu ce la farai. Non sei una persona fragile,sei forte. Credimi.”
Michael rimase molto colpito dalle parole di Isabelle.
“Spero di esserlo,non sono affatto un ‘duro’ come tutti vedono. Questa maschera che porto addosso ogni giorno non mi rappresenta,non sono io,non è Michael. Sono molto sensibile,ma…”
“Ma?”
“Ma voglio essere così,la gente è bastarda:se ti guardi qui dentro o anche solo fuori,puoi vedere solo gente cretina che ti sparla dietro,ti dice che sei un fallito…Io non lo sono,è cerco sempre di dimostrarlo così.”
Michael abbassò la testa,ed in quell’istante Isabelle diventò di nuovo rossa in viso.
“Michael,il mio consiglio è questo,dopo saprai tu se applicarlo o no alla tua vita:vedi,l’unica risposta a tutto ciò,anche se penso non ti interessi,è semplicemente essere se stessi. Fa male ammettere le proprie sconfitte,i propri veri interessi,quando dopo la gente ti giudica per quello che sei veramente. E’ duro compiere questo passo,ma metterà alla luce le tue qualità,e se sarai convinto di fare una cosa,falla senza alcun ripensamento. Non perdere alcuna occasione.”
“Sei una brava ragazza,veramente.” Michael sorrise appena.
Isabelle guardò un attimo i suoi occhi e rispose senza dubbi.
“Sì,si vede,vero?” Sorrise.
Poi Michael si mise a ridere. In seguito Isabelle si alzò.
“Ora devi assolutamente scusarmi,ma devo scappare:devo ritirare i panni in lavanderia. Sono stata felice di averti incontrato,Michael.”
“Anche io,è stato bello parlare con te.”
“Allora,ci si vede.”
“Sì,ciao Isabelle.”

I due si lasciarono,ma entrambi dentro i loro cuori erano molto confusi:erano rimasti con dell’amaro in bocca. Scrollarono la testa andandosene,e risero ripensando a quello che si erano detti. Credevano di essersi conosciuti da sempre,in fondo,continuarono a pensare che forse era questo che li scombussolava:erano già andati a scrutarsi troppo presto. Dopotutto per loro era normale ormai,avere pensieri tristi in qualsiasi momento del giorno,ripercorrere le loro vite senza alcun timore, cadere nel pianto o anche solo non riuscire più a riconoscersi.

Nel frattempo,però,Damon si accorse che Isabelle stava per uscire. Si rimise in piedi appoggiandosi con una mano al vetro ed il piede incavallato nell’altro,facendo finta di fischiare: aveva in mente una bella proposta da farle…
“Oh,ma guarda chi si rivede!”
“Aaahh! Damon,sei tu! Santo cielo,mi hai fatto prendere un colpo!”
“Ahaha,scusami,la prossima volta starò più attento!”
“Ora devi scusarmi,ma devo anda…”
“Ti prego!Ti ruberò appena tre secondi,te lo giuro.”
“Dai,spara.” Disse Isabelle innervosita.
“Non so se sabato sei libera,nel caso,ti andrebbe di andare a cena insieme?” Damon sorrise.
“Oh,beh,sabato non ho niente da fare,quindi sì,dovrebbe andar bene.”
“Perfetto, ci vediamo alle otto. A sabato allora!”
“A sabato. Ciao,Dam!”
Isabelle appena si girò roteò gli occhi ridendo. Damon non stava nella pelle,era contentissimo,non pensava nel modo più assoluto di ricevere una risposta positiva,ma ce l’aveva fatta,era questo ciò che contava.
“Buonasera a tutti voi scemi,come è andata la giornata?”
“Adam,siamo in vena stasera,eh? Comunque è stata molto stressante,ma positiva. “
“Non c’è male.” Rispose Damon molto sinteticamente.
“Ohoh,ok la mia penso non vi interessa,quindi non vi dirò niente.”
“No,dai Adam,racconta,stavamo scherzando.”
“Seri? Vabbe, è stato tutto molto stancante ai corsi,ma nel pomeriggio ho fatto una bella passeggiata con Barbara sul mare,è stato meraviglioso.” Disse Adam sognante.
“Ohhh!” Damon e Michael si guardarono maliziosamente.
“Smettetela! Non trattatemi da sfigato deficiente. Voi,piuttosto,raccontatemi meglio,la vostra di giornata.”
“Eh va bene:io sono stato ai corsi e poi…Tu!”
“Che ho fatto io adesso?” Michael allargò le braccia.
“Ecco,ci risiamo.” Adam fu sovrastato dalle loro urla.
“Tu,mio caro,eri con Isabelle,vi ho visti insieme al bar oggi pomeriggio.”
“Sì,e quindi?” Michael fece una smorfia.
“Quindi c’è che se solo ti azzardi a portarmi via Isabelle,sei fritto amico.”
“Cosa? Ti sbagli di grosso,Dam.”
“Perché dovrei sbagliarmi,scusa? A me piace Isabelle! Sia chiaro. Lei è mia,bello.”
“Senti,non so quale rotella ti sia andata fuori posto,ma a me non piace Isabelle,Dam. Ti sei sbagliato amico.”
“Non ti credo.” Damon si mise a braccia conserte.
“Ahahaha! Credimi! Io quella la tengo solo per potermi sfogare,abbiamo passati simili,ma non mi piace.”
“Oh,allora perché ogni tanto le tenevi la mano? Sentiamo.”
“Aspetta…Ma tu,ci stavi spiando! Brutto pezzo di merda!” Michael iniziò ad infuriarsi.
“Cosa avrei dovuto fare secondo te? La colpa è stata la tua,comunque non ti azzardare più ad uscirci!”
“E chi lo sapeva che a te piacesse? Ahah”
“Ah si,eh? La prossima volta amico,vedi di informarti meglio. Per questa volta ti risparmio,ma non è ancora finita qui.”
“Oh,lo vedremo fratello. “
“Ora,se non ti dispiace,dovrei dormire. Domani mi aspettano i corsi!” Disse Damon con aria vanitosa.
“Vai,vai.”
“Ok…Nel dubbio,buonanotte a tutti.” Disse Adam confuso.

Michael invece,rimase ancora un po’ in piedi,adorava vedere il cielo stellato anche solo da quella piccola finestra. Ripensò di nuovo a quel pomeriggio: dopotutto Isabelle aveva ragione,ma sentiva che ormai in quella ‘maschera’ che indossava da parecchio tempo,ci si sentiva bene. Era sempre stato impavido,ma allo stesso tempo prudente in tutto. Avrebbe fatto bene a continuare a scegliere quella strada che stava percorrendo? Oppure avrebbe fatto solo un altro grosso errore? Non ci voleva pensare,dopotutto,quello era un anno di nuovi inizi,sentiva che era iniziato bene, e quindi decise di seguire quello che gli diceva il suo cuore. Chissà se lo avrebbe portato lontano,al successo che aveva sempre desiderato?

 
   
 
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