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Autore: Veggie12775    19/01/2009    2 recensioni
Ripercorre abbastanza fedelmente la serie Dragon Ball Z con in più qualche momento romantico fra la bellissima coppia Vegeta e Bulma. Questa fanfiction è la prima di una serie.
Genere: Generale, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SECONDO CAPITOLO

“Papà, papà, salvami” gridava il piccolo Gohan mentre Radditz si allontanava con lui.
“No, Gohan!”
“Calmati, Goku. Vedrai che riusciremo a salvare Gohan” tentò di rassicurarlo Crili.
“Spero di sì, amico mio, ma ho percepito una grande potenza provenire da Radditz.”
“Può darsi, ma se uniremo le forze ce la faremo” disse Genio.
“Voi due volete aiutarmi?”
“Sì, certo. Nel caso venissimo uccisi, ci farai resuscitare con le sfere del drago, non è vero Bulma?” chiese Crili rivolgendosi all’amica.
“Naturalmente.”
“Mi dispiace, Crili, ma non potrete tornare in vita poiché abbiamo già utilizzato questo desiderio quando Al Satan vi aveva ucciso e Shenron non realizza mai gli stessi desideri per due volte” disse Goku ricordando agli amici la battaglia con uno dei loro nemici del passato.
Genio e Crili impallidirono apprendendo la notizia poiché si erano dimenticati di essere già stati resuscitati in passato, tuttavia decisero di non tirarsi indietro.
Goku in passato si era sempre prodigato per gli altri e, ora che era in difficoltà, era giusto che lo aiutassero.
“Non ce la farete mai contro quel tipo, morireste inutilmente” disse una voce proveniente dal retro della casa di Genio.
Bulma, appena vide Junior avvicinarsi, si mise dietro ai suoi amici, non volendo rischiare di essere attaccata dal pericoloso individuo.
“Quell’uomo è molto forte e i tuoi amici non ti sarebbero di nessuna utilità. Credo, però, che se unissimo le forze, noi due potremmo farcela a sconfiggerlo” disse Junior.
Goku osservò con sospetto il vecchio nemico, non essendo sicuro di potersi fidare di lui.
“Perché mi vuoi aiutare?”
“Non lo faccio certo per te o per il tuo moccioso, ma non posso permettere che questi saiyan conquistino la Terra, perciò voglio stipulare una tregua fra noi due. Dopo che ci saremo sbarazzati di Radditz, io ti ucciderò e la Terra sarà mia.”
“Non ti sarà certo facile uccidermi, Junior. Comunque sia, accetto la tregua poiché ho bisogno del tuo aiuto per salvare mio figlio.”
Goku e Junior, quindi, partirono all’inseguimento di Radditz, mentre Bulma, Crili e Genio si preoccuparono per l’amico poiché non erano certi di potersi fidare di colui che un tempo aveva cercato d’impadronirsi del pianeta.

“Oh, vedo che sei venuto con i rinforzi, Kakaroth, ma non illuderti, anche se siete in due non ce la farete mai a battermi” disse Radditz appena vide atterrare davanti a sé il fratello e il suo compare con la pelle verde.
“Dove hai nascosto mio figlio?” chiese Goku non vedendo il bambino.
“L’ho rinchiuso dentro la mia navicella spaziale perché il suo pianto mi dava ai nervi” rispose Radditz.
Goku, notando la navicella e il bimbo al suo interno che piangeva, disse: “Resisti Gohan, fra poco papà ti farà uscire di lì.”
“Ah, ah, come farai, Kakaroth? Prima devi riuscire a battermi.”
Goku e Junior, poco dopo, si scagliarono contro Radditz ma neanche in due riuscirono a scalfirlo.
Il loro avversario sembrava indistruttibile mentre i due alleati erano già a corto di fiato.
“Ehi Goku, tu non hai nessun asso nella manica da sfoderare?”
“Purtroppo no. In questi ultimi anni non ho avuto molte occasioni per allenarmi.”
“Per fortuna che ci ho pensato io ad ideare un nuovo colpo.”
“Pensi che sarà sufficiente contro Radditz?”
“Me lo auguro, altrimenti saremo spacciati. E’ un colpo molto potente ma richiede qualche minuto perché sia pronto per essere lanciato. Credi di riuscire a tenerlo occupato mentre io mi preparo?”
“Ci proverò” rispose Goku.
Goku attaccò il fratello utilizzando le sue tecniche migliori ma non riusciva neanche a fargli un graffio.
Ad un tratto Radditz, grazie allo scouter, l’apparecchio che portava sull’occhio che era in grado di rilevare i livelli di combattimento altrui, si accorse che Junior stava aumentando la sua aura.
Il saiyan non ebbe il tempo di fare niente perché il Cannone Speciale di Junior lo colpì.
Junior stava per gioire, credendo di essere riuscito finalmente a battere l’avversario, quando, con sbigottimento, si accorse che Radditz era ancora vivo.
“No, non è possibile! Non ha funzionato nemmeno il mio Cannone Speciale!”
“Oh, è un colpo davvero molto potente e, se avessi preso meglio la mira, di sicuro mi avresti ucciso” disse Radditz toccandosi la spalla sinistra ustionata dal colpo.
“Già, ma con i se non si vince.”
“Proprio così, anzi, hai peggiorato le cose. Mi hai ferito e ora sono molto arrabbiato: Preparati a morire, Muso Verde.”
Radditz avanzò di un passo per attaccare Junior, ma avvertì un dolore lancinante trafiggergli il corpo.
Sorpreso, voltò la testa e vide che Goku gli aveva afferrato con forza la coda.
“Bravo, Goku. Trattienilo mentre io preparo di nuovo il Cannone Speciale” disse Junior.
“Ti prego, Kakaroth, lasciami. Ti giuro che me ne andrò senza fare del male a nessuno” piagnucolò Radditz.
“Dici sul serio?” chiese Goku con tono dubbioso.
“Sì, te lo giuro, fratellino.”
“No, Goku, non mollare la presa! Ti si rivolterà contro!” gridò Junior.
“Ti prego, fratellino, lasciami andare.”
Goku, da sempre dotato di un animo generoso e altruista, credette alle parole supplichevoli di Raddiz e mollò la presa.
Il saiyan, appena libero, però, si scagliò contro di lui.
“Sei stato proprio un idiota, Goku” disse Junior.
“Il tuo amico ha ragione, fratellino. Vivendo qui sulla Terra, in mezzo a questo popolo inferiore, ti sei proprio rammollito. Un vero saiyan non ci sarebbe mai cascato. Sei la vergogna della nostra razza.”
Radditz continuò a colpire senza pietà il povero Goku che urlava dal dolore.
Ad un tratto si sentì un’esplosione provenire dalla navicella di Radditz.
Il piccolo Gohan, sentendo le urla strazianti del padre, decise di correre in suo aiuto.
Sprigionando inconsapevolmente una grande potenza, era riuscito a distruggere la navicella spaziale in cui Radditz l’aveva rinchiuso.
“Lascia stare il mio papà” gridò il bambino colpendo il malvagio saiyan e facendolo cadere.
Radditz, inaspettatamente, rimase ferito al petto dal colpo di Gohan e, con sorpresa, lo scouter visualizzò che la sua potenza era molto elevata.
Il guerriero si rimise in piedi e avanzò verso il piccolo che, esaurita la rabbia provata, ora tremava di paura davanti a quel guerriero.
Radditz si accorse che la sua aura stava scendendo rapidamente così capì che Gohan riusciva a dimostrare le sue potenzialità combattive solo quando si faceva dominare dai sentimenti.
Il saiyan colpì il bambino facendolo volare a qualche metro di distanza.
“No, non fargli del male. E’ soltanto …”
“Un bambino. E’ questo che volevi dire, non è vero Kakaroth? Ma non è così! Il suo aspetto sarà anche quello di un bambino, ma in lui si nascondono le potenzialità di un grande guerriero. Il suo livello di combattimento è già superiore al tuo e lo devo eliminare prima che diventi pericoloso."
Goku, però, si aggrappò a Radditz trattenendolo da dietro.
“Non ti permetterò di uccidere mio figlio.”
“Bravo, Goku. Cerca di trattenerlo questa volta” disse Junior.
“Lasciami, fratellino.”
“No, questa volta non mi lascerò incantare da te.”
“Il tuo amico non esiterà a colpire anche te, Kakaroth!”
“Non m’importa. Preferisco morire piuttosto che lasciarti in vita.”
“Tu sei pazzo!” disse Radditz sorpreso dalla sua affermazione.
“Cannone Speciale!”gridò Junior nel frattempo lanciando il potentissimo colpo che centrò in pieno i due fratelli ferendoli a morte.
“Non è possibile! Kakaroth si è sacrificato per eliminarmi!” disse Radditz con voce flebile.
“Sei un illuso, Radditz. Goku si è lasciato colpire perché sa di poter tornare in vita” disse Junior.
“Che cosa? Ma non è possibile!”
“Sì, invece. Qui sulla Terra si trovano le sfere del drago che sono in grado di esaudire qualsiasi desiderio.”
“Grazie per l’informazione, Muso Verde. I miei compagni ora sono al corrente di questa storia e verranno sulla Terra a cercare quelle sfere magiche per farmi tornare in vita così insieme conquisteremo il pianeta.”
“Che cosa?” chiese Junior sorpreso.
“Ahah, perché ti sorprendi? Il mio scouter, oltre ad essere un rilevatore delle aure altrui, è una ricetrasmittente attraverso cui mi sono mantenuto costantemente in contatto con i miei compagni."
“E quando pensi che arriveranno?” chiese Goku che era ormai al limite delle forze.
“Fra un anno saranno qui e per voi sarà finita” disse Radditz, poi, dopo aver sputato un fiotto di sangue, esalò il suo ultimo respiro.

Qualche minuto dopo Bulma, Crili e Genio arrivarono nel luogo dello scontro con il piccolo aereo della ragazza.
Crili e Genio si precipitarono da Goku appena lo videro a terra mentre Bulma andò a prendere in braccio il piccolo Gohan.
“Il bambino sta bene, è solo svenuto” disse Bulma avvicinandosi ai compagni.
“Meno male altrimenti Chichi se la sarebbe presa con me” disse Goku con voce sempre più debole.
“Crili, amico mio, io voglio vivere. Ho troppe cose da fare. Promettimi che mi farai tornare in vita” disse il ragazzo morente rivolgendosi al suo migliore amico.
“Te lo giuro, amico mio” disse Crili piangendo mentre Goku, rassicurato dalla sua promessa, moriva con il sorriso sulle labbra.
Junior, poco dopo, raccontò a Bulma, Crili e Genio ciò che aveva detto Radditz.
“Quindi, anche gli altri due saiyan verranno qui” disse Genio.
“Oh, mio dio, il corpo di Goku è sparito!” disse Bulma sorpresa.
“Deve essere stato il Supremo. Probabilmente vorrà sottoporre Goku ad un allenamento speciale per affrontare i nuovi nemici” disse Junior.
“Ne sei sicuro?” chiese Crili.
“Sì, non può essere stato altri che il Supremo. E’ impossibile che un corpo sparisca all’improvviso, solo lui ha la capacità di farlo.”
“Bene, ora è meglio che anch’io vada ad allenarmi per affrontare i saiyan. Porterò con me il figlio di Goku.”
“Che cosa? Ma non puoi farlo, devi chiedere il permesso alla madre, prima!” protestò Genio.
“Non ho il tempo di pensare alle convenzioni sociali! Gohan ha la potenzialità per diventare un guerriero e, grazie al mio addestramento, fra un anno potrà aiutarci ad affrontare i saiyan” spegò Junior prima di volar via a tutta velocità con Gohan.
Bulma, Crili e Genio erano sempre più preoccupati: quella che doveva essere una simpatica rimpatriata fra vecchi amici si era trasformata in una tragedia.
Il loro generoso amico era morto e il suo bambino era stato rapito dal suo antico rivale, per non parlare, poi, della minaccia dei due malvagi saiyan che l’anno successivo sarebbero giunti sul loro pianeta!


UN PIANETA LONTANISSIMO NELL’UNIVERSO
“Raddiz, si è fatto eliminare” disse il gigantesco e pelato Nappa abbassando lo sguardo sul suo compagno notevolmente più piccolo e minuto.
“E’ proprio un incapace! Farsi uccidere da due esseri così patetici!” commentò Vegeta.
“Comunque sia, quelle sfere magiche m’interessano. Andremo là a recuperarle” aggiunse Vegeta.
“Vuoi far resuscitare Radditz?”
“Ma neanche per sogno! Cosa ce ne faremmo di quel buono a nulla? Piuttosto, che ne diresti se chiedessimo l’immortalità? Potremmo divertirci a combattere per sempre!”
“Oh sì, è una buona idea.”
I due saiyan, dopo aver preso la loro decisione, s’incamminarono fra le strade deserte del pianeta che avevano conquistato sacrificando i poveri indigeni e raggiunsero le loro navicelle spaziali.
“Sai Vegeta, credo che lo scouter di Radditz fosse guasto perché segnalava un livello di combattimento altissimo per il figlio di Kakaroth.”
“No, non era guasto, di questo ne sono certo. Radditz è rimasto impietrito davanti alla potenza del moccioso e non sapeva più come comportarsi, per questo è stato sopraffatto dagli altri due” spiegò Vegeta.
“Ma com’è possibile che un bimbo così piccolo possedesse una potenza tanto elevata?” chiese Nappa incredulo.
“Non lo so. Forse l’unione fra un saiyan e una terrestre fa nascere guerrieri ancora più potenti dei saiyan di pura razza” ipotizzò Vegeta.
“Wow, allora se ne nascessero degli altri potremmo conquistare l’intero universo!”
“Non dire sciocchezze, Nappa! Quei mocciosi, una volta cresciuti, sarebbero più potenti di noi e ci ucciderebbero.”
“Già, hai ragione. A questo non avevo pensato” disse Nappa entrando nella sua navicella come aveva fatto il compagno.
“L’unica cosa a cui a cui dobbiamo pensare è raggiungere la Terra e trovare quelle sfere magiche. Del resto ci occuperemo in seguito” disse Vegeta.
I due saiyan, quindi, dopo aver impostato la rotta sul computer delle loro navicelle spaziali, partirono per raggiungere la Terra.
  
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